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Autore: cherubina    18/03/2014    1 recensioni
Dietro ad ogni uomo c'è una grande donna. Donne passate alla storia o rimaste nell'ombra. Donne che hanno contribuito a creare un pezzetto d'America
Genere: Introspettivo, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Indipendenza americana, Il Novecento
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ELLEN

1881

La piccola margherita che fungeva da segnalibro è rimasta nelle pagine centrali del romanzo che Ellen stava leggendo, l'ago da cucito è rimasto affisso sul lavoro di ricamo e i due uccelli da compagnia cinguettano nelle loro gabbie.

Tutto è rimasto come se Nell dovesse tornare da un momento all'altro e riprendere la vita di sempre nella casa di New York.

Chester ha voluto che nulla fosse toccato o spostato e ha trasformato la stanza della moglie in una sorta di museo della memoria.

"Potranno tributarmi tutti gli onori di questo mondo ma io non sarò mai più quello di una volta!"

Con questi pensieri amari il ventunesimo presidente degli Stati Uniti ha accolto la sua nomina. Sarà un buon presidente ma felice non riuscirà ad esserlo mai più.

La sua bellissima Nell, dal portamento elegante e dalla voce soave, se ne è andata a quarantadue anni, appena un anno prima che potesse diventare la donna più ammirata del Paese.

La vetrata della Saint John Church, che Chester può vedere illuminata nella notte dalle stanze del secondo piano della Casa Bianca, è stata realizzata in memoria di Nell.

A lei avrebbe fatto piacere: quella è stata la chiesa della sua infanzia.

Chissà quante volte cantando nel coro su Lafayette Square, la piccola Ellen aveva volto il capo dall'altro lato della strada, su quella Casa Bianca dove tante volte era stata ospite di Dolley Madison e magari aveva fantasticato di diventarne padrona di casa un giorno.

Oh se solo avesse saputo che sarebbe arrivata appena ad accarezzarlo quel sogno di bambina!

Invece lascia a Chester i loro due bambini, i rimpianti e i sensi di colpa.

Appena due anni fa, stanca delle continue assenze del marito, stanca di sentirsi trascurata, stanca di dover affrontare i dolori da sola, Ellen è stata vicina a lasciare il marito.

Chester non c'era quando William, il loro primogenito, è morto che non aveva ancora compiuto tre anni.

Chester era oberato dagli impegni politici quattro anni fa, quando Ellen fu costretta a compiere il viaggio più lungo e difficile della sua vita da sola. Un viaggio transatlantico, fino in Francia, per recuperare i resti della signora Herdon morta improvvisamente.

L'ha lasciata da sola ad affrontare la perdita della persona più importante della sua vita. Quella madre che per Ellen, figlia unica e con un padre morto eroicamente durante un naufragio, era stata tutto. Era stata madre, amica, sorella, confidente, idolo e famiglia.

Non ha capito Chester quanto il vuoto incolmabile lasciato da quella perdita abbia messo in pericolo la salute di Ellen, scioccata, nervosa e depressa.

La bella voce era quello che restava alla sua "mogliettina ribelle". L'aveva chiamata, affettuosamente, così la sua caparbia Nell durante la guerra civile quando vi era stato più di uno scontro verbale tra di loro.

L'insistenza di Ellen, allora, era stata decisiva perché Chester intervenisse a salvare dalla prigione Dabney Hardon, chirurgo dell'esercito confederato, quel cugino che, anni prima, li aveva fatti incontrare a Saratoga.

Non può perdonarsi Chester per averla lasciata sola anche nella fine. Non può perdonarsi il fatto che sia stata proprio quella voce incantevole, da soprano, a portarsi via Ellen.

I "Mendelssohn Glee Club", un gruppo amatoriale formato nel 1866 che si esibiva in concerti musicali era stato un punto di rinascita per Ellen che vi si era unita soprattutto quanto i proventi venivano devoluti in beneficenza.

Era andata ad assistere ad un loro concerto la gelida notte del 13 gennaio di un anno addietro. Aveva preso freddo mentre aspettava la sua carrozza.

Il raffreddore si era trasformato in polmonite e se l'era portata via nel giro di tre giorni.

Chester, che si trovava ad Albany, aveva ricevuto un telegramma e aveva strappato un passaggio a un carro del latte per correre a New York, per correre al capezzale della moglie morente.

Aveva fatto in tempo a darle un ultimo bacio.

E questo, quest'ultimo gesto d'amore mitiga i sensi di colpa di un uomo innamorato.

  
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