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Autore: Hupa    09/12/2004    1 recensioni
Ok...una introduzione che sia tale...vediamo... Russia, notte... nuooooooo...non so che scrivere apparte che c'è Kei che di punto in bianco prende e se ne va di casa, naturalmente il nonnino ciò non gliela fa passare e il porello dovrà decidersi se stare dietro al suo orgoglio (e quindi morire congelato) oppure chiedere aiuto ai suo compagni... oh... si dai...non sono fatta per queste cose! xD
Genere: Drammatico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OTTAVO

OTTAVO

 

"Oh! Lady Doll, Lady Doll!

L'hai scampata per un pelo,

ma neanche l'altro s'è mai arreso.

Mentre il bruno contava le spese...

e la Luna ormai scende

con la luce che or t'attende."

 

Mancava poco più di un'ora all'alba.

Takao lo aveva constatato con sorpresa dalle lancette arrugginite dell'orologio di un vecchio campanile in restauro.

Eppure l'intero manto stellato era ancora tinto di uno dei suoi più incantevoli blu cobalto e nulla sembrava voler presagire l'arrivo del cielo mattutino e dei tiepidi raggi solari.

Forse solo la Luna, sempre più calante, dava l'idea di una possibile ora tarda.

Il moro si tolse il cappello passandosi una mano tra la folta chioma lucente per poi infilarselo nuovamente.

- Kei? -

Si voltò scorgendo la longilinea figura dell'amico appoggiata al tronco di un albero, poco distante dalla panchina su cui era accomodato.

Gli occhi socchiusi in mille riflessioni sotto una spettinata chioma argentea.

Sapeva già che non gli avrebbe risposto..

Doveva essere molto stanco.

Dopo aver seminato il bestione si erano rifugiati in un piccolo parco illuminato, poco distante dal centro urbano.

Due o tre alberi piantati qua e là insieme a qualche arbusto e ad altrettante panchine poste ai fianchi di una stradina.

Niente di speciale.

Il posto ideale per due ragazzi appena fuggiti dalle grinfie di una body-guard incazzata.

Un piacevole luogo; calmo e tranquillo...

Silenzioso e ben celato...

Sinistro ed ombroso.

Takao rabbrividì.

La sensazione di qualcosa di gelido che sale lungo la colonna vertebrale per poi svanire poco più sotto della nuca con un fastidioso pizzichio.

A questo punto sarebbe stato un bene raggiungere il punto d'incontro dove si era dato appuntamento con Rei.

Per fare questo però sarebbe dovuto riuscire a smuovere Kei.

Scosse negativamente la testa già scoraggiato da quel pensiero.

I suoi occhi neri si posarono nuovamente sul russo.

Immobile come prima.

Si infischiava altamente della sua presenza.

Come sempre del resto.

Niente di speciale.

Era rimasto colpito dalla serenità con cui poco prima lo aveva visto ridere; dopo averla fatta in barba al gorilla erano entrambi scoppiati inspiegabilmente in una sonora risata...

Il sollievo di essersi finalmente liberati del loro inseguitore...

La soddisfazione di essere riusciti a cavarsela contro un tipo simile con un gesto forse addirittura patetico...

Erano riusciti a uscirne con una piccola collaborazione..

E aveva avuto "l'onore di ammirare" la bellezza di uno di quei rari sorrisi di Kei.

Uno di quei rari sorrisi inspiegabilmente sottratti allo sguardo attento della gente che invano tentava di rubarne qualcuno...

Di scorgerne solo per un istante un piccolo barlume nel pallido volto del russo.

Anche a costo di apparire patetica.

Forse vivere con un nonno come il suo ti toglieva davvero la voglia di ridere...

In fondo sapevano tutti che tipo d'uomo era e il modo in cui dimostrava il suo "affetto" al nipote.

Ma perché scappare solo ora?

Quando ormai il tempo ha legato a forza il destino di due persone.

Quando ormai - anche se duro da ammettere - Kei dipendeva involontariamente da quell'uomo odioso che aveva imparato a conoscerlo ed a manovrarlo a suo piacere.

Magari anche in quel momento il vecchio aveva già previsto ogni futura mossa di Kei.

Magari lui lo aveva incitato indirettamente alla fuga solo per levarsi lo sfizio di qualche dubbio sul nipote.

Lo aveva fatto patire una notte intera e forse anche più solo per testare un qualcosa.

Per sperimentare fino a quanto si estendeva il suo controllo sul nipote e fin dove i suoi fili potevano allungarsi.

Kei era solo una marionetta nelle mani di un vecchio burattinaio.

Una bambola che non poteva in alcun modo sottrarsi dalle sue grinfie.

In alcun modo...

Era tutto così triste.

Lo sguardo di Takao si spense sotto l'ombra del frontino del suo amato cappello.

Mai aveva provato a guardare Kei sotto questa prospettiva ed in fondo si pentì di averlo fatto.

Si poteva dire che l'unica cosa che allentasse di poco quel filo teso tra il nonno ed il nipote fosse il Bey.

Un piccolo spiraglio che permetteva al ragazzo di osservare il mondo al di fuori dell'influenza del vecchio.

Uno sbocco di luce in una vita vissuta nell'ombra...

Ma in fondo non si poteva certo dire che Kei subiva unicamente.

Sapeva il fatto suo...

- Adesso basta... -

Come avesse udito i suoi pensieri, Kei distolse Takao dalle sue riflessioni ritrovandosi il russo a pochi passi di distanza.

La manica del cappotto bianco scucita ed i pantaloni inumiditi fino al ginocchio.

La sciarpa era l'unica cosa rimasta ancora intatta dopo le avventure di quella notte.

Due occhi pieni di commiserazione puntati su un viso pallido e stravolto.

Il russo non si accorse dell'occhiata di Takao.

Ed era meglio così.

Se c'era una cosa che non sopportava era che qualcuno avesse pena di lui.

- Ci siamo abbastanza ripresi... ed è quasi l'alba... a questo punto è meglio se tu ritorni in Hotel Takao.. -

Orgoglio.

Ancora quel dannato orgoglio che non gli permetteva di farsi avanti.

In fondo non gli costava niente chiedere aiuto a Takao, bastava che gli domandasse di...

Ma noooooo...

Lui deve fare l'eroe!

Deve seguire il suo orgoglio!

Il volto di Kei si indurì per i suoi stessi pensieri.

Eppure proprio qualche tempo prima stava per varcare la soglia illuminata dell'Hotel, pronto a chiedere soccorso ai suoi compagni.

Prima però aveva la scusa che era meglio chiedere aiuto agli amici invece di seguire Yuri che era deciso fino in fondo a portarlo dritto dritto dal nonno.

Ma ora?

Takao saltò su a quelle parole, colto da un'improvvisa rabbia.

Il suo sguardo si asserì, facendosi tagliente in contrasto ai delicati lineamenti del viso.

- Tornare all'Hotel?! Immagino tu sappia perché mi ritrovavo a correre per tutta la città a quest'ora di notte! Non certo per perdere qualche chilo!! -

Kei sbarrò gli occhi colto da un improvviso dubbio.

Due grandi pozzi rossastri.

Immaginava che Takao fosse corso a cercarlo...

Lo sapeva senza un ragionamento preciso...

Semplicemente aveva dato per scontato che doveva essere così, ma ora che ci pensava...

In mezzo a quel trambusto non gli era passato per la testa...

Come faceva Takao a sapere che era fuggito di casa?

Le sue labbra si socchiusero intente a porre quella domanda, ma non fu necessario.

- Quel brutto bestione è venuto fino alla nostra camera a combinare un bel trambusto, per un pelo non mi strangolava e tu mi vieni a dire di tornare in albergo come fosse niente lasciandoti girovagare con quello alle calcagna!! -

Tipico di Takao...

Niente di speciale...

Almeno aveva la scusa per accettare il suo aiuto...

Il russo trattenne un sorriso di sollievo accennando con il capo e mantenendo successivamente lo sguardo a terra.

Qualche attimo di silenzio...

Di riflessione...

Kei rialzò lo sguardo puntandolo sul compagno.

Due occhi neri che incontravano la determinazione impressa nei due rubini.

Il giapponese non attese, afferrò frettolosamente il polso dell'amico tirandolo dietro di se in una corsa verso l'uscita del parco.

- Che tu voglia o no ti trascinerò a forza da Rei!! Così ne discuteremo tutti insieme!! -

Una voce rassicurante che mise fine alla frustrazione di un cuore troppo orgoglioso per cedere ai prorpi desideri.

Due labbra rosee che si incurvavano in un dolce sorriso di gratitudine alle spalle di un volto raggiante e privo di preoccupazioni.

Il passo silenzioso di due persone percorrere deciso l'oscurità di una fredda stradina innevata.

Due ragazzi ignari di ciò che la sorte aveva loro in serbo.

 

...

 

 

Ciaoooooooo!!! Come va!? Vi è piaciuto questo capitolo? Inutile dire che è corto e che la punteggiatura non è delle migliori, ormai sono diventati il mio punto debole...

Inoltre mi sono un pò staccata rispetto ai capitoli più movimentati... Ho pensto di scrivere questo per tranquillizzare un pò le acque, anche se non è una spiegazione valida... forse... -.-''''

Grazie ancora a tutti quelli che non mancano di commentare nei vari siti e che continuano a seguire la storia, continuate cosi!!!!!!!!^o^

Statemi tutti bene!!

Al prossimo capitolo!!!

Hauuuuu!!^.^

 

 

 

  
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