Kaori mescolò le carte prima di distribuire; la partita
poteva cominciare.
Quando prese in mano le sue carte, Ryo vide di avere una
buona mano e la sua socia sembrava nervosa, ma era troppo tardi per fare marcia
indietro.
Quello che lui non sapeva, era che anche Kaori aveva una
buona mano. Tuttavia posò due carte e ne prese altre due. Dopo tutto, stava a
lei condurre le danze e contava bene di farlo.
Ryo, con la sua aria disinvolta, ne chiese altre due anche
lui e prese ancora una volta un colore, uno dei più alti del mazzo.
Quanto a Kaori, aveva in mano due coppie e una carta bassa
ma, era quello che voleva.
Sicuro di lui, Ryo chiese:
-
Allora,
cos’hai? L’onore alle signore.
-
Signore
è troppo buono. Ho due coppie, - disse scoprendo le carte sul tavolo.
Ryo trattenne una smorfia perversa aggiungendo:
-
Ho
vinto! Ho un colore!
Assunse la sua aria di superiorità e la fissò intensamente,
per vedere se avrebbe rispettato la sua parte dell’accordo.
Lei fece spallucce ed arricciò il naso.
-
Bene,
allora tocca a me cominciare.
Come intimorita, fece scivolare dolcemente le dita lungo la
gola e con dei gesti di una lentezza calcolata iniziò ad sbottonare la camicia,
rivelando allo sguardo febbrile di Ryo la sua pelle alabastrina e un reggiseno
in pizzo rosso che aderiva perfettamente al suo petto perfetto. Sembrò durare
un’eternità per Ryo mentre tutto era calcolato per la donna. Poi, fece
scivolare dolcemente la camicia dalle spalle per posarla sullo schienale della
sua sedia prima di riprendere le carte per mescolarle, nonostante l’espressione
di Ryo che quasi sbavava:
-
Riprendiamo
adesso... ehi, ehi, Ryo va tutto bene?
Scuotendo la testa, fece del suo meglio per abbassare gli
occhi, per tentare di calmare il suo corpo che si tendeva verso di lei. Non
voleva che il suo mokkori si mettesse in bella mostra, non ancora, anche se lei
era così bella quella sera.
E mentre pensava di essere stato un pazzo ad aver accettato
un tale supplizio, Kaori, nervosa, era leggermente arrossita sotto lo sguardo
del suo socio che non riusciva a staccare gli occhi da lei. Ma, la donna doveva
mantenere la calma se voleva veder funzionare il suo piano.
Distribuì le carte e la fortuna era dalla sua, perché aveva
un Poker di re, esattamente quello di cui aveva bisogno. Questa volta, toccava
a lui togliersi la maglietta. Tuttavia era assolutamente necessario che
mantenesse il controllo.
Allora chiese una carta per vedere e Ryo ne chiese due.
La sua mano in questo giro era composta da una coppia di
dieci e un otto. Aveva pescato un altro paio di dieci, perciò ora aveva un
poker. Quindi tutto fiero di sé, aspettò, ma Kaori gli disse:
-
Ho
perso la prima partita quindi tocca a te mostrare le carte per primo.
-
Ok.
Scoprì le carte sul tavolo, certo che fosse uno stratagemma
della sua cara socia, ed esclamò:
-
Poker
di dieci. A te ora, Sugar.
-
Poker
di re. Ho vinto!
Sorrise fieramente, ma Ryo, offeso, ridacchiò.
-
Fortuna
dei principianti.
Si tolse, nonostante tutto, la maglietta che lanciò sul
divano e la donna trattenne con discrezione il respiro. L’aveva già visto mezzo
nudo ma Ryo era talmente affascinante, con una muscolatura perfetta ed un corpo
atletico.
Davanti lo sguardo del suo angelo, non riuscì ad impedirsi di
gonfiare i muscoli affermando con un sorriso:
-
Io
ho un corpo perfetto.
-
Pff,
c’hai comunque qualche rotolino di grasso sparso qua e là, probabilmente a
forza di abbuffarti senza neanche
masticare, - disse lei, disinvolta. Lui borbottò:
-
Eppure
nessuna donna si è mai lamentata.
Kaori gli assestò una martellata:
-
Non
è il momento di vantarsi!
Lui represse un sorriso estirpandosi da sotto il martellone,
poiché aveva ben notato lo sguardo bollente della sua cara partner e per
scappare dal suo desiderio imperioso di stringerla tra le braccia non aveva
trovato altro mezzo che fare l’imbecille. Nonostante tutto, non aveva alcuna
intenzione di perdere questa partita. Si sfregò le mani aggiungendo:
-
La
fortuna può girare... perciò riprendiamo!
-
Subito
socio, - rispose, piuttosto distesa, mescolando di nuovo le carte.
Kaori aveva in programma di vincere su tutti i piani quella
sera ma, non sapeva che Ryo, pure lui, alquanto impaziente, contava di
effettuare un avvicinamento senza tirarsi indietro questa volta.
Questo giro, la sua prima mano non era così buona come lei
avrebbe voluto: una coppia di assi e tre altre carte diverse, tanto valeva
lasciar fare alla fortuna. Pescò quindi tre carte.
Quanto a Ryo, aveva in mano un poker di Dame ma prese
ugualmente una carta per dargliela a bere ... ma non funzionò. Kaori riuscì a
malapena a dissimulare la sua esultanza. Aveva appena realizzato un poker
d’assi. La sua fortuna leggendaria era con lei quella sera.
Ryo era in festa. Era stato fortunato, la sua socia non aveva
certamente delle carte migliori delle sue visto che aveva appena pescato tre carte.
Quindi scopri la sua mano, nuovamente sicuro di lui:
-
Poker
di dame! Cosa mi dici socia?
Ryo esultava interiormente. Deglutì perché sapeva che era
ancora innocente, non poteva gettarsi su di lei così, qualunque cosa si fosse
tolta.
Invece, scoprendo lentamente le carte sul tavolo, lei
dichiarò con un sorriso vincente e un tono spavaldo.
-
Poker
di assi! Credo perciò di essere io quella che vince!
La mascella di Ryo gli finì a terra. Cosa! La sua socia
l’aveva battuto! No, impossibile! E la sua fortuna? Tuttavia considerandosi un
giocatore corretto, si tolse le scarpe ed i calzini.
Kaori fece una smorfia imbronciata ma mescolò le carte per
distribuirle nuovamente davanti lo sguardo di Ryo che non lasciava con gli
occhi la sua dolce socia.
E si... l’aveva incastrato con la complicità delle sue
amiche, ne era certo ora. Qualcosa non tornava ed avrebbe scoperto cosa prima
della fine di questa partita, o forse solamente dopo. Ne esultò in anticipo.
Davanti lo sguardo tenebroso del suo socio, Kaori deglutì.
Sembrava che avesse cominciato a sospettare qualcosa, ma questo non era
possibile. Nessuno sapeva. L’unica cosa che doveva fare era continuare a
restare calma e prudente, malgrado la respirazione che le accelerava sempre più
e il cuore che le batteva all’impazzata.
Anche se immagino
che la maggior parte di voi le conosceranno comunque, ecco nel dettaglio le
combinazioni che si possono realizzare:
- Scala Reale
(Royal Flush): costituita da cinque carte dello stesso seme in sequenza
dall'Asso al Dieci.
-
Scala di Colore (Straight Flush): costituita da cinque carte dello stesso seme
in sequenza.
-
Poker (Four of a Kind): costituita da Quattro carte di pari valore più una
carta extra.
-
Full (Full House): costituita da un tris (tre carte dello stesso valore) più
una coppia (due carte uguali).
-
Colore (Flush): costituita da cinque carte dello stesso seme ma non in
sequenza.
-
Scala (Straight): costituita da cinque carte in sequenza ma non tutte dello
stesso seme.
-
Tris (Three of a Kind): costituita da tre carte dello stesso valore.
-
Doppia Coppia (two – Pairs): costituita da due coppie di carte uguali e da una
quinta carta.
-
Coppia (Pair): costituita da due carte dello stesso valore e altre tre carte
non abbinate.
-
Carta più Alta (high Card): costituita da 5 carte non combinate.