Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    18/03/2014    5 recensioni
(attenzione spoiler 9 x 11! )
i pensieri di Castiel sui Winchester, e sul legame che ha con loro, mentre si prende cura di Sam, durante l'assenza di Dean
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Ezekiel, Jimmy Novak, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Castiel incrociò Dean in corridoio, mentre si chiudeva alle spalle, la porta della stanza di Sam. Dean appena si accorse della presenza di Castiel, abbassò lo sguardo, e Castiel davvero non capi perché volesse rifuggire il suo sguardo, fino a quando non si allontanò , e con voce rotta – soffocata, disse che aveva delle questioni da sbrigare, e che si sarebbe fatto vivo lui, e li capi che stava piangendo
 
Castiel, dopo la fuga di Dean,  rimase mortificato ad ascoltare i singhiozzi di Sam da dietro la porta della sua stanza, sentendosi impotente. Poi quando non ce la fece più ad ascoltare, se ne andò.
 
Castiel sapeva che il fardello più grande, che contribuiva a rendere più grave la colpa di Dean, secondo Sam, era la morte di kevin. Quel ragazzo era diventato parte della famiglia, quasi un fratello minore per loro, e il pensiero che fosse stato proprio Sam….che Gadreel avesse utilizzato proprio il suo corpo per ucciderlo…. Era un pensiero troppo insopportabile da accettare, perfino con tutte le attenuanti possibili, e era pronto a scommettere che anche neanche Dean sarebbe mai riuscito a perdonarselo
Il pensiero di vedere Sam così….schiacciato, dal senso di colpa, era davvero una cosa triste…. Se solo ci fosse stato qualcosa che Castiel poteva fare…..
Forse C’ERA in effetti una cosa…. Ma era rischiosa. MOLTO rischiosa…..e poi….lui avrebbe accettato?
 
 
 
 
 
2 ore più tardi, Castiel si ritrovava a percorrere un vialetto semplice. Sul prato c’erano decine e decine di begonie gialle e bianche. Erano bellissime. Da li a qualche mese sarebbero appassite tutte.
Una vita stroncata. L’ennesima. Una famiglia distrutta. Quante altre persone sarebbero dovute morire per mano di Metatron, e ora anche di Gadreel??
Castiel non aveva bisogno di forzare la serratura. Era aperta.
Entrò nella casa che  era in penombra e vide una sagoma alzarsi di scatto  dalla poltrona cui era seduta fino a quel momento
 
“chi è là?” disse l’uomo
“Rilassati, Gadreel. Sono solo io.”
“Castiel?” Gadreel era stupefatto. Quell’angelo ce l’aveva proprio con lui
“E così mi hai trovato” gli rifilò un sorriso penoso.
“Non sei molto furbo nel preoccuparti di  far scomparire le tue tracce. Gli assassini tornano sempre nel luogo del delitto, soprattutto se tenevano particolarmente alle loro vittime” disse Castiel crudele
Il fatto che Gadreel non avesse reagito con un pugno istantaneo sulla mascella di Castiel, era la dimostrazione lampante che stava davvero male…..anche più di quello che Castiel pensava, e lui aveva pensato tanto.
Gadreel si limitò a abbassare la testa, docile , e a risiedersi sulla poltrona. “Come l’hai saputo?” chiese senza alzare lo sguardo
“Di abner, intendi? Rimarresti sorpreso di sapere quante persone loquaci riesci a incontrare, promettendogli solo in cambio un mazzetto di carte colorate. Lo chiamano denaro. Dicono che corrompe il cuore degli uomini”
Gadreel non disse niente
“Ma io mi chiedo, cosa serve invece per corrompere il cuore di un angelo ?
“Castiel….”
“Dov’è adesso la famiglia di quel povero ragazzo? l’hai condizionata a lasciare questa casa in modo da poter piangere tutte le tue lacrime sull’amico che hai ucciso per volere di Metatron?”
 
Un colpo secco, inaspettato, che fece girare la faccia a Castiel.  Il pugno mancato di poco prima.
 
“Credi di poter venire qui a sputare sentenze eh? Che cosa ne sai tu di quello che sto passando, che ne sai?”
“Io giudico solo quello che vedo…” disse Castiel grave, poi aggiunse:
“TU….. sei solo un piccolo inetto egoista….per colpa tua, i miei amici stanno soffrendo, hai tolto la vita a un ragazzo cui loro tenevano molto, e l’hai tolta a quello che per te era il tuo migliore amico…. Tu non meriti di vivere….”
 
“Uccidimi, allora” si fece sotto Gadreel
Castiel lo guardò disgustato. “Non mi fai pena, Gadreel”
“Uccidimi, altrimenti dimmi cosa sei venuto a fare! Sei venuto da solo, senza protezione!! Non hai paura di quello che potrei farti? Non mi sono fatto alcun problema a uccidere. L’ho fatto due volte e potrei rifarlo!”
Castiel si fece più vicino a sua volta. “Mi dispiace, Gadreel, ma io non ti ucciderò. Non ti aiuterò a mettere fine alle tue sofferenze”
Gadreel mandò giù un boccone amaro. “Allora perché sei venuto qui? Sei venuto a tormentarmi?”
“No, sono venuto a chiederti un favore”
Gadreel lo guardò sgomento.
 
Dopo circa 10 minuti, quando Castiel fini di illustrargli quello che aveva in mente, Gadreel proruppe: “E vieni a chiederlo proprio a me???Hai un bel coraggio.  Tu sei fuori di testa. Fuori.
“Gadreel….”
“E poi chi ti da questa certezza che io accetterei, eh?? Perché dovrei farlo?”
“ forse perché questo potrebbe darti un po’ del perdono che cerchi ….e non parlo di Sam, o di Kevin…..”
Gadreel lo guardò malizioso: “Però…sono arrivato a questo punto, no? E ora tu sei qui da me, a chiedermi pietà”
“No, Gadreel, è la mia pietà, non la tua, che conta adesso”
Gadreel lo guardò senza sapere cosa ribattere
 
 
 
 
 
 
Sam era riuscito ad addormentarsi per sfinimento, con gli occhi rossi di pianto. Era sollevato che né Dean né Castiel dovessero vederlo così.
 
“Sam”
Una voce famigliare. Sembrava quella di….non era possibile….
“Kevin…..”
Si trovava al bunker, deserto…semibuio eppure circondato da sprazzi di luce bianca, e al centro di esso….kevin, avvolto da un alone bianco….se si sforzava, poteva vedere che aveva gli stessi vestiti di quando era morto…
Kevin gli sorrise , e Sam fece una smorfia di dispiacere
 
“Mi dispiace immensamente. Non meritavi questo”
“sam…..non è stata colpa tua, smetti di rimproverare te stesso”
“Ma sono stato io….”
“Non tu, ma Gadreel….sam….io sono qui per dirti che ho capito….e che non ce l’ho con te….nè con dean, quindi non avercela con lui neanche tu ”
Sam smosse la testa di lato. “Con quello che ti è successo per colpa nostra, ti preoccupi ancora di noi….se non ti avessimo costretto a restare…”
“Tu pensi davvero che mi avete costretto, vero?”
Sam alzò la testa sorpreso.
Non l’avete capito, vero? io ho scelto di mia spontanea volontà di restare, non era per le fottute tavolette angeliche e demoniache, l’ho fatto perché mi avete fatto sentire parte della famiglia”
“Kevin…”
“ non avete idea di cosa avete fatto alla mia vita. Io fino a qualche anno fa ero soltanto un secchione sfigato che come ambizione aveva quella di andare all’università e magari sposarsi la compagna di università. Una vita normale, magari con una famiglia. Dover crescere i miei figli vedendo l’orrore di tutti i giorni e sapendo di non poter fare niente per impedirlo. Una vita che sarebbe diventata una vita piatta, di rassegnazione, e con il tempo condita di tanto cinismo e poca pazienza e di qualche grida di troppo ai miei futuri figli.  Tutto li. Riesci a immaginare l’orrore, Sam? L’orrore è una vita piatta senza alcuno scopo. Questo mi sarebbe aspettato.  E poi siete arrivati voi, e d’un tratto mi avete trasformato in….un eroe…qualcuno che aveva un compito affidatogli da qualcun altro, qualcosa di superiore, FINALMENTE mi sentivo utile a qualcosa”
Sam non disse niente
“voi non mi avete ucciso, Sam, mi avete salvato.”
Kevin era davanti a Sam, gli occhi che gli brillavano di una felicità che non gli aveva mai visto in vita. A sam vennero gli occhi lucidi.
Scattò l’abbraccio. Sam chiese: “Com’è possibile che ti sto parlando in questo momento? Sta succedendo davvero, o è un sogno?”
Kevin sorrise. “Forse è un sogno, ma perché diavolo non dovrebbe essere vero?”
“Non ti rivedremo più, allora?” chiese Sam
“ non credo che questa sia la fine, Sam”
 
 
2 ore prima……
“Kevin è intrappolato nel velo. Sta cercando di comunicare con dean e sam, ma non riesce a farlo.” Disse Gadreel
“riusciresti a fare in modo di farlo parlare con Sam, in sogno? Anche solo per pochi minuti?”
“ora che Metatron si fida totalmente di me, dovrei riuscire a venire in possesso di alcune informazioni riservate, riguardo a incantesimi di livello superiore….non posso assicurare niente, ma….”
“Puoi provarci??”
“Io…..si….lo farò…..”
 
 
 
 
2 ore dopo…..
 
 
“Direi che l’operazione è andata a buon fine…..Sam e Kevin sono riusciti a entrare in contatto ma durerà solo per pochi minuti ” disse Gadreel grave
Castiel sospirò. “Basterà”. Poi aggiunse: “i ragazzi hanno una qualche speranza di poter concretamente parlare e confrontarsi con Kevin in seguito?”
 
“Il suo spirito aleggia ancora nel bunker. Il ragazzo è piuttosto insistente, sono pronto a scommettere che prima o poi riuscirà a farsi sentire” disse Gadreel con voce atona
Castiel vide che Gadreel si rigirava una foto di Abner tra le mani. Pensò che non si sarebbe mai abituato a vedere il dolore altrui, e anche se Gadreel era un angelo fetente, era chiaro che stesse soffrendo e quindi si preparò a lasciarlo da solo nel suo dolore.
“Beh, allora questo è tutto….”
“ te ne vai senza uccidermi?”
Castiel si girò lentamente verso Gadreel. “ te l’ho già detto, non ti aiuterò a mettere fine alle tue sofferenze. Forse lo faranno Sam e Dean….se sarai fortunato…..” concluse, guardandolo con una leggera nota di dispiacere
 
“Un’ultima cosa, castiel. Me la devi promettere”
“Se è qualcosa che posso fare….”
“Devi promettermi che nessuno verrà mai a sapere cos’ho fatto stasera. Soprattutto Sam. Devi darmi la tua parola”
Castiel lo guardò perplesso.
La tua parola, Castiel”
“vuoi la mia parola, Gadreel, che non rivelerò mai la parte migliore di te?” Castiel sospirò, guardando il volto in pena di Gadreel. “Se proprio insisti…..”
 
 
Castiel tornò al bunker rimuginando su quanto era appena successo. A volte era proprio vero che il confine tra bene e male era così sottile che rischiavi di annegare in esso e di confonderli. Per quanto riguardava kevin….forse lo avrebbero rivisto. E questa non era la fine. Non era la fine di tutto.




















Note dell'autrice: 

 Ehilààààààà scusate il GRANDE RITARDO!!! spero che almeno sia valsa la pena di aspettare!! :D con questo è tutto, spero vi sia piaciuta questa fanfiction e se sarà ispirata potrò tornare con nuove storie :D è sempre un piacere per me scrivere! soprattutto su Spn. :D baci <3 
 
https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xpa1/v/t1.0-9/577380_634620246574045_1295026678_n.jpg?oh=2243a3c3b402b1b95ca3a7aafa09bc94&oe=5578F15F&__gda__=1430972716_0624464f7504dbe1571fc3de5c37ef69
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza