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Autore: wearingafakesmile    19/03/2014    1 recensioni
La protagonista, Hope Dowson, è una semplice ragazza di sedici anni. Aveva un carattere scontroso, tendeva ad isolarsi. Era sola nella sua solitudine, aveva paura di quelle persone a lei sconosciute che venivano chiamati sotto il nome di "amici". Sentiva tanto parlare di "vera amicizia" eppure lei, essendo stata delusa più volte, non ci credeva più. Non si fidava più di nessuno, solo di se stessa. Viveva nella musica e tra le corde della sua adorata chitarra; sapeva che la musica non l'avrebbe mai tradita, in ogni momento quelle cuffiette sempre attaccate al suo cellulare, c'erano a differenza di qualsiasi altra persona. La musica come amica. "L'adolescenza è il periodo più bello,goditelo Hope!" le dicevano, ma lei tutta questa bellezza,le era sconosciuta. Durante la sua adolescenza aveva conosciuto solo: la bulimia e l'autolesionismo. Odiava il suo corpo, odiava se stessa in tutto. "Sono un disastro"diceva. "E' colpa mia, e del mio modo di fare, che tutti si tengono lontani da me, cos'ho di sbagliato?"-"Sarò mai abbastanza?". Era semplicemente stanca, stanca di tutto e tutti. Voleva tanto dare quella svolta alla sua vita,ma le sembrava impossibile. E se tutto cambiasse?. xx
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ero seduta alla mia scrivania quando scrivevo la prima pagina di quello che sarebbe diventato il mio diaro,lo chiusi il diario per poi rimetterlo nel medesimo cassetto dal quale lo avevo preso. Sistemai la mia scrivania, presa dal rassettare quasi dimenticavo che quel pomeriggio avevo il mio corso di chitarra. Si era fatto tardi, dovevo prepararmi e sistemare la borsa e la mia chiatarra. Iniziai col scegliermi i vestiti, jeans e maglietta. Sul classico. Odiavo l'estate. Odiavo l'estate e le sue temperature, odiavo il fatto di essere costretta ad andare in giro scoperta, lasciando intravedere il mio fisico e con esso anche i miei tagli; cosi entrai in bagno, sistemai i capelli lasciandoli scivolare sulle mie spalle, e iniziai ad infilare numerosi braccialetti per cercare di coprire le cicatrici che si notavano sui miei polsi.Dio,quanto odiavo tutto questo disagio.Decisi di concentrarmi su altri pensieri per evitare ulteriore nervosismo. Della scale sentivo la voce squillante di mia zia chiamarmi. La sua voce forte, mi fece distrarre da tutti i miei pensieri; raccolsi il mio raccogliatore di pezzi che era buttato sul pavimento,lo infilai in borsa, presi la mia chitarra e corsi al piano di sotto della nostra villa. Mia zia mi stava aspettando in macchina, dove la raggiunsi. Eravamo arrivate; il viaggio era stato veloce e molto silnzioso.

«Ci vediamo dopo, grazie del passaggio.» le dissi rivolgendole un sorriso gentile, mentre ero intenta a prendere tutto il mio occorrente poggiato sui sedili posteriori dell'auto.

«Ci vediamo dopo.» mi disse ricambiandomi il saluto, mise in modo la macchina e si allontanò da quella che era il mio "laboratorio musicale".

Entrai con un leggero affanno in quella che era la segreteria.

«Signorina Dowson, il maestro la sta aspettando nella solita aula. Sempre in ritardo lei.» disse la segretaria con un tono quasi rimproverante.
«Okay,grazie.» dissi irritata.Ingnorai il suo rimprovero. Sapevo di essere in ritardo.

Attraversai il corridoio arrivando alla porta dell'aula di chiatarra. Bussai alla porta e dall'interno dell'aula riconobbi la voce roca del mio maestro.

«Questa deve essere Hope. Avanti Hope,entra. Tu, Niall, continua con i tuoi esercizi.»

Sorrisi nel sentire il mio maestro riconoscermi, ma rimasi perplessa nel sentire un altro nome differente dal mio: Niall. Niall? Non conoscevo nessun Niall, chi era?. Con questo dubbio che mi ronzava nella testa, aprì la porta. Salutai il mio maestro e quel ragazzo che da subito catturò la mia attenzione. Era seduto vicino alla finestra, i raggi del sole risaltavano i suoi capelli biondi rianzati dalla sua fronte. Aveva i suoi occhi azzurri fissi sulle sue dita che si muovevano velocemente sulle corde della sua chitarra. Rimasi per un po' ad osservarlo, quando venni interrotta dal maestro.

«Signorina Hope,vorremmo fare lezione? O rimaniamo ad osservare Niall durante tutta l'ora?.» Rise.
«Mh?» scossi la testa « No, mi scusi.» Abbassai lo sguardo dall'imbarazzo, sentivo la mia pelle arrossire sempre di più.

Presi una sedia, poggiai la mia chiatarra al muro per poi riprenderla una volta seduta. Mi sistemai per bene, ero pronta per affrontare la lezione; rivolsi di nuovo lo sguardo a Niall, stavolta anche lui preso a guardarmi. Mi sorrise. Aveva un sorriso di un angelo, ricambiai il "saluto" con un piccolo sorriso. Per evitare un ulteriore rimprovero, rivolsi la mia attenzione al maestro e alla mia chiatarra.

«Bene Hope. Ricordi ciò che abbiamo provato la settimana scorsa?.» disse il maestro mentre sfogliava il mio quaderno dove c'erano tutti i miei appunti.
«Si.» dissi soddisfatta, mentre posizionavo le mie mani sul mio strumento.
«Fantastico, fammi sentire.» disse chiudendo il mio quaderno, che poi poggiò sulle sue gambe.

Sentivo il suo sguardo sulla mia pelle. Iniziai a suonare. Ero imbarazzata all'idea di essere ascoltata da Niall. Sospirai. Speravo che quell'ora fosse passata velocemente.

La lezione terminò, quei minuti parvero non passare mai. Sistemai tutto il mio materiale, afferrai la mia chiatarra e mi alzai dalla sedia sulla quale mi ero seduta.

 « Siete stati bravissimi ragazzi. Sono orgoglioso di voi. La settimana prossima vi assegnerò altri brani, intanto voi perfezionate quelli precedenti.» disse il maestro mentre apriva la porta dell'aula. Ci rivolse un sorriso.
 «Grazie.» rispondemmo in contemporanea io e Niall. Ridemmo.

Una volta salutato sia il maestro che la segretaria, sia io che Niall ci ritrovammo nello spiazzale che precedeva l'accesso al laboratorio. C'era un silenzio imbarazzante, cosi presi il cellullare dalla mia tasca, stavo per comporre il numero di mia zia che stranamente era in ritardo. Pensavo a quale potesse essere la causa, quando venni interrotta.
 
«Te la cavi con la chitarra. Sei molto brava complimenti,Hope.» disse Niall picchiettandomi la spalla destra, come per congratularsi.
Girai di colpo lo sguardo.
 «G-grazie.» dissi balcettando «Anche tu sei molto bravo. Mi piace come hai suonato il pezzo che ci era stato assegnato,Niall.» aggiunsi rivolgendogli un piccolo sorrisetto che nacque sulle mie labbra.
Sorrise per poi dire « Comunque, piacere. Niall Horan.» disse porgendomi la mano.
 « D-Dowson. Hope Dowson.» dissi stringendo a stento la sua mano.

Non capivo la causa del mio comportamento cosi spacciato,insicuro. Le parole sembravano morirmi in gola, la poche che riuscivo a pronunciare, balbettavo. Cosa mi stava succedendo?.Pensando, arrivai alla conclusione. Era la prima volta che parlavo cosi apertamente con qualcuno. Senza essere offesa o giudicata. La prima volta che stavo entrando in confindenza con qualcuno. Diffidavo di tutti, cosi decisi di farlo anche con Niall.
Distaccai la mia mano dalla sua, con un gesto veloce. Lui mi guardò perplesso per poi sospirare.
 
«Torni a casa da sola?.» mi disse mentre giocherellava con le sue mani all'intero dei suoi capelli.
 «No. Sto aspettando mia zia, non vedi?.» dissi in modo distaccato.
 «Come potevo saperlo?.» disse.

Aveva ragione,come poteva saperlo. Se davvero volevo dare una svolta alla mia vita dovevo cambiare; iniziando dal mio carattere.

 «Scusami.» mi scusai abbassando lo sguardo per poi riprendere a guardarlo negli occhi «Sono un po' nervosa oggi.» dissi.
 «Non preoccuparti Hope, capita a tutti no? Non devi scusarti,tranquilla.» Mi sorrise, ricambiai. «Visto che tua zia non è ancora arrivata,che ne dici di andare a mangiare qualcosa? Magari ti riaccompagno io a casa, non ci sono problemi.» aggiunse mentre con una mano di sistemava lo zaino sulla spalla.
«Non cr..» Stavo per dargli la mia solita risposta "non credo sia il caso" ma poi ricordai a me stessa i cambiamenti che volevo applicare nella mia vita e cosi mi corressi. «Non cr..edo che mia zia sia già in macchina, lascia che le mandi un messaggio e andiamo.» dissi mentre con le dita già componevo il messaggio.

*Zia, stasera credo che mangerò fuori con un mio amico, non aspettatemi.Hope.*

Rilessi il messaggio per gli eventuali errori e inviai. Restai a fissare la conversazione per un po' e notai di aver digitato "con un mio amico". Amico? Che fosse lui il mio primo vero amico. Amici, quelle persone a me estranee, che fosse lui la mia eccezione? Che fosse lui la mia svolta?. Sorrisi rileggendo quell'espressione scritta nel mio messaggio. Guardai l'ora: erano le sette. Bloccai il mio cellullare e lo riposai nella mia tasca.

«Ho finito.Con mia zia tutto okay, possiamo andare se vuoi.» dissi.
«Bene, andiamo.» disse entusiasto.

Attraversammo il cancello del laboratorio, quando sentii il mio telefono vibrare. Lo presi e lessi il messaggio, che come avevo pensato,era la risposta di mia zia.

*Va bene. A più tardi.*

Tranquillizzata,ripresi a camminare insieme a Niall. Non sapevo dove stessimo andando, ma ero serena. Non importava dove, ma la compagnia.Niall era la mia compagnia,Niall era l'amico con cui dovevo cenare quella sera. Faceva strano pensare quelle parole eppure mi rendevano felice. Rivolsi un sorriso a Niall che lui ricambiò.

*Quella sarebbe stata sicuramente una serata differente da tutte le altre.Magari la serata della tanto aspettata svolta?*




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Spazio autore: Ciao, volevo ringraziare tutti i lettori che seguiranno questa fanfiction. Spero con tutto il mio cuore che vi piaccia, e che la continuerete a leggere. L'aggiornerò ogni sera o quando ne avrò l'occasione.Recensite la mia storia, fatemi sapere cosa ve ne pare, sarà un piacere leggere e rispondere e tutte le vostre recenzioni. Grazie ancora a tutti, Sara. xx
  
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