Per Lily
Da tempo quella cella nelle
profondità di Malfoy Manor non aveva ospiti, ma ormai da alcuni giorni un uomo
giaceva accasciato contro il muro, le mani legate e il capo chino sul petto.
Come
per osservare un visitatore inesistente egli alzò lo sguardo vacuo e rimase
così per alcuni istanti, mentre una lama di luce, proveniente dalla feritoia
della porta, tagliava l’oscurità e si andava a posare sul suo viso sporco,
sofferente.
Il suo
profilo era adunco, rapace, per niente bello, ma qualcosa in quel momento,
forse quella luce tanto anelata, gli conferiva un’aria solenne, una sorta di
dignitosa rassegnazione nella consapevolezza di aver poche probabilità di
uscire vivo dall’inferno in cui era precipitato.
Il
tempo sembrava non passare mai in quel buco maleodorante e nessuno era ancora
venuto a fargli visita: aspettavano che si sfinisse moralmente.
Ogni
tanto qualcuno si ricordava che se non avesse mangiato sarebbe morto, allora
gli portavano un tozzo di pane e una scodella con un po’ d’acqua.
Tutto
ciò era snervante, ti davano lo stretto indispensabile per sopravvivere, ma
mai, mai, per soddisfare i tuoi reali bisogni, quasi volessero incattivirti
sempre più……e ciò accadeva, oh…sì che accadeva, perché la rabbia cresceva,
cresceva al punto che, pur essendo affamato, ti ostinavi a rifiutare anche quel
poco che ti veniva dato, quasi a cercare rifugio nella morte che sarebbe
sopravvenuta di lì a pochi giorni, ma il carceriere, senza tante cerimonie, ti
obbligava ad ingoiare, poiché non poteva permettersi che il prigioniero
passasse a miglior vita prima dell’incontro.
“Sì….verranno
sicuramente perché ho tradito e loro adorano torturare i traditori…..Io,
Severus Piton, ho militato per anni in entrambi gli schieramenti, ingannando i
mangiamorte e consegnando informazioni a Silente e all’Ordine della
Fenice”…..ma ora l’avevano preso……si era esposto troppo.
Improvvisamente
si udirono dei passi risuonare nella volta del corridoio di pietra che
conduceva alla cella.
-Stanno
arrivando… - sussurrò Severus senza paura, ma con un’infinita tristezza nella
voce.
Poco
dopo, come egli aveva immaginato, la porta si aprì e due alte figure si
stagliarono davanti a lui.
Piton
non riuscì subito a distinguerle poiché la luce, fattasi strada nella cella
aprendo la porta, aveva abbagliato quegl’occhi rimasti troppo a lungo
nell’oscurità, ma quando lentamente la vista si fece più nitida Severus potè
distinguere i penetranti occhi grigi e i lunghi capelli del biondo Malfoy,
mentre alla sua destra una donna dai capelli neri come la pece lo guardava con
astio.
-Buondì
Severus, il soggiorno a Malfoy Manor è stato di tuo gradimento ?- lo schernì il
biondo mangiamorte.
-Fottiti
Malfoy ! – rispose Piton con voce grondante veleno.
-Già
fatto, non preoccuparti, comunque non essere così scontroso…..è così che
accogli gli ospiti nella tua umile dimora ?- un sogghigno si dipinse sul suo
viso – guarda, ti ho portato anche una signora ! –
-Ti
ucciderò con le mie stesse mani Piton ! – esordì con voce gelida la donna.
- Non
farci caso – disse Lucius con finto
tono di scusa – sappiamo entrambi che la nostra cara Bellatrix è sempre stata
molto intraprendente, ma in fondo ha un cuore dolce ! – concluse, ora ridendo
apertamente, quasi a sottolineare la falsità appena detta.
-Sai
perché siamo qui, non è vero Piton ? – chiese Bellatrix avvicinandosi all’uomo
in catene carezzandogli una guancia con fare provocatorio, per poi
allontanarsi, spaventata dal violento scatto in avanti fatto dal prigioniero.
-Dobbiamo
metterti la museruola Severus ? – ironizzò Malfoy – Sei diventato un essere
così insulso da arrivare a mordere come i cani ? –
- Voi,
che di certo non siete migliori di me, usate metodi molto peggiori…..siete voi
gli animali ! – le parole cariche di disprezzo pronunciate da Piton
innervosirono Lucius, che si avvicinò all’uomo in catene e lo schiaffeggiò
violentemente.
Severus
incassò il colpo con tutta la dignità di cui fu capace, sapendo che presto ne
sarebbero arrivati di peggiori.
-
Molto peggiori…sì… - ghignò il mangiamorte – ma anche molto più efficaci……non
dimenticarlo ! –
- Ma
ora torniamo al motivo della nostra visita – continuò Bellatrix.
- Ci
hai tradito, Piton ! – la voce di Lucius era minacciosa
Piton
ebbe un brivido: quell’uomo sapeva come incutere paura.
- Sei
uno sporco traditore Severus e nulla ti salverà ora, ma prima di passare alla
più che meritata punizione gradiremmo sapere cosa ti ha fatto diventare tanto
stupido……da quando, caro Severus, ti mischi alla plebe ?-
L’uomo
in catene sputò con disprezzo ai piedi dei due mangiamorte, giudicandoli
indegni di venire a conoscenza dei suoi segreti, ma i ricordi, richiamati alla
memoria, cominciarono inevitabilmente a scorrere nella sua mente ed egli si
lasciò cullare da essi.
Piton
rivisse la notte in cui con voce carica di dolore aveva pronunciato la sua
promessa………l’aveva fatto per amore, per amore di una persona scomparsa, per
amore di Lily Evans.
Bellatrix,
irritata per non aver ancora ricevuto risposta, lo percosse con violenza e
Piton richiamò a se con maggior forza i ricordi, come se il dolce sorriso di
Lily potesse allontanare il dolore.
Lily
Evans……aveva capito di amare quella ragazza dai lunghi boccoli ramati e
dagl’occhi d’ambra dal primo momento in cui l’aveva vista, ma, troppo timido,
non le aveva mai detto ciò che provava………non ne aveva mai avuto il coraggio……
Un
colpo più forte degli altri, questa volta sferrato da Lucius Malfoy, lo riportò
alla realtà.
-Se
non vuoi rispondere fai pure – disse l’uomo dagli occhi di ghiaccio conservando
sempre la sua naturale flemma – per noi non ha nessun’importanza. –
-
Immagino che tu sappia dove si nasconda Potter, non è vero Severus ? – chiese
Bellatrix con una strana luce nello sguardo, come se già stesse pregustando il
momento in cui avrebbero ucciso il Bambino Sopravvissuto.
Piton
non rispose, o meglio non volle rispondere.
Potter……il
tempo era passato veloce, Lily era diventata una donna e allora era arrivato
Potter……James Potter, bello, famoso e sicuro di sé fino all’inverosimile,
l’aveva sedotta e conquistata; in quel momento erano sfumate le già deboli
possibilità di Severus.
James
l’aveva addirittura portata all’altare e dalla loro unione era nato il piccolo
Harry.
“A
differenza di ciò che pensano molti, io non ho mai provato rancore nei
confronti di James; tutto ciò che provai fu un’immensa tristezza e se anche per
un attimo la rabbia attraversò i miei pensieri fu solamente rabbia contro me
stesso per non essere stato capace di dire a Lily quelle parole che da tempo
avevo in mente…”
-
Rispondi ! - urlò Lucius con voce imperiosa
- Non
vi dirò dov’è Potter ! – disse Severus con fermezza, incurante delle
conseguenze.
Severus
non aveva consegnato James, che, ironia della sorte, era stato tradito proprio
da uno dei suoi migliori amici, e non avrebbe consegnato nemmeno Harry ai
mangiamorte.
-
Davvero non ce lo dirai ?…ne sei così sicuro ? – chiese cattiva Bellatrix,
dopodiché con un ghigno sadico recitò – Crucio ! –
Severus
venne scosso da un tremito e subito ondate di dolore lambirono ogni suo nervo.
Egli si rannicchiò su se stesso, annichilito dalla sofferenza, mentre la sua
mente si innalzò come scudo, frapponendosi fra la realtà e un mondo etereo,
immateriale, in cui lui poteva trovare rifugio.
Per
una sorta di macabro parallelismo i ricordi fluirono, riportando davanti ai
suoi occhi la scena della notte in cui Lily e James persero la vita.
Allora
il dolore fisico si mescolò con quella sensazione di perdita e di vuoto che già
da tempo sopportava;il tutto si trasformò in un amalgama di sensazioni
pressoché intollerabili.
Severus
urlò e urlò, quasi fino a perdere la voce e di lì a poco sarebbe caduto nella
follia se Lucius non avesse imposto a Bellatrix di fermarsi.
La
maledizione smise di sortire il suo effetto e il prigioniero cadde a terra
ansimante.
Il
dolore l’aveva scalfito nel profondo dell’anima, ma per nulla al mondo si
sarebbe mai pentito di ciò che aveva fatto……non aveva mai sopportato il fatto
che Lily fosse morta per le idee di un folle.
In una
notte di pioggia aveva visitato la tomba di Lily.
Attaccata
alla lapide, una foto di una giovane donna sorridente salutava con la mano e
Severus a quella vista non aveva retto: era caduto in ginocchio e aveva pianto,
mentre le sue lacrime, cadendo, andavano a confondersi con la pioggia.
Era
rimasto così per diverse ore, incurante del freddo e dei vestiti bagnati che
gli si appiccicavano al corpo.
Aveva
pianto tanto da non aver più lacrime da versare e una volta ripresosi aveva
pronunciato la sua promessa.
Le sue
labbra si erano mosse in un triste sussurro: - Lo proteggerò Lily, veglierò su
di lui come se egli fosse parte di me……lo proteggerò a costo della vita……te lo
prometto…… -
Da
allora era cominciata la sua lotta, il suo pericoloso gioco, continuamente sul
filo del rasoio. Egli era conscio che il minimo errore l’avrebbe portato alla
rovina, ma nonostante tutto era andato avanti, senza paura.
Improvvisamente
i suoi sensi, ormai provati dalle torture, udirono appena le ultime parole che
Lucius avrebbe pronunciato quel giorno.
-Addio
Severus… -
Un
fascio di luce verde partì dalla bacchetta del mangiamorte.
“Ho
fallito……perdonami Lily………non sono mai riuscito a confessarti il mio amore e
non sono riuscito nemmeno a proteggere tuo figlio……perdonami….”
Questi
furono gli ultimi pensieri di un uomo che aveva avuto il coraggio di lottare
per amore di una donna.