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Autore: fra_eater    19/03/2014    9 recensioni
l'auto di Lucy e Levy si ferma per strada e vengono soccorse da Natsu che le fa incontrare due meccanici, ma Levy conosce l'uomo dai lunghi capelli neri che lavora sull'auto della sua amica e il ricordo del passato la fa ancora tremare, ma Gajeel saprà farsi perdonare gli errori del passato ...
la storia è incentrata sulla relazione tra Gajeel e Levy, ma non mancheranno accenni ad altre coppie
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil/Levy, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“Maledizione! Maledetta vecchia carretta!”.
 Una ragazza bionda scende dalla macchina rossa sbattendo con forza la portiera. Dal lato del passeggero scende una ragazza dai capelli celesti “Lucy,calmati!” dice rivolta all’amica.
Lucy la guarda spazientita, le braccia incrociate sotto l’ampio seno “Il mese scorso ho fatto il collaudo! Non capisco che cosa li sia preso, Levy! E per di più ho il cellulare scarico per chiamare il carro attrezzi! Tu hai credito?”
“Veramente l’ho lasciato a casa” risponde la ragazza abbassando lo sguardo; la bionda spalanca gli occhi “Maledizione!Siamo bloccate qui!”
Le due amiche erano nel mezzo della strada, in un quartiere che non conoscevano dato che la strada principale che prendevano di solito era chiusa per lavori. La loro macchina le aveva abbandonate e non sapevano cosa fare.
“Chiediamo aiuto a qualcuno” suggerì Levy guardandosi intorno.
Sul lato opposto della strada un ragazzo dai capelli rosa camminava assorto nei suoi pensieri, Levy gli corse incontro “Ehi tu, scusami!”
“Uhm?” fece il ragazzo vedendo quella sconosciuta minuta “Dici a me?”
“Si” fece lei “La macchina della mia amica ha smesso di funzionare e non abbiamo la possibilità di chiamare il carro attrezzi, potresti aiutarci?”
Il ragazzo spostò lo sguardo dalla piccoletta d’avanti a lei alla ragazza bionda accanto alla macchina dall’altra parte della strada e dovette ammettere che era proprio bella “Certo!” rispose entusiasta “Via aiuterò!”
Levy sorrise e lo accompagnò dall’altra parte.
“Il mio nome è Natsu” si presentò il ragazzo dai capelli rosa. “Molto piacere” fece Lucy stringendogli la mano “Io sono Lucy e lei e la mia amica Levy, grazie per l’aiuto”
Natsu sorrise “Se vi va di spingere dopo quella curva c’è l’officina di alcuni miei amici, loro potranno aiutarvi”
Lucy e Levy non poterono far altro che ringraziare il ragazzo e, insieme a lui, spinsero la macchina giù dalla discesa per poi girare la curva indicatagli.
 
“Ehi, c’è nessuno?” urlò Natsu entrando  nell’officina “Vi ho portato delle clienti!”
Lucy e Levy erano fuori accanto alla macchina che ansimavano stanche per lo sforzo.
“Posso esservi utile?” .
Le due ragazze guardarono intorno, poi spostarono lo sguardo in basso: un vecchietto, molto basso, con i baffetti bianchi e una tuta da meccanico blu sorrideva raggiante alle due ragazze.
Lucy sorrise “Non funziona più”” disse indicando la macchina “E non so cosa sia”
“Donne e motori non vanno d’accordo” disse con tono sarcastico un ragazzo uscendo dall’officina. Era molto alto e  muscoloso, con dei lunghi capelli neri e numerosi piercing sul volto e sulle braccia, gli occhi rossi scrutavano beffardi le due ragazze “Una macchina non smette improvvisamente di funzionare se non viene maltrattata”
“Io tratto sempre bene la mia macchina” sbottò Lucy, indignata.
Prima che il moro potesse ribattere, un ragazzo biondo, con una cicatrice a forma di saetta sull’occhio destro gli mise una mano sulla spalla “Sii gentile, Gajeel” disse ghignando “Sono pur sempre delle clienti” e si mise a scrutare le due mentre si puliva le mani sporche di grasso con uno straccio.
“Laxus! Gajeel! “ gli rimproverò il vecchio “Quante volte vi ho detto di non essere invadenti con i clienti, specialmente se sono donne?”
“Sta zitto, nonno” fece Laxus avvicinandosi a Lucy “Le chiavi, bionda”.
Lucy sbuffò ma obbedì al ragazzo “Quanto ci impiegherete?” chiese dopo che ebbe aperto la parte d’avanti dell’auto.
“Dipende dal guasto” rispose il ragazzo con i capelli neri che rispondeva al nome di Gajeel.
“Su, su, signorine” disse il nonno di Laxus sorridendo alle ragazze che avevano il volto scuro “Malgrado l’aspetto sono dei bravissimi meccanici” .
Lucy corrucciò le labbra e si rivolse a Natsu “Scusami, ma dovrei chiederti un altro favore”
“Dimmi”
“Potresti prestarmi il telefono? vorrei chiamare qualcuno che possa venire a prendere me e Levy.”
Natsu acconsentì e Lucy si allontanò leggermente per parlare al telefono.
“Che ha fatto prima di fermarsi?” .
Levy sobbalzò sentendo quella voce, si voltò e trovò il volto di Gajeel di fronte a lei.
“Sei muta, piccoletta?” la canzonò. Levy gonfiò le guance “Si sono accese tutte le spie e poi si è fermata”.
“Allora sai parlare” ghignò lui.
Levy deglutì. Quegli occhi rossi, quel ghigno malvagio. L’aveva visto alcuni anni prima e ancora le metteva paura. Com’era possibile che quel mostro fosse diventato un meccanico e che il destino le avesse portate proprio lì?
Si strinse nelle spalle, massaggiandosele dolcemente con le mani. Le sembrava che i lividi di tanti anni prima fossero ancora presenti sulla sua pelle e d’avanti a lei era certa che ci fosse l’artefice di tutto quel dolore. Non poteva sbagliarsi,
“Signorina, mi segua” fece il vecchietto prendendo Levy per mano “Ci sono dei moduli da completare mentre aspettiamo che la sua amica finisca la telefonata. E non si preoccupi per lui” fece indicando Gajeel che lo fissava dubbioso “è solo un idiota”.
“Come mi hai chiamato, vecchio pervertito?” urlò lui, ma il vecchio gli tirò un così forte colpo saltandoli sulla testa che fece scappare una risata a Levy.
 
Diversi minuti dopo, passati a evitare che i due meccanici si azzuffassero con Natsu che continuavano a istigarli, una mini nera arrivò a gran velocità e suonando il clacson a tutto spiano. Il guidatore parcheggiò con una sgommata proprio di fronte all’officina e dalla vettura ne uscì una ragazza con un delizioso abitino di cotone rosso e dei lunghi capelli candidi, sembrava una modella nella sua alta e snella figura e con quegli enormi occhini azzurri che la rendevano ancora più bella. Nessuno avrebbe mai creduto che una ragazza dall’aspetto così fine avesse una guida così decisa e sportiva.
 “Scusate il ritardo” disse sorridendo dolcemente alle due ragazze che si erano addossate al muro insieme a tutti gli altri temendo di essere investiti dalla guida spericolata della ragazza.
“Mira!” gridò Lucy “Ti sembra il modo di guidare?”
“Ma ho appena cambiato le gomme” rispose Mira come se questo giustificasse la sua guida azzardata.
“Mirajane?” fece il vecchietto avvicinandosi a lei “Sei Mirajane Strauss?”.
La ragazza annuì, poi il suo volto si illuminò “Signor Makarov!” gridò eccitata “Quanto tempo!”
Il vecchietto sorrise passandosi una mano dietro la testa “Ehehe! Sei cresciuta vedo”
“E lei è invecchiato” rispose lei sorridendo ingenuamente e facendo raggelare il sorriso sul volto dell’anziano.
Mira alzò lo sguardo e si rivolse a Natsu “Oh, Natsu!” fece “Da quanto tempo che non vedo anche te”
Natsu arrossì di colpo “C-ciao, Mira”
“Vi conoscete?” chiese Lucy incuriosita dalla reazione del ragazzo. Mirajane annuì “Natsu era il fidanzato di mia sorella quando erano piccoli”
“Come sta Lisanna?” chiese subito lui per smorzare l’imbarazzo.
“Sta studiando fuori” rispose la ragazza “Sei molto gentile a chiederlo”
E Natsu si limitò a sorridere di circostanza,sembrava felice di sapere che la ragazza non ci fosse.
Laxus si avvicinò a Mira, scrutandola “Hai detto Strauss, vero? Sei forse imparentata con Elfman Strauss?”
“Elf-nee?” rispose lei “È mio fratello! Come fai a conoscerlo?”
“È il ragazzo della mia coinquilina”rispose lui, tranquillamente.
“Mio fratello ha una ragazza?” chiese subito lei. Un lampo le attraversò gli occhi e Levy e Lucy rabbrividirono vedendo il sorriso diabolico che passò per un attimo sulle labbra della loro amica; la conoscevano bene e sapevano che quel sorriso non prometteva niente di buono “Non ne sapevo niente” continuò la ragazza “E che tipo è?”.
Laxus non si accorse di nulla e rispose “Evergreen è … Evergreen! Fa la fioraia e …”.
“Mi piacerebbe rimanere a parlare” lo interruppe Mira con un gesto delicato della mano “Ma abbiamo tante cose da fare per l’inaugurazione di stasera e dobbiamo proprio andare. Mi sono dimenticata di ordinare dei fiori”.
“Inaugurazione?” fece Natsu seguendo con lo sguardo Lucy che si sedeva sul sedile del passeggero. Mira sorrise “Questa sera inauguriamo il mio locale, o meglio, è di mia zia Mavis, ma lo gestisco io ” spiegò la ragazza sollevando il sedile per far accomodare dietro Levy ”Si chiama Fairy Tail ed è alla periferia del paese. Perché non fa un salto anche lei, signor Makarov?”
“Io sono anziano per queste cose,” rispose il vecchietto “Lascio il posto ai giovani”
Mira sorrise “Come vuole” disse prima di mettere in moto l’auto “Allora aspetto voi tre, questa sera” sorrise dolcemente per poi ingranare la marcia e premere sull’acceleratore, sparendo velocemente sulla strada, lasciando solo i segni dei pneumatici nel posto dove aveva parcheggiato.
 
“Un tipo davvero interessante” commentò Laxus fissando il punto in cui era sparita la vettura.
Gajeel scoppiò a ridere, tutti lo guardarono straniti. “Che cazzo ti prende?” sbottò Laxus.
Il ragazzo ghignò “Hai intenzione di fartela,vero? Conosco quella faccia”. Laxus arrossì leggermente “Non credo siano affari che ti riguardino”
“Ma di chi parlate?” chiese subito Natsu, mettendosi tra i due. Laxus gli lanciò un’occhiata maligna “Tranquillo” disse “la biondina è tutta tua”.
Sentendo quei discorsi Makarov picchiò tutti e tre con una chiave inglese “Vi sembrano discorsi da fare?” sbraitò.
 “Che cazzo ti prende, vecchio?” chiese Gajeel massaggiandosi la testa.
Makarov incrociò le braccia “Dovete rispettare le donne!” disse, solenne “Non sono dei giocattoli ed è deplorevole usarle solo per i propri scopi! Siete ancora degli immaturi! Non sapete cosa significa amare ed essere amati da una donna come quelle che se ne sono appena andate! Non crediate di avere qualche speranza con una di loro se non cambiate modo di pensare! E ora al lavoro!”
“Pure io?” chiese Natsu vedendo che l’uomo aveva indicato pure lui. “Sì” strillò Makarov “Mettiti a pulire quella parte dell’officina e voi due finite quelle macchine in tempo per andare all’inaugurazione di stasera perché voi tre ci andate dato che Mirajane è stata così gentile da invitarvi”
“Com’è che la conosci, nonno?” chiese Laxus che era rimasto leggermente sbigottito dalla reazione del vecchio. Makarov guardò il cielo “Suo nonno era un mio amico e una volta avete anche giocato insieme da piccoli. Ma ho preferito troncare subito la vostra amicizia sul nascere, non volevo che quella ragazza subisse la tua cattiva influenza”
“Grazie, nonno” rispose il ragazzo digrignando i denti dopo che i suoi due amici si erano messi a ridacchiare.
“Quindi, questa sera, sappiamo cosa fare” commentò  Natsu prendendo la scopa e cominciando a pulire.
“Io non so” disse Gajeel, cercando un chiavino “Oggi arriva Juvia e le avevo promesso che sarei stato con lei”
“Portala alla festa” disse Laxus armeggiando con il motore della macchina rossa di Lucy”Si divertirà”.
Gajeel ci pensò su, far divertire la sua vecchia amica Juvia era da sempre stata un’impresa, ma si poteva pur tentare.
I tre si misero a lavoro, ma Gajeel aveva la mente altrove.
 Stava pensando alla ragazza con i capelli blu, a come si era nascosta non appena l’aveva visto uscire dall’officina, al suo tono di disprezzo e a come stava sempre sulla difensiva nelle poche parole che aveva scambiato. Aveva l’impressione di averla già vista, ma non ricordava dove. Quella sera aveva intenzione di andare solo per poter risolvere quel mistero nella sua mente.
 

 
  
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