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Autore: woooow    19/03/2014    3 recensioni
“Arianna…” inizia a dirmi prendendomi la mano e accarezzandola. Mi guarda dritto negli occhi e dice “Ti amo”.
Ti amo??? LOUIS MI HA DETTO TI AMO?!?!?!
Sono troppo sbalordita e rimango li ferma, senza dire nulla. Vorrei dire qualcosa ma non ci riesco, l’emozione è troppo forte e ho le parole bloccate.
Louis continua a guardarmi aspettando che io dica qualcosa ma non ce la faccio ad aprire bocca! Abbassa lo sguardo mi lascia andare la mano.
Si alza e dice “S-scusami… i-io… a quanto pare non proviamo le s-stesse emozioni… niente, dimentica ciò che ti ho detto… se non ti piaccio va bene…”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ragazzi muovetevi!! Altrimenti perdiamo l’aereo!!”.
Sento mia mamma urlare a me e mio fratello di muoverci, guardo un’ultima volta la mia stanza e scendo velocemente le scale cercando di trattenere le lacrime.
Ci stiamo trasferendo. E’ si… però non è che ci spostiamo di qualche isolato, no no. Noi addirittura cambiamo stato!
Devo ancora rendermi conto che ci stiamo trasferendo a Doncaster… lontano da qui, dalle mie amiche, dalla mia casa.
Unica cosa che mi rallegra è che A DONCASTER VIVE LOUIS TOMLINSON!!!
E’ pazzesco! Io vado ad abitare nella stessa città dove abita Louis. Anche se molto probabilmente, con la fortuna con cui mi ritrovo, io andrò a vivere in una minuscola baracca ai margini della città e lui in una villazza lontanissimo da casa mia.
Arrivo in fondo alle scale e inciampo nella valigia che mio fratello ha lasciato in fondo alle scale.
“Ho capito che hai sempre voluto essere figlio unico, però cercare di farmi fuori in un modo così meschino non lo trovo giusto!!!” urlo io rivolta al piano superiore dove si trova mio fratello.
“SCUSAMIIII!!!! E’ CHE NON TROVO LE CUFFIE DEL MIO IPOD E DEVO CERCARLE PRIMA DI PORTARE LA VALIGIA IN MACCHINAAAA!!!!!!!” mi alzo da terra e ridacchio, ma possibile che deve sempre perdere qualcosa?
“Ragazzi, muovetevi!!”
“Arrivo papà!!” rispondo io e esco dalla mia bella casetta milanese.
Salgo in macchina e vedo le cuffie di quel genio di mio fratello appoggiate sul sedile vicino al mio.
Mia mamma e mio papà sono già seduti nei posti davanti pronti a partire.
Dico loro che vado a recuperare mio fratello che probabilmente si è perso nei “meandri” della casa cercando le sue cuffie.
Mi piazzo davanti alla porta d’entrata e urlo “Samueleee!!! Le tue cuffie sono in macchinaaa!!!”, vedo mio fratello scendere di corsa le scale e inciamparsi anche lui nella sua valigia.
“Hahaha, questo si chiama karma caro fratellino” dico io facendogli l’occhiolino.
“E questo si chiama solletico cara sorellina” risponde lui lanciandosi sopra di me e iniziando a farmi il solletico.
NOOOO!!!! IO MUOIO SE QUALCUNO MI FA IL SOLLETICOOOO!!! AIUTOOO!!!
Grazie a dio vengo salvata da mio papà che inizia a suonare il clacson per farci muovere e attirando a se le occhiatacce di tutte le vecchiette del vicinato.
Mi libero da mio fratello e corro a sedermi in macchina, poco dopo arriva anche Samuele e finalmente partiamo.
Guardo un’ultima volta la mia ex casa. E’ già... Ora inizia una nuova vita.
In poco tempo tempo arriviamo all’aeroporto. Facciamo il check in e andiamo a sistemarci nella sala d’attesa.
“Oh siiii!!!” Esclamo io piena di felicità “Ci sono quelle mentine super buone che avevo preso l’anno scorso all’aeroporto di Roma!”
“Sembri una bambina di due anni!” commenta mio fratello ridendo e porgendomi 5€ per lasciarmi comperare le mentine.
“Grazie fratellone” esclamo io afferrando i 5€ e avviandomi verso il negozietto che le vende.
Purtroppo una vecchietta e il suo cane hanno deciso di fermarsi proprio davanti a me e io… bè insomma… inciampo nel cane… il quale indiavolato inizia ad abbaiarmi contro come un matto!
“Aaahhhh!!!” urlo io in perda al panico, l’ho sempre detto che i bassotti sono antipatici, mica colpa mia se non l’ho notato!!!
La vecchietta si volta verso di me e inizia a sgridarmi per il fatto che il suo povero Ciuffi si è fatto male.
“E io secondo lei?? Non mi sono fatta niente?! Non è colpa mia se il suo cane si è fermato davanti a me e mi ha fatto inciampare!!!”
La vecchietta continua a urlarmi contro ma io non ho altro tempo da perdere, vedo mio fratello in lontananza sbracciarsi per avvisarmi che si stanno imbarcando.
Inizio a correre e riesco a raggiungerlo appena in tempo.
“Mi dai una mentina?” mi domanda lui. Lo guardo malissimo e gli spiego che grazie alla vecchietta e al suo odioso bassotto non sono riuscita a comperarle.
Lui inizia a ridere come un matto e saliamo sull’aereo.
Dopo due ore di viaggio arriviamo a Londra, diciamo che il viaggio non è stato il massimo, quel bambino seduto vicino a me che continuava a chiedere se eravamo arrivati e se la hostess vendeva dinosauri non è stato il massimo della compagnia.
Comunque ora sono qui che aspetto che la mia valigia arrivi sul nastro trasportatore.
La vedo arrivare e mi avvio per prenderla però la stessa cosa la fa anche un bel ragazzo, alto, con i capelli neri e gli occhiali da sole.
O mio dio, quello mi vuole rubare la valigia!!! Affretto il passo ma lui arriva prima di me e la prende. “E ora che faccio?” penso io in preda al panico.
Mi blocco, guardo il nastro trasportatore e… LA MIA VALIGIA!!
La vedo spuntare in fondo alla fila di valigie. Che strano, non mi era mai successo che qualcuno avesse la valigia uguale alla mia…
Vado a prenderla e guardo il biglietto con attaccato il nome del proprietario. Mi aspetto di trovarci scritto Arianna Hudson ma ci trovo scritto l’ultimo nome che mi sarei aspettata di trovare.
  
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