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Autore: chrisxitis    19/03/2014    3 recensioni
-Amavo Tom più della mia stessa vita. Era bellissimo ed era un angelo. Era il suo angelo e sapeva che si sarebbero rincontrati prima o poi; ma tutto cambiò-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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DENVER, CALIFORNIA.
Era stata la notte più bella della sua vita, insieme a lui. Ma adesso riprovava quella sensazione di angoscia, ora che era di nuovo senza lui. Quella lettera però le faceva capire che stesse pensando a lei in quel momento. E sorrise per tutta la giornata pensando a quella lettera. L'aveva rigirata tra le mani almeno un miliardo di volte; e poi quella rosa.. Come faceva Tom a sapere che la rosa rossa era il suo fiore preferito? O forse non lo sapeva? Magari aveva buttato a caso; ma Alex pensava sempre che lui sapeva molte cose di lei, che non gli aveva mai detto prima..

NEW YORK
Sempre in cima all'Empire State Building, Tom guardava la città. Questa volta però era prima mattina, e non c'erano rumori o suoni che potevano infastidirlo. Solo il sole, il mare e la città. Quel posto lo rilassava così tanto. E ogni volta pensava sempre a lei. Sapeva che stava per sbagliare a raccontarglielo, ma doveva farlo. Forse Cam l'avrebbe ammazzato per questo, ma doveva. Spiccò il volo verso Drover, dove Alex lo stava aspettando.

***

Andava sempre più veloce e i suoi capelli tirati dal vento lo rendevano ancora più magnifico, ma poi..
Ali dorate lo fermarono di botto, alzò gli occhi e un volto arrabbiato l'osservava. Forse chiedendosi perchè stava facendo tutto questo, o perchè non volesse ascoltare nessuno. Cam.
Le sue ali diventavano sempre più belle, erano grandi e dorate sembravano anche più morbide. Le ali dei primogeniti erano sempre dorate, Tom invece le aveva bianche. Bianche come le nuvole e la neve. Ma quando Cam era arrabbiato quel dorato e quel bianco latte non avevano più tanta importanza per Tom. In quel momento non sapeva perchè, aveva paura. Paura che l'avrebbe riportato indietro e come l'ultima volta gli avrebbe fatto da guardia del corpo, guardando sempre dove andava, cosa faceva e con chi parlava.
-Tom..- disse sempre arrabbiato.
Tom non disse niente, aspettava solo che lui finisse di parlare.
-Cosa credevi di fare? Andare da lei e rivelare la tua vera natura? Come credi che l'avrebbe presa? 'Oh Tom, sapevo che tu fossi il mio angelo custode'- si fermò un instante, poi continuò -gli umani non capiscono la nostra vera natura, non sanno cosa succede realmente lassù. E se venissero a scoprire cosa siamo realmente, noi..-
-..potremmo essere puniti a vita!- continuò Tom.
-Allora perchè lo fai?-
-Cam, se tu la vedessi. Lei è sempre così triste, e ho paura che..-
-Che muoia Tom? Tanto succederà comunque, è la maledizione-
-[..]è la maledizione- Quelle parole rimbombarono nella sua testa. Ogni volta era così, lei moriva sempre. Ma..
Capodanno era passato e lei era ancora viva. Forse la maledizione era stata spezzata, pensò Tom, anche se era impossibile.

DROVER, CALIFORNIA.
Era sera ed era sdraiata nel suo letto. Stava per addormentarsi, quando..
Bussarono alla porta. Andò ad aprire. Un ragazzo alto con i capelli castani la guardava e poi parlò -Prendi le tue cose e vieni con me-
Alex era un pò confusa; allora lui entrò, prese il borsone di Alex e mise dentro tutto ciò che trovava in giro.
-Posso sapere chi sei e cosa stai facendo? Ma soprattutto perchè dovrei venire con te?-
-Oh, mi scusi madame. Io sono Cam e devi venire con me-
-E perchè?- chiese Alex insistente.
-Ascolta mi manda una persona che ti vuole molto bene. Ora andiamo.- disse prendendo Alex sotto braccio e il borsone.
Camminarono nei silenziosi corridoi della Loescher e poi si dirissero all'uscita. C'era un furgone che non aveva mai visto, segno che era di quello sconosciuto, ovvero Cam. Salirono e mise in moto.

 
***

Dopo tantissime ore di viaggio Alex si rese conto che erano arrivati. Si trovò davanti un alto edificio fatto di mattoni. L'entrata era un ampio portone verde dove vide da lontano un portiere che all'arrivo dei due aprì il grande portone. Quell'edificio era in realtà un hotel, si accorse Alex quando entrò. Era davvero molto bello, ma non capiva ancora perchè si trovava lì. Guardò Cam, che stava ordinando le camere, e si chiese perchè l'aveva portata lì; non sapeva dove si trovava e soprattutto chi la voleva. Si guardò intorno e vide che nell'atrio spiccava la grandissima scalinata. Era davvero bellissima, ma qualcuno la svegliò dai suoi pensieri.. Alzò gli occhi e le sorrise.


 
Yoo!
Come vaa? Spero bene, a me va benissimo ultimamente.
Ma a voi non frega niente, vabbè ahaha
Comunque spero che vi sia piaciuto e spero di aggiornare presto, ma con la scuola non ho mai tempo :(
Come avete appena scoperto Tom non è un mortale, ma un
angelo (se non l'avevate capito).
Mh, spero abbiate notato che ho cambiato l'HTML dello spazio autrice
ahahahahaha
Ah, e vi darò il mio nick di twitter..
Cosa che non ho mai fatto eh ahaha
Sono
@oceanidicagate
Se mi dite come vi chiamate vi seguo.
Ah, scusatemi se è venuto così corto il capitolo,
ma recupererò con il prossimo ;)


Okay, ora vi lascio. Alla prossima.
Baci,
Martina! xx


 
  
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