Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: NightWatcher96    19/03/2014    1 recensioni
Mikey è troppo cagionevole di salute. Quando lo portano a fare un viaggio, cosa mai potrà mai accadere?
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I quattro corrono a perdifiato, ignorando l'adrenalina scavare nei loro polpacci, a causa della rapida pendenza del sentiero. Gli alberi profumano e strusciano nel venticello caldo, mentre perle di sudore si formano sul corpo, soprattutto su Mikey.
Ma i quattro, ignorando anche gli uccelli cantare e i bei fiori esotici, nascosti fra i folti cespugli, cercando di raggiungere la cascata.
"Secondo una guida che lessi tempo fa, la cascata è nascosta da una grotta naturale!" spiega un affannato Don, prendendo per mano Michelangelo.
"Beh, siamo fortunati, allora!" indica Raph, puntando l'indice a una chiazza grigia sbucata dalla ricca vegetazione: "Penso sia lì!".
"Michelangelo, pensi di farcela?" chiede Leonardo, con uno sguardo molto serio.
"Sì, non preoccuparti!".
"Bene, saltiamo questi appigli rocciosi perché la strada è sbarrata da alcuni tronchi!" fa Donatello.
Infatti, una serie di alberi spezzati alle basi giacciono in terra, mentre alla destra dei quattro fratelli si ergono vari massi molto alti, posizionati naturalmente come una sorta di scala.
Leonardo, il quale desidera tastare l'integrità della precaria "strada", è il primo a saltare abilmente sulle rocce, raggiungendo la bocca di una grotta profonda.
Raphael è il secondo, Don e Mikey gli ultimi... 
Per fortuna le rocce hanno retto!
"Caspita, quant'è profonda!" esclama Donatello, avvertendo una corrente d'aria più fredda: "Non si vede neppure l'uscita!".
"Andiamo!" taglia corto Raphael: "Qui dentro puzza di... di umidità!".
"E di che ti lamenti, scusa? Noi viviamo nelle fogne!" rimprovera il sorridente Mikey, causando un ridacchiare generale.
"Bella battuta!" si complimenta Don, avvolgendo un braccio intorno le spalle del fratellino...
La lunga grotta costeggiata da varie rampicanti sino all'alto soffitto bombato mostra la fine con alcune infiltrazioni dei raggi del sole...
"Oh, finalmente!" esclama Raphie, allungando le braccia oltre la testa per sgranchirle.
Leonardo sguaina le katana per tagliuzzare le grosse foglie longilinee in modo da liberarsi il percorso.
Un fascio di luce solare e uno scroscio d'acqua catturano l'attenzione dei quattro. La bocca della rotta si erge proprio sopra la cascata d'acqua fredda e turbolenta. Gli alberi s'innalzano in cerchio, sino all'orizzonte, mentre la sponda sinistra della cascata, in basso, sembra un ottimo posto per fermarsi.
"Beh, siamo arrivati!" mormora Don: "Il punto è come scendere!".
Leo si sporge un po' dalla grotta, guardandosi intorno: "Direi che abbiamo semplicemente preso una strada senza uscita".
"Questo vuol dire che dobbiamo tornare indietro?" si lamenta Mikey.
"Non credo proprio" ruggisce un determinato Raphie: "Don, prestami la corda!".
Il genio annuisce e porge quanto chiesto. Una lunga e spessa corda con anima di nylon e guaina di canapa nel pugno destro di Raphie. Quest'ultimo calcola ad occhio la lunghezza fra la grotta e uno spuntone proprio quasi accanto alla torbida cascata. Poggiando un piede sul bordo del tunnel naturale, egli inizia a far vorticare l'estremità principale della corda, scagliandola esattamente sulla sponda opposta. Tira e ghigna vittorioso.
"Ho stretto la corda. Vado per primo" propone, senza attendere un consenso o un diniego.
Piegandosi leggermente sulle gambe, salta con l'afflusso di adrenalina nei polpacci. Come un moderno Tarzan, urla come fosse sulle montagne russe, ritrovandosi sulla roccia opposta.
"Uno, uno o due?" chiede Don, riferendosi al salto unico o divido, come Leo e Raph.
"Vai tu e poi ti seguo!" risponde Mikey: "Guarda! Leo ti ha lanciato la corda!".
Don si catapulta e atterrato accanto agli altri fratelli, osserva il piccolo Mikey, sul bordo con la corda stretta nei pugni.
"Ce la posso fare!" si rincuora l'arancione, ispirando una profonda boccata d'aria.
Con grande coraggio, si lancia mentre acqua gelida e vento gli colpiscono il volto e gran parte del collo; troppo eccitato per accorgersi della traiettoria troppo vicina alla cascata, lascia la corda, atterrando proprio fra le forti braccia di un sorridente Leonardo.
"Ottima presa, fratellone!" esulta il 14enne: "E' stato bellissimo, magnifico, stupendo! E ce l'ho fatta! Avete visto? Vi prego, ditemi che sono stato bravo!".
"Frena un po'!" rimproverò un divertito Raphael: "Sì, sei stato discreto!".
Mikey s'imbroncia ma un flebile bip costringe Don ad estrarre il suo cellulare dalla cintura: sul display lampeggiano le 10:10, ora della merenda e delle medicine.
"Il terreno mi sembra soffice e asciutto qui" indica Raph, saltato giù dalla roccia.
"Mi auguro che con tutta quest'attività fisica, tu abbia fame, fratellino!" riflette Leonardo, notando un colorito più scuro sulla giacca: "Mikey... sei... bagnato?!".
Don passa immediatamente in modalità dottore: "Devi toglierla immediatamente! Oh, cielo! Ma tu sei anche tutto sudato!".
"Abbiamo la voglia per i pic-nic? Sarà utile per coprire Mikey!- aggiunge Leonardo, mentre Raph rovista nel suo zaino nero.
"Eccola! Beh, non so fino a quando possa essere utile, ma è sempre meglio di nulla!" dice Raphie.
Mikey viene avvolto, aiutato con l'iniezione e le medicine, nonostante metta il broncio per l'esasperazione!
Si siedono, poi, sull'erba mentre iniziano a mangiare, parlando del più e del meno, sentendosi proprio come dei veri fratelli...

Le ore trascorrono tranquille fra le altre passeggiate, le risate e le medicine per un Mikey troppo felice di tutto ciò. In quella tovaglia bianca a quadretti rossi, ammira eccitatissimo la varietà di fiori colorati e profumati, trovandosi sempre un passo avanti rispetto ai tre 17enni.
"A quanto pare l'aria aperta fa miracoli per Michelangelo!" constata Donnie, con la giacca del citato sulla spalla: "Sembra quasi impazzito!".
"Chiunque avesse passato quattordici anni in un solo ambiente si comporterebbe come Mikey!" aggiunge Leo.
"Ma non vorrei che tutta la sua energia svanisse da un momento all'altro, però..." mormora Raph.
Don alza lo sguardo al cielo, notando lo spostamento più verso ovest del sole; con un piccolo dubbio, controlla il telefono, leggendo quasi le 16:45 del pomeriggio.
"Abbiamo tre ore per tornare a casa, ragazzi" spiega: "Meglio affrettarci. Non so se l'avete notato, ma il vento è più forte!".
"Sì, chiamiamo Mikey e facciamo dietro front" risponde Raph, urlando il nome del citato.
Mikey si volta imbronciato: "Dobbiamo già tornare a casa?".
"Fratello, siamo stati circa otto ore all'aperto e per quanto mi piacerebbe continuare l'esplorazione, dobbiamo rientrare" spiega un dolce Leo.
"Infatti! E non è il caso di far preoccupare il sensei" ammette Donatello: "Andiamo! Per quanto ne sappiamo, potrebbe venire anche un bel temporale estivo...!".
"Oh, beh..." si arrende Mikey, guardando il cielo grigiastro: "Non posso di certo negare il mio divertimento! Grazie, ragazzi!"...

Come i quattro varcano la porta di legno della casa, un violento temporale diffonde le sue gocce su tutto il creato. Mikey guarda affascinato la pioggia colpire il suolo, mentre il cielo è gi scuro. Don lo tira dolcemente dentro, per evitare colpi di freddo.
"Vi siete divertiti, figli miei?" chiede il sensei, portando il tavola un piatto di riso in brodo vegetale per MIkey e con il sugo per gli altri.
"Sì" esclama l'arancione: "Abbiamo visto tante cose, sensei! Ho anche realizzato alcuni disegni!".
"Dopo me li mostrerai" sorride il topo: "Vi siete spinti sino alla cascata?".
"Hai, sensei" risponde Leo, fissando l'orologio della cucina battere le 21:10: "Nessun tipo di problema".
"Mi fa molto piacere"...
Dopo la semplice ma sostanziosa cena, l'arancione mostra i suoi schizzi al sensei, seduto sul ficano. Il volto di quest'ultimo mostra stupore e la dote artistica del figlio bambino è eccezionale.
Notando i suoi fratelli allenarsi in salotto, Mikey chiede al sensei di potersi unre.
"Figliolo, dovresti riposare" ribatte morbido Splinter: "Non sei stanco dopo una giornata faticosa?".
"Un po'" ammette l'interlocutore: "Però mi sento ancora energico. Per favore, sensei!".
Splinter si liscia la barba e sorride: "D'accordo. Leonardo, Raphael e Donatello! Michelangelo si allena con voi!".
I tre smettono immediatamente i kata: "Davvero? Stentiamo a crederci!".
"Ricordo tutti i movimenti, quindi non vi rallenterò!" sorride Mikey, correndo al fianco di Don.
"Molto bene. Cominciate con i kata basilari" ordina Splinter.
"Mikey possiede fluidità nei movimenti. La sua forza è nelle gambe" pensa Leo, osservando il fratellino concentrato...
Dopo circa quindici minuti di kata, Mikey mette il broncio, annoiato. Con le mani sui fianchi, un'idea gli balena nella mente. Sorridendo, afferra il polso di Don, attirando l'attenzione.
"Combattiamo?" gli chiede malizioso: "Io contro di te! Dai, ti prego!".
"Mikey, no! Il tuo corpo non è abituato a sforzi maggiori che implicano tutta la persona".
"Ma sto bene!" si lamenta il minore, abbracciando Leo: "Tu sì, però! Vuoi lottare con me?".
"Concordo con Donatello. Mi spiace, ma la mia risposta è un no".
Michelangelo ci prova con Raph: "Dai, fratello! Sei la mia unica speranza! Lotta con me! Per favore!".
Splinter riduce gli occhi a due fessure e scende dal divano, aiutandosi con il fido bastone da passeggio. I suoi figli non emettono fiato. Il topo passeggia in cerchio, scrutando l'intera forma sottile di Michelangelo. Senza dir nulla, sfodera un veloce pugno proprio all'altezza del volto.
L'arancione lo para ancora con gli avambracci e le gambe.
"Solo per cinque minuti, contro i tuoi fratelli" emette, infine, sbalordendo tutti.
"Sul serio?" chiede Mikey: "Posso prendere a calci i miei fratelloni con cinque minuti ciascuno?".
Leo fa un passo avanti: "Non per mancarti di rispetto, maestro... ma dici che sia una buona idea?".
Splinter annuisce e picchiando il bastone in terra, Mikey e Donnie si mettono in posizione di combattimento, mentre gli altri tre restano in disparte.
"Cinque minuti. Yahmè!" e Splinter da il via.
Mikey e Donnie si studiano a vicenda... i loro sguardi sono molto concentrati. Mikey inizia a saltellare sul posto, mentre il genio spicca una breve rincorsa che parte con un gancio diretto alla spalla.
L'arancione ghigna e si accovaccia: attende che il fratello gli sia abbastanza vicino per sorprenderlo con una "ruota bassa". Posizionando la caviglia all'infuori, sostenendo il peso sull'altra gamba, Mikey colpisce il piede fraterno facendogli perdere l'equilibrio.
E uno è K.O.
"Mamma che botta!" piagnucola Don, massaggiandosi la nuca: "E io che volevo andarci leggero!".
Una volta aiutato il genio a issarsi su, Michelangelo guarda gli altri due fratelli increduli.
"Chi è il prossimo?!".
"Io!" esclama Raph, scrocchiandosi le nocche.
I due si posizionano frontalmente e Splinter da di nuovo il via.
Il rosso spicca un balzo e cerca di colpire Mikey con un calcio al petto; ignorando di non usare tutta la sua forza bruta, riesce a sorprendere l'altro. Per un attimo, Raphie avverte tutta la magrezza estrema del fratellino caduto in terra...
Pieno di paura per una possibile rottura dello sterno o di qualche costola, si avvicina.
"Con... continuiamo!" mormora Mikey, rimessosi in piedi.
Per quanto sia riluttante, Raph annuisce e attende una mossa. L'arancione, soggiogato dal dolore al petto, sfodera un facile pugno che il fratello para facilmente. Gli occhi miele del focoso ricadono sulla sua famiglia, la quale sembra implorarlo di perdere.
"Ok" pensa, lasciandosi colpire allo stomaco da un debole calcio...
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: NightWatcher96