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Autore: Redangel19    19/03/2014    2 recensioni
ciao, il capitolo lo riscritto, spero vi piaccia. Dalla storia:
Nami inpiedi sul ponte si guardò in cerca della sua compagna. La vide seduta sulla ringhiera con il libro in mano. Improvvisamente fece un smorfia:
- Cosa ci fa quel buzzuro con Robin? -
Zoro era poggiato contro la ringhiera vicino a robin.
- Buongiorno navigatrice, dormito bene? -
- Si, e tu?... Robin ti posso parlare? è importante -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 
Nel Nuovo Mondo era mattina, i primi raggi di sole splendeva all'orizzonte, lasciando brillare il mare in una bella luce blu, si sentivano le onde e i gabbiani in cielo. La brezza leggera soffiava attraverso il ponte di due navi noti sia per i Jolly Roger. I due velieri navigavano una accanto all’altra sul mare. Era una bella mattinata, sarebbe stata una giornata splendida.

Sulle due navi però non si sentiva niente, silenzio di tomba regnava sui ponti. Dalla Sunny per la prima volta di mattina si poteva sentire il respiro dei re dei mare per il silenzio che celava. Sulla Red Force invece di pirati, sul ponte  si vedevano barili, bottiglie, boccali e pesino cibo della sera precedente sparsi in giro. Si capiva che c’era stata una grande festa, volenti o nolenti erano tutti ubriachi e abbastanza fuori di se. Nelle cabine e persino nei corridoi  c’erano sparsi pirati ubriachi e addormentati, si poteva sentire il loro forte russare.

La riunione tra Rufy e Shanks è stata sorprendente e anche una gran occasione per festeggiare. Quando Shanks aveva visto arrivare la nave del suo amico  ha annunciato una gran festa in onore di Rufy. L’uomo di gomma ovviamente si è subito gettato al collo di Shanks, per poco non moriva per la mancanza di aria, subito dopo Rufy lo bombardò di domande e storie. L’imperatore ascoltò il suo protetto e occasionalmente lo prendeva in giro, ogni volta Rufy offeso metteva il broncio ma veniva subito confortato con enormi pezzi di carne che gli venivano collocati d’avanti al naso. Mentre quest’ultimo si abbuffava, il rosso non poté trattenersi dal ridere e dargli una pacca sulla testa. Avere quel ragazzo intorno gli era mancato davvero. I membri dei due equipaggi sembravano divertirsi anche se in in un modo tutto loro.

Si svegliò verso mezzogiorno nella torre di vedetta della Red Force, il spadaccino dei cappelli di paglia si raddrizzò e sentì le ossa scricchiolare.  Nessuna meraviglia che aveva passato la notte in una posizione particolare. Zoro sbadigliò e si stirò ancora di più. Anche se aveva bevuto tutta la notte svuotando barili su barili di alcool sentiva solo un leggero dolore alla testa. Era contento di aver bevuto tanto ma odiava la sbornia di mattina più di ogni altra cosa. Le palpebre del marimo non erano ancora del tutto aperte ma costrinse il corpo ad alzarsi . Quando rivolse uno sguardo nei dintorni fece largo una sensazione di disagio nella sua testa. Rimaneva fermo attaccato all’albero.
 – Maledizione –      borbottò Zoro, aveva una sbornia e non voleva affrontare tutto questo, tutto ciò che voleva ora era un bicchiere d’acqua con una pasticca per mal di testa. 

Quando l’uomo dai capelli verdi scese giù, si chiese come diamine festeggiassero, per l’amor del cielo era venuta fuori una guerra. Ora in piedi sul ponte della nave del rosso, Zoro guardo il massacro della sera precedente con le braccia incrociate. Disgustato fece una smorfia come se gli avessero offerto i residui di un re del mare abbandonato da non si sa quanto tempo.

-Grazie a cielo quel cuoco da strapazzo non lo abbia visto tutto questo, si sarebbe sconvolto -   pensò lo spadaccino. Lui sapeva quanto Sanji odia sprecare il cibo. Probabilmente avrebbe costretto il colpevole a mangiare la carne dal pavimento.

- Accidenti, dove si sono cacciati tutti quanti, ho bisogno di un caffè normale e una pasticca per il mal di testa -    Dopo aver brevemente guardato intorno aveva immaginato che stesse ancora dormendo, il cuoco di bordo si era divertito la sera prima in combinazione con un sacco di vino, naturalmente. Scegliere da bere era difficile ma non per il biondo, finche non cominciò a fare una ulteriore dichiarazione d’amore per Robin e la bottiglia andò giù per le scale della Red Force. Prima che il cuoco potesse continuare fu messo a tacere da una Robin che gli disse che non gli avrebbe più rivolto la parola se non avesse portato del vino. Lui scese in cambusa per scegliere il vino. Sulla Sunny non ci avrebbe messo tanto tempo ma non aveva voglia di salire in quel momento. Sospirando andò per la sua strada.

In definitiva, lo spadaccino disorientato era stato quasi in tutte le cabine tranne che in cucina. Ma il suo desiderio del caffè lo lasciava vagare ulteriormente per la grande nave pirata. Il suo nome era Roronoa Zoro non per niente. Se voleva qualcosa, non avrebbe rinunciato così facilmente. Passò davanti a diverse cabine aperte, in una di queste si potevano notare Rufy, Usoop e Chopper. Tutti e tre che dormivano accasciati sul pavimento e russavano. Zoro alzò un sopraciglio, ma non riuscì a trattenere dal aprire la bocca. In generale, il pensiero di un Rufy ubriaco morto era esilarante. Ridacchiò e il vice continuò il suo viaggio per la Red Force in cerca della cucina dove lo aspettavano un caffè caldo e una pasticca.

In un’altra cabina più grande della Red Force, un altro membro dei cappello di paglia aprì leggermente gli occhi. Al contrario degli altri membri dell’equipaggio Nami si svegliò in un letto grande e morbido. La navigatrice aprì gli occhi a rallentatore per poi chiuderli subito.
- ARGH,maledetti raggi di sole –

Tirò la coperta sulla testa e cercò di riaddormentarsi più volte senza successo, si arrese dicendo che tanto era ora di alzarsi.                    
– Che ore sono? Sicuramente è già mezzogiorno... -       Improvvisamente sentì un dolore lacerante alla testa, la sera precedente aveva esagerato con le scommesse su chi riusciva a bere di più , ricordava solo in parte dell’ultima notte.  
– Spero di non aver fatto cose per qui pentirmi –     si disse. Non ricordava quasi niente della sera precedente. I suoi pensieri furono interrotti quando alzò le mani per reggersi la testa e chiudere gli occhi. C’era qualcosa di strano, il soffitto era strano, dopo quest’analisi aprì gli occhi per guardarsi intorno. Si trovava in una cabina. Wow, si accorse già precedentemente di trovarsi in una cabina. Nessuno avrebbe messo un letto sul ponte. Il pensiero la divertiva. Rufy avrebbe certamente visto quest’idea con entusiasmo e un’opportunità per rendere la Sunny ancora più unica. Nami notò qualcosa di molto diverso     
- Perché in questa cabina le pareti sono rosse? Sembra strano… -      Gli occhi nocciola della ragazza hanno esaminato attentamente il legno rossiccio e il resto della stanza in cui aveva dormito.     
– Bhe… almeno rende onore al suo nome. Come si chiamava? Oh, Red Force. –

Improvvisamente qualcosa di caldo sorprese la navigatrice. Afferrò delicatamente il suo fianco per poi scivolare sulla pancia, che suscitò l’ire nella navigatrice. Il cuore di Nami perse qualche battito, che le fece venire la pelle d’oca e gocce di sudore. Ancora agitata, con delicatezza si sentì tirare più vicino al corpo. Quando sentì il respiro caldo sul collo, Nami potè constatare che c’era qualcuno dietro di lei, ed ora era rannicchiato a lei. Si calmò un po’ quando capì che non era un qualcosa ma una mano maschile. Tutto sommato questo significava, volente o nolente, non aveva passato la notte da sola.

Quando si sedè, come se il precedente shock non era abbastanza, si accorse che non solo non aveva passato la notte da sola, ma era anche nuda.     
– MERDA -      Nami si dovette tenere la mano sulla bocca per non alzare la voce. Ora era consapevole di quello che era successo. Il respiro sul collo le diede fastidio. Nonostante il lieve russare fosse certamente carino, non era il momento di stare ferma. Voleva sapere chi era l’uomo con cui aveva diviso il letto.     
 – Non solo diviso… – Nami pensò sarcastica mentre le guance le tingevano di rosso.   
– Accidenti -     a malincuore girò la testa nella direzione da cui proveniva il russare. Assolutamente non voleva svegliarlo. Si trattenne dal respirare, in modo che lui non si svegliasse sentendo il suo respiro. Cautamente voltò il suo corpo in modo che potesse identificare l’uomo dietro di lei. Nami si è sconvolta nuovamente quando il braccio che la afferrava la tirò ancora più vicina al suo corpo. La navigatrice sospirò silenziosamente. Ciò ha reso difficile uscire senza essere notata.  
- Dopo questa azione, cazzo, creo il mio divieto per l’alcool. Mi inventerò qualcos’altro per risparmiare e guadagniare denaro. -        Nami ignorò i segni di Berry nei suoi occhi e girò la testa in direzione dell’uomo. Appena Nami si girò, smise di respirare. Gli occhi castani si spalancarono, non riusciva a crederci.      
– No, davvero non posso crederci .… qualcuno mi dica che questo è un sogno -    Ancora pietrificata con le guancie arrossate fissava il volto del suo.   - SHANKS ?!?! -                                 
 
 
 
Quest’è tutto. Spero che sia migliore di quello che avevo pubblicato precedentemente.
Ciaoooooooooooo alla prossima. :p :p :D
  
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