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Autore: Ninjaistinct    19/03/2014    2 recensioni
Il passato ritorna sempre, anche quando si pensa che non potrebbe mai farlo.
Un pistolero con un passato oscuro, pronto ad esplodere come una mina che travolge tutto ciò che incontra, perfino un sentimento appena sbocciato che cerca di andare aldilà delle apparenze.
Genere: Romantico, Slice of life, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jigen Daisuke, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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It’s You



Stava osservando il litorale di quella località ligure con in mano una tazza di thè caldo.
Si sentiva come se fosse in attesa di qualcosa che stava cercando da lungo tempo.
Ora bastava solamente aspettare.
 
Era quasi ora del tramonto e non voleva perdersi quello spettacolo per niente al mondo.
Silenziosa, e immobile.
Si era fatta costruire una villa sul lungomare di Oneglia con il premio in denaro datole per lo aver sgominato la Shot Shell. La villetta era situata in una piccola località italiana ritirata ma estremamente bella.
Era sogno che aveva tenuto nel cassetto per molti anni, archiviandolo come vezzo inutile e irrealizzabile.
Aveva promesso a se stessa che se fosse sopravvissuta avrebbe fatto tutte quelle cose che prima non avrebbe mai pensato di fare: abbandonare la Russia, lavorare come free-lancer in qualità di consulente per varie organizzazioni.

L’aver rischiato seriamente di morire l’anno precedente le aveva fatto capire che sua vita era stata immobile. Era una questione di pura paura,  e il lutto di suo padre l’aveva incatenata in certezze rassicuranti ma che le avevano impedito di vivere.
 
Fino ad allora non voleva vedere la verità: suo padre era un mafioso che aveva fatto da mandante ad una catena di esecuzioni.
Dopo essere uscita dall’ ospedale ebbe il coraggio di leggere tutte quelle lettere che suo padre le aveva scritto e comprese di aver compianto una persona completamente diversa, che non le aveva fatto altro che mentire.
 
Da allora si era ripromessa di vivere una vita senza rimpianti. Dopo l’avventura contro la Shot Shell
aveva scoperto di avere una passione innata per la vita movimentata, amava incredibilmente girare il mondo per lavoro, visitare posti differenti fra loro, senza stancarsi mai.
Sorrise fra se e se pensando che aveva iniziato a prendere lezioni di tiro anche per un altro motivo.
Voleva sentirsi vicina a lui, al tocco gentile delle sue mani sulle sue quando le aveva insegnato a sparare.
Le aveva salvato la vita e aveva cambiato le sue priorità e le sue certezze, lei abituata a calcolare ogni cosa,
da brava fisica nucleare di fama internazionale qual'era.
Il rancore  era svanito ed aveva fatto posto ad un sentimento molto, ma molto diverso.
Sapeva perfettamente che le stavano brillando gli occhi al pensiero di lui.
 
 
Pensare che l'anno prima aveva tentato di ucciderlo più di una volta e men avrebbe pensato di
provare qualcosa per lui. Le aveva rivoltato la visione del suo mondo e dei sentimenti.
Era come lei avesse iniziato a vivere solo ora, Per lei un tempo esisteva solo  il bianco o il nero. E in questa visione aveva perso quelle sfumature di grigio, proprio quelle che rendono la vita vasta e piena di possibilità.
Sperava che lui avesse letto quel biglietto in cui lei gli dava appuntamento e aspettava, con la certezza di  chi sa che dopo la semina, c’è un frutto che è pronto a sbocciare.
                                                          ---------------------
 
Lo vide arrivare in lontananza.
Con quel cappello calato perennemente sugli occhi che gli dava un’ aria vissuta e misteriosa.
Sapeva perfettamente che non era bello nel senso classico  ma aveva quei suoi modi di fare duri ma allo stesso tempo insospettabilmente gentili, quasi d’altri tempi lontani.
Quel gioco di contrasti le avevano toccato  le corde di un sentimento che probabilmente non
aveva sentito per nessuno. Ora dopo quello che aveva passato, si era resa conto di non poter nascondere più nemmeno a sé stessa.
Lo vide avvicinarsi a lei spostando lievemente il cappello per poterla guardare negli occhi con espressione sorpresa.
“Karen!?”
“Jigen.”
Dopo alcuni istanti di silenzio, lei interruppe quel flusso di parole non dette che urlavano sotto forma di silenzio.
“Volevo ringraziarti per avermi salvato, anche da me stessa.”
Gli prese le mani .
E quelle parole non dette presero la forma di baci, di un sentimento che sfidava il passato e tutto quello che portava con sé.
 


Ecco qua anche il secondo capitolo, le mie idee stanno inziando ad avere un flusso più ordinato e preciso.
Diciamo che questo capitolo è una sorta di prequel di ciò che andrà a capitare.
Ci sto mettendo un po' ad aggiornare perchè lavorando, purtroppo il tempo è quel che è...
Ringrazio chi sta recensendo, col cuore!  Alla prossima!

 
   
 
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