Anime & Manga > Ranma
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Autore: Aron_oele    20/03/2014    13 recensioni
E, a grande richiesta, (ehhh! Sì, come no!) ecco a voi il ritorno di questa ff!! Se Ryoga è chiamato "l'eterno disperso", io sono "l'eterna indecisa"! Ff scritta, pubblicata, cancellata, riscritta e ripubblicata! A parte qualche cambiamento, il tema principale di fondo è sempre lo stesso: è il compleanno di Ranma ed Akane decide di fargli un regalo un po'... diverso! Solo che non è "spassosissima commedia romantica americana", come l'avevo immaginata all'inizio! Io ho cercato di essere il più comica possibile, ma credo di essere rimasta ridondante e introspettiva come sempre! Grazie in anticipo a chi leggerà e soprattutto grazie a chi troverà il tempo di lasciarmi scritti i suoi pensieri in proposito...
Le incantevoli Fan art che vedete sono fatte dalla bravissima Spirit99
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Decimo capitolo: I can be your hero, baby


Sentiva il dojo Tendo allontanarsi alle sue spalle. Non lo vedeva, perché non sarebbe mai andato avanti se si fosse voltato, ma lo sentiva.
Sentiva Kasumi, la bella e dolce Kasumi, l'unica in tutta la sua vita che gli abbia fatto da mamma. I suoi occhi cioccolato, sempre dolci, le sue parole, sempre gentili, le sua attenzioni, le sue premure, il suo prendersi cura di lui come se non fosse stato un estraneo entrato prepotentemente nella sua vita.
“Sono andato via senza averla mai ringraziata”.
Sentiva Nabiki, quella iena succhia soldi, l'unica in quella casa che aveva la capacità di farlo ridere sempre. L'unica che forse, avrebbe capito tutto.
Sentiva Soun, che l'aveva accolto come un figlio, che gli aveva affidato la sua palestra fidandosi ciecamente delle sue capacità senza nemmeno conoscerle, che gli aveva dato in sposa sua figlia. Lo sentiva già piangere e disperarsi per la sua partenza e sapeva che, nonostante la lacrima facile e la teatrale platealità dei suoi pianti, sarebbe davvero stato triste.
Sentiva suo padre, quell'idiota buono a nulla, che lo avrebbe insultato e maledetto per quello che aveva fatto, ma che in fondo era stato colui che lo aveva cresciuto, quello che l'aveva reso così forte, caparbio e combattivo.
Sentiva Happosai, il vecchio maestro maniaco, lo sentiva lagnarsi perché non avrebbe più potuto fare indossare alla sua parte femminile qualche “zuccherino” provocante. Ma anche lui, con le sue tecniche segrete che lo mettevano sempre alla prova e gli davano modo di migliorare ogni volta, anche lui, nonostante tutto, gli sarebbe mancato.
Gli sarebbero mancati tutti in quella casa, casa sua.
L'unica che non riusciva a sentire era Akane.
Non la sentiva allontanarsi, non la sentiva distante, perché lei non poteva staccarsi da lui.
Se la sarebbe sempre portata nel cuore.

"I can't see her (Non posso vederla)
But in the distance I hear some laughter (Ma anche a distanza sento delle risate)
We laugh together (Noi ridiamo insieme)"

Ranma camminava guardando i suoi passi, le scarpe nere che muovendosi meccanicamente lo separavano sempre di più da quella che era stata la sua vita per tre anni.
Chi l'avrebbe mai detto che se ne sarebbe andato?
In cuor suo era convinto che sarebbe rimasto lì per sempre, a prendersi cura del dojo, di Akane che sarebbe diventata sua moglie, dei loro figli, di Soun e Genma che invecchiavano.
Il sabato sera sarebbero usciti con Nabiki, sposata a qualche riccone di turno o forse con Kuno, e la domenica sarebbero andati a pranzo da Kasumi e dal dottor Tofu.
Quella, sarebbe dovuta essere la sua vita.
Ora andava e verso dove, non lo sapeva.

Improvvisamente un'ombra gli bloccò la strada.

***

" I don't know if I can yell any louder (Non so se posso urlare più forte)
How many times have I kicked you outer here? (Quante volte ti ho buttato fuori di qui?)
Or said something insulting? (O ti ho detto qualcosa di offensivo?)

I can be so mean when I wanna be (Posso essere molto cattiva quando voglio)
I am capable of realy anything (Sono capace di fare davvero di tutto)
I could cut you into peices (Ti potrei tagliare a pezzi)
But my heart is broken (Ma il mio cuore è spezzato)

Please don't leave me (Per favore non lasciarmi)
I always say how I don't need you (Dico sempre che non ho bisogno di te)
But it's always gonna come right back to this (Ma poi ci ritorno sempre su)
Please don't leave me (Per favore non lasciarmi)

I forgot to say outloud (Ho dimenticato di dirlo ad alta voce)
How beautiful you really are to me (Quanto sei realmente bello per me)
I cant be without (Non posso stare senza di te)
Your my perfect little punching bag (Tu sei la mia perfetta piccola sacca a cui tirare pugni)
And I need you (E io ho bisogno di te)
I'm sorry (Mi dispiace)

Please, please don't leave me (Per favore, per favore non lasciarmi)".

Ranma per favore non lasciarmi.

Akane stava sul tetto, il posto preferito di lui, con in mano quel foglietto stropicciato. Tutto era partito da un foglietto e da un foglietto tutto stava finendo.
Aveva voglia di urlare, gridare forte, gridare il suo nome, gridare di tornare indietro. Di non lasciarla da sola.
Gridare che non voleva che succedesse questo, che non voleva che lui dimenticasse niente, che ogni sera nel suo letto, con le mani si accarezzava le braccia e con la faccia affondata nel cuscino, faceva finta che lui fosse lì con lei.
Gridare che lo amava e che avrebbe barattato ogni minuto speso a picchiarlo o insultarlo per un solo istante in cui abbracciarlo di nuovo e dirgli solo “quanto sei bello, ti amo”.
Con i pugni serrati e tutte le energie concentrate, come se il suo corpo, vibrando di rabbia e dolore, lo chiamasse.
Gridare di tornare da lei.
Gridare che aveva bisogno di lui, che non poteva vivere senza di lui.
Akane respirava lentamente, con gli occhi chiusi e la bocca aperta in un sussurro “Per favore, per favore, per favore”.

Ranma per favore non lasciarmi.


***

Capelli lucidi e neri davanti ai bei occhi verde prato, una bandana gialla a liberargli lo sguardo:
<< Cosa diavolo stai facendo? >> Ryoga urlò, sbarrando la strada a Ranma.
<< Ryoga... >> sibilò l'altro, e senza nemmeno dargli il tempo di accorgersene, gli si scagliò contro come una furia. Lo trascinò sull'asfalto per alcuni metri nell'impeto dell'attacco, lo buttò per terra con un movimento rapido del braccio e, sovrastandolo, cominciò a colpirlo spietatamente.
Senza dargli tregua, nemmeno un attimo di respiro, picchiava forte, più forte che in tutte le sue battaglie, non picchiava per sconfiggere, era rabbia pura.
Un ringhio basso e gutturale gli uscì dal profondo della gola.
Voleva massacrarlo, fargli male, far pagare a lui tutto il male che era stato fatto in quei mesi, da lui, da Shan pu, da sé stesso, da Akane.
In ogni pugno rovente riversava la sua collera, la sua frustrazione, la sua tristezza.
Sul viso, sul petto, sulle spalle, sullo stomaco, sulle braccia.
Dappertutto.
Lui aveva male dappertutto e anche Ryoga doveva soffrire così.
Il ragazzo tentò inutilmente di schivare i colpi di Ranma, per poi soccombere alla sua foga. Nel tentativo di difendersi gli stracciò la casacca, aprendola completamente e guadagnando un secondo per sputare rosso a terra.
Alla vista del sangue Ranma si bloccò di colpo.
Alzandosi dal copro rovinato di Ryoga, strinse i pugni per calmarsi : << Vattene prima che cambi idea >> tuonò come la più tremenda delle minacce.
Ryoga mettendosi a sedere, riprese lentamente fiato : << Ti ho chiesto cosa diavolo stai facendo? >>
<< Ancora? >> Ranma gli tirò un calcio e lo stese di nuovo contro l'asfalto duro e grigio << hai ancora il coraggio di parlarmi? Ne vuoi ancora? >>
Il ragazzo, seppur dolorante come non lo era mai stato, si rimise in piedi e guardando colui che gli stava davanti dritto negli occhi, verde nel blu, ripeté per l'ennesima volta: << Ranma, cosa stai facendo? >>
<< Faccio quello che voglio, brutto idiota!! >>
<< Stai scappando! >>
Ranma scattò di nuovo verso l'avversario ma questi lo schivò per un soffio.
<< Vedo che la verità ti fa male! >>
<< Sta' zitto! Che ne sai tu? >>
Il bel ragazzo con in viso segnato dalla lotta, abbassò lo sguardo triste: << Lo so >>
<< No! Tu non sai un bel niente! Voi credete di sapere tutto, vi infilate nelle nostre vite come volete! Ma non sapete un accidenti! Non sapete cosa provo io, non sapete cosa prova lei! >>
<< Ti sbagli Ranma, io lo so... come P-chan...io ho... ho assistito tante volte alle sue confidenze... so cosa prova per te, anche se non volevo ammetterlo >>
<< E allora perché l'hai fatto? Perché hai rovinato tutto? Ryoga, e tu dici di amarla! >>
<< Perché avevo paura per lei! Pensavo che si volesse regalare a te! Non sapevo quello che provavi tu.. insomma, Akane è bellissima... io... io.... io non la merito, però la amo >>
<< Se è per questo non la merito nemmeno io, nessuno la merita >>
Ranma si rilassò visibilmente, i tratti duri e cattivi del viso si distesero, la mascella non era più contratta, la bocca non era più rigida.
Lui non la meritava, aveva detto la verità.
In una strada buia di una città che dormiva in una calda notte d'agosto, di fronte all'unico amico che avesse, aveva finalmente accettato quello che da tempo lo assillava.
Lui non la meritava. La desiderava, la voleva, ne aveva disperatamente bisogno, la amava, ma di sicuro non la meritava.
Non la meritava per tutte le volte che l'aveva fatta soffrire, piangere, non la meritava per quella maledizione che non lo rendeva un vero uomo, non la meritava perché non l'aveva difesa quella notte, non la meritava perché non le aveva mai detto la verità.

<< Ranma... >>
<< Cosa vuoi Ryoga? Perché sei qui? Ti senti in colpa, volevi essere ammazzato? Se vuoi  posso continuare... >>
<< Sì che mi sento in colpa, ho fatto una cosa tremenda e.... >>
<< .... e? >>
<< Vorrei rimediare >>
<< Levati dai piedi >>
Fece per andarsene ma Ryoga gli sbarrò ancora una volta la strada: << Ascoltami solo per un secondo, dammi la possibilità di rimediare! Non lo faccio per te, lo faccio per Akane! >>
<< Che c'entra Akane ora? >>
<< Se è te che vuole, te avrà! Fosse l'ultima cosa che faccio... >> l'ultima parte era stata un sussurro, un pensiero di Ryoga, più rivolto a sé stesso che al ragazzo che gli stava di fronte.
<< Che vuoi dire? >> sbraitò Ranma che cominciava a spazientirsi.
<< Ranma, ho seguito ogni tuo movimento da quella sera, ti ho spiato, ho visto tutto! Ho visto quanto hai sofferto, come la evitavi... ho visto tutto. Ma soprattutto stasera ho visto Akane, sul tetto che supplicava in silenzio che tu tornassi da lei... >>
Ranma corse via.
Ryoga si guardò intorno, con lo stomaco che pesava come un macigno.
Ma sorrise. In fondo era contento.
Quello era l'amore. Fare incondizionatamente il bene dell'altra persona, anche se significa rinunciare a lei.

***

" Let me be your hero (Lasciami essere il tuo eroe)
Would you dance if I asked you to dance? (Balleresti se io ti chiedessi di ballare?)
Would you run and never look back? (Correresti senza mai guardare indietro?)
Would you cry if you saw me crying? (Piangeresti se mi vedessi piangere?)
Would you save my soul tonight? (Salveresti la mia anima stanotte?)

Would you tremble if I touched your lips? (Tremeresti se toccassi le tue labbra?)
Would you laugh? Oh please tell me this (Rideresti? Oh ti prego dimmi di sì)
Now would you die for the one you love ? (Ora moriresti per l'unica persona che ami?)
Hold me in your arms tonight (Tienimi fra le tue braccia stanotte)

I can be your hero, baby (Posso essere io il tuo eroe, piccola)
I can kiss away the pain (Posso baciare via il dolore)
I will stand by you forever (Ti starò accanto per sempre)
You can take my breath away (Tu riesci a togliermi il respiro)

Would you swear that you'll always be mine? (Giureresti che sarai per sempre mia?)
Would you lie, would you run and hide? (Mentiresti, correresti e ti nasconderesti?)
Am I in too deep? Have I lost my mind? (Ci sono troppo dentro? Ho perso la testa?)
I don't care, you're here tonight (Non mi interessa, tu sei qui stanotte)
I just wanna hold you (Voglio solo abbracciarti)
Am I in too deep? Have I lost my mind?(Ci sono troppo dentro? Ho perso la testa?)
I don't care you're here tonight (Non mi interessa, tu sei qui stanotte)".

Faceva freddo quella notte sul tetto.
Tirava molto vento.
Era tardi quella notte sul tetto.

Akane sentì una presenza dietro di sé, si girò e quello che vide la lasciò senza fiato.
Ranma era in piedi davanti a lei, la casacca slacciata, i pettorali venivano fuori prepotentemente da quei lembi indaco stracciati e trascinati dal vento, gli addominali scolpiti e sudati, riflettevano la luce della Luna.
Alto, impostato, fiero, le stava davanti con le gambe divaricate e i pugni chiusi e la guardava con tanta durezza da farle venire i brividi.
Gli occhi blu socchiusi, concentrati, determinati.
Mosse un passo deciso verso di lei, ancora accucciata sulle tegole brune. Poi un altro, e un altro ancora, sempre più forte.
Si inginocchiò davanti a lei e la prese prepotentemente fra le braccia.
Akane posò le mani fredde sul suo torace e, tanto in preda all'emozione da essere ormai priva di forze, sibilò: << Ranma.... >>
Lui la strinse ancora più forte: << Sta zitta >> e la baciò.


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Buonasera!
Sono tornata, perdonate il ritardo ma questi giorni sono un po' da pazzi!
Allora, siamo quasi giunti al termine sapete?
Bene, note tecniche: la prima canzone che vedete, quella dove Ranma non sente Akane allontanarsi perché ce l'ha nel cuore si chiama “2000 light years away” ed è, indovinate, indovinate? Dei Green Day! Ma va! XD
La seconda è invece “Please don't leave me” di Pink e sentendola ho pensato che le parole fossero proprio adatte!
Infine l'ultima è “Hero” di Enrique Iglesias, non che sia il mio genere (mi fa quasi ribrezzo metterlo nella stessa pagina dei Green) ma per quello che volevo comunicare, è perfetta!
Sentitele se avete tempo, sono tutte belle! (Sì dai, anche l'ultima!)
Ora, come ultima cosa, qui sotto vi metto una fanart fatta, tanto per cambiare, dalla bravissima Spirit99!!
Cara Vale, è tutta per te, soprattutto la camicia slacciata e gli addominali in bella vista (cavoletti Anto gli hai fatto anche la fossetta, svengo!), giusto per ringraziarti dopo “mangia, prega, sbava” hihihihi
Che note lunghe stasera! Vi ringrazio come sempre tutti, chi leggerà, chi recensirà, chi farà entrambe le cose!
Un abbraccio
Aronoele (:

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