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Autore: stelazz    20/03/2014    1 recensioni
Evelyne è una ragazza di 17 anni, sua sorella ed i suoi due genitori sono stati assassinati da un vampiro la cui identità è ancora sconosciuta. Evelyne é costretta a trasferirsi alla Cross Academy poichè il padre era oltre che un grande collega anche un grande amico del preside Kaien. Qui la ragazza si ritrova a riscontrare il suo passato che inevitabilmente si intreccia col presente.
''Tu non sai nulla di me, né di cosa ho provato!''
''So molto più di quanto tu possa immaginare..''
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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                                                       INTO THE DARKNESS




La notte era più fredda del solito, la brezza faceva svolazzare le mie ciocche e il mio stato d’animo si faceva sempre più malinconico.


Kiryu mi aveva lasciata sola, mentre lui sorvegliava il lato Est del giardino io ero rimasta a controllare la parte Ovest. 
Avevo preso con me il mio arco in caso di emergenza ma dubitavo del fatto che, in una ‘’fortezza’’ controllata  come quella, potesse succedere qualcosa di grave a tal punto da portare all’utilizzo delle armi.


Tra una camminata e l’altra intravidi da lontano la finestra dove si stava tenendo una lezione della NightClass. Quegli esseri erano tanto simili a noi esteticamente, eppure all’interno eravamo totalmente diversi; mi chiedevo come Kaien avesse mai potuto ipotizzare una ‘’convivenza’’ tra noi e i vampiri.


Mentre li contemplavo un rumore attirò la mia attenzione, più che altro si trattò di un fruscio, un movimento tra i cespugli. Percepire ogni singolo suono era da sempre stata una delle mie doti più sviluppate, i miei genitori avevano insegnato a me ed Isabel ad usare al meglio i nostri cinque sensi.


Con rapidità balzai in direzione del rumore e trovai due ragazzine nascoste tra i rami di una pianta piuttosto grande.  Riconobbi subito i due visi, si trattava di due ragazze che avevo visto anche quella mattina nella mia sezione.

‘’Cosa state combinando? Il coprifuoco è passato da un pezzo!’’ dissi con voce severa.


Le due inizialmente rimasero in silenzio, pietrificate dal mio arrivo improvviso ma, dopo aver visto che si trattava di me, scoppiarono a ridere.


‘’Ma come arrivi oggi e pensi già di poter dare ordini? Voi inglesi vi date sempre troppe arie..’’ affermò una delle due alzando le sopracciglia in segno di sfida.


‘’Forse non avete capito.. Il mio compito é salvaguardare la sicurezza degli studenti e conoscendo il regolamento dovreste sapere bene che è vietato uscire dopo il coprifuoco! Quindi..’’ Dissi loro in maniera molto calma e tranquilla pur non apprezzando la loro presunzione.


‘’Ma quale pericolo potrebbe mai esserci?! Noi vogliamo solo incontrare … OH! Nayuki guarda ma quello è Hanabusa!!’’ Esclamarono improvvisamente a unisono.


Mi girai molto lentamente e i miei occhi verdi incrociarono quelli blu di un vampiro dai capelli dorati. La sua bellezza era sublime e anche da come si muoveva si poteva tranquillamente capire che si trattava di un nobile.


‘’Oh ragazze siete sempre così… Buone’’ disse con fare languido guardandole negli occhi e avvicinandosi a loro.


Era il momento di intervenire.
‘’Mi dispiace interrompere i vostri interessantissimi apprezzamenti ma ora è meglio che ciascuno torni alla sua sede. Subito.’’ Affermai con tono fermo.


‘’La ragazza nuova è anche quindi la nuova guardiana? Era troppo sperare che una bellezza come te potesse essere una semplice ragazza da raggirare.. Che mondo ingiusto è il nostro..’’ Disse il biondo concentrandosi su di me.


‘’ Hanabusa è meglio che tu torni a lezione al più presto prima che mi arrabbi e voi due meglio che vi sbrighiate a tornare al dormitorio prima che informi il preside..’’ Disse una voce alle mie spalle, quella che ormai da poche ore avevo imparato a riconoscere.


Mentre le due ragazzine terrorizzate dalla tenebrosa comparsa di Kiryu se la diedero a gambe, quel Hanabusa fece un sorrisetto dicendo ‘’Kiryu devi sempre rovinare tutti i miei piani.. E poi cos’è questa descriminazione di farti lavorare sempre con ragazze belle?!’’


Kiryu innervosito strinse i pugni e intravidi le sue nocche diventare bianche per la pressione con la quale stringeva. Anche quel vampiro biondo sembrò notarlo ed infatti, dopo avermi lanciato un’ultima occhiata, se ne tornò sconsolato al suo edificio.
Dall’imbarazzo mi guardai per parecchi secondi la punta degli anfibi, non ero mai stata così inetta e bloccata di fronte a certe provocazioni soprattutto se lanciate da vampiri. Era possibile che, anche dopo parecchi mesi, il ricordo vivido di quella maledetta notte continuasse indirettamente a tormentarmi?


‘’La prossima volta reagisci Sparks, non startene lì impalata a parlare.. E dire che Kaien mi aveva detto che eri molto abile..’’ Disse Kiryu senza nemmeno guardarmi.


‘’Mi è stato esplicitamente richiesto di non usare le maniere forti se non in caso di assoluta necessità, cerco di  rispettare solo il regolamento!’’ affermai incamminandomi in senso opposto al suo.


‘’Sai almeno usare quell’arco? O te lo porti in giro tanto per?’’ Mi provocò per l’ennesima volta in quella  giornata.


Senza pensarci due volte mi voltai con uno scatto e contemporaneamente presi dal mio zainetto una freccia costruita e appuntita direttamente dalla sottoscritta.
La scagliai in meno di mezzo secondo e puntai apposta non direttamente alla sua testa ma leggermente verso sinistra, in modo tale da sfiorargli e tagliargli qualche piccola ciocca di capelli.


‘’La prossima volta sarò più precisa! Non mi darebbe fastidio eliminare un altro vampiro dalla faccia della Terra.’’ Affermai gelida.


Vidi Kiryu girarsi lentamente, e, proprio come avevo sperato, una scintilla si accese nei suoi occhi. Era forse diventata degna della sua ammirazione come hunter? Certamente non avevo bisogno di lui per aver fiducia nelle mie capacità.


‘’Ci vediamo domani mattina, vado a perlustrare l’edificio della DayClass..’’ Mi rivolsi a lui in maniera indifferente e mi girai.. Ma qualcuno mi fermò da dietro afferrandomi per la spalla.


Non so come spiegarlo ma quella stretta non mi fece ribrezzo come avrebbe dovuto, era una presa leggera ma piena di scossa, elettricità e scatenò in me qualcosa. Mi girai lentamente e i nostri occhi si incrociarono  e, come più volte quel giorno, entrarono in collisione. Due colori così diversi, eppure vedevo nei suoi la stessa espressione che era racchiusa nei miei: tristezza? Malinconia? O era una solo una mia stupida supposizione?


‘’Basta una provocazione un po’ più forte per far uscire la vera te? Da domani ci alleneremo.’’ Disse ponendo la sua condizione come un ordine.


Anche se attratta dall’idea di dargliene tante dissi  senza pensarci due volte
‘’’E se io non fossi interessata? Cosa pensi di mordermi ed uccidermi?’’

Mi guardò stranito, offeso, avevo esagerato? Non penso. Era un mostro e basta.

Dopo la mia ultima battuta me ne andai e passai le ultime ore di quella lunga nottata tra ricordi del passato e pensieri del presente.

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BIP BIP BIP

La sveglia stava suonando da 3 minuti senza fermarsi. Come era possibile dormire 4 ore a notte? Dopo una sola notte passata a fare la guardia la mia stanchezza era alle stelle.


Con quel poco di forza che avevo in corpo mi alzai con pesantezza e senza pensarci uscii fuori dalla porta per recarmi in bagno. 
Aprii l'uscio del bagno con disinvoltura e ciò che vidi mi fece sobbalzare! Kiryu si stava lavando il viso a petto nudo con solo i pantaloni addosso, ma ciò non era la cosa più scandalosa!
Imbranata com’ero, ero uscita fuori dalla stanza con solo addosso la mia maglietta da basket che, anche se arrivava metà coscia coprendomi abbastanza, era del tutto inadeguata.


Ci fissammo per qualche interminabile secondo di imbarazzo, mentre io fissavo il suo tatuaggio sul collo lui era fermo sulle mie gambe. 

‘’Scusa!! Pensavo fosse libero ’’ Urlai scappando fuori nel corridoio e intrufolandomi nella mia stanza chiudendomi la porta alle spalle.

Odiavo sempre di più quel posto dove non si poteva neanche andare in santa pace in bagno!

Non feci colazione quella mattina per evitare di incrociare Kiryu anche se poi in classe lo vidi ed il suo fissarmi non passava per nulla indifferente. Le lezioni passarono veloci, l’ora di filosofia era stata parecchio interessante, parlammo di Freud e dell’inconscio.
‘’ Tutto riaffiora prima o poi, il nostro subconscio porta alla luce i momenti che ci hanno feriti durante la nostra esistenza..’’ Ripeteva il professore, ed io ascoltandolo mi ritrovavo molto nelle sue parole.


La giornata si concluse ed io ero distrutta per la nottata precedente. Andai nella mia camera alla quale non mi ero ancora abituata e senza neanche salutare il preside mi immersi in un profondo sonno.

Mi svegliai solo parecchie ore dopo, fuori splendeva già la luna e quando mia accorsi dell’orario balzai dal letto come una furia. Il ritardo era da sempre stato uno dei miei più grandi difetti e non mi avrebbe mai abbandonato.


In tutta fretta uscii fuori e cominciai a correre il più velocemente possibile. In lontananza, di fronte alla NightClass intravidi una figura alta rivolta verso il bosco: si trattava di Kiryu.


Ancor prima di raggiungerlo cominciai a chiedergli perdono, nonostante non scorresse buon sangue tra di noi in fondo eravamo colleghi e nell’ambito lavorativo bisognava portare un minimo rispetto.


‘’Mi dispiace tanto! Non so come giustificarmi! ‘’ gli dissi cercando di assumere un tono di voce colpevole.

Lui se ne stette in silenzio per qualche secondo poi esplose.


‘’Se non sei all’altezza di questo lavoro puoi tranquillamente prendere le tue cose e tornartene nella tua Londra. Non sei né la prima né l’ultima ad aver subito un omicidio in famiglia quindi o accendi il cervello o puoi tranquillamente andare!’’ Mi sgridò e accettai la sua accusa, ma tirare in ballo la mia famiglia era una confidenza che non si doveva permettere.


Gli saltai addosso nel vero senso della parola e cademmo entrambi per terra. Mi trovai a cavalcioni su di lui e iniziai a scagliargli una serie di pugni mentre lui cercava di proteggersi il viso. Improvvisamente con una mossa rapida ed abile lui invertì le due posizioni ed io mi trovai sotto di lui mentre cercava di immobilizzarmi le braccia sopra la testa.


Mi dimenai ma era molto forte e quindi, con tutta la forza che avevo in corpo, gli diedi una testata con la mia stessa fronte. Lui cedette ed io barcollando e dolente dalla forte botta gli diedi un altro pugno, questa volta colpendolo in viso e facendogli sanguinare il labbro.


‘’Non provare MAI più a nominare la mia famiglia, tu non sai niente di niente!’’ Gli urlai e ancora in confusione scappai via.


Quella scuola mi faceva sempre di più patire le pene dell’inferno, cosa dovevo fare?!




NOTE AUTRICE:

Un altro capitolo è stato sfornato! Spero vi piaccia e recensite se volete un seguito alla storia! Ci saranno sempre più sorprese..Come si evoleverà il rapporto tra Zero  e Evelyne? Daetmi i vostri pareri! A presto!






 
  
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