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Autore: CronaWorld    20/03/2014    2 recensioni
Akatsuki,periodo di riposo per l'organizzazione criminale più temuta del mondo ninja.
Una ragazza dai cappeli chiari si presenta al covo,una jashinista per l'esattezza.
"Cosa ci fai tu qui?Credevo fossi morta...io...non so cosa dire se non,ciao stronza."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akasuna no Sasori, Akatsuki, Deidara, Hidan, Nuovo Personaggio
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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“Chi deve tornare, torna.
Quando meno te l’aspetti, quando ne hai più bisogno, quando te lo sentivi che sarebbe successo, qualunque sarà il momento credimi che sarà il momento giusto, anche se all’inizio non sembrerà così, anche se non ci credi che possa essere così facile, così strano, così.”
 
Giornata invernale,cielo plumbeo che sovrastava il covo della conosciuta Akatsuki ,un’organizzazione di nukenin con un’obbiettivo comune,o quasi tutti. Hidan non aveva ancora compreso il perché della sua presenza in quel luogo così orribile,e come se non bastasse il suo compagno di squadra era uno di quelli che pensava solo ai soldi. Ma chi poteva capirlo in quella gabbia di matti,alcuni pazzi per l’arte e altri fissati in modo morboso con la pace non acquistata prima a causa della guerra.
La guerra … colei che aveva distrutto il suo villaggio e la sua famiglia. Sinceramente parlando ,poco gli importava dei suoi genitori,ma vi era qualcun altro nella sua famiglia,una ragazza oramai persa. Lei,immortale come lui. Forse era ancora viva sotto quella catasta di massi provocati dalla distruzione. Sospirò,turbato,sentendo un leggero battito sulla porta di quel luogo.
“Hidan ,apri!” Kakuzu urlò ad Hidan,con tono quasi di minaccia.                                                                                “Fallo tu,stronzo”ribattè il ragazzo con un ghigno in volto,inconscio dell’essersi alzato per avvicinarsi alla porta.
Lo sguardo gelido di Kakuzu non lo sopportava proprio e forse era meglio aprire. Aprì la porta girando lo sguardo verso alla figura davanti a lui. Capelli bianchi e lisci,un falce sulla schiena e corpo sporco di sangue altrui. Strabuzzò gli occhi rimanendo ad sconvolto davanti alla figura della ragazza che lui conosceva bene. Hiro , la sorella.
“Hai intenzione di farmi entrare o rimaniamo qui tutto il giorno a guardarci negli occhi,fratello?”
Sentendo quelle parole,che rimbombavano nell’atrio come fossero state urlate,Deidara e Kakuzu si alzarono di scatto dirigendosi davanti alla porta a grandi passi.Kakuzu mostrò un’espressione a dir poco apatica ricambiata da un ghigno,un sorriso beffardo,da parte della sorella di Hidan,ancora sconvolto.Deidara fece una smorfia vedendo l’impressionante somiglianza,se non per il fatto che lei era decisamente più carina del fratello.
“Cosa ci fai tu qui?...io…credevo fossi andata persa,morta schiacciata dai massi della guerra”  disse l’albino osservandola ancora stupito                          
 “Idiota di un fratello maggiore ,sono immortale.”La ragazza si portò ,a mano sulla maglia,pulendola dal sangue.Hidan ghignò,scostandosi per far entrare la ragazza,che venne scrutata da ogni singolo membro.
“Lei è?” La voce vuota di Pain riecheggiò nella sala ed ebbe una aspra risposta da parte di Deidara:
”La sorella del religioso pazzo”.
Hidan fece una smorfia prendendo la sorella per il braccio e portandola al suo fianco:”Bene,brutti atei bastardi,lei è Hiro ,mia sorella … prescelta di Jashin-sama e …”.
Sasori ,stranamente interessato irruppe nella discussione,spostando lo sguardo da Hiruko verso la ragazza:
” …e appena tornata da un sacrifico abbastanza cruento … ci sarà stata qualche esplosione data la piccola bruciatura che vede sul tuo corpo.”
Gli occhi di Deidara si illuminarono e subito andò affianco alla ragazza prendendole le mani esaltato:
“Cosa ne pensavi?Belle vero?L’arte è ovviamente un’esplosione,mmh.”                                                                
“Come vuoi tu…anche se io non giudico l’arte,non mi ritengo in grado.”
Sasori sorrise lievemente,compiaciuto dalla risposta della ragazza.Si alzò,porgendole la mano:
”Io sono Akasuna No Sasori ed è un piacere sapere che non siete tutti come tuo fratello…cioè…”
“degli idioti patentati.” Kakuzu finì la frase di Sasori,rompendo quella presentazione appena iniziata.
“KAKUZU,MUORI!”
Detto questo Hidan prese una delle solite discussioni con Kakuzu,mentre Pain osservava la falce della ragazza e Sasori parlava con Hiro,come interessato ai suoi pensieri.
Un piccolo ghigno comparì sul volto di Deidara che ooservava il compagno parlare con gran gioia con la ragazza,aveva trovato il suo tallone d’achille,forse.
  
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