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Autore: turnbaektime    20/03/2014    3 recensioni
Come nuovo scrittore, Kyungsoo si trova in un periodo della sua vita dove l'ispirazione è difficile da trovare.
Ma forse Baekhyun può aiutarlo.
Dal testo
Kyungsoo non ha mai amato la pioggia. [...]
Non gli era mai stata d’ispirazione, anzi, lo rendeva ancora più deconcentrato e finiva col rimanere lì, con lo sguardo fisso sul documento bianco.
C’è stato un solo giorno in cui Kyungsoo ha preso in considerazione l’idea di rivalutare i suoi pensieri sulla pioggia, ed è stato il giorno in cui ha incontrato Byun Baekhyun.

[Writers!AU • Baeksoo • Menzione di contenuti sessuali]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, D.O., D.O.
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note: Hello everyone^^ E' da un'infinità di tempo che non aggiorno questa ff e mi dispiace davvero tanto, Stranger mi ha preso un sacco di tempo, ma non mi sembrava giusto abbandonare la baeksoo, quindi eccomi qui **
Questo capitolo è dolcissimo, davvero, tradurlo è stato una meraviglia e spero di esser riuscita a far venir fuori quelle sensazioni di dolcezza e romanticismo che l'autrice è riuscita a fare.
Bene, non ho altro da aggiungere, ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo e chi ha messo A pen needs a page tra le preferite/seguite/ricordate, mi ha riempito il cuore di gioia, non mi aspettavo una risposta del genere da parte dei lettori^^
Non mi resta altro che augurarvi un buona lettura e...fatemi sapere^^
xoxo

- padwes

 

Apenneedsapage
- parte terza -





 
Invece di catturare gli aspetti della personalità di Baekhyun, e trascriverli su un pezzo di carta, Kyungsoo si limitava a scrivere tutto quello che a lui piaceva di Baekhyun. La sua personalità era in completa evoluzione, ma non perdeva mai l’occasione di sfoggiare quel suo sorriso da 1000 watt. Una ciocca di capelli finiva sempre per cadergli davanti agli occhi, non importava quante volte cambiasse taglio di capelli, quel ciuffo lo costringeva  sempre ad aggrottare le sopracciglia e a renderlo di cattivo umore ogni volta che non riusciva a mandarlo via. Non lo aveva mai menzionato, ma Kyungsoo aveva notato che era solito portarsi sempre dietro un piccolo blocco per gli appunti per annotarsi qualsiasi cosa gli venisse in mente.

Immaginava un Baekhyun sorridente, con gli occhi all’insù per la risata troppo forte e il naso arricciato quando tratteneva uno starnuto. Quella era l’immagine di Baekhyun che a Kyungsoo piaceva di più.

Rimase lì a fissare la pagina mezza scritta. In cima aveva scritto ‘Punti negativi su Byun Baekhyun’ e per ora ne aveva trovato davvero pochi: il modo in cui lo chiamava Soo senza il suo permesso, oppure il fatto che scegliesse sempre lui dove andare e quando, senza nemmeno chiedere a Kyungsoo se avesse già qualche impegno. A dirla tutta, mentre osservava quella piccola lista, quei difetti erano relativamente minori comparati all’altra metà del foglio.

Fu quando ricevette una telefonata dal bar che Kyungsoo vide di nuovo Baekhyun.

L’orologio segnava le 2:12 quando sentì il telefono squillare, svegliando Kyungsoo da quel principio di sonno. Tuttavia era agitato, finalmente era riuscito a raggiungere il letto, ma era rimasto per un tempo interminabile a fissare il soffitto prima di riuscire a chiudere gli occhi.

Ed ora era stato svegliato.

Cercò invano il suo cellulare, armeggiando intorno al comodino. Afferrò per sbaglio il deodorante, invece, ringhiando e quasi cadendo per terra prima di riuscire ad afferrare la cosa giusta.

Il numero era quello di un bar di cui aveva sentito parlare ma nel quale non aveva mai messo piede. Kyungsoo rispose, esitante.

“Pronto?”

“Pronto? Soo sei tu?” la persona dall’altra parte chiese conferma del nome e lui avrebbe voluto fare lo stesso se gli fosse stata concessa la possibilità.

L’unica persona che lo chiamava così era Baekhyun. “Direi di sì”.

Mi dispiace disturbarla a quest’ora di notte, ma qui per terra c’è un certo Byun Baekhyun e siamo certi del fatto che sia completamente ubriaco. Tra le ultime chiamate ci è apparso questo numero, quindi abbiamo pensato di chiamarla e vedere se può venire a prenderlo, ecco”.

Chiamò un taxi appena riagganciò il telefono, si strinse nel suo giubbotto e tentò di nascondere i bottoni del pigiama. I pantaloni erano azzurri con piccole nuvole bianche disegnate sopra, e doveva davvero sembrare uno scapigliato con tutti i capelli arruffati, ma non aveva tempo di sistemarsi, preferì uscire da quella porta il più presto possibile.

Quando uscì, pioveva. Una fortuna, pensò mentre apriva lo sportello dell’auto e prese posto sul sedile posteriore. Il taxista gli lanciò una strana occhiata, ma non fece nessun commento – cosa che Kyungsoo gradì e non poco.

Il bar sapeva di chiuso ed era pieno di persone. La maggior parte di queste puzzavano di alcool e avevano qualcuno che li aiutava a reggersi in piedi, trascinandoli o portandoli in spalla. Kyungsoo odiava ubriacarsi, e non capiva quella sensazione la libertà di cui tutti gli avevano parlato. Certo, gli piaceva bere una birra insieme ad un gruppo di amici, ma niente di più.

Fu alquanto facile trovare Baekhyun, aveva la faccia completamente spalmata sul bancone e non c’era nessuno con lui se non il barista che puliva i bicchieri dall’altra parte.

Kyungsoo si avvicinò, notando la bava che gli usciva dalla bocca fino al meno, mentre la sua mano stringeva ancora un bicchiere mezzo pieno di vodka. Il suo alito puzzava di alcool e la sua camicia era macchiata.

Il ragazzo dietro al bancone gli lanciò uno sguardo, “Sei tu Soo?”. Kyungsoo annuì, mentre l’altro estrasse dalla tasca un cellulare e glielo porse.

“Questo è suo. Ha cercato di buttarlo dall’altra parte della stanza un’infinità di volte, quindi l’ho preso prima che, sai, lo rompesse”.

“Grazie” rispose Kyungsoo. Il ragazzo sorrise, poi si allontanò verso un altro lato del bancone, probabilmente per aiutare qualcun altro.

Con Baekhyun mezzo svenuto, Kyungsoo provò a guardare sul cellulare con la speranza di trovare l’indirizzo da qualche parte. Accidentalmente, pigiò su ‘ultime chiamate’, solo per scoprire che lo aveva salvato nella lista dei contatti come ‘Soo~. Arrossito, Kyungsoo escì dai contatti e riprese a cercare il suo indirizzo, farfugliando qualcosa di incomprensibile un secondo sì e uno no.

Al suo fianco, Baekhyun cominciò a redimersi lentamente dal sonno, sbadigliando rumorosamente. I suoi occhi svolazzarono aperti, sbattendo le palpebre un paio di volte prima di rivolgere uno dei suoi sorrisi a Kyungsoo.

“Soo Yah!” urlò Baekhyun, gettando le braccia al collo del ragazzo e abbracciandolo di slancio, lasciando cadere il contenuto del bicchiere sui jeans. “Mi sei mancato così tanto!”

Kyungsoo lo spinse piano, “Meglio se ti porto via di qui”.

Baekhyun cominciò a ridacchiare, “Oh Soo, sei così carino quando cerchi di fare l’autoritario”. La fine della frase divenne un semplice farfuglio, perché cominciò a spingersi contro il petto di Kyungsoo. “Oh andiamo! Rimaniamo ancora un po’ qui. Bevi qualcosa con me”

Baekhyun agitò l’indice, con l’intendo di richiamare l’attenzione del barista, ma Kyungsoo lo fermò in tempo, prendendogli la mano e riponendola verso il basso. “Baekhyun, hyung, sei ubriaco. Andiamo a casa”

“Io non son-” Baekhyun quasi cadde dalla sedia e Kyungsoo si sbrigò a prenderlo prima che toccasse terra. Riacquistò la sua postura, continuando, “Io non sono ubriaco. Byun Baekhyun non è nient’altro se non alticcio! Anzi, nemmeno alticcio!” stava praticamente urlando adesso, guadagnandosi le occhiatacce di tutti i clienti del bar, e l’ultima cosa che Kyungsoo voleva era proprio attirare l’attenzione.

Kyungsoo fece una smorfia, dando un altro strattone al braccio di Baekhyun. “Stai rovinando tutto il divertimento, Soo! Siediti, bevi qualcosa! Offro io, lo giuro” accarezzò lo sgabello accanto a se’ per enfatizzare il concetto, tirando il giubbotto di Kyungsoo.

Con un sospiro, Kyungsoo prese posto, guardando Baekhyun che ridacchiava come un bambino. Kyungsoo tossì, “Non puoi stare qui. Hai un progetto che dovresti scrivere in questo momento. Andiamo via

Qualcosa negli occhi di Baekhyun cambiò, qualcosa che lo portò a fissare Kyungsoo quasi come se lo stesse deridendo. “Scrivere? Io non sono uno scrittore”.

Kyungsoo era confuso. “Certo che lo sei!”

Alzando gli occhi al cielo, Baekhyun replicò, “Certo che sono uno scrittore. O meglio, è quello che avrei voluto essere, invece sono un fallito. Un fallito!”

“Baekhyun, cosa stai-”

“Non sono stato capace di scrivere per mesi, okay? Mesi.” Ora sbalordito, Kyungsoo non disse nulla, dando a Baekhyun la possibilità di continuare, “Certo, ho continuato a scrivere, ma non sono riuscito a creare nulla che fosse nuovo, creativo. La casa editrice trova le mie idee ‘infantili’ e dice che dovrò tornare da loro solo quando avrò una fottuta trama che possa dirsi decente!”

“Ma tu sei un bravo scrittore Baekhyun, anzi, uno scrittore brillante” inizia Kyungsoo, “Ho letto le tue poesie. Sei bravo, Baekhyun. Molto”

Baekhyun sorrise, di un sorriso amaro stavolta, qualcosa che Kyungsoo non aveva mai visto. “Se solo anche la casa editrice lo fosse”. Alzò lo sguardo su Kyungsoo, dandogli la possibilità di fargli capire che anche se dall’aspetto era del tutto ubriaco, le sue parole avevano senso. “Ascolta, la casa editrice non mi vuole per due motivi: uno, perché non riesco a tirare fuori qualcosa che non sia una merda; e due, perché sono stato beccato mentre succhiavo il cazzo ad un tipo”.

Kyungsoo cercò di rispondere, ma Baekhyun lo battè sul tempo, “Avevo un disperato bisogno di soldi a quel tempo. Lui era lì, così l’ho fatto. Mi aveva anche pagato bene, ma alcuni bastardi mi avevano riconosciuto ed ora non posso scrivere liberamente, non con uno scandalo del genere che mi pende sulla testa. Sono un fallito. E nessuno vuole leggere il romanzo di un fallito.

Girò la testa dall’altra parte, concentrando lo sguardo sui pollici, mentre riprendeva a farfugliare parole. “Scrittori. Non dovremmo essere sinonimo di libertà? E invece siamo come tutti gli altri. Bloccati”.

I suoi occhi sono distanti ora, fissi sul pavimento in legno che correva lungo tutto il bar. Quel silenzio era assordante, ma Kyungsoo lo lasciò scorrere così come la lacrima sul volto di Baekhyun. D’improvviso le lacrime diventarono sempre più veloci, caddero sulle guance e si persero tra labbra protese. Kyungsoo si avvicinò, asciugando delicatamente le lacrime con la manica del giubbotto, mentre Baekhyun continuava a piangere in silenzio. E Kyungsoo lo lasciò fare, gli lasciò gettar via tutte le gocce salate che gli riempivano il cuore.



 
~•~





Passò un’ora e mezza prima che Kyungsoo convincesse Baekhyun ad uscire da quel bar, l’alcool cominciava a fare un altro tipo di effetto e lo rendeva estremamente assonnato. Il taxi che aveva chiamato li aspettava già fuori dal locale e Kyungsoo pose Baekhyun attentamente sul sedile posteriore, sedendosi accanto a lui e dandogli tutta la stabilità e la sicurezza di cui aveva bisogno.

Baekhyun si addormentò durante il tragitto verso casa – a circa venticinque minuti di distanza dal bar. Strinse la mano di Kyungsoo per tutta la durata del viaggio e Kyungsoo glielo permise, accarezzandogli il dorso della mano con il pollice.

La pioggia batteva contro il finestrino e le gocce scendevano proprio nello stesso modo in cui lo avevano fatto prima le lacrime di Baekhyun: veloci e improvvise.

Era la prima volta che Kyungsoo andava a casa di Baekhyun e si rese conto, non appena arrivò, che l’edificio appariva davvero triste sotto la pioggia. Scosse il braccio di Baekhyun, sperando che si svegliasse prima di scendere dalla macchina. Recuperata un po’ di energia, Kyungsoo lo sollevò di peso e Baekhyun riuscì a venirne fuori più facilmente.

Il tragitto in ascensore fu veloce e lo portò dritto all’appartamento di Baekhyun. Prese a frugare nelle tasche del ragazzo alla ricerca di un foglietto su cui avesse scritto la password della porta di casa, era difficile ignorare quella sensazione che sentiva ribollire nello stomaco, ma erano le 3 del mattino e aveva tra le braccia un Baekhyun mezzo svenuto e completamente ubriaco.

Non trovando fortuna, cominciò a scuotere leggermente Baekhyun. Ci vollero pochi istanti prima che il ragazzo cominciasse a muoversi, scavando col naso nell’incavo del collo di Kyungsoo. Il verso che uscì dalle sue labbra era quello di un cagnolino e Kyungsoo pensò che fosse insopportabilmente carino.

“Hyung, ho bisogno del codice” i suoi occhi erano aperti, ma Baekhyun non rispose, limitandosi a coccolarsi sulla spalla, “Me lo dici?”.

Baekhyun mormorò, ancora sul collo di Kyungsoo, “Non voglio dirtelo”.

L’altro sospirò, “Beh allora resteremo bloccati qui”.

Baekhyun increspò il naso, imbronciato e ancora appoggiato a Kyungsoo, la mano protesa verso la tastiera al lato della porta. Digitò abilmente il codice nonostante la posizione scomoda.

Kyungsoo subito si preoccupò di portare dentro Baekhyun, lasciando all’ingresso le sue scarpe e quelle dell’amico. Baekhyun indossava dei calzini a righe, gli stessi che gli aveva mostrato una volta, quando c’erano solo loro due, seduti in quella che Baekhyun aveva denominato ‘sala dell’ispirazione’. Baekhyun glieli aveva mostrati scuotendo le dita dei piedi proprio in faccia all’amico; a quanto pare dovevano essere i calzini più comodi del mondo visto che instette tanto perché li comprasse anche lui.

Ovviamente li aveva comprati. Ovviamente senza che Baekhyun sapesse nulla. Non avrebbe mai permesso all’altro di scoprirlo.

Kyungsoo si lasciò andare ad un sorriso quando li vide, prendendo Baekhyun tra le braccia cercando di trovare la camera da letto. Poggiare Baekhyun sul letto risultò essere una vera e propria impresa, ma una volta che riuscì a metterlo di schiena, fu più facile riuscire a poggiare anche le gambe.

Mise Baekhyun con la testa sul cuscino, studiando il suo volto. Kyungsoo prese posto sul letto, sbottonando la giacca all’altro per lasciargli un po’ d’aria.

“Ho letto tutto quello che hai scritto in un solo giorno. Solo perché era tuo” disse, la voce tranquilla.

Solo per un momento chiuse gli occhi, respirando lentamente per poter sentire i sospiri leggeri di Baekhyun. La pioggia cadeva ancora in sottofondo, così leggera da colpire appena i vetri delle finestre. E per la prima volta nella sua vita, a Kyungsoo non dava nemmeno fastidio il rumore delle gocce che continuavano a scendere, anzi, proprio quelle, proprio il suono di quei goccioloni, sembravano calmarlo, sembravano accompagnare il suo respiro e quello di Baekhyun.

Piano si allontanò, continuando a vestirlo del pigiama che era ancora in fondo alle caviglie. Spostò di lato un ciuffo ribelle del più grande, ma quello imperterrito tornava sempre al suo posto.

Per  un'ultima volta, Kyungsoo guardò Baekhyun. Questa volta, però, gli occhi di Baekhyun incontrarono i suoi e sembrava straordinariamente sveglio con le mani incrociate dietro la testa. "Soo" lo richiamò Baekhyun, un sorriso chiuso sulle labbra, "Resta con me. Solo per stasera, okay?".

Quando Kyungsoo non rispose, Baekhyun tentò di avvicinarlo a se' con l'indice, invitandolo a pochi centimetri dal suo viso. Kyungsoo tornò di nuovo giù, avvicinandosi sempre di più all'altro che quasi  non gradiva tutta quella distanza. Baekhyun gli fece segno di avvicinarsi ancora di più  e poi semplicemente lo fece, appoggiò le labbre su quelle dell'altro, premendole insieme. Fu breve, le loro labbra combatterono l'una con l'altra, ma fu meraviglioso.

Prima ancora che Kyungsoo potesse solo realizzare quello che stava succedendo, Baekhyun si allontanò, piano, sorridendo con i suoi occhi a mezzaluna. Poi li chiuse, lasciando scivolare le sue mani delicate sotto il cuscino.

Baekhyun si distese sull'intero letto, occupandolo del tutto e addormentandosi giusto un secondo dopo aver chiuso gli occhi. Kyungsoo lo coprì con le lenzuola poste ai piedi del letto, fermandosi a guardarlo, ricambiando il sorriso disegnato sul volto dell'altro.

Si alzò dal letto, appoggiandosi allo stipide della porta e ripensando a tutto quello che era successo, al fatto che fosse successo così in fretta tanto che Kyungsoo non aveva avuto nemmeno il tempo di poter ricambiare quel bacio. Si sdraiò sul divano, i piedi gettati sul bracciolo, e lasciò che i suoi occhi si chiudessero, da soli, abbandonandosi al mondo dei sogni.

Il bacio fu  l'ultima cosa che vide nella sua mente prima di addormentarsi del tutto.
  
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