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Autore: GiukiLan    20/03/2014    1 recensioni
"Ricordati che noi saremo sempre con te, qualunque cosa accada."
La magia è qualcosa di straordinario.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scoperta.

-Na na na na na...un prezioso sogno... na na na na na...Dormi, dormi amore mio, nel sogno vedrai me...-
Margareth sentiva questa canzone in ogni suo sogno, da parecchi giorni ormai ma non riusciva a capire come la conosceva, l'aveva già sentita da qualche parte.
Nel suo sogno aveva visto qualcosa, un mondo magico e fantasioso con quella canzone in sottofondo. Tutto sembrava così perfetto.
Vedeva montagne molto alte, con i fiumiciattoli di un azzurro intenso e cristallino che scendevano impetuosi, quasi con la voglia di librarsi nel mare, per sentirsi felici, un po' come voleva Margareth.
Tanta, tanta neve che cadeva dal cielo e si posava leggera sulla terra e se guardava in alto scorgeva il rosa dell' alba e i fiocchi bianchi che volteggiavano in una danza accompagnata da quella musica così leggiadra e dolce, che sembrava cantata da una donna abbastanza giovane, ma che, probabilmente, era molto affezionata alla sedicenne.
-Na na na na na...leggiadra volteggiare nel cielo... na na na na na... mi riconoscerai e insieme resteremo...-
Ogni volta la stessa storia. Sentiva -...mi riconoscerai e insieme resteremo...- e si svegliava.
Quanto voleva saperne di più.
"Marghe, è ora di alzarti." La chiamò suo padre.
"Arrivo subito." Aprì l' armadio, prese un paio di jeans, maglia blu elettrico, converse azzurre, si legò i capelli in una splendida treccia a spina di pesce che le ricadeva dolcemente sulla spalla sinistra e poi mise sui capelli un piccola rosa celeste.
Andò in bagno e mise un velo di matita nera accompagnato dal mascara dello stesso colore, per valorizzare i suoi splendidi occhi azzurri che assomigliavano a delle stupende perle luminose.
Mentre scendeva le scale per raggiungere la cucina sentì come un leggero suono e poi delle parole, ma non badò molto a questo fatto visto che era parecchio in ritardo.
Si preparò una fetta biscottata con la marmellata di ciliegie e si sedette in salotto davanti alla TV ma a essa non prestò molta attenzione, continuò a pensare a quel sogno così bello ma, soprattutto, alla voce della donna misteriosa che avrebbe tanto voluto conoscere.
Giunte le sette e cinquanta minuti decise di incamminarsi verso la scuola che, per sua fortuna, era molto vicina a casa sua e non occorreva nemmeno prendere il bus per arrivarci.
Attraversò la soglia e arrivarono delle sue compagne a salutarla.
Quella mattina restò sulle sue, pensava solo al sogno, alla donna e alla sua voce.
Le cinque ore di lezione passarono abbastanza velocemente e la pausa pranzo risultò molto irritante per lei grazie alle sue amiche che si erano accorte della sua più totale indifferenza.
"Mar, è successo qualcosa?" Sbottò Lucia dopo averla osservata a lungo.
"No, è tutto ok, tranquilla."
"Non dire stupidate, sappiamo che non stai bene, sei troppo pensierosa oggi e vorremmo aiutarti, noi." Disse Alessandra.
"Ragazze, lasciatemi stare, non c'è niente che non va." Prese e se ne andò via.
Dopo le ultime due ore corse verso casa sua e decise di seguire la voce.
Attraversò la soglia di casa, buttò a terra lo zaino e passò per il suo salotto in stile rustico, con il parquet e le pareti in legno, con una televisione abbastanza grande ed un comodo divano bianco entrambi posizionati davanti al camino.
I passeri fuori contaminavano quell' aria silenziosa che aveva invaso la casa subito dopo aver chiuso la porta d' ingresso.
Dal sottoscala sentiva provenire la voce della mattina mista alla solita canzoncina dolce che tanto la attirava.
Aperta la piccola porta di legno, vide un bellissimo carillon rosa posizionato su un piccolo tavolo: la musica proveniva proprio da quell' oggetto.
Più si avvicinava e più si sentiva felice e libera.
Ad un certo punto, una scia leggera come i fiocchi di neve del suo sogno, la trasportarono su quella terra che aveva tanto sognato e vide comparire davanti a sè una bellissima donna.
Pareva essere molto giovane, aveva una carnagione rosa tenue, quasi pallida e un bellissimo abito bianco molto leggero.
"Ciao, Margareth." Aveva la stessa voce della donna del suo sogno.
"Salve...?"
"Elizabeth, chiamami pure così."
"Buon pomeriggio Elizabeth." Disse cordialmente.
"Sai chi sono io?"
"Ma certo, è la bellissima donna che questa notte, come tante altre, mi è comparsa in sogno e mi cantava quella splendida canzone che per molte notti ha reso i miei sogni così belli e calmi..."
"Ti ringrazio di queste lusinghe cara."
"Ma si figuri...cos'è questo posto?"
"E' il regno di Malkland, dove tutto è possibile. Questo regno esiste, ma allo stesso tempo non esiste. E' qualcosa di reale ma di fantasioso e potente." raccontò la donna.
"D' accordo ma...che ci faccio io qui?"
"Tu sei una di noi Margareth, una splendida fata."
"No, ma lei scherza, le fate non esistono, lo sanno tutti quanti e anche questo sarà un sogno, chiaramente."
"Devi credermi, tu sei una di noi, questo posto è reale!"
La ragazza non voleva crederci, prese il suo braccio candido e si diede qualche pizzico fino a rendersi conto che quella non era finzione, ma pura realtà.
"Hai saputo anche troppo cara, ora è il momento di andare."
"Ma..." 
Lo stesso velo candido che lì l'aveva trasportata, l'aveva riportata nel suo sottoscala triste.
Prese uno sgabello e cominciò ad osservare il carillon. Voleva tornare in quel magnifico regno, dove tutto era così bello, dove tutto sembrava così felice e spensierato...
Ma niente. Probabilmente era Elizabeth al comando lì, probabilmente era lei che permetteva l'accesso.
Voleva assolutamente saperne qualcosa di più.


TO BE CONTINUED.
  
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