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Autore: itsrigel    20/03/2014    2 recensioni
Una ragazza come tante. Forse è una descrizione sbagliata per Chiara, ma in fondo non ha nulla di speciale se non la sua immaginazione.
Ed è proprio questa immaginazione che le procurerà non pochi casini.
Come reagirà trovandosi un'Assassina, un mezzelfo, una Shadowhunter, un Ninja, un Cavaliere dei Draghi, un mago, un Tributo e un pervertito nella sua “normalissima” vita?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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«Ma ciao, piccoletta».
Sento un brivido lungo la schiena. Davvero questa è la voce di... «J-Juliet?»
Mi volto appena verso destra, giusto quel che basta per riuscire a vedere il mio personaggio in faccia. Infatti eccola lì: capelli ricci, rossi e blu; un occhio verde e l'altro per metà viola, minuscole orecchie a punta, altezza leggermente impressionante per una ragazza...
Lei sorride e annuisce. Wow. Mi sarei aspettata un sorriso più... ecco, più spietato e crudele. Invece è un sorriso abbastanza dolce e rassicurante.
Ed ecco Mizuki, il mio primissimo personaggio. Byakugan, capelli lunghissimi fiammeggianti, vestiti verdi. Ancora più in là c'è Sofia, la carissima Shadowhunter, affiancata da Iris, la mia piccola (per modo di dire, visto che è più grande di me di età, nonostante sia poco più bassa di me) Cavaliere dei Draghi. Per ultima c'è Anya, l'Assassina, seduta sulla poltroncina del preside, che in quel momento... è sdraiato per terra e dorme?! Ma che-?!
Rimango a bocca aperta per qualche secondo, mentre loro ridacchiano. Tra tutte le domande possibili, l'unica che mi esce di bocca è la più stupida.
«Ne-nessuno nota le vostre ca-caratteristiche?» chiedo indicando Juliet, che per il momento mi sembra la più strana. Ma anche Mizuki è parecchio insolita con i suoi occhi bianchi... Per non parlare delle orecchie a punta di Iris. E delle centinaia di cicatrici che spiccano sul braccio destro di Sofia. Non avrei mai pensato di poter dire una cosa del genere, ma Anya è la più normale. Nonostante sappia usare la magia, ovviamente.
«Dovresti conoscere bene la Foschia, no?» risponde ridendo Mizuki.
«La Foschia... Certo, come ho fatto a non pensarci prima?». Annuisco come una perfetta deficiente mentre cerco di capire cosa c'entri Percy Jackson con tutto questo.
A proposito di Percy Jackson... Dov'è la mia figlia di Ares? E la figlia di Grisam e Pervinca, Azalea? Ormai mi pare anche giusto chiedermi dov'è la vincitrice degli Hunger Games, Lidia, e ancora dov'è la streghetta Pandora...
«Ehm...» comincio.
«Ehm...» continuo.
«Ehm.» finisco.
Vedo Mizuki sorridere divertita. «Penso che tu sappia formulare una frase sensata. O sbaglio?»
La fisso per un lunghissimo istante, confusa. «Cosa diamine ci fate tutti voi qui?» chiedo alla fine. Questa volta quella che sono riuscita a formulare è stata una domanda abbastanza sensata. O almeno penso.
«Bella domanda» risponde Iris. «Io dovrei essere in Alagaësia. Ma nooo. Dovevo venire in questo schifo di mondo dove nessuno - a parte noi - sa usare la magia.»
Rabbrividisco. Amo quella ragazza, non c'è che dire. Il suo carattere è fantastico. Secondo me è il tipo di ragazza-eroina che serve in tutti i libri. Amichevole, ironica, ambiziosa e sfrontata al punto giusto.
«Comunque sia» riprende Juliet. «Visto che ognuno di noi vuole ritornare a casa abbiamo bisogno del tuo aiuto.»
Inarco un sopracciglio, fissando un punto impreciso dietro di Juliet. Non mi piace guardare la gente in faccia... Mi mette a disagio. «Avete bisogno di cosa?»
Anya sorride. «Secondo Sofia per tornare a casa abbiamo bisogno di te. Non ho capito per cosa», aggiunge poi stringendosi nelle spalle, «Perché, come ben puoi capire, di questo mondo so poco e nulla, ma a quanto pare c'è stata una distorsione nello spazio tempo e siamo finiti tutti qui.»
Siamo finiti tutti qui. Finiti. Tutti.
«Vi prego, ditemi che non c'è nessun altro qui oltre a voi cinque.»
Ed ecco che loro cinque si scambiano delle occhiate divertite.
«C'è Noah» inizia ad elencare Sof. «E c'è anche quel ragazzo strano con la cicatrice sulla fronte...»
«Emir» la blocca Juliet. «Il ragazzo strano con la cicatrice si chiama Emir. Ed è come un fratello per me, attenta a come parli.»
Sofia sbuffa. «E poi c'è un altro ragazzo... Mi pare si chiami Josh.»
Annuisco. Ok. Devo rimanere calma. Devo regolare il respiro. Devo...
«Okay» annuncio. «Di solito non ho mai sofferto di asma da ansia. Ma credo che sto per avere un attacco di asma da ansia.»
Anya si alza subito dalla poltroncina del preside. «Per questa volta chiuderò un occhio su tutte le cose che mi hai fatto passare in quella schifosissima Gilda. Siediti, dai.»
Mi avvicino alla sedia. Mi siedo. Ripercorro con lo sguardo l'area dell'ufficio. Annuisco.
«Okay. Ditemi cosa avete intenzione di fare.»


.:: Angolo dell'autrice ::.
E rieccomi con un altro capitolo :) Sinceramente non so cosa scrivere qui nel mio angolino, ma posso assicurarvi che ci saranno altri narratori nella storia oltre a me, già dal prossimo capitolo :)
Ah, se ogni tanto le cose che dico sono scritte in romanaccio non fateci caso, è solo per dare un'idea più precisa di me ^_^
Vabbé, al prossimo capitolo ;*
   
 
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