Il mondo è una coppa
Da cui tracima veleno
Tuttavia il suo sapore è ambiguo
delizioso per alcuni
insopportabile per altri
Nessuno sa
Che si tratta di viscere altrui
Pensavo di averne attinto abbastanza
Quando lasciai cadere la coppa
E scoprii che non esiste morte
Peggiore e più lenta
Di quella che abbandona
Il veleno della vita
L’amore mi chiese se avevo ragione
Non lo so
Gridai
Non voglio perdere adesso
Sussurrai
Ma se non hai più niente!
Mi rispose un’impalpabile voce
Forse era solamente
Il sole dell’una
Quando con tanta pietà
Non riuscivo a smettere di rincorrere
La gioia altrui
Stanca di strappare viscere
E berle da me
Qualcosa nel mio sorriso sapeva
Che non potevo permettermi
Altri amanti
Al di fuori del dolore
Sapevo che non c’era
Diamante più tagliente
Del mio passato