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Autore: DiEli    20/03/2014    0 recensioni
Era solo un sogno eppure Mia non pensava di ristrovarselo in classe il giorno dopo. Derek splendido ragazzo che tutte le sue coetanee ammirano, ma che sembra avere occhi solo per lei, ma Mia non sa il segreto che la legherá per sempre a Derek e che tutti i suoi sogni/incubi stanno per avverarsi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornata a casa andai in camera, mi cambiai e poi scesi in cucina.

“Buongiorno madre” dissi sedendomi sul bancone della cucina e mordendo una mela rossa. La guardai, stava cucinando, tanta roba, troppa roba. Alzai un sopracciglio

“Che stai facendo?”

“Questa sera vengono a cena gli Hook.”

“I chi?” domando chiedendomi chi fossero

“I nuovi vicini che ho conosciuto oggi. Lucy e suo fratello Derek si sono trasferiti la settimana scorsa. I genitori sono in Nevada, loro si sono trasferiti perché Lucy frequenta la San Patricks University. È cosi educata come ragazza, dovreste diventare amiche”

la guardai sconvolta, come? Loro a casa nostra? Non esiste.

“ Io sta sera esco. Ho già un impegno”

“Allora lo disdici questa sera resti a casa.” Il suo tono non ammetteva obbiezioni. Sbuffai tornando in camera mia e chiusi la porta sbattendola con forza. Mi buttai sul letto.

“Ah, dimenticavo, Lucy ha insistito per salire in camera tua a lasciarti un pacchetto. Anche da parte di Derek.” sentì gridare mia madre da sotto.

Mi guardai intorno e sulla scrivania cera un pacchetto, con due biglietti.

Ciao Mia,

Non vedo l’ora di conoscerti!

Ci vediamo questa sera!

Lucy”

 

Sorrisi e aprii l’altro biglietto. Era scritto con una calligrafuia elegante anche se più marcata rispetto a quella svolazzante di Lucy

ciao raggio di sole.

Sono io. Nella scatola c’è un vestito. Trovo che si intoni ai tuoi occhi. Questa sera ti porto in un posto, tua madre sa già tutto. Metti il vestito, poi Lucy ti porta delle scarpe da abbinarci. Mi fido più di lei in quanto a abbinamenti. NON ACCETTO OBBIEZIONI.

D.”

Apro la scatola e rimango senza fiato. il vestito e di una stoffa leggerissima, morbida al tatto e è stretta in vita e sul petto ha la scollatura contornata di pizzo bianco. Rifletto se metterlo o meno. Ho deciso, non lo indosso, lui è uno stronzo. E per quanto possa essere bello questo vestito andrò a cena in felpa e jeans.

“Mettilo o te lo faccio indossare con la forza e sarà proprio un bel spettacolo.”

Faccio un salto e mi giro.

“Come-cazzo-hai-fatto-ad-entrare?!” sbraito.

“Te metti il vestito e io te lo spiego. Non vedi quanto sono elegante io?”

solo adesso mi prendo la briga di osservarlo. Indossa una maglia nera a maniche corte con lo scollo a V e dei jeans neri. Era tutto vestito di nero. il che dava al suo sguardo qulcosa di misterioso. Si aggira per la mia stanza guardando i poster alle pareti, le foto con Effy e i libri. Poi si avvicina al letto e prende la foto che ho fatto con Effy e Ian questa estete, comincia ad esaminarla sedendosi sul letto. Poi poggia la foto, si distende e incrocia le braccia al petto.

“Allora ti vesti?”

“Me te ne vai?!” sbotto. Lui mi guarda alzando le sopracciglia

“No, muoviti. Non abbiamo tutto il giorno.”
“Non mi vesto con te qui ce mi guardi, scordatelo!” lui si gira a pancia in giù seppellendo il volto sul cuscino.

“Contenta?”

“Tanto non lo metto lo stesso.” Detto questo mi siedo sul puf ai piedi del letto e prendo in mano un blocco da disegno e una matita. Lo osservo e faccio uno schizzo, una bozza leggera e appena accennata. Quando sollevo la matita lui è al mio fianco e mi toglie il blocco dalle mani,

“Mi hai costretto te.” dice prima di alzarmi di peso e sedermi sul letto. Fa per togliermi la felpa ma io gli tiro una sberla

“Ohh, questo non dovevi farlo!” dice prima di comibnciare a pizzicarmi la pancia e a farmi il solletico. Io rido come una matta finchè la voce di mia madre dal piano di sotto non mi interrompe

“Mia? Tutto ok?”

“Si mamma è Effy!” urlo di rimando

“Ok, mi vesto ma devi rigirarti.” Lui si stende sul letto e sprofonda la testa sul cuscino. Comincio a sfilarmi i jeans e mi assicuro che non mi stia guardando.

“Bello l’intimo di pizzo rosa, fa venire strane idee!” dice lui quando mi volto e gli tiro una cuscinata. Mi infilo velocemente il vestito azzurro cielo che mi calza a pennello. Poi mi guardo allo specchio. Lui appare alle mie spalle e mi poggia le mani sui fianchi.

“Ho scelto proprio bene, ti sta da Dio”

“Grazie” sussurro

“Comunque non è rosa, è magenta cretino.” Lo stuzzico. Mi si avvicina e sposta una spallina del vestito

“Potrei ricontrollare” sussurra malizioso al mio orecchio. Passando poi le labbra sul mio collo. Sposta sempre più giu la spallina ma io lo fermo e gli sussurro a mia volta

“Non ci provare” gli levo la mano e lui sembra deluso.

“Ti piacerebbe però, ne sono sicuro” mi giro e lo guardo negli occhi.

“Piuttosto sai che..” sussurra lui ma viene interrotto da mia madre “Mia! vieni giù è arrivata Lucy!”

“Arrivo mamma!” dico alzando gli occhi al cielo.

“Come hai intenzione di uscire” domando

“Salto” dice lui e io non faccio in tempo a fermarlo che lui è gia saltato giu dalla finestre e è atterrato di fianco alla sorella che gli tira uno scappellotto.

“Cretino” la sento sussurrare. Su quello mia madre apre la porta. Lucy sorride smaliante e Derek guarda su.

“Mia! muoviti!” urla mia madre

“Scendo subito!”

  
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