Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Lexy Angel    21/03/2014    0 recensioni
"Dopo 16 anni dall'ultima stagione del reality più pazzo del mondo, i figli dei concorrenti più amati dal pubblico si ritrovano nella stessa scuola. Come reagiranno gli uni verso gli altri? Un intricato alone di magia avvolge ciascuno di loro, ognuno ha il proprio potere e un oscuro segreto che riguarda i genitori dovrà essere svelato...
Coppie presenti:
Gwen-Duncan
Courtney-Trent
Dawn-Scott
Alejandro-Heather"
Fiction scritta da Lexy e da Gwen del duo zoey_gwen
Vi auguriamo una buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quel giorno Duncan era visibilmente inquieto, e i tratti del volto lasciavano trasparire tutto il suo stato d'animo, per via degli occhi celesti avvolti da un velo di inquietudine. Si rigirava nel letto, con la speranza vacua di riuscire ancora a dormire un poco, ma ogni volta che serrava le palpebre i sogni gli tornavano ad attanagliare lo stomaco. 
Ogni tanto durante la notte la gotica sentiva le sue amorevoli braccia intorno suo ventre accogliendolo in un abbraccio talmente forte da fargli gemere dal dolore.
La paura si intravede subito nello stato d'animo di una persona. 
Demoni, mostri, con fauci spaventose e occhi iniettati di sangue che sfavillavano nel buio dello sfondo e che preannunciavano vendetta. 
Imprecó a bassa voce, scostando pesantemente le coperte e avvicinandosi alla porta a passo lento e trascinato, mentre la mano bronzea correva al pomello che fungeva da maniglia.
Inspiró a fondo, cercando di rilassarsi e di celare l'inquietudine che gli attraversava le iridi, poi sbuffó sonoramente ed uscì dalla porta, consapevole della scelta che stava per intraprendere.

Si sedette accanto alla sua amata lanciandogli un leggero bacio sui suoi meravigliosi capelli nero corvino e riavvolgendola in un altro dei suoi abbracci disperati.
Aveva un disperato bisogno di affetto.
La scelta che stava per intraprendere era la più difficile che abbia mai intrapreso nella sua vita, ma l'amore che prova lui per loro era più grande del dolore che avrebbe sofferto.
Lanciò una leggera occhiata alle figlie notando che una di loro era sveglia.
Si staccò amaramente dalla ragazza e cercando di non svegliar Gwen raggiunse la figlia Katline.
Era avvolta nella nella sua copertina blu con delle simpatiche stelle negli angoli, stava fissando il vuoto.
Il vuoto, cosa che Duncan aveva provato per molto tempo.
Appena la bimba notò la presenza del padre sfoggiò il più grande sorriso che potesse mai regalargli e alzò le braccia all'aria per chiedere uno di quei tanti abbracci che Duncan solo poteva dare.
A quella proposta il punk certamente non rifiutò e ,cercando di non svegliare Roxy, avvolse tra le braccia la figlia e iniziò a coccolarla e ad accarezzarla per placare la sua sete d'affetto.
-Sarete la cosa che mi mancherà di più al mondo. Ti prego Katline proteggi tua sorella e fai sempre la brava. Va bene? Papà non può stare qui. Vi farebbe solo del male ... Ti prego, bimba mia, non dimenticarmi-
Le lacrime cominciarono a scendere come le goccia di una pioggia.
É triste dire addio.
Addio a chi ami.
Addio a chi ti ha amato.
E Addio alle tue figlie.
La manina della bimba cominciò lentamente ad alzarsi toccando la guancia del punk. 
Con un un piccolo gesto cercò di scacciar via le lacrime del padre.

Era disperato, aveva paura, amava.
E questo Katline l'aveva capito.

Un bambino é come un angelo caduto dal cielo.
I loro sorrisi, le loro risate, il loro modo di parlare ... Scioglievano il cuore anche al più burbero delle persone, ma quello che fece lei ...

Quello che Katline fece al padre gli aprii gli occhi, facendogli scoprire il dono che egli gli aveva dato dalla sua natura.

Entrambe le mani della figlia toccarono una guancia del punk e dopo un breve sorriso gli occhi di lei cominciarono a cambiar colore ...
Dal blu notte le iridi cominciarono a schiarirsi, sempre di più fino a diventare del color dell'acqua, sempre di più fino a che il colore leggero dell'acqua si tramutò in un color bianco lattescente e cristallino e fino a che il punk si perse nel buio più totale.




FLASH-BACK


Le mani di Duncan correvano alle guance lattee di Gwen, mentre gli occhi della ragazza brillavano dalla felicità e le due iridi color onice erano contornate da lampi di felicità.
I capelli setosi e corvini scivolavano al vento, e la sua cresta verde ondeggiava leggermente, avvolta da una brezza fresca e piacevole. Si avvicinò sempre di più a Gwen, così tanto che poteva sentire il suo flebile e nervoso respiro, sempre di più, fino a che azzerò la distanza e la baciò con passione, attirandola a se e cingendola alla vita.
La sua mano era premuta contro la sua guancia, per non farla scappare da lui, mentre le loro labbra si muovevano ritmicamente come in una danza. Sentiva caldo, era febbricitante, il primo bacio con Gwen non se lo sarebbe mai immaginato così speciale e bellissimo.



*** 




-Sei sicuro?- domandò flebilmente lei, con il respiro mozzato dalla felicità e gli occhi traslucidi dalle lacrime. 
-Più che sicuro.- proclamò lui con un ghigno che si distinse a malapena nella penombra, prima che le sue mani corressero ai fianchi e le sue labbra al suo collo, mentre il corpo della ragazza era premuto sulle coperte del letto.



*** 




Come aveva potuto accettare di partecipare a quello stupido reality?
Non se lo sarebbe mai perdonato. 
Si guardava intorno con un aspetto corrucciato e irritato, le mani cacciate nelle tasche e gli occhi continuamente roteati verso l'altro in segno di noia. 
Il sadico conduttore Chris Mclean rideva come un matto alla vista di quei ridicoli ragazzi che presto sarebbero stati vittime del suo stupido reality, ridicolizzati ancora di più dal reality show, quando dall'aereo cadde ancora un corpo esile e minuto.
Cadde in acqua con un tonfo, per poi riemergere con i capelli gocciolanti e una tosse cronica per via della bevuta. Si alzò lentamente dall'acqua, e il punk restò colpito dai suoi lineamenti dolci e dai suoi capelli corvini che gli incorniciavano perfettamente la pelle diafana e il viso ovale.
Gli abiti dark e cupi erano ricoperti d'acqua, e la ragazza imprecò lentamente strizzandosi i ciuffi corvini, prima di venire accolta malamente dalle battute spregevoli del conduttore.
Lei contrasse le labbra in una smorfia offesa, prima di rintanarsi sotto un'imponente quercia e poggiare il capo sul ruvido e resinoso tronco.
Tirò fuori un block-notes e iniziò a fare uno schizzo delle onde con una matita particolarmente morbida, mentre le dita affusolate pitturavano l'anonimo del foglio di un disegno sicuramente bellissimo come il suo viso.
Il punk si avvicinò lentamente, prima di sedersi accanto a lei e attirare quindi la sua attenzione prestata prima al foglio. La ragazza volse lo sguardo verso il viso di Duncan, e un rossore contornò quel viso angelico e pallido, mentre la matita le cadde dalle mani e rotolò sull'erba umida e rugiadosa. -Ehi, bimba.- esclamò lui, sfoderando un sorriso sghembo e il suo fare beffardo.
-C-ciao...- sussurrò timidamente lei, raccogliendo la matita e continuando lo schizzo bellissimo delle onde. 
-Io sono Duncan, tu?- il punk le strappò il block-notes dalle mani, irritando così Gwen che si alzò con fare provocatorio. 
-Dammi il mio block-notes!- tuonò alterata la ragazza, mostrandogli il palmo in segno di riconsegna, ma Duncan si alzò e cominciò a correre sulla baia, sollevando nuvoloni di sabbia bianca che si sparsero nell'aria come pulviscolo opalescente.
Il ragazzo entrò in acqua e fece attenzione a non inzuppare il foglio, mentre con la mano cinse la vita della ragazza. 
Caddero in acqua insieme, mentre lui stringeva la vita di lei, e il block-notes approdò sulla sabbia prima di essere inzuppato dalle onde, mentre lei cercava di issarsi in superficie.
Anche lui si issò in superficie, e incontrò il volto di Gwen a due centimetri dal suo.
Era ancora più bella, avvolta di quella coltre cristallina che la irradiava sotto il sole, mentre i capelli erano incorniciati al suo viso.
-Io sono Gwen- sussurrò flebilmente lei, rispondendo alla precedente domanda del punk.



*** 





Roxy correva furtiva attraverso i vicoli della casa, con le ciocche fucsia a coprire gli occhi scuri e la bambola della sorella stretta in pugno. Gli occhi rotearono nella penombra, alla ricerca di un nascondiglio plausibile, quando la voce della sorella la arrestò in pieno.
-Roxy, ridammi la bambola!- esclamò la piccola, con i lunghi capelli lisci fino alla vita e la ciocca blu petrolio a coprirle l'occhio, mentre stropicciava nervosamente l'orlo blu notte della sua veste.
La sorella le fece la linguaccia, ma prima che potesse rimettersi a correre due possenti braccia la afferrarono da dietro, mentre lei tentava di dimenarsi invano.
Gli occhi cerulei del padre incontrarono quelli neri della bambina, che strinse la bambola dai lunghi boccoli biondi al petto.
-Roxy, da la bambola a Kat, subito.- contastò il padre, ordinando alla figlia di restituire il giocattolo. Lei sbuffò e la lanciò alla gemella, che la prese al volo, quando la figura snella della madre comparve alle sue spalle. 
-Cosa è successo?- chiese stupita lei, sotto le risate della sua famiglia, così si strappò un sorriso e prese in braccio la piccola Roxy, che si strinse al suo collo con dolcezza.
-Mi dispiace, segreto fra padre e figlie!- ironizzò Duncan, avvicinandosi con Katline in braccio e stringendo con l'altra mano la sua adorata famiglia, che avrebbe protetto ad ogni costo.
                            ***
-Tanti auguri a te-
-Tanti auguri a te-
-Tanti auguri a Roxy-
-Tanti auguri a Katline-
-Tanti auguri a voiii !-
Il meraviglioso duetto che Duncan e Gwen fecero per il quarto compleanno delle bambine le fecero saltare dalla frenesia e dalla gioia.
Al centro della tavola c'erano tutti i regali delle figlie, lasciati da familiari e amici di ogni genere, con in mezzo posta una torta, che al solo sguardo avrebbe fatto venire l'acquolina a chiunque.
Con un piccolo gesto Duncan accese le 4 candeline colorate.
-Esprimete un desiderio e soffiate!-
-Mi raccomando non ditelo ora però! Altrimenti il desiderio non si realizza!-
Dopo pochi secondi le gemelline si guardarono in segno di intesa e all'unisono soffiarono in direzione delle candeline.
-Auguri!!!-
-Cosa avete desiderato piccole?-
A quella domanda Roxy si mise a ridere sotto i baffi.
-Hihihihi! Io ho già quello che voglio papà!-
Con un piccolo gesto la bimba mostrò un portafoglio.
Duncan alla vista dell'oggetto, ovviamente riconosciuto, si portò una mano sulla tasca non notando la presenza del portafoglio di sua proprietà.
-Brutta piccola furfantella! Ridammelo subito!-
-Prova a prendermi hahahahaha !-
Come un felino Roxy balzò giù dalla sedia, divertita, cominciando a correre per tutta casa tenendo stretto l'oggetto tanto prezioso e con il padre alla calcagna.
-Se ti prendo !-
Dietro all'inseguimento dei due c'erano gli sguardo divertiti di Gwen e Katline che alla vista di quella scena, tanto comica, non la smettevano più di ridere.
-hahahaha e tu Katline cos'hai chiesto?-
-Io ho già quello che voglio mamma-
-E cioè?-
-Noi che ci vogliamo tanto bene!-
-Oh Katline come sei ...-
I discorsi tra Gwen e la figlia furono interrotti dalla presenza di Roxy che, stranamente dopo esser riapparsa nel salotto insieme alle altre, versò per terra il liquido di una bottiglia di aranciata.
-Roxy? Ma che stai ....?-
-ROXY!!!! RIDAMMI IL PORTAFOGLIO!!!-
Alle grida nel padre la piccola peste si nascose tra le braccia di Gwen facendo un ghigno per nulla rassicurante e attendendo la sua amata preda.
-Eccoti qui! Non hai più via ... ohhooh!!-
E come un fesso, Duncan scivolò nel  piano ben studiato da Roxy cadendo a terra a peso morto.
-Questo è quello che dici tu papà!!! Hahahahahahahaha !!!!!!-
-Papà arrenditi. Roxy é un caso perso.-
-Non sei divertente Kat!-
                           ***
FINE FLASH-BACK

-Oh Katline ...- 
Le mani calde che fino ad ora aveva sentito nelle guancia bronzee si avvolsero invece attorno al mio collo in un abbraccio disperato.
-Papà non andare via -
Due lacrime scesero dai grandi occhioni blu mare della figlia e i suoi singhiozzi cominciarono a sentirsi.
Katline seppur ancora bambina non era stupida. Aveva intuito le intenzioni del padre e della sua grande paura, per questo aveva deciso di mostrargli i suoi poteri.
Per fargli capire che lei anche se volesse non potrebbe mai dimenticarlo.
I ricordi sono preziosi e per questo vanno custoditi.




Angolino di Lexy
Ehylá rieccomi qua!
Vi sono mancata?
*passa una palla di fieno e si sentono i cri CRI dei grilli*
-_-^
Beh che vi piaccia o no ho appena sfornato questo nuovo capitolo.
Che ne pensate?
Spero che la fiction vi stia incuriosendo perché vi assicuro che ne vedremo di tutti i colori qui ^^
Cosa é successo a Katline? 
Come ha fatto a mostrare a Duncan i suoi ricordi?
Lo scoprirete soltanto seguendo Their Magic!
Ok ora spegnamo la modalità Chris Mclean e torniamo sei XD
Prima di levarmi dalle scatole voglio far pubblicità alle fiction mie e quelle di Gwenny
-La principessa delle nevu
Scritta da moi
e
-Fighting and loving
Scritta da Gwenny
Detto questo 
Baci Lexy
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Lexy Angel