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Autore: Inverno    21/03/2014    5 recensioni
Ma una cosa che pochi sapevano mi fece infuriare ancora di più: dietro quel suo comportamento da strafottente e menefreghista, si nascondeva un codardo, un vigliacco, e quella facciata se l’era costruita solo per impedire agli altri di rovinargli la reputazione, ma la cosa che mi lasciò sorpresa fu che, la notte dell’anno prima, Harry aveva deciso di togliersi lo scudo per un po’, mostrandosi veramente per quello che era. E aveva scelto me.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lentiggini

 
 
(Se recensite vi regalo un biscotto ei)
 
 
 
 
 
Da qualche parte, in casa di Lee Adams, c'è una scrivania, un cassetto, una macchina fotografica, dei fogli stracciati pieni di citazioni e spartiti.
Dei libri, cappelli, quaderni, accendini, pacchetti di sigarette nascosti, lenzuola e letti troppo vuoti.                                                                        
E, sempre da qualche parte - proprio sotto agli occhi e alcune sul naso - Lee Adams ha una serie di lentiggini chiare che sono estremamente fastidiose e di troppo, un po' come lei.                                                      
 
 
 
 
Proprio in quel momento, avevo la sciarpa pesante di mia madre legata al collo, l'ipod a riproduzione casuale - Imagine Dragons -, una sigaretta in mano e lo sguardo di Harry Styles che mi trapassava i capelli castani.              
«Ti sta guardando. » bisbigliò Micol accanto a me, passandosi una mano fra i capelli biondi, un sorriso nervoso sulle labbra.            
Annuii solamente, non voltandomi nemmeno a guardare il ragazzo in questione.                                                                                               
 
Harry, invece, appoggiato alla ringhiera, non si faceva problemi a scrutarmi attentamente, passandosi una mano sulle labbra e sorridendo maliziosamente. Louis vicino, stava ridendo con Niall, su qualcosa che ignorava.
 Tirò fuori il pacchetto di sigarette e frugò nelle tasche in cerca dell'accendino, che molto probabilmente avevo io. Mi piaceva fissarlo di sottecchi, aveva qualcosa di strano che non riuscivo a capire, ma che mi affascinava moltissimo.       
«Lee. » il ragazzo dai riccioli scuri era proprio in piedi davanti a me, un ghigno fastidiosamente sexy stampato in viso.                              
Mi strinsi nel piumino, riparandomi da un brivido di freddo – e di paura – che mi aveva scossa proprio in quel momento.  «Styles. » alzai le sopracciglia in segno di saluto, mentre Micol era ancora più nervosa di prima. «Cosa c'è? »
«Niente. - rise, circondandomi un fianco con la mano, lasciandomi completamente sorpresa, dato che istintivamente mi tirai indietro velocemente. - Solo l'accendino. » disse ridendo e mostrandomi l'oggettino blu elettrico. Continuò a ridere –
ancora e ancora dio! -, facendomi un occhiolino e tornandosene dai suoi amici.
Ero certa che tutti avevano assistito a quella piccola scenata, e al pensiero arrossii ancora di più.                                                                        
«L-Lee?  »                                                                                      
«Cosa? »risposi scocciata. Il comportamento della mia amica mi aveva dato altamente fastidio, ma ancora di più Styles.
Ci avevo messo così tanto per cancellare quello che era successo l’anno prima, e avevo messo bene in chiaro che non volevo nessuna scenata che potesse destare sospetti.                                                         
«Harry Styles ti ha appena toccato il culo. » il suo commento poco carino non fece che darmi sui nervi, anche perché il suo tono risultò disgustato, invidioso e shockato.
Non era un segreto, sapevano tutti che Micol Evans era innamorata di Harry Styles e che sognava di portarselo a letto da quattro anni a quella parte.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
«Lo so cosa credi di fare, brutto stronzo. » « Ciao anche a te Lee. » Harry sorrise, mentre mi guardava attentamente. Ero ancora arrabbiata con lui per quello che era successo poche ore prima alla fermata davanti a tutti, e il fatto che non mi prendeva sul serio nemmeno in quel momento, mi fece sentire davvero inutile e sconsiderata.
«Ne abbiamo parlato, Harry, per favore. Non ricordi quello che ti ho detto? » il mio tono risultò dolce e calmo, ma ero tesa come una corda di violino, mentre aspettavo che quel decerebrato di Harry Styles mi regalasse la sua attenzione.
«No. Rispiegamelo. » disse, sorridendo ancora.
Forse mi vuole ascoltare veramente, pensai.
«Okay, allora. Non devi interagire con me, chiaro? E nessuno, – gli puntai un dito sul petto – nemmeno i tuoi amici, devono sapere quello che abbiamo, per sbaglio, fatto. Mh? » dissi, mangiucchiandomi un’unghia.
Speravo di essere stata abbastanza convincente, perché più di così non riuscivo a fare, e se Styles lo raccontava a qualcuno potevo perfettamente andare a sotterrarmi nel giardino della scuola.
«Perché? – aggrottò le sopracciglia e sembrò seriamente confuso per un attimo – Non ti è piaciuto quello che ti ho fatto provare? » sussultai spaventata, quando un ragazzo lo salutò e lui ricambiò con un cenno della mano.
«Nono, Harry. Il problema è che nessuno, nessuno davvero, può saperlo, okay? Fallo per me, per favore. » la sua espressione si addolcì, ma per poi tornare strafottente dopo pochi secondi e scoppiare a ridermi in faccia.
«Se me lo chiedi per favore… - i miei occhi si accesero e nel mio cuore fremette un barlume di speranza – allora è no. » scosse la testa, lasciandomi un buffetto sul naso, e, mentre osservavo le sue spalle larghe allontanarsi da me, sentii la rabbia attraversarmi tutto il corpo, e le mani prudere.
Harry uscì dal mio campo visivo, passandosi una mano fra i capelli, e l’irrefrenabile voglia di strapparglieli tutti si impossessò di me così forte che dovetti mordermi il labbro, per impedire alle mie corde vocali di urlare per intimarlo a tornare indietro.
Ma una cosa che pochi sapevano mi fece infuriare ancora di più: dietro quel suo comportamento da strafottente e menefreghista, si nascondeva un codardo, un vigliacco, e quella facciata se l’era costruita solo per impedire agli altri di rovinargli la reputazione, ma la cosa che mi lasciò sorpresa fu che, la notte dell’anno prima, Harry aveva deciso di togliersi lo scudo per un po’, mostrandosi veramente per quello che era. E aveva scelto me.
 
 
 
 
 
 
 



EIEIEI.
Allora, sono qui per pubblicare una nuova storia perché mi è venuta l’ispirazione, ma non ne sono molto convinta (come al solito d’altronde), quindi, se non arrivo minimo alle tre recensioni la cancello.
Quindi, che aspettate a recensire? Siete arrivate fino a qui, no?
Fatemi questo regalo :)
Eh niente, spero di vedervi al prossimo capitolo e, grazie infinite a chi leggerà. <3
Crediti a @foodporv per il banner!
Inverno.
 
 
 
  
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