Sogno o realtà?
21 marzo 2014, venerdì.
Stessa destinazione, stesso autobus,
stamattina.
Sono ormai alla stazione, e le porte dell’autobus si aprono.
Ringrazio l’universitario che mi lascia scendere dal bus prima di lui,
e scendo.
Come ogni mattina, vorrei sfrecciare via dalla stazione,
con la mia camminata che sembra più una corsa ma che non mi provoca affanno,
con l’aria frizzantina dell’EUR di Roma che mi pizzica le narici, ad appena le sette e mezzo di mattina.
Questa è la mia quotidianità, e mi piace.
Eppure, stamattina è diverso.
Appena alzo lo sguardo, scese le scalette del bus, vedo un ragazzo.
Non l’ho mai visto prima,
eppure l’ho sognato.
È stato nei miei sogni per tanto, e non ho mai capito chi fosse.
Neanche ora lo so.
Capelli neri, appoggiato alla banchina, un sorriso sulle labbra.
Il mio cuore ha perso un battito, per la sorpresa, penso.
Non ne sono sicura.
Forse l’ho guardato negli occhi per una frazione di secondo, ma è sembrato di più.
Lo so che mi ha seguito con gli occhi, anche se per poco.
Sono sfrecciata via, come faccio sempre.
Volevo piangere,
non riuscivo a respirare.
Che cosa mi è successo, stamattina?
[I fatti narrati sono veramente accaduti a me medesima stamattina, per quanto irreale possa sembrare.]