Questi sono i pensieri di Hermione dopo il ballo, spero che questo piccolo approfondimento vi piaccia!! In caso positivo pensavo di aggiungerne altri, magari per gli altri personaggi, fatemi sapere voi cosa ne pensate!!

 

HERMIONE

 

Se non sapessi che non é possibile, direi che sto cambiando.

Se ieri mi avessero detto che avrei ignorato una proposta cosi non ci avrei creduto, ma é successo. Ho seguito l’istinto e gli ho detto di no…

Se me lo avesse chiesto prima del ballo di Halloween non avrei potuto rifiutare, aspettavo che me lo chiedesse praticamente dalla fine del primo anno, e invece eccomi qui.

Gli ho detto di no.

Io ho detto di no a Ron Weasley.

E non per ripicca, come forse state pensando, ma perché mi sono resa conto che non sono innamorata di lui.

E’ uno dei miei migliori amici, lo sarà sempre, ma scendendo quelle scale, cercando con lo sguardo qualcuno che venisse verso di me, non erano gli occhi di Ron quelli che cercavo.

 E non erano neppure quelli di Harry. Scendendo la scalinata, con quelle scomodissime scarpe che mia madre mi aveva fatto compare per indossarle assieme al vestito che avevo acquistato con Ron e Harry durante le vacanze estive, stando attenta a non cadere, era il suo sguardo che avevo voglia di incontrare e magicamente è stato proprio quello che è successo.

Viktor mi aveva avvertita che la persona che mi stava aspettando mi sarebbe piaciuta, e io avevo accettato questo appuntamento al buio solo per ripicca, proprio perché quel testone di Ron continuava a prendermi in giro dicendomi che sarei andata solo con Viktor.

Lo sento ancora che mi prende in giro: “Hey, Hermione, che ne diresti, vieni al ballo con me questa volta? Come vedi te l’ho chiesto in tempo, cosi non mi dirai che ci vai già con quel tronco di Krum!”. A volte lo ucciderei!

Per una volta, in fondo, però ho preso la decisione giusta.

Se avessi accettato di andare con lui, adesso non sarei cosi fiera di me, anche se starei certamente meglio…

Ricordo l’ansia di scoprire chi fosse il mio accompagnatore segreto.

Scendendo le scale avevo mille occhi puntati su di me ma un paio in particolare bucavano la mia pelle, la mia anima e il mio cuore con la loro glaciale intensità. Quanto ho sperato che fosse li per me, stupendo nel completo nero con giacca alla coreana.

Quanto ho sperato che tra tutti fosse proprio lui il mio cavaliere, anche se credevo che fosse impossibile.

E invece, quando pensavo di andarmene perché nessuno si faceva avanti, proprio lui, esortato da Viktor si fece avanti, reclamando per se “il meglio”, come mi ha definita lui.

Draco Malfoy. Io e Draco… impensabile, eppure al ballo è successo veramente, sono andata al ballo con lui ed ero certamente la più invidiata di tutta la scuola!

Alla faccia di quello stupido di Ron! Neanche lui si aspettava che il vestito mi stesse cosi bene e che persino uno come Malfoy potesse essersi accorto che sono una ragazza!

Tutta la sera passata a ballare e chiacchierare, e non mi ha insultata una sola volta!

Ho passato la serata più bella della mia vita, ho imparato che anche io posso essere bella, agli occhi degli altri, ovviamente sempre che mi ci metta d’impegno!

Non sono solo una secchiona, sono una ragazza e questo l’ho imparato specchiandomi nei suoi occhi grigi.

C’è una profondità incredibile nel suo sguardo, se solo riesci ad avvicinarti abbastanza da poterlo guardare, ma guardare davvero. Nei suoi occhi ho visto dolore, dolore per se stesso. Nel suo sguardo ho notato una sfumatura di rimpianto, intanto che mi prendeva la mano, in giardino, intanto che si avvicinava a me per baciarmi, all’ombra di un platano. Ho capito che per lui non sarei più stata la “sporca mezzosangue”. Ho capito che aveva visto in me cose che neppure Harry o Ron o io stessa avevo notato. Mi sono scoperta passionale, ho capito che non mi devo vergognare di cosa sono diventata imbacuccandomi in maglioni larghi che nascondono le forme. Sto crescendo, sto diventando donna e devo dire che negli occhi di Draco ho visto che la donna che sto diventando non è affatto male.

Lui mi ha cambiata. Da quel momento sono cresciuta.

Ho capito che i miei continui battibecchi con Ron non erano un preludio dell’amore, erano semplicemente delle scuse per non iniziare neppure una storia che forse sarebbe finita male, magari facendo naufragare anche la nostra amicizia.