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Autore: Rosalie97    22/03/2014    5 recensioni
Cosa avrebbe detto Mike se l'avesse vista? Zoey era sicura che l'avrebbe odiata, guardata per sempre con disprezzo. Ma ora Mike non c'era più, ed a lei non restava che il suo peggior nemico.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Gwen, Heather, Mal, Zoey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Quando la canzone, The Haunting (Somewhere in time), finì, i due si guardarono, staccandosi lentamente e di poco. Stettero lì qualche minuto, mentre lui poggiava le sue mani sulle guance di lei, e lei poggiava le sue sulle forti spalle di Mal. Le loro labbra erano a pochi centimetri le une dalle altre ed entrambi avevano smesso di piangere, ma respiravano piano, quasi sorridendo. Cosa era successo? Possibile che bastasse una canzone per far sciogliere Mal?
<< Ti è bastata una canzone per diventare.. >> Zoey non finì la frase.
<< Cosa? Normale? >> Rise Mal, più simile al suo solito. << No, mi sei bastata tu. >>
Lei non poté fare a meno di sorridere, mentre una nuova canzone partiva, da sé.
Don’t give me love, don’t give me faith, wisdom nor pride, give innocence instead. Don’t give me love, I’ve had my share. Beauty nor rest, give me truth instead.
I due si guardarono, e Mal le sorrise piano.
<< Innocenza? >> Disse lei.
A crow flew to me, kept its distance, such a proud creation. I saw its soul, envied its pride, but needed nothing it had.
<< Innocenza >> replicò Mal, mentre sorrideva piano.
An owl came to me, old and wise, pierced right through my youth. I learned its ways, envied its sense, but needed nothing it had.
I due rimasero lì vicini, ad ascoltare la canzone in silenzio, mentre il treno correva veloce, e fischiava.
Don’t give me love, don’t give me faith, wisdom nor pride, give innocence instead. Don’t give me love, I’ve had my share. Beauty nor rest, give me truth instead.
<< Ha ragione, la bellezza non resta >> disse piano Mal, << ma sono sicuro che tu resterai sempre perfetta. >>
Zoey era scioccata, stava succedendo tutto davvero? Non poteva crederci, Mal che diceva quelle cose gentili e dolci.. Forse sotto c’era un trucco, un banale trucco per fregarla, avrebbe dovuto sospettarlo, conoscendo Mal. E le venne in mente di pensarlo, ma lasciò perdere, ormai era andata troppo oltre per fermarsi a pensare a ciò che era intelligente fare.
A dove came to me, had no fear, it rested on my arm. I touched its calm, envied its love, but needed nothing it had.
<< Nemmeno tu hai paura >> notò Mal.
<< L’avevo, e molta.. Ma.. >> Zoey non finì la frase, lasciando tutto in sospeso, per sorridere e scuotere la testa.
A swan of white, she came to me, the lake mirrored her beauty sweet. I kissed her neck, adored her grace, but needed nothing she could give.
<< Cigno bianco.. >> Sussurrò Mal guardandola profondamente.
<< Ti sembro un cigno bianco? >> Scoppiò a ridere Zoey.
<< Solo per la tua grazia >> replicò, e si baciarono, mentre le parole finali della canzone risuonavano. In un qualche strano modo, nella testa di Zoey si formarono tre immagini: un corvo che prese la forma di Mal, un gufo bianco che diventò, lentamente, Mike, e l’ultima, una colomba, che pian piano prese l’aspetto di Zoey.
 
 Zoey stava guardando fuori del vagone aperto, mentre si teneva con una stretta sicura per non cadere. Stavano passando sopra un altro ponte, e l’acqua del canale sotto di loro era blu scuro, alla luce della alta luna che regnava nel cielo. In lontananza vedeva anche un boschetto pieno di alberi sempreverdi dalla folta chioma scura.
<< Ehi >> Mal le si sedette accanto, mettendo via il telefono e le cuffie. Mentre lei se ne stava ad osservare tutto ciò che sfrecciava fuori del treno, lui era rimasto in un angolino buio, perso nella musica che lei ascoltava. Zoey lo vedeva perfetto, nel buio, perché quello era il mondo a cui lui apparteneva, in cui era a casa: il buio della notte.
<< Ehi >> rispose lei mentre lo guardava.
<< Cosa guardi? >>
<< Il paesaggio >> disse lei con un piccolo sospiro, mentre rivolgeva di nuovo gli occhi al mondo fuori del vagone; adesso si trovavano su un prato estesissimo, in cui in lontananza si sormontavano colline piene d’erba ora scura per la luce della notte.
<< Perché tutti fissano sempre lo sguardo fuori? >>
<< Cosa? >> Zoey non capiva di cosa stava parlando Mal, e lui sorrise piano, mentre si teneva talmente tanto forte da avere le nocche bianchissime, simili a scheletri, ad una prima occhiata, notò Zoey. Eppure era impossibile, perché Mal era forte, così diverso dal più magrolino Mike..
<< Tutto.. La gente, quando fa lunghi viaggi, o semplicemente si trova su un treno, un’auto o altro.. Guarda il paesaggio. C’è chi osserva il cielo con sguardo sognante, immaginando di volare come una rondine, o chi punta lo sguardo sui prati, sui campi.. Immaginando di correre libero.. Perché? >> Si voltò a guardarla, e lei non seppe cosa dire. Cioè, sul serio, che avrebbe dovuto dire? Lei non era Dawn, non capiva la gente come fosse un “libro aperto” come diceva sempre..
<< Io.. Non so.. Credo perché è bello immaginare.. Ciò che non si può avere.. >>
Mal sospirò, << Tu mi chiedevi come mai io la notte non dormissi e invece girassi per la città senza meta o andavo ad uccidere.. Era un modo per.. Passare il tempo. >>
<< Un modo per passare il tempo? >> Lei era confusa.
<< Io non riuscivo mai a dormire, perché mi immaginavo sempre te al mio fianco, cosa che mi ha sempre stupito non poco. Anche quando tu mi odiavi come mai io sognavo te. Non riuscivo a dormire perché ti vedevo al mio fianco e sapevo che non potevo averti. >>
Zoey non seppe che dire, non aveva idea che Mal provasse quelle cose. << Stai scherzando, non è così? >>
<< Non sono mai stato così serio in vita mia. >> Disse con voce ferma e sicura, e con occhi altrettanto fermi, fissi nei suoi, mentre il paesaggio scorreva alla velocità della luce.
<< Ma prima hai dormito.. Io.. >>
<< C’eri tu al mio fianco, poggiata alla mia spalla. Se mi fossi svegliato ti avrei trovata ancora lì, non saresti scomparsa insieme alla luce del giorno. Era questo che mi impediva di dormire, la paura di non trovarti.. Di non vederti.. Uno dei motivi per cui ti ho seguito è anche questo.. >> Abbassò piano la testa, distogliendo lo sguardo, per poi ripuntarlo su quello di lei.
<< Ma.. Perché non me lo hai mai detto? >>
<< Perché tu mi odiavi. >>
<< Ma perché eri odioso e ti vantavi delle cose orribili che facevi >> e la cosa incredibile è che è proprio per questo che io sono innamorata di te, ora. Avrebbe voluto aggiungere Zoey, ma lo tenne per sé. << Se tu ti fossi mostrato più gentile io ti avrei anche accettato.. >>
<< Ma ho ucciso Mike. >> Mal era disperato.
<< Ripeto, se ti fossi comportato più umanamente, io.. >>
<< Cosa? >>
<< Io ti avrei accettato! >> Disse lei sorridendo, << Io ti ho accettato! >>
Mal non sapeva che dire, sentiva un sentimento strano, mai provato prima di aver incontrato Zoey. Ciò che provava era felicità.
 
Nel frattempo, Heather si trovava nella sua stanza, distesa nel letto e più sveglia che mai: non riusciva a dormire, talmente era preoccupata per Zoey. Avrebbe voluto chiamarla, ma era tardi, e non era sicura di poter sopportare una discussione con lei. Si sentiva scoppiare la testa.
Fissò gli occhi sul soffitto bianco, rischiarato d’arancione dalla lampada che aveva sul comodino di legno vicino al letto. I capelli neri la circondavano, in contrasto con la maglia bianca che fungeva da pigiama.
Scosse la testa e si passò la mano sul viso stanco. Si alzò dal letto, diretta alla cucina, dove prese un bicchiere di vetro e lo riempì d’acqua freschissima. Afferrò il telefono. Sentire tutto quell’amore nell’aria.. Courtney e Scott, e Zoey che sentiva qualcosa per Mal anche se non avrebbe dovuto.. Le fece venire un senso di malinconia. Digitò il numero di qualcuno che non avrebbe dovuto per niente chiamare.
La sua voce suonò chiara.
<< Ciao, Heather, non mi aspettavo una tua chiamata ora.. Ti mancavo, non è vero? >> Si sentiva che si stava divertendo come non mai.
<< Ciao, Alejandro. >>
  
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