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Autore: Uptrand    23/03/2014    21 recensioni
Questo racconto trae ispirazione da Mass Effect la lega degli eletti da me precedentemente pubblicato. Post Mass Effect 3 con Shepard che ha salvato il consiglio, distrutto la base dei collettori, curato la genofagia, fermato la guerra tra geth e quarian e distrutto i razziatori.
Contiene descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
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Olivia con tutti i partecipanti si trovava nella sala d'osservazione del simulatore numero 3, essendo il numero 4 ancora in riparazione, da lì poteva vedere Steve prendere posizione sulla pedana d'inizio.
Mentre la prima squadra avversaria, formata da tre persone, aveva fatto la medesima cosa e si trovava dirimpetto a lui. Le regole delle scontro erano semplici: tre contro uno, Steve poteva usare armatura con scudi e fino ad un massimo di cinque armi, gli avversari potevano usare fino a due armi, niente scudi e solo un componente dalla squadra stabilito all'inizio poteva usare poteri biotici o tecnici, i proiettili utilizzati erano caricati a vernice e si era eliminati al primo colpo sull'armatura, lo scontro iniziava al termine della sirena, con un tempo limite di 10 minuti e pause di 5 tra l'uno e l'altro.
Il tutto era supervisionato da Petrovsky, in attesa delle riparazioni del 4 riteneva di non aver altro da fare, aveva accettato di supervisionare questo allenamento “speciale”, cosi definito da Olivia.
Non godendo delle stesse tecnologie di ultima generazione, il campo di battaglia simulato era di tipo normale, con mappe usate dalla reclute per esercitarsi.
Al termine della sirena, il soldato al centro venne colpito sulla visiera del casco prima di riuscire ad abbandonare la pedana, quello alla sua sinistra alla spalla sinistra mentre poggiava i piedi sul campo simulato, il terzo riuscì a raggiungere un riparo, per essere colpito al collo tramite un'apertura presente nella copertura.
Dalla sala d'osservazione Eren guardava allibito
«Meno di 15 secondi, ma stiamo scherzando? Ehi Olivia, hai dato a Steve qualche vantaggio che non sappiamo.»
«Non essere ridicolo Eren, ti ricordo che sono giorni che non mi rivolge la parola. Semplicemente Steve sta mostrando ciò che è sempre stato.»
«Un mostro di bravura ?» Chiese Mila
«Si Mila, un mostro. Nel corso della sua carriera militare ha sempre seguito una sola, semplice regola: fai il tuo dovere. Nonostante le note positive sul suo fascicolo, più volte è stato considerato freddo, cinico e brutale e so per esperienza che il fallimento non è un'opzione che prende in considerazione. Sono migliore di lui come capo, nei lavori di squadra e in qualche altro campo, ma dategli un obiettivo con una motivazione valida e lui lo raggiungerà, a costo di salire su una montagna di cadaveri, da solo o in squadra che sia. Il mio fratellino IDIOTA non è mai stato in grado di vedere i propri meriti, spero che questo serva a far cambiare l'opinione che ha di sé.»
«E quali motivazioni e l'obiettivi ha ora?»
«La motivazione è una delle migliori, la vendetta come anche l'obiettivo. Col primo annuncio l'ho messo in imbarazzo davanti a tutti e gli ho dato il motivo adatto per avercela con me»
«Ok, ma questi scontri a che servono?»
«Se compierà l'impresa di battere da solo l'interno corso cadetti di questa base, non potrà negare che  non è qualcosa che una persona da poco potrebbe fare, per questo ho detto che mi avrebbe affrontata per ultima. Ora ha un motivo per sconfiggerli tutti.»
«Però potrebbe anche perdere, non ha contro gente alle prime armi.»
«Prima regola che ho imparato da mio padre “Dai Fiducia”, sono sicura che il mio fratellino saprà farsi valere. Inoltre, il vantaggio dato dal numero totale degli avversari è fittizio, le regole dello scontro sono a favore di Steve e questo equilibra lo svantaggio del 3 contro 1, il resto è questione di preparazione.»
«Però indipendentemente da come andrà a finire, pensi di poter far pace con Steve? Abbiamo visto tutti la sua espressione, non credo che esista un termine per indicare quel livello d'incazzatura.»
«Su questo ti do ragione, non ho idea di cosa fare, posso solo sperare. Ma sono sicura che l'idea è giusta.»
«Scusate ragazze, ma sta per cominciare il secondo scontro e  sapete dirmi che fine ha fatto Lydia? Siamo arrivati assieme ma ora è sparita.» Chiese Eren che aveva ascoltato la conversazione
A questa domanda nessuno sapeva rispondere
Dopo sei ore Olivia prese posto sulla pedana.
Steve, stanco ma ancora in forze, fece lo stesso per poi togliersi il casco
« STRONZA! Voglio avere il piacere di farti il culo alla maniera classica. » Gettò via l'arma e i guanti rimanendo a mani nude,  camminando a passo deciso contro la sorella senza aspettare la sirena.
« Cadetti, abbandonate subito l'area. Ritirarsi!» Tuono Petrovsky dall'alto parlante
« FANCULO! » Fu la risposta di Steve
Va bene, ora sono decisamente preoccupata. -- Pensò Olivia, mentre lo vedeva avvicinarsi.
Aveva messo lei Steve in questa condizione e ora non poteva andarsene, buttò le armi divenute inutili e si diresse verso di lui togliendosi casco e guanti.
Sei sempre stato bravo a sorprendermi, questa volta però siamo entrambi nella merda e non so come faremo. --
Una vera zuffa può durare di solito un paio di secondi, il tempo sufficiente per accoppare uno o per metterlo in condizioni di non poter continuare la lotta.
In questo caso i contendenti erano entrambi giovani, in ottima forma, perfettamente addestrati e abituati a incassare colpi, Steve più robusto e Olivia più agile.
In queste condizioni, la faccenda poteva andare avanti per le lunghe, fino all'esaurimento fisico, a meno che uno dei due non avesse avuto la fortuna di assestare il colpo definitivo.
Non abbiamo molto tempo per concludere questa faccenda, al massimo qualche minuto prima che entrino a fermarci. Steve vorrà far veloce, quindi.... – ragionò tra se Olivia
Lei scattò in avanti, afferrò le mani del fratello trasformando lo scontro in una prova di pura forza che vedeva Olivia svantaggiata.
Approfittando della spinta in avanti di Steve, riuscì a costringerlo a cambiare postura e sfruttando l'occasione a colpirlo dietro il ginocchio sinistro con un'abile mossa di gambe. L’idea era di atterrarlo e immobilizzarlo.
Lui si piegò parzialmente sulle ginocchia ma resistette, mentre con la mano sinistra afferrava saldamente il polso della sorella, liberò con uno strattone il braccio destro portandolo all'indietro per un poderoso diretto che scaricò sul petto di lei.
Olivia cadde all'indietro tossendo violentemente e Steve la seguì nella caduta.
Fratello e sorella rimasero cosi, penosamente a terra sentendo l'uno il respiro affannoso dell'altro, senza dirsi niente o guardarsi.
All'improvviso e cristalline come una sorgente d'acqua vergine, si udirono delle risate provenire da entrambi.
 
Due giorno dopo, Olivia china sul pavimento aveva scoperto quanto potessero essere dure le piastrelle del bagno e difficile pulirne, al suo fianco Steve stava facendo la stessa cosa.
Sospirò al pensiero che quello era solo il terzo bagno e ne avevano altri due da pulire, peggio era l'idea che avevano ancora dieci giorni di punizione da scontare dei dodici dati da Petrovsky, per non parlare degli altri lavori dati. Ma aveva deciso di tenere tutto per se senza informare il capitano Prince, provvedendo personalmente alle punizioni.
«Steve posso farti una domanda?» Le cose tra loro stavano tornando alla normalità anche se lentamente.
«Dimmi.»
«Perché non mi hai colpito al volto? Potevi farlo.»
«Ehm...ehm...ho avuto un attimo di lucidità, prima di colpirti. Mi sono chiesto, che sto facendo a mia sorella? Quindi ho colpito dove sapevo che potevo far meno male... Olivia, ero troppo arrabbiato per riuscire a trattenermi.»
« Fa niente, me lo meritavo. Dopo ti va di pranzare assieme e con gli altri?»
«Certo.»
« Olivia, avrei una domanda da farti. » Disse lui e lei annuì un assenso.
« Hh-hhooo  scc-ccconnn…» Olivia lo fermò sentendo che balbettava in maniera grave, da tempo il suo problema non si manifestava in forma così acuta.
Di qualsiasi cosa si trattasse rendeva suo fratello parecchio agitato, lei gli disse « Steve, calma e respira, sono io. Prenditi il tempo che vuoi e poi fammi la tu domanda. »
Lui si rimise a pulire in silenzio, lei fece altrettanto. Dieci minuti dopo lui ci riprovò
« Per arrivare ad affrontare te, ho sconfitto l’intero corso. Sono stato bravo? »
Lei gli mise un mano in testa e accarezzandolo gli disse « Sei stato bravo. »
Non ci furono altre parole e lei sapeva che sarebbe stato così mentre lui in silenzio si faceva accarezzare la testa.
Poteva non sembrare, ma nascosto da dei modi un burberi e scostanti Steve aveva un carattere emotivo e forse proprio per quello balbettava.
Ma era anche il motivo per cui ricercava, nella sua insicurezza, i complimenti e i segni di apprezzamento da parte della sorella. Era sempre stato così in da piccoli, quando faceva qualcosa e prima che lo scoprissero i suoi genitori andava da Olivia .
Se aveva fatto bene lei gli accarezzava la testa e lui rimaneva timidamente in silenzio, se aveva sbagliato si trovava costretta ad aiutarlo a rimettere tutto a posto prima che i loro genitori lo scoprissero.
Come a cinque anni, quando convinto che cucinare fosse divertente aveva messo a bollire dell’insalata. Solo a fatto compiuto, come altre volte, gli era venuto in mente di chiedere a sua sorella se aveva fatto bene.
Andava sempre prima da lei, perché essere sgridato dalla sorella era meno spaventoso che esserlo dalla mamma o per ricevere doppia dose di complimenti se aveva fatto bene.
Olivia sorrise, essere in punizione con suo fratello non le sembrava poi tanto male. Distrattamente pensò che lei invece aveva ricercato sempre di più l’approvazione del padre, e che forse il vecchio detto secondo cui i maschi preferiscono la mamma e le femmine il papà non era così infondato dopotutto.
Solo non sapeva se il suo piano per far uscire il fratello dal suo guscio aveva funzionato. Escludendo lei, il loro confronto poteva definirsi un pareggio, lui era riuscito a battere un intero corso cadetti. Steve aveva capito che come soldato aveva talento?
Avrebbe voluto chiedere e fare domande ma vi rinunciò, con suo fratello poteva solo aspettare e concedergli il tempo necessario ed essere pronta ad aiutarlo quando si fosse trovato nei guai.
- Certe cose non cambiano mai- Pensò
 
Inevitabile come sempre il tempo passò e non si ebbero altri eventi degni di sorta, tranne due. Sfruttando le ore libere guadagnate superando la prova di Petrovsky e un improvvisa disponibilità economica di Lydia, la squadra dei “Conigli” riuscì a permettersi un fine settimana di riposo sulla vicina Terra, la meta era la città di Roma.
Quando Olivia, sospettosa di quella improvvisa fortuna, chiese spiegazioni a Lydia ottenne presto la verità. Era sparita all'inizio degli scontri per piazzare delle scommesse con gli altri cadetti, questo le causò un sonoro rimprovero da parte di Olivia per lo stupido pericolo che aveva fatto correre a tutti loro. Se si fosse venuto a sapere, rischiavano tutti e cinque di essere sbattuti fuori da “La Guardia”, solo per fortuna Petrovsky non l'aveva scoperta.
«Beh, ecco....oltre a me è stato l'unico a scommettere sulla vittoria di Steve.» Precisò Lydia
Fedele al suo nome di città eterna, l'Urbe era sopravvissuta anche ai razziatori e sebbene alcuni importanti monumenti e opere fosse andate perdute, il Colosseo e il Cupolone ancora resistevano.
A quella vista, Eren non poté evitare di far notare una certa contraddizione al gruppo
«Non vi sembra strano che i razziatori siano venuti per sterminarci e cancellare ogni nostra traccia e  lasciano in piedi monumenti come questi a Roma o come il Bing Ben a Londra? Mi sembra una logica degna dei videogiochi, dove accoltelli uno al piede è muore e se gli spari alla stomaco vive.»
Gli altri non poterono che dare il proprio consenso.
L'altro evento riguardò solo Olivia e la camerata femminile.
Una sua compagna stava sfottendo Steve, usando il suo difetto di parola come argomento.
Olivia le si avvicinò
«Penso sia il caso che la smetti di spargere questa merda.» Le disse
«Oh...facciamo la parte della maggiore? E se ti dico di no?»
«La sala docce ha bisogni di una pulita. Mi dai una mano?» Entrarono nelle docce, chiudendo a chiave la porta.
Dopo qualche minuto Olivia usci com'era entrata, mentre l'altra mostrava un ampio livido sotto l'occhio.
La vita in camerata continuò come se nulla fosse successo, a un istruttore che notò il livido fu semplicemente detto che c'era stato un incidente nelle docce, che ci credesse o meno non ci furono altre domande.
Alla fine gli otto mesi del corso giunsero alla conclusione, circa il 55% dei cadetti era stato promosso al grado definitivo di Primo Tenente, tra questi la squadra dei Conigli i cui elementi erano tutti nei primi dieci posti della graduatoria della base.
Non rimaneva che ricevere i rispettivi ordini e salutarsi, Olivia aveva fatto domanda per il QG della Terra desiderando diventare un ufficiale di alto rango, Steve alla fine aveva deciso, con stupore della sorella, di far domanda per Vila Militar di Rio de Janeiro, alla domanda se voleva diventare N7 rispose « Per il momento mi va bene diventare N qualcosa.», Lydia era stata distaccata su un incrociatore, mentre Mila e Eren su colonie diverse della fascia di Skyllian.
Inaspettatamente, il capitano Price li convocò comunicando di avere nuovi ordini per ognuno di loro.
Il testo era lo stesso per tutti, cambiava solo il nome del destinatario. Veniva comunicato che da li a due giorni dovevano prendere un trasporto che li avrebbe condotti su Tuchanka.
La sorpresa finale, fu la firma di chi emanava l'ordine.
M. Lawson
   
 
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