È notte. La città, questa città, la notte da’ il peggio di sé. Ma solo quando fa così che è realmente viva. Le discoteche, i pub, i casinò… la notte, questa città è illuminata quasi quanto lo è di giorno. Anche se questa luminosità copriva l’effettiva oscurità che esisteva nella città. Perché un’ombra si abbatteva enorme quasi quanto la città. Mah, per me va benissimo quest’ombra… anche perché ci sono io a farla cessare di esistere…
Ecco. Escono dalla discoteca due persone. Sono un ragazzo e una ragazza giovani, anche se solo uno dei due lo è veramente; l’altro invece è apparente. Perché è un vampiro… dall’aspetto, deve essere un vampiro recente o, comunque, insignificante per il gruppo. Probabilmente era una neofita o, comunque, una principiante. Solo loro agiscono in questo modo. Sono fortunato: sono coloro che muoiono prima, vuoi per esperienza, vuoi perché sono ignare del pericolo. In un romanzetto da quattro soldi i due si sarebbero innamorati nonostante così diversi, che avrebbero passato vicissitudini inenarrabili… oppure, in un racconto horror, la vampira avrebbe ucciso il ragazzo e l’avrebbe fatto diventare un vampiro… e mille e mille altre combinazioni di storie che, a mio parere, sono ormai trite e ritrite. Senza offesa per chi le scrive, ovvio. Ma non si parla di loro due in questa storia. Non si parlerà delle mille possibilità che hanno quei due. Questa è la mia “storia”. Anche se è solo uno squarcio della mia esistenza.
Li seguo, facendo attenzione a non farmi scoprire. Anche se ho coperto il mio odore, non si sa mai cosa possa accadere in situazioni del genere… Un punto a mio vantaggio è che, avendo sempre cacciato in questa città, conosco tutti i vicoli e i tetti che la compongono… mi muovo silenzioso, come loro. Anche se non sono un vampiro, riesco a cavarmela bene. Chi mi sta seguendo lo sa bene…
Eccoli là, adesso girano l’angolo, entrando in un vicolo buio… tipico. I vampiri non sono originali… Insomma, abbordano sempre qualcuno per poi succhiargli il sangue in un vicolo cieco o in un luogo appartato… va bene che non devono essere scoperti, ma la monotonia di queste azioni… mah, ma non sono qui a interrogarmi sugli usi dei vampiri. Prendo il mio fucile di precisione, sulla schiena, e punto alla testa della vampira… ma un imprevisto turba il mio piano. C’era un altro cacciatore di vampiri alle loro costole… un altro di quei bambini stupidi. Da quando è uscito “Blade” e “Van Helsing”, al cinema, tutti vogliono far fuori i vampiri. Come se fosse facile. Quel Blade era un personaggio dei fumetti con tutto ciò annesso e connesso: aveva gli stessi poteri di un vampiro, mentre Van Helsing era l’arcangelo Gabriele… insomma, un raccomandato. mentre questi qua, cosa hanno? Niente, solo una serie di aggeggi che fanno da parodia a quelli del più famoso cacciatore di vampiri. Come se un umano normale potesse combattere alla pari con un vampiro frontalmente! Se hai fortuna, te la cavi e lo riesci ad uccidere; ma la maggior parte delle volte… non a caso i vampiri sono una stirpe di cacciatori; ho visto cosa possono fare a un loro nemico. E infatti succede quello che avevo predetto: il cacciatore sta avendo difficoltà a fare fuori la vampira sotto lo sguardo del ragazzo attonito. Puoi anche essere il Bruce Lee dei tiratori e dei combattenti corpo-a-corpo, ma difficilmente esci fuori da una rissa contro un vampiro. Soprattutto perché sono estremamente veloci e forti. Con qualche difettuccio, ma sono sempre delle potenti Adesso si è fermato; tiene alzato il cacciatore, in modo da ficcargli le unghie dentro la giugulare. Ripunto l’arma sulla testa della vampira. Prendo la mira e sparo.
Bang
Nice Shot! Il colpo filò alla meraviglia… il proiettile d’argento schizzò veloce, colpendo la testa di essa. Ma il sangue di essa diventò cenere… esattamente come il resto del corpo. Io mica sono così scemo da fare un corpo-a-corpo con un vampiro perfettamente sano… dopotutto, ho ancora l’esperienza dalla mia parte. Lo so, sembrerò vigliacco, ma chissene. L’importante è farli fuori, no? Poco importa la metodologia.
Il cacciatore cade a terra di culo, chiedendosi cosa mai sia successo. Te lo dico io. Hai avuto un angelo custode inaspettato. Mi giro di scatto, tirando fuori il mio coltello di argento. Colpisco il vampiro dietro di me con una pugnalata al petto. Lui mi guarda stranito. Le sue ultime parole prima di scomparire sono “Come…hai…?”. Amico, hai avuto sfiga. Avevo detto che era improbabile uscire da un corpo-a-corpo con un vampiro… beh, non se li cogli di sorpresa. Meno male che avevo i riflessi pronti… anche se sapevo già che lo avevo dietro di me. Fortunatamente, ho una discreta fortuna, quando si parla di cacciare i vampiri… Mi ha seguito fin dall’inizio. Come faccio a saperlo? Perché io sento la presenza dei vampiri. Ma è una lunga storia e questa volta non ve la voglio raccontare. Scivolo fra i tetti dei palazzi, invisibile, per tornare al mio appartamento. Ormai è mattina, quindi la caccia finisce qui. Che peccato… mi ero appena scaldato. Fa niente. Sarà per domani. Rimango sempre una spina nel fianco per quelli di questa comunità. Sarà perché ne ho fatti fuori parecchi, o sarà per il mio “Hobby”… Sono stati fortunati a perdere soltanto un uomo. Ah, non mi sono presentato a voi lettori… Che sciocco, permettetemi di rimediare a questo affronto (non che freghi molto il mio nome… anzi, potrei lasciarvi senza, ma non sarebbe bello).
io sono Jack “The Mad” Cratford, cacciatore serio (ma molto serio; mica pippe!) di vampiri, ex serial killer e ex soldato, odiato dai vampiri e dai cacciatori di essi. Il perché di questo soprannome e il motivo del loro odio lo scoprirete più tardi…