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Autore: danonleggere    23/03/2014    1 recensioni
Machiavellico: (agg. m. -ci) Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli.
Astuto, privo di scrupoli subdolo.
Avv. Machiavellicamente, con mezzi e comportamenti utilitari.
Un governante il quale perseguita il fine della conservazione del proprio potere con ogni mezzo.
cit. "Il fine giustifica sempre i mezzi"
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Machiavelli 6 Ecco un capitolo dedicato in moDDo speciale a Lituania, povero, l'unica persona normale in un universo di hetaliani.
BuoNNa lettura!






"Liet, Liet, tipo rispondi!" continuava a ripetere il polacco da almeno... cinque secondi. Giusto il tempo di selezionare il numero di Lituania dalla rubrica.
"Pron..." non fece neanche in tempo a dire il castano che una valanga di parole, tra le quali spiccavano 'tipo' e 'totalmente', lo investì.
Si allarmò subito.
"Liet, sei totalmente troppo lento a rispondere, io ho un problema!" urlò il biondo al telefono.
"Russia sta cercando di invaderti?" chiese il castano non appena riuscì a riprendere la parola pensando al peggio.
Polonia scosse il capo in senso di dinnego [al telefono].
Poi a Toris venne in mente che dopo tutto stava parlando con il suo migliore amico, che aveva un significato della parola emergenze molto diverso dal senso comune.
"La tinta rosa che avevi fatto ai pony è andata via?"
"Tipo no! Sei totalmente fuori strada!" rispose Feliks come se fosse ovvio "Ho trovato la soluzione AL problema."
"Ti ho già detto che non ti aiuto a cambiare le lampadine di casa in quel modo." lo anticipò il lituano. Una volta bastava e avanzava.
"Ma noo." si sventolò una mano davanti alla faccia Polonia "L'altro problema."
Lituania ci pensò un attimo su, poi, onde evitare di ricordare all'amico cose che fortunatamente si era scordato optò per un diplomatico.
"Non mi ricordo assolutamente di cosa stai parlando."
Perchè Toris era così tardo?
Eppure le prime volte che lo aveva visto gli era sembrato un tipo sveglio. Ma evidentemente era l'ennesima persona a non stare dietro ai suoi ragionamenti.
"Tipo ti sei dimenticato dell'ultima riunione?!"
La mente del castano ritornò subito al fatto degno di nota (unica cosa leggermente diversa dal solito successa) dell'ultimo incontro.
Gilbert che distruggeva i disegni di Italia.
O almeno, sperò che Polonia intendesse quello.
"Dai, vieni subito a casa mia." e riattaccò.
Toris scosse la testa sconsolato. L'ultima volta (il giorno prima) che aveva messo piede in quel luogo il biondo tipomane aveva cercato di assalirlo con dei fiocchi rosa e rossi perchè 'si intonavano perfettamente alla carnagione del castano'.
Ma facendosi coraggio si avviò.
Arrivato a destinazione rimase senza parole. Nel salotto (o almeno, una volta era quasi sicuramente un salotto) c'erano accatastati centinaia di festoni colorati (rosa) o decorazioni varie che ricoprivano pavimento e mobili.
Lituania si stava per avventurare in quella selva oscura quando notò il polacco intento ad attaccare tra loro pezzi di carta per farne una catena.
"Tipo non potevi arrivare un po' prima? Ho quasi fatto tutto io!"

Il castano dopo un pomeriggio passato a -non sapeva bene cosa avesse fatto- si avviò verso casa sua. Polonia aveva creato così tante ghirlande per tirare sù l'umore a Veneziano, ma ora basta.
Toris vedeva ovunque pallini rosa. Barcollò ancora qualche passo fino ad accasciarsi su una panchina.
Se avesse visto anche solo un altro fiocco o decorazione svolazzante avrebbe vomitato. Se lo sentiva.
Cercò di incamminarsi di nuovo, o per meglio dire, cercando di tirarsi in piedi. Quando vide una grossa figura coperta da un manto viola che pareva tremare.
Si avvicinò reggendosi al cancello di una casa vicina per capire cosa fosse quando dal terrore fece un salto indietro.
"Dove sei onii-san? Sò che sei vicino, vieni qua."
Al lituano si mozzò il fiato. Ora che guardava meglio quello non era un mantello viola, era l'aura che solitamente attorniava il corpo gracile di Bielorussia.
"Russia, ti sento, sei qua vicino. Vieni da me." sussurrò ancora la nazione invaghita della grande madre Russia.
Lituania fece un grande respiro e un passo avanti, tanto sarebbe dovuto passare di lì.
"Ciao Natalia!" cercò di farsi sentire, ma evidentemente oltre che dalla pioggia l'aura violacea riparava la ragazza anche dai suoni.
"Bielorussia, come va?" ...ma che aveva detto?
La platinata si girò di scatto verso di lui "L'hai visto?"
Non chiedere 'chi' per non fare la figura del... "Chi?" domandò Toris sgranando gli occhi. Polonia con quelli strass era allucinogeno.
"Il mio nii-san." rispose lei aggrappandosi all'albero che le stava a fianco. L'aveva visto lì l'ultima volta, e sentiva che era vicino.
"Lo stai cercando?" disse di nuovo Lituania. Perchè stare vicino a quella nazione con gravi squilibri mentali lo confondeva?
Sarà per il suo corpicino da bambola di porcellana, che sai che non si spezzerà se cade.
Gli occhi scintillanti come le lame che sta impugnando da... adesso? Quei piccoli pugnali che sembra che le compaiano tra le mani ogni volta che ne ha bisogno.
I suoi passettini col quale sta percorrendo il pezzo di marciapiede che la separa da Lituania. Con quelle scarpette nere laccate che darebbero fastidio a chiunque.
L'aura che quando è pericolosamente vicina pare soffocarti e mandarti in pappa il cervello.
"Ma sei ubriaco o cosa?" gli chiese Bielorussia.
Toris scosse la testa e le mani come a scusarsi, nel mentre però cercò di indietreggiare mettendo un piede in fallo. Cadendo.
Natalia si portò i pugni ai fianchi guardandolo con rimprovero, scosse la testa e disse "Se non reggi l'alcool non dovresti bere prima delle undici." e lanciando un ultimo sguardo all'albero se ne andò.
Il castano cercò di rimettersi in piedi barcollando, sembrava veramente ubriaco? Va bene che è stato Polonia a inventare la Vodka, ma non poteva essere in grado di emanarla tipo spore!
In ogni caso sarebbe stato lontano dai glitter per molto tempo.
Fece qualche passo e si appoggiò con una spalla all'albero di prima.
"Quindi ha detto che non le piace chi beve, da?" chiese una voce attutita da una sciarpa.
Toris si girò per rispondere quando si trovò davanti al viso un torace largo e coperto da un cappotto chiaro.
Alzò leggermente gli occhi e si ritrovò a guardare una sciarpa.
Dovette alzare anche il capo e si accorse di un sorriso inquiet... tenerosissimo.
Abbassò di colpo il capo "Sa-salve Russia-san." deglutì rumorosamente.
"Bielorussia ti cercava."
"Da." rispose il mio Ivan mettendo una mano sulla spalla a Toris "Hai fatto un buon lavoro." e se ne andò canticchiando una soave canzoncina.
"Kolkolkolkolkol..."
Lituania alzò una volta per tutte la testa. Russia si stava nascondendo su quel albero?!

Ivan si avviò verso la sua dispensa personale di alcolici, a Natalia non piceva la gente che beveva!
Insomma, non poteva aver capito male o frainteso le parole della sua sorellina, in quel momento di terrore.
Kolkolkolkolkolklokol...
Aveva trovato il modo di non averla sempre alle calcagna.
Kolkolkolkolkolkol!



Italia sospirò di sollievo al togliersi la parrucca platinata e le scarpette laccate.
Ma come faceva Bielorussia a stare comoda con quelle hai piedi?
Però doveva ammettere che si era divertito, quel vestitino gli ricordava quando era bambino.
Si struccò ripensando a Goldoni. Doveva ringraziare parecchio, quello spettacolo gli era riuscito mettendo in atto i suoi consigli.
Era grazie a lui se sapeva recitare così bene.
Finì di risistemarsi prendendo il foglietto su cui si era appuntato cosa fare, era sicuro di essersi dimenticato qualcosa, ma...

P-Germania-convincilo a fare la riunione Là. Chiedigli di uscire.    X
  -Manda biglietti ad America Canada (quello con l'orso)           X
Int-Austria- sabota piano.                                                       X
     -Giappone- fai fare tutto a lui. Ricorda la mail.                         X
      -Lillì-Vash- portare fiori di Olanda. Poi sistemare Svizzera.
C. Sfide-IMPORTANTE-Prussia e Ungheria- Non è difficile.        X
             -Nordici- Punta su Danimarca. PESCE.                             X
              -Spagna e Romano- punta su Antonio, Lovino conosce. VERDURE.X
               -Belgio- indirizzo nella rubrica di Romano. ROSE rosse?   X
                -ALCOOL- Parrucca bianca, vestito, scarpe, trucchi (lenti finte)
DEC-Francia-fa da dispencer. Gli esperimenti funzionano.         X
         -Inghilterra ^
          -Polonia- Farà lo stesso.                                              X

Eppure continuava a pensare di essersi dimenticato qualcosa...
Ma ormai era tardi, appoggiò il foglio da qualche parte e scese da suo fratello "Lovi! Dobbiamo prepararci pe andare alla riunione!"









Daxi, e con questo siamo quasi alla conclusione.
Ma che cosa vuole fare con tutte queste cose il dolce e tenero Veneziano?
E... era seriamente in cosplay da Biel?
Le risposte settimana prossima se lo studio non mi sommerge. CIAO!
  
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