Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: ILoveRainbows    23/03/2014    3 recensioni
Perdersi a Londra se non la conosci può essere spaventoso in un primo momento, ma cosa succederebbe se incontrassi una persona che ammiri, stimi: consideri persino il tuo eroe? Clara potrebbe scoprirlo e chissà...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 19

Con gli assistenti sociali non avrebbe potuto andare meglio. Nonostante la cattiva fama di Morgan capirono che ci teneva a sua figlia e che avrebbe fatto qualunque cosa per lei.
Alla fine del processo e di molte discussioni i termini dell'affidamento non furono cambiati e festeggiammo andando fuori a cena con anche Anna Lou che finalmente conobbi. Era una ragazzina estremamente socievole e solare, forse a volte un po' impertinente come il padre. Amava la musica e fui felice per Morgan. Un punto a favore suo, uno in meno per Asia.
Dopo aver conosciuto Anna passai parecchio tempo in sua compagnia. Era matura per una della sua età e si riuscivano a intrattenere conversazioni interessanti.
Quanto a Morgan, beh... Innanzitutto la casa tornò quella di una volta, dopo che Anna si era battuta per questa nobile causa. A quanto pare a nessuno piaceva quella rimodernizzazione.
Si può dire che fosse leggermente cambiato, aveva la testa un po' più sulle spalle, ma stiamo parlando di Morgan dopotutto e continuò ad avere i suoi giorni poco lucidi.
Gli ultimi mesi di scuola furono molto impegnativi e per un po' non vidi Mika, che era a Los Angeles per registrare un nuovo album. In quel periodo potei soppesare la verità del detto: la lontananza aumenta l'amore. Verissimo.
Però riuscimmo a sopravvivere e tornò a Milano giusto per la maturità. Nel periodo precedente mi aiutò Morgan a studiare, che, nonostante non avesse finito il classico per ripiegare sul geometri, si ricordava ancora qualcosa di quel periodo.
Poi ovviamente io e Cristiano ci aiutammo a vicenda. Lui avrebbe portato come tesina "i diritti dei gay", un tema forse banale, ma estremamente attuale e adatto a lui e fui felice di aiutarlo.
Io invece puntai sulle "cure palliative". È ero, il mio sogno era di diventare chirurgo, ma mi interessavo anche di questa branchia della medicina. Troppo spesso i pazienti terminali venivano abbandonati a se stessi.
Lui prese 100. Io 97. Ne fui felice. Mi ero predisposta un minimo di 90 e 97 era perfetto. Non ci credevo quasi.
Mika e io festeggiammo e non poco. Facemmo anche una settimana a New York. Ormai aveva capito che nemmeno io amavo il mare e preferivo una grande città (dove magari ero già stata), ma che potevo esplorare in ogni sfumatura. Così rividi anche Dave che si trovava lì per un breve periodo prima di tornare a Londra.
Il resto dell'estate la passai a studiare per entrare a medicina alla UCL (University College London). Sapevo che sarebbe stata un'impresa. Insomma, stiamo parlando di una delle università di medicina più prestigiose al mondo.
Marco e Michael avevano proposto di cercare di entrare alla Hopkins o alla Stanford o persino a Harvard. Ma oltre che costare tantissimo ed essere impegnativissime erano anche in America. Già Mika avrebbe dovuto viaggiare molto. Se fossi andata in una di quelle scuole avremmo rischiato di non vederci più.
Entrando alla UCL invece avrei potuto semplicemente vivere nella sua casa a Londra. Mika fu felicissimo della mia decisione. Lo avrei comunque visto poco fra X Factor, CD, concerti e tutto, ma era meglio di niente.
Quando diedero i risultati per sapere chi fra i migliaia di partecipanti era riuscito ad entrare in quell'università meravigliosa Mika era a Milano per un'intervista, ma fece venire con me suo fratello, con il quale durante l'estate ero diventata molto amica. Sapete quando si dice: ho avuto culo? Beh... Ebbi molto culo. Passai per un punto. Stentavo a crederci e dubito che voi ci crediate. Chiamai immediatamente Mika che si congratulò con me praticamente urlando. Quella sera tornò da Milano e andammo a festeggiare con la sua famiglia.
Pure Cristiano riuscì a coronare il suo sogno, giurisprudenza a Londra.
Ero la persona più felice del mondo, avevo tutto quello che volevo. Anche se la mia vita era molto incasinata.
Mia madre la sentii un paio di volte. A quanto pare aveva trovato un fidanzato e provai molto dispiacere per questo. Era rimasta quella di sempre, acida e rigida. Non le andava giù che stessi con Mika e che studiassi medicina invece di puntare su un lavoro sicuro che mi avrebbe sicuramente dato quello che mi serviva per vivere come lavorare come commessa in un negozio per il resto dei miei giorni. Ma non m'importava cosa pensava.
Quando iniziò l'università fui ancora più occupata e poi iniziò X Factor e Mika andò a Milano venendomi a trovare una volta ogni settimana. Per fortuna nella capitale inglese avevo la sua famiglia, Cristiano e qualche nuova compagno di medicina con cui avevo fatto amicizia.
Anche quell'anno X Factor andò egregiamente. Con Morgan ci vedevamo appena uno dei due aveva un momento libero e di solito era lui che veniva a Londra.
Passai egregiamente l'anno d'università e anche quello dopo e quello dopo ancora. Poi feci specializzazione in chirurgia e iniziai a lavorare in un ospedale facendo cose di base in attesa di riuscire ad arrivare al fatidico momento della chirurgia.
La carriera di Mika andava di benissimo in meglio se si può dire. Ormai tutti lo conoscevano e sempre più gente era attratta da quel ragazzo stravagante. Sì, nonostante tutto rimaneva lo stesso.
Anche fra di noi andava tutto bene. Le fan... Bah, alcune mi avevano accettata, altre avevano ancora istinti omicidi verso di me, ma ci avevo fatto l'abitudine.
Avevamo due carriere "full-time", ma questo non ci allontanava, anzi, rendeva i momenti insieme più importanti ed essenziali.
Prima o poi arrivò la questione figli. Eravamo entrambi d'accordo sul fatto che volevamo figli. Dopo averne discusso un po', molto poco perché giungemmo presto alla stessa conclusione. Avremmo adottato un bambino. Volevamo aiutare i bambini rimasti orfani. Ci sarebbero stati anche i figli generati da noi, ma anche adottati. 
All'inizio adottammo una bambina di cinque anni. Aisha.
Pelle scura, due grandi occhioni color cioccolato. Capelli più ribelli di quelli di Mika. Era un amore.
Ci unì di più di prima se possibile e, nonostante quello che molti dicono di avere un figlio, non uccise la nostra vita sessuale.
Tre anni dopo fu il turno di Nathan Michael Penniman. Assomigliava un sacco a Mika ed era adorabile. Un piccolo Mika che correva per casa rincorso da quello grande.
Inizialmente pensavo che due figli mi avrebbero rovinato sul lavoro, ma ormai ero conosciuta. Aneurismi e craniotomie erano all'ordine del giorno e nessuno osava discutere la mia autorità.

- Piccola Clara, sei qui? - Già, non ha ancora rinunciato a quello stupido modo di chiamarmi.
- Sono in studio. -
- Eccoti. - Entra nella stanza alle mie spalle e mi giro a guardarlo. Indossa una camicia bianca con qualche bottone slacciato e dei pantaloni blu notte.
Noto i pettorali appena accennati che negli anni sono rimasti, grazie al costante esercizio, sotto la camicia. Gli sorrido maliziosa e chiude la posta alle sue spalle.
I bambini sono da nonna Jonnie e non torneranno prima di sera. Ormai hanno dodici e quattro anni.
Abbiamo tutto il tempo per noi.
- Non trovi faccia un po' caldo? - chiede avvicinandosi pericolosamente. 
- Si, hai ragione. Ahahahhahah. - si avventa sulle mie labbra mordicchiandomi il labbro e cercando il contatto con la mia lingua. Fortuna che in studio ho un divano.

Non so come andrà avanti la nostra storia, ci sono ancora tante cose che vogliamo fare, insieme, ma chissà quali sono i progetti del destino per noi due. Spero che qualunque questi siano vadano di pari passo.


Il mio nome è Clara Gauthier e questa è la mia storia.



ANGOLO SCRITTRICE: eccoci giunti alla fine. Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e recensito o non. Ringrazio soprattutto come qualche capitolo fa Chiara e Nicole. Poi ringrazio Icanlive_underwater e RainAndFire per tutto e per avermi sempre seguito e supportato.
Quest'esperienza mi è piaciuta un sacco e spero che mi abbia fatto crescere un po' in quanto immaginazione e scrittura. Ho in progetto una slash con Mika dove cercherò di applicare tutto quello che ho imparato scrivendo questa fanfiction.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo finale. Se vi è sembrato troppo brusco o troppo melenso o troppo "a buon fine".
Spero di "sentire" alcuni di voi quando pubblicherò la slash.
Grazie mille
ILoveRainbows
  
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