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Autore: Evilcassy    23/03/2014    5 recensioni
E' passato un anno e mezzo dagli eventi di TS:W, e di Loki, improvvisamente, si perdono le tracce.
Nessuno sa che, su Nifleheim, vive proteggendo la Creatura il cui dominio, secondo una profezia delle Norne, sarà superiore a quello di Odino.
Ma le nubi non possono celare per sempre il Regno delle Nebbie dallo sguardo dell'Universo, né la Terra può sperare di scampare alla vendetta di Titano.
I destini di Loki, e dei Sette Vendicatori dovranno incrociarsi di nuovo.
Complicandosi ulteriormente, come se non lo fossero abbastanza...
[Sequel di The Seventh e The Seventh: Winter]
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Loki, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Seven Heroes Army [The Seventh Saga]'
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The Seventh:

Hellraiser




Part 9: Cloudin'


Chapt 9: Enter Burglar



Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque

[San Giovanni, Apocalisse].



"Grandioso!" Esclama Jane saltellando per l'emozione davanti al computer acceso: "I nani si dirigono verso di noi! Con un po' di fortuna, nelle prossime ore uno di loro potrebbe precipitare sulla Terra senza venire polverizzato dall'atmosfera!"

"Scommetto che anche i Dinosauri ne fossero entusiasti. Prima."

Jane colpisce il braccio di Bruce con un lieve buffetto: "Non fare il guastafeste! Sono minuscoli, non ci estingueremo per così poco. E poi la NASA ha già divulgato il preallarme, IronMan ne sarà già stato informato. Festeggiamo?"



"Signore, c'è una chiamata per lei da parte della NASA"

"Non ora, J.A.R.V.I.S., devo sedare una sicura rissa. Sarà sicuramente per la stella che ho comprato per il compleanno di Pepper; fai partire il bonifico, apprezzeranno."



Bruce sa come creare l'atmosfera.

Ha acceso le quattro candeline aromatizzate che chissà chi le aveva regalato chissà quando e le ha disposte attorno alla stanza. Due tocchi allo Stark-Phone e nell'aria c'è la voce di Celine Dion. Intreccia le dita alle sue e la guida in un lento, guancia a guancia, labbra a sfiorarle l'orecchio e a regalarle piccoli brividi. La pioggia che ha iniziato a scrosciare fuori sembra accompagnare la musica. Un bacio accennato alla fronte, una mezza giravolta, un piccolo, buffo casquè all'indietro.

Un rombo soffocato fuori dalla finestra. Un rumore famigliare.

Troppo.

Ancora a testa in giù per il casquè, Jane apre gli occhi:

Al di là del vetro, sul piccolo terrazzino del suo appartamento, Thor gronda d'acqua.

E stringe forte il Mjolnir.

Oh, cazzo.



"Signore, la NASA insiste."

"Forse sarà per ringraziarmi. Digli di lasciare un messaggio in segreteria, o di mandarmi dei fiori."



"Thor, non è come sembra. Cioè, lo è ma-"

"Ti consideravo un mio amico." La voce di Thor è un ringhio basso, vibrante di disprezzo e rabbia. Ha le vene del collo gonfie e la mano che stringe il Mjolnir è quasi livida. "L'amico a cui avevo confidato la mia angustia, che ha ascoltato le mie pene."

Jane si frappone tra i due, Bruce la sposta. Sta grondando di sudore e la vena sulla sua fonte pulsa: "Allontanati, ti prego."

"Non mi farà del male."

"Non è per Thor." Lo sguardo di Bruce è una supplica che saetta tra il Dio del Tuono e la donna. "Ti prego..."

"GUARDA ME!" Grida Thor. Il cielo è attraversato da un fulmine: cade su una delle palme del giardino incendiandola: "Non riesci neppure a guardarmi negli occhi, per il tradimento che mi hai inflitto? AFFRONTAMI! AFFRONTAMI DA UOMO!"

"Thor, ti prego, calmati... io non riesco a... a..." Bruce deglutisce e si massaggia la fronte: "Lo sai cosa succede, non voglio. C'è Jane. Ci sono Darcy, la Hill... altre persone. Non voglio coinvolgerle."

Gli occhi azzurri di Thor si spostano su Jane, appoggiata allo stipite della porta.

Disprezzo.

Jane si sente morire.

Thor afferra il bavero della camicia di Bruce e lo trascina sul terrazzino: "No, non coinvolgerò nessun altro. È una questione tra te e me. Ma avrò soddisfazione di questo affronto." Poi ruota il Mjolnir e punta al pieno deserto.



"Signore, ho Nick Fury in linea. Deve parlarle"

"Ma che due palle! Digli di chiamare la NASA, se ha voglia di chiacchierare!"



"Pronto?" Quando ho visto il numero di Jane lampeggiare sullo schermo del mio StarkPhone ho avuto un tuffo al cuore. Se prima avevo solo un presentimento, nel vedere Thor scheggiare via dal terrazzino, ora ho quasi la matematica certezza.

"Addison, siamo nella merda!"

Appunto.

"Hill, sei tu?"

"Sì, Jane è piuttosto sconvolta per parlare. Ascolta, hai accennato qualcosa a Thor riguardo una certa frequentazione di Jane?"

"Assolutamente."

"E la tua stronza metà?"

"Che io sappia ne è all'oscuro." Che io sappia simula indifferenza imboccando Hela.

"E allora come mai l'Hulk e Thor si stanno azzuffando nel bel mezzo del deserto del Nevada?"

"Oh, cazzo. Qualcuno si è ferito?"

"Nessun ferito e solo una vetrata distrutta, al momento. E Jane sotto shock. Non so i due contendenti, ma col cavolo che vado a sincerarmi della situazione."

"E fai bene." Chiudo la conversazione, getto il cellulare su un ripiano e fisso Loki: "Niente da aggiungere?" Lui finge il suo migliore sguardo innocente alzando una spalla con l'aria di chi proprio non sa di cosa si stia parlando. "Non hai parlato per caso con Thor di Jane?"

"Accennò qualcosa, mi pare, ma mi pareva tranquillo."

"Così tranquillo che ora se le sta dando di santa ragione con l'Hulk."

Piega la testa di lato: "Quindi tu sapevi che Banner e Jane Foster..." Scoppia a ridere: "Quindi tu e Stark ne eravate a conoscenza... o anche gli altri? Oh oh, grandioso! Ed ora cerchi di scaricare su di me la responsabilità?" Torna a guardare la bambina per infilarle nella boccuccia spalancata l'ultima forchettata di pasta. "Oh, Hela... la mamma ha i sensi di colpa. Sono brutti, vero?"

"Ma vai a farti fottere...!"

"Già fatto, ieri sera sul divano. I sensi di colpa ti ottenebrano la memoria?"


L'Hulk sbatte la faccia a terra colpito in testa dal Mjolnir. Si rialza con un urlo, afferra Thor per una caviglia e lo fa roteare sopra la testa, mollando la presa per scagliarlo contro le rocce della montagna più vicina. Il fulmine che la fa esplodere è immediato.

"Come pensavi che reagissi?" Urla Thor lanciandosi di nuovo all'attacco: L'Hulk smorza la carica con una pedata in faccia. Il Dio del Tuono si rialza di nuovo e lo stende con un montante sotto il mento e una ginocchiata allo stomaco. "Non è per il mio onore, ma per la mia fiducia tradita!" Manrovescio dell'Hulk, gomitata di Thor: "Come...hai osato... sapendo che pena..." L'Hulk riceve una martellata su un alluce: si mette a saltellare con il piede in mano, ululando e lasciando stare il collo di Thor: "...serbavo nel cuore. Era l'amore della mia vita, dannato!"

Il Gigante sbatte il piede a terra, gonfia i muscoli e grida a squarciagola: "HULK NO FREGA!"

"Ti rimangerai le parole..." Ringhia Thor.

L'Hulk urla.

Thor urla più forte.

L'Hulk ancora più forte. E sputa.

Thor si libera dalla saliva pulendosi la faccia con l'avambraccio e si lancia di nuovo all'attacco.



"Signore, è di nuovo Fury... "

"Oh, e va bene! se è davvero così insistente, passamelo..."

"Signorino, facciamo i preziosi oggi?"

"Hey Nick, tutto bene? Magnifica giornata oggi per una rissa, che ne dici?"

"Non ho intenzione di tirarla così per le lunghe. C'è un meteorite delle dimensioni di una cocomero ad uno sputo dall'atmosfera terrestre. A quelli della NASA - che per inciso ti stanno cercando da ore - trema il culo che possa non sbriciolarsi. Visto che è da quarantottore che non compari in televisione con una qualche impresa eroica, non è che potresti andarlo a far saltare per aria, nell'eventualità?"

"Posso postarlo su Instagram?"

"Postalo dove cazzo ti pare, basta che non faccia danni."

"Cercavo proprio un hasthag per oggi. Scalzerà #ThorInVegas dalla classifica!"

"Cosa?"

"Niente, Nick, solo un'allegra strizzata di capezzoli tra amici. Avvio una scansione satellitare per stabilire le coordinate presunte di impatto. Tu intanto... fammi un favore: Hai sottomano il Capitano?"

"Sta rientrando ora dal Medio Oriente, perché?"

"Perché avrei bisogno del suo spirito da paciere americano in Nevada..."

"Ma che cazzo...?"



Il paracadute di Cap - riconoscibile dal disegno, identico a quello sullo scudo - plana placidamente sull'erba ancora umida del giardinetto. Il Capitano si libera dalle cinghia fischiettando e salta sul terrazzino di Jane in tutta tranquillità. Guarda la finestra disastrata e commenta che forse gli sarebbe stato più utile un manutentore, piuttosto che un SuperSoldato: "Tra parentesi, Fury è stato piuttosto caustico a spiegarmi il problema. Potrei avere delucidazioni in me."

"Thor ha beccato Jane e Bruce." Spiega brevemente Darcy. "Non l'ha presa bene."

Steve si toglie il caschetto e la maschera e li appoggia sul tavolino della stanza: "E chi l'avrebbe fatto? L'Hulk si è scatenato?"

Darcy annuisce: "Pensiamo si stiano sfogando nel deserto."

"Ricapitolando: non ci sono feriti, la finestra è assicurata, Bruce è in versione Spaccatutto ma sono in mezzo al deserto. Qual è il problema?" Jane lo fulmina con lo sguardo, Steve sospira. "D'accordo, d'accordo. Andrò a dividerli! Qualcuno mi da un passaggio?"

"Scordatelo." Ribatte la Hill scuotendo la testa.

Darcy le rifila una gomitata nel fianco e alza la mano. "Conta su di me."

"Non ci pensare neppure! Laggiù c'è l'Hulk, che hai intenzione di fare? Non sai neppure la strada!"

"Ho intenzione di evitare un polpettone di Vendicatori. Si vedono i lampi in lontananza, prenderemo quella direzione: andremo sempre dritto, prima o poi troveremo qualcosa. In caso di attacco, so difendermi: il mio Teaser ha già steso Thor una volta. Cap è d'accordo."

"...veramente..."

Ma Darcy si è infilata scarpe e ha afferrato le chiavi del fuoristrada. Maria sospira esasperata e gliele strappa di mano. Poi estrae la pistola dai jeans e si assicura che sia carica e pronta all'uso.

Darcy solleva un sopracciglio: "E vai in giro abitualmente con una pistola in tasca?"

"Certo. Pensavi fossi solo felice di vederti? Andiamo, Cap. Sia ben chiaro che mi tengo a debita distanza."




Passa un weekend romantico con la tua ragazza. Sarà rilassante! Dicevano. Borbotta tra sé e sé la Hill, fuoristrada acceso e retromarcia già ingranata.

I fari illuminano quella che assomiglia in tutto e per tutto ad una di quelle aree desertiche che il governo utilizzava negli anni '50 per i test nucleari: montagne ridotte ad un colabrodo, terreno con più crateri della superficie lunare.

Thor dev'essere ormai esausto, i lampi ora non sono altro che blandi bagliori nelle nuvole e la pioggia ha smesso di cadere. Dell'Hulk nessuna traccia né visiva né sonora.

Steve ormai è sceso dalla macchina da cinque minuti armato del suo scudo e di una torcia e anche lui è uscito dal cono di luce dei fanali. Maria Hill impreca, rovista nel cassetto sotto al cruscotto, prende il pacchetto di sigarette e lo zippo marchiato S.H.I.E.L.D. E si accende una sigaretta abbassando il finestrino.

Ok, se entro cinque minuti Capitan Tuttiamici non ricompare, me ne vado. Io con l'Hulk non voglio averci niente a che fare.

Tamburella le dita sul volante.

Se Banner fosse ancora trasformato, ce ne accorgeremmo.

E se si fossero ammazzati a vicenda? Chi lo dice alla Foster?

Certo che anche lei, in quanto a uomini...

Hill getta a terra il mozzicone di sigaretta, scende dall'auto e lo schiaccia sotto la suola dell'anfibio.

D'accordo. Andiamo a vedere. Prima troviamo Artù e Lancillotto prima Ginevra la smette di frignare, prima riesco finalmente a godermi la mia ragazza.

La torcia illumina praticamente nulla. Da qualche parte, lontano ma non troppo, un coyote ulula.

Prenditi qualche giorno di vacanza. Rigenerati. Dicevano. Quasi quasi era meglio l'Afghanistan.

Anche perché in Afghanistan avrebbe gironzolato armata sino ai denti, e non solo con una pistola infilata nei Jeans, un cellulare che non prendeva neanche una tacca, ed una torcia talmente piccola da non illuminare neppure il cratere davanti ai suoi piedi.

Maria Hill ci ruzzola dentro in pieno.

Prenditi qualche giorno di vacanza. Anche se il Deserto sarà un po' noioso. Dicevano.




"Allora, allora: Thor, tu resta su quella roccia e Hulk, siediti anche tu." Steve resta impassibile davanti all'urlo dell'Hulk che lo investe. Piega appena la testa senza abbassare lo sguardo ed aggiunge: "Per favore." L'Hulk grugnisce e si lascia cadere a terra con un tonfo sordo. "Grazie."

Poi trova un fazzoletto nella cinta e lo porge a Thor, che si tampona il naso."Tutto a posto? Sembra rotto. Aspetta che te lo sistemo:" Gli afferra il naso con una mano e glielo raddrizza con un colpo secco. Thor soffoca un'imprecazione, l'Hulk si lascia andare un ghigno soddisfatto.

"Bene. Ora che vi siete sfogati a sufficienza..." L'Hulk ringhia un NO e scatta in piedi, ma l'indice alzato di Cap lo fa desistere e sedere di nuovo. "Sarebbe il caso di parlarne civilmente. "

"Non ho nulla da dire a questa bestia dissennata!"

L'Hulk urla.

Il dito di Captain America torna a farsi valere: "Thor, guarda che non sei d'aiuto così. Hulk, non è che potresti restituirci il Dottore, per favore? Il tempo di una chiacchierata, non lo tratterremo a lungo."

Il Gigante di Giada si sta già sgonfiando. Alla luce della lampada, il verde sfuma nel rosa brunito della pelle di Banner e le ossa scricchiolano mentre tornano nella loro dimensione originale. Banner ha l'aria stravolta e le labbra pallide del dopo trasformazione, i pantaloni ridotti ad un brandello lacero e sporco; Cap scatta appena in tempo per riuscire a sostenerlo afferrandolo per le spalle.

"Mi dispiace." Mormora il dottore, cercando di sostenersi da solo. Beve un piccolo sorso dalla borraccia termica che Steve gli porta alle labbra e ripete: "Mi dispiace." Thor non fa una piega, alterna il tamponarsi il naso con soffi di moccio e sangue. "Io e Jane... volevamo dirtelo, non sapevamo come. Non pensavo... non pensavo che saremmo arrivati a questo punto. Non volevamo ferirti, solo che... è stato più forte di noi, capisci?" Prende un altro piccolo sorso, riacquista un po' di colore in viso ma continua a respirare a fatica: "Steve mi è testimone, non volevo..."

"TU SAPEVI!?" Thor scatta in piedi e riagguanta il Mjolnir.

Preso in contropiede, Steve molla la presa di Bruce, che cade riverso all'indietro sbattendo la schiena e gemendo ad alta voce.

"Aspetta, aspetta! Non fare stupidaggini io..."

Un lampo attraversa il cielo.



Le ultime previsioni indicano come punto di impatto le coordinate 95° 55' 39.848' longitudine nord e latitudine 11° 19' 17.305 ovest, Signore.”

Si troverebbe?”

In mezzo all’Oceano Pacifico, al largo della costa dell’Honduras.”

Oh, perfetto, così dovrò come al solito provvedere alle selfie. Grazie tante, dannato meteorite! Si può sapere perché tutti vogliono coinvolgermi per un sasso che casca in mezzo all’Oceano?”

Signore, da un calcolo al momento ancora approssimativo della circonferenza massima del meteorite, la sua caduta potrebbe causare onde di almeno dieci metri, che colpirebbero le coste dell’Honduras in meno di dodici ore.”

IronMan spinge al massimo i propulsori: “Ma che razza di cocomeri si mangia Fury?”



Il molare sinistro di Steve dondola.

Non è mai successo da che gli è stato iniettato il Siero. Ma, d’altronde, non ha mai neppure ricevuto un Mjolnir in pieno viso. Ha la mascella tumefatta e gonfia e anche parlare gli riesce piuttosto difficile. Passandosi il braccio di Bruce dietro al collo e sollevandolo quasi di peso, si scopre a domandarsi se il dente cadrà o si risalderà come se nulla fosse accaduto.

Fhor, pef fafore, farefti smettefe di piofere?” Thor, qualche passo dietro di loro e sguardo miseramente rivolto a terra, alza appena il capo verso il cielo: la malinconica pioggerellina che li sta inzuppando cessa di colpo. “Graffie.”

La camminata silenziosa è interrotta solo dai gemiti di Bruce, quando con i piedi nudi calpesta un sasso appuntito o quando un osso o un muscolo si fa male più del solito. Quando inizia a lamentarsi di avere i crampi in tutto il corpo Cap se lo carica direttamente sulla schiena.

Sicuro di non darti fastidio?” Chiede laconico il dottore.

Figufati, fei una piuma pef me.”

Non è per quello. È che ho perso l’ultimo brandello dei pantaloni mezzo chilometro fa.”

Steve ridacchia, per quanto il male alla mascella lo permetta. Dietro di sé, sente Thor soffiarsi il naso nuovamente per coprire una mezza risata.

Dopo pochi secondi stanno tutti e tre ridendo apertamente.

Finché la torcia di Steve non illumina un Coyote alto quasi come una persona normale.

Molla di nuovo a terra Banner, che singhiozza, e Thor alza di nuovo il Mjolnir.

Fermi, stronzi!” Sotto la pelliccia del Coyote ci sono gli occhi azzurri di Maria Hill. Si libera dalla carcassa sulle spalle gettandola a terra e si pianta le mani sui fianchi, picchiettando il piede esigendo spiegazioni.

Che diafolo ti è succeffo? Non dofefi reftare in macchina?”

E tu non dovevi tornare in un minuto?” Ringhia di risposta, cercando di togliersi il fango dalla faccia. “Sono uscita a cercarvi. Alla cieca, per inciso. E sono finita in un fottuto cratere aperto con quel suo fottuto martello.” Thor abbassa il Mjolnir quasi a nasconderlo sotto il mantello. “Ed un Coyote ha cercato di farmi diventare la sua cena! Povera bestia illusa!”

Hill, forfe è meglio tornarfene alla bafe. È ftata una ferata pefante per tutti.”

Io no.” Mormora Thor. "Io…forse è meglio che torni ad Asgard.”

Oh, andiamo, Fhor! Hai appena combattuto come un dannato e farà paffata mezzanoffe. Fieni con noi e domani…”

Non posso affrontare Jane. Non posso ricevere il disprezzo per ciò che ho fatto.”

Faprà perdonarti.”

Bruce e la Hill piegano la testa di lato e si scambiano no sguardo, non troppo convinti dell'affermazione.

Ed io, saprò perdonare me stesso?” Il Dio del Tuono scuote la testa, poi rotea il Mjolnir e spicca il salto verso il cielo scuro.


Exit: light
Enter: night
Take my hand
We're off to never-never land


I Nani superstiti entrano nel campo visivo di IronMan: sono sette, il visore interno dell’armatura li sottolinea come target e li evidenzia quando sono sotto tiro. Passano l’atmosfera e si incendiano graffiando il cielo nero dell’Oceano con scie aranciate. Un grappolo di missili partono dall’avambraccio destro di IronMan, dritti e precisi colpiscono i meteoriti facendoli esplodere in una coreografica sequenza. Tony Stark riprende l'headbanging sul riff di 'Enter Sandman'.

Ripreso tutto, J.A.R.V.I.S.?”

Si, Signore! Complimenti, bellissimo intervento. Solo una precisazione: il meteorite…”

Dalle nuvole di fuoco il visore cerchia un altro piccolo frammento scampato all’esplosione.

Something's wrong, shut the light
Heavy thoughts tonight
And they aren't of Snow White


“Visto.”

Si tratta dell’asteroide soprannominato ‘Thorin ScudoDiQuercia”

Aprendo il palmo, Tony ammette che aveva pochi dubbi: “Vediamo come se la cava in uno scontro diretto con un sostenitore di Smaug.” Lancia un colpo con i propulsori: di nuovo il meteorite viene centrato e di nuovo esplode.

Solo un piccolissimo frammento, come una lunga scheggia, resta integro.

Dreams of war, dreams of liars
Dreams of dragon's fire
And of things that will bite

Tony alza di nuovo la mano, poi J.A.R.V.I.S. ne calcola le dimensioni – Quattro metri di lunghezza per una larghezza massima di due – e decide che non vale la pena sprecare altre energie per distruggerlo. Segue con lo sguardo il suo inabissarsi nell’Oceano senza alcuna conseguenza.

Sleep with one eye open
Gripping your pillow tight


Benissimo. J.A.R.V.I.S., imposta le coordinate di rientro e pubblica il video su Instagram e Twitter. Voglio l’Hashtag #IronManGotFireworks in testa alle preferenze di tutto in continente. E appuntati di ripubblicarlo per il Quattro Luglio.”


Exit light
Enter night
Take my hand
Off to never never land


Il personale di controllo circonda Mentore seguendo i parametri evolutivi della missione su molteplici schermi. Uno di loro alza due delle tre teste e annuncia l’entrata della Copertura nell’atmosfera terrestre, un altro elenca ad alta voce i dati di velocità, temperatura ed attrito. Un’altra conta i meteoriti esplosi.

A fianco del Re, il Generale stenta a trattenere un sorriso soddisfatto.

Un istante di silenzio, e poi l’annuncio finale: “Mio Signore, la Capsula di Copertura principale ha resistito alle esplosioni e ha impattato nell’Oceano come previsto.” I presenti applaudono, il Generale si lascia andare il suo ghigno.

Maestà, Ultron è ufficialmente inserito nell’ecosistema della Terra.”

Mentore annuisce appena guardando il Generale, ed è lui ad ordinare ad alta voce di attivarlo.

Temperatura della capsula esterna abbassata a livello. Inizio apertura.”

Iniziata acquisizione e sincronia con il campo magnetico terrestre”

Operazione preliminare di caricamento cognitivo dei dati terrestri.”

Signore, Ultron è abilitato e pronto a muoversi. Vuole che lo riportiamo in superficie?”

Il Generale sta per rispondere affermativamente, ma Mentore lo precede: “No. Lasciate che l’Uomo di Ferro si allontani. E poi iniziate con le procedure di destabilizzazione magnetica.”

Intendete interrompere le comunicazioni all’interno dell’atmosfera terrestre, mio Signore?”

Esattamente. Confondere, disperdere i terrestri. Creare panico nelle loro strade e nelle loro menti. E poi schiacciarli, come le formiche che sono.”




E alla fine, tra i nostri Nani c'era proprio uno Scassinatore. Ehehehe!

Non ho molto da aggiungere, direi che questo capitolo parla già abbastanza da solo...

Sappiate solo che sono ORGOGLIONA della coppia DarcHill. Mi piacciono da morire! <3

Non mi resta che ringraziarvi, come sempre, per il vostro supporto & Sopportazione! Grazie per lasciare un commento e grazie per seguirmi.

Spero che questa storia continui a tener viva la vostra attenzione... sino alla fine.

Grazie, Grazie, GRAZIE.

Come sempre, per ogni questione, rimando al mio ask

Alla prossima, se vorrete,

EC

   
 
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