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Autore: Milieth Malfoy    10/12/2004    5 recensioni
I tuoi Occhi. I tuoi Occhi dannatamente privi di qualsiasi forma di flebile Luce. Spenti. Soffici come la Neve che si scioglieva in un tormentato flusso di Divine Lacrime. I Tuoi Occhi..Molly. Gli Occhi che, Un'Anima Oscura Come La Mia, Scorgeva Nel Profondo Dell'Animo Inquieto, ed Amava..
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Molly Weasley, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I tuoi Occhi. I tuoi Occhi dannatamente privi di qualsiasi forma di flebile Luce. Spenti. Soffici come la Neve che si scioglieva in un tormentato flusso di Divine Lacrime. I Tuoi Occhi..Molly. Gli Occhi che, Un'Anima Oscura Come La Mia, Scorgeva Nel Profondo Dell'Animo Inquieto, ed Amava.."

.:Eyes Of Snow:.

Ti colsi distrattamente, sollevandoti con le mie lunghe dita aggraziate e sottili alla flebile luce danzante d’una Candela.
Ti rapii, con il mio sguardo seducente che ti tastava con curanza, facendo prevalere sul tuo Stelo quel che più ti rendeva una donna dagli inconfondibili pregi.
Quella donna cullata dalle amare lacrime che rigavano la sua corolla ben delineata, scolpita dalle mie Labbra Scarlatte.
Tendevo ad esaltare il tuo Dolore, per farlo trasparire anche a quelli che non riuscivano a comprendere il Sangue che sgorgava fluido dalle ferite sui tuoi rigati avambracci.
Perché io capivo, sai? Io capivo come annegavi nei tuoi Pensieri. Io capivo come sprofondavi in un baratro senza fondo, brancolando nell’oscurità…Sola.
Trafitta a Morte ed incorporea, come se nessuno potesse sentire il suo Pianto solitario nella dolce Notte che calava sul tuo Corpo spento.
Eri una Rosa Bianca e delicata, ch’emanava un profumo gradevole.
Eri una Rosa Bianca, color della neve poggiata al suolo, che si confondeva con i tuoi soffici Petali macchiati e tinti di piacevole e straziante Nostalgia.
Eri una Rosa, simbolo di Castità. Bellezza. Ambizione. Innocenza. Ma io vedevo quello ch’eri realmente.
Io scrutavo le tue spine cadere fragili a terra, e piangevo. Piangevo nel tuo dolore, distante…senza mai sfiorarti con un dito, per paura di farti Crollare Nel Buio.
Me ne stavo seduto, assorto. Ti fissavo. Fissavo la tua pelle vellutata e candida, addolcita dai tuoi capelli ramati ed elegantemente mossi, che contornavano il tuo viso scolpito di Ricordi.
Sorridevo. Sorridevo vedendoti lì seduta, come una tenera Bambina dalle espressioni adolescenziali, così straordinariamente simile a mia Madre.
Ora sono passati vent’anni, ed io, Severus Piton, non riesco ancora a trovare un giusto equilibrio in me. Non riesco ancora a trovare una motivazione al mio Vivere, come un corpo.. Come Un Cadavere..
Perché io ti vedevo. Vedevo il dolore macchiare i tuoi Occhi, quegli stessi occhi che, come Neve, si scioglievano, abbandonandosi in un tormentato flusso di lacrime argentee.
Non ne sapevo il vero motivo. Non sapevo perché tanto infinito dispiacere annegava nel tuo stelo, ma avvertivo il desiderio di stringerti a me e baciarti con un’indefinibile foga.
Avvertivo il desiderio d’intrappolare dentro di me la causa del tuo Pianto, in modo da farlo mio.
In modo da farlo ardere dentro di me e vivere il dolore come lo vivevi tu.

Ma ora è tardi.
Troppo Tardi.

Ora quell’uomo ti ha portata via, ti ha strappata al mio sguardo colmo di dolcezza.
E sei felice, vero Molly? Sei felice, con il tuo vecchio Arthur.
Ma lui non ha mai capito i tuoi strani comportamenti, non ha mai capito perché t’infliggevi tutte quelle dannate ferite al braccio. Al polso.
Perché lui non Vedeva nel tuo animo. Lui non vedeva oltre il sangue. Oltre la stupida crosta. Io sì.
Perché io sono come te.
Sono un’anima tormentata dall’oscuro silenzio, dalla mancanza e dalla falsità delle persone che mi circondano. Che mi hanno indotto a scegliere la via del male.

Ma ora è tardi.
Troppo Tardi.
Prima di morire, poserò una Rosa Bianca sulla tua futura Lapide, la coprirò di polvere e la bacerò, come avrei voluto fare con te in passato.
La poserò, la guarderò appassire come appassisti tu stessa, incorniciata dalle tue stesse perle di sangue.
Ti donerò la mia ultima lacrima. Ti donerò il mio ultimo Grido e il mio ultimo Pensiero, per poi Morire. Ucciso dal desiderio di averti con Me.

Perché ora è tardi.
Troppo Tardi.
Ora resterò imprigionato in questo mio freddo Sotterraneo, penetrando nei miei piacevoli ricordi…desiderando di tornare indietro e Vivere. Da Uomo. Vorrei semplicemente sollevarti, guardarti e dirti che ti amo..
Non m’importa come sei ora. Il tuo fisico ne ha risentito, perché hai riempito il tuo corpo cercando di colmare il vuoto nel tuo cuore.
Non pentirti. Io ti amo, Molly. Perché sei Tu.
E quegli occhi di Neve che, una volta, appartenevano tanto a te e ti rendevano quella dolce Bambina accecata dalle lacrime, ora rendono me l’uomo che ha imparato ad amare.
Quell’uomo che, sotto le scure vesti, l’indifferenza e l’odio, ha saputo Amarti e Piangere con Te e per Te.

Severus Piton,
Dedicated To The Lady “Eyes Of Snow” .


  
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