CAPITOLO 3
Jared P.O.V.
Shannon mi aveva
abbandonato!! Ok dovevo parlare con Tomo… mi stavo comportando come un
ragazzino!
Tomo mi ignorava
deliberatamente giocherellando con la sua chitarra.
- Tomo?
- Che
vuoi?
-
Parlarti
- Ah si?
Sentiamo la scusa che ti sei inventato stavolta…
- Ok mi
sto comportando in maniera strana con te
- Ma no?
non me n’ero accorto
- Hai
ragione Tomo, ma cazzo, dammi una mano… non rendermi le cose più difficili
almeno
- Ok
parla… ma non ti assicuro che sarò disposto a crederti
Non ce l’avrei mai
fatta a dirgli a voce quello che provavo, quindi decisi di agire. Tomo era
seduto su un divanetto. Guardava verso di me ora, ma teneva ancora la chitarra tra
le mani, come a volersi proteggere da me, a creare un muro. Mi avvicinai
prendendo posto accanto a lui sul divano, poi delicatamente gli tolsi la
chitarra dalle mani e la poggiai su una poltrona poco distante. Mi guardò
incuriosito ma mi lasciò fare. Restò immobile, in attesa che io dicessi
qualcosa.
Temevo di averlo deluso col mio comportamento, perché gli sguardi che mi
rivolgeva erano tristi.
Lo osservai per un attimo, poi delicatamente gli spostai una ciocca di capelli
che, come al solito, era caduta giù a coprirgli leggermente gli occhi. Era un
gesto che facevo abitualmente, ma la mia mano questa volta non voleva saperne
di allontanarsi. Indugiai accarezzando la sua guancia fresca, godendo della
sensazione che mi provocava.
Mi guardò senza capire
- Jay?
- Non conosco altro modo per dirtelo Tomo
Avvicinai lentamente le mie labbra alle sue, in quella che sembrava più una
carezza che un bacio. Chiuse gli occhi, restando immobile. Mi staccai da lui
senza approfondire il bacio, aspettando una sua qualsiasi reazione.
Mi guardò per un attimo in totale silenzio, pensai che mi avrebbe tirato un
pugno, invece parlò.
Mi aspettavo un tono arrabbiato, invece la sua voce era leggermente incrinata,
come se tremasse.
- Jay… che stai facendo?
- Volevi una spiegazione del mio comportamento… eccola
- Cosa ti aspetti che dica adesso?
- Non lo so, qualsiasi cosa Tomo
- Devo
andare… è… è meglio che io vada
Si
alzò e lasciò la stanza senza voltarsi. Probabilmente avevo fatto un casino. Ma
era giusto che lui lo sapesse. Non potevo e non volevo più fingere.
Shannon P.O.V.
Camminavo per il corridoio, al terzo piano del nostro albergo.
Ero andato a fare una passeggiata e me ne stavo tornando in camera. Da lontano
vidi Tomo che a testa bassa si dirigeva verso la sua stanza. Lo chiamai, ma
sembrò non sentirmi. Entrò e si chiuse la porta alle spalle.
Avevo un gran brutto presentimento. Mi fermai davanti alla porta, indeciso sul
da farsi, poi bussai.
Tomo mi aprì dopo alcuni secondi. Quando mi vide abbozzò un sorriso forzato,
poi se fece da parte per farmi entrare.
- Tomo? Stai bene?
Si limitò a scuotere la testa, senza dire una parola
- Cos’è successo? Hai parlato con Jay?
- Io… si
Non volevo forzarlo a parlare. Aspettai in silenzio che fosse pronto a
continuare
- Jared
mi ha baciato
- Ah… capisco
Me lo
aspettavo, ma sentirselo dire faceva tutt’altro effetto.
- E tu?
- Io… io non lo so.
- Tomo… cosa pensi? Cosa provi? Sei scosso? Sei arrabbiato?
- Non lo so Shan… Io…
- Cosa?
- Io non mi sono tirato indietro
- e questo ti ha sconvolto?
- Si… lui è Jared… e poi…
- Cosa?
- dio Shan è un uomo…
- Sei scosso perché un uomo ti ha baciato? O perché ti è piaciuto?
- Dio…
- Non c’è nulla di male se è così Tomo
- Io ho una ragazza che mi aspetta a casa Shan… certo che c’è qualcosa di male
- Quindi ti è piaciuto?
- Io… cioè… non lo so
Era
decisamente la conversazione più assurda che avessi mai avuto. Senza contare
che si trattava di mio fratello e del mio migliore amico.
- Vorrei restare un po’ da solo Shan
- Sei sicuro?
- Si
- Ok… se hai bisogno chiama
- Grazie
Lo lasciai. Decisi di andare da Jared. Bussai alla porta e mi aprì quasi
subito. Sembrava mi stesse aspettando
- Ehi… come stai?
- Hai parlato con lui vero?
- Già
- Mi odia? O qualcosa del genere?
- No Jay… è solo un po’… scosso
- Non volevo sconvolgerlo Shan, ma dovevo dirglielo, no?
- Hai fatto la cosa giusta… cioè… potevi dirlo a voce invece di baciarlo… più
che altro per la mia salute mentale.. ma va beh… fa lo stesso
Sorrise… sapeva che stavo cercando di farlo stare meglio. Sembrava così
indifeso. Come quando era piccolo ed aveva paura dei temporali. Veniva nella
mia stanza e cercando di mostrarsi indifferente mi chiedeva: “ Shan mi annoio,
posso stare un po’ qui?”
Sapevamo entrambi che era spaventato, restava in camera con me e solo così si
addormentava.
- Restò un po’ con te, vuoi?
- Si, grazie
Non era cambiato nulla infondo, lui era sempre il mio fratellino, ed io sarei
sempre stato lì per proteggerlo e confortarlo.
Per quella sera non parlammo più. Ci stendemmo sul letto e poco a poco sentì il
respiro di Jared farsi regolare.
Note di fine capitolo: Capitolo
un po’ corto…
Ma finalmente c’è il bacio!! Se di bacio si può parlare…
Grazie a:
Naty88
SweetPandemonium
Layla86
Bilalla (Era questa la coppia a cui avevi pensato??)
Le vostre recensioni mi fanno immensamente piacere!