Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: I_am_C    23/03/2014    0 recensioni
SE NON AVETE FINITO DI LEGGERE I LIBRI ATTENZIONE POSSONO ESSERCI SPOILER
La ribellione ha vinto, ma dopo anni dalla sconfitta di Capitol City un gruppo di discendenti di Capitolini scampati alla furia dei ribelli decide di vendicarsi e, riuscita a salire al potere applica una rigida forma di dittatura ristabilendo in tutto e per tutto gli Hunger Games. I distretti si rischierano tornando alle fazioni precedenti alla Ghiandaia Imitatrice; Il distretto 13 si è ormai distaccato da tempo e i distretti che si erano uniti alla ribellione dei settantacinquesimi Hunger games sono ridotti allo stremo dalle nuove leggi: la Panem del presidente Snow al confronto della Nuova Panem sembra ormai un dolce sogno...
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovi Tributi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il treno entró nella vecchia stazione dell'11. La costruzione era completamente in legno eroso dal tempo e, in alcuni punti, si vedevano segni di bruciature causate da incendi. Sotto agli imponenti stemmi di Panem, e a quelli meno maestosi del distretto, drappelli di pacificatori aspettavano l'arrivo dei tributi. Nel frattempo alcuni addetti al carico e scarico merci svolgevano frettolosamente il loro lavoro, evidentemente impauriti dalla presenza delle guardie. Una volta scesi dal treno i passeggeri, gli uomini dell'11 si occuparono dell'approvigionamento di quest'ultimo. Nella fretta un uomo andò addosso a Chiara, subito si scusò ma un pacificatore lo strattonò per un braccio e lo portò fuori dalla visuale dei ragazzi. Per tutta la stazione si sentirono le urla di dolore dell'uomo a seguito del rumore dei colpi che si infrangevano sul suo corpo. La ragazza provò a correre verso quel suono straziante, ma Eric la fermò, trattenendola per un braccio - No, resta qui.
- Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo permettere che lo puniscano per così poco - protestò Chiara.
- Lo so, non è giusto e neanche io sono d'accordo, ma farti picchiare non servirà a niente - si gustificò il mentore. Sembrava sincero e preoccupato, per un attimo anche un pò incerto, ma si ricompose subito - E ora andiamo, forza.
La ragazza però non demorse e si accostò ad Ian inziando a sussurrare - Secondo te come mai il pacificatore ha picchiato quell'uomo solo perchè mi è venuto addosso?
- Non lo so ma non dovresti immischiarti in queste faccende, ho paura che ti possa succedere qualcosa.
Sul volto della ragazza si dipinse involontariamente un sorriso, sostituito poi da un espressione rassegnata - Tanto peggio degli Hunger Games non può capitare ancora molto nei prossimi giorni.
- Sai  benissimo che non in tendevo quello, farò di tutto perchè tu sopravviva agli hunger games. - I due fidanzati si strinsero più stretti mentre camminavano per la stazione guidati dai pacificatori.
-Comunque, Capitol dovrebbe odiarci. Per loro siamo solo dei burattini da manovrare per ottenere consenso tra gli abitanti della capitale. Tifa per i tuoi eroi, piangi la loro morte. Questo è quello che vogliono, ma siamo anche pericolosi per loro - disse la ragazza appoggiando la testa sulla spalla del fidanzato  - lo dimostra la Ghiandaia Imitratrice, noi abbiamo un grande potere verso le masse. Siamo bombe pronte ad esplodere se ci ribelliamo - aggiunse guardando fisso gli occhi azzurri di Ian.
L'entrata nella città li distrò dalla loro conversazione. Un gruppo di ufficiali scortò i tributi fino al palazzo di giustizia. Camminando per le strade videro le persone che mendicavano, i feriti che cercavano un medico, i bambini che correvano chiamando le madri, morte, probabilmente. I ragazzi erano curiosi di sapere cosa fosse successo, ma nessuno osó fiatare. Persino Eric e Elis stavano in silenzio, lanciandosi qualche occhiata sospettosa di tanto in tanto.
Entrarono nel grande edificio grigio. Il sindaco scese di corsa le scale e accolse affettuosamente i ragazzi - Ciao, che bello avervi qui! Non sapete quanto sono felice di conoscervi - strinse velocemante le mani agli ospiti - spero possiate trovarvi a vostro agio qui, sebbene per poco.
- Grazie sindaco - disse Eric - ci troveremo benissimo.
- Ne sono felice - un uomo si avvicinó al sindaco e gli passó un foglio. I due si guardarono un attim0, poi l'uomo si ritiró dietro la porta da cui era venuto - scusate ragazzi, ma ora devo proprio andare. - si congedò il sindaco e risalí le scale lasciando da soli i ragazzi.
- Forza seguitemi - Eric li guidò giú per delle scale.
- Non credo che per di qui si arrivi alle nostre stanze - obbiettó Ian.
- Lo so.
- Ma vi dobbiamo parlare - aggiunse Elis, complice del mentore.
- Cosa dovete dirci? - chiese Vittoria.
- Non ancora, ci possono sentire qui. - Scesero piú giú. L'elettrice spalancó una porta nascosta sul muro ed entrarono in un locale buio. Accesero una luce. Otto sedie e un vecchio tavolo impolverati erano lasciati in quello che poteva essere uno stanzino - Bene, sedetevi.
- Cosa ci sará di cosí importante da trascinarci in uno scantinato ammuffito e puzzolente? - chiese Luke, con la sua vocetta da bambino ingenuo.
- Vi sarete accorti che qui l'atmosfera é molto tesa, no?
- Certo - rispose tranquilla Chiara - é per via dei controlli rigidi,  giusto?
- No, a quelli ci si sono abituati - Eric si era fatto piú serio.
Elis si alzó dal suo posto e andó a sedersi vicino al mentore - Sentite, non  sappiamo di preciso cosa stia accadendo, ma é qualcosa di grosso.
- Per il vostro bene, ragazzi, fate finta di niente. Ok?
- Come possiamo ignorare i morti sparsi sui cigli delle strade?
- Ian ascoltami, lascia perdere, é meglio - lo pregó Elis.
- Non posso - si alzó di scatto dal tavolo - qui é avvenuto uno sterminio! Non siete curiosi di sapere cos'é realmente successo?
- Su, Ian, non puoi parlare di sterminio, sono solo pochi morti e...
- Pochi? - anche Vittoria e Chiara si erano alzate - Non erano pochi i morti su quelle strade!
- Su ragazze, siate ragionevoli - Eric sembrava calmo, ma nella sua voce c'era una sfumatura di preoccupazione - ve lo stiamo dicendo esclusivamente per il vostro bene.
- Andremo a fondo di questa faccenda, per il nostro bene.
* * * *
Una delle nuove regole prevedeva che i tributi giá scelti assisstessero alle altre mietiture. Il palco del distretto 11 era identico a quello del 12, quasi tutto era identico, anche gli sguardi sconsolati della gente. L'elettrice dell'11 fece il suo breve discorso, poi si avvió verso la prima boccia. Pescó le solite due tessere e tornó verso il microfono - I tributi femmina, quest'anno, sono Enrica Aspenwood e Asia Appleblack - le due salirono sul palco, tutti erano con gli occhi su di loro, forse ci si aspettava che scappassero o che qualcuno si offrisse volontario. Ma non successe niente. L'elettrice aspettó che fossero completamente sul palco, poi le spostó un pó piú a destra - qui ragazze. Ora estraiamo i tributi maschi - aprí le tessere - Glauco Bayright e Tommaso Revenpine. -Questi si misero vicino a Ian e a Luke. Ian diede una pacca sulla spalla a Glauco e scompiglió i capelli al piú mingherlino. Poi i ragazzi vennero scortati verso il treno. Appena saliti, Chiara andó adosso a Tommaso - Venite all'ultimo vagone del treno dopo pranzo.
Mangiarono in silenzio. Nessuno fiatò. Il mentore degli altri tributi era un morfaminomane asociale di nome Brad. Al momento era chiuso nella sua stanza a fumarsi la pipa. I ragazzi del 12 mangiarono poco e si diressero velocemente verso la cabina a vetro, cosí l'avevano chiamata. Quelli dell'11, invece, si riempirono la pancia. Ma come biasimarli? Nel loro distretto il cibo scarseggiava ancora più che nel 12. Comunque, presto finirono anche loro di pranzare e andarono nell'ultima cabina. Entrando videro Luke intento ad analizzare un vecchio quadro, Vittoria e Chiara che sfogliavano un libro, Ian che guardava fuori il panorama - Oh, eccovi.
- Di cosa dovevate parlarci? - chiese nervoso Glauco.
- Che cosa sta succedendo? - taglió corto Vittoria.
- Intendi per le strade?
Tutti annuirono all'unisono - Non é normale. Cioé, - si corresse Chiara - sapevamo che non vivete nel lusso piú sfrenato, ma cosí é troppo.
Tommaso e Glauco sospirarono. Le due ragazze dell'11 sembravano assenti, su un altro mondo.
Ma nessuno rispose - Allora ce lo dite sí o no? - scattó Luke, ora piú serio e maturo.
- Be', da un paio di settimane, quelli di Capitol City continuano ad inviare hovercraft - fece una pausa di silenzio - che sganciano bombe sulla cittá.
- Perché?
- Non lo sappiamo.
- Non avete neanche una minima idea di cosa abbia potuto scatenare l'ira di Capitol? - provó a domandare Luke.
- No, non abbiamo mai trasgredito la legge e le esecuzioni sono state pochissime in questi ultimi tempi.
Rimareso in silenzio a guardarsi per qualche minuto, poi Glauco si ricordó di una cosa - Ho notato che non ci attacano a caso - estrasse un foglio dalla tasca interna della giacca e lo aprí sul tavolino - vedete, ho segnato dove sono state sganciate le bombe.
- É vero, sono avanzati lentamente verso la piazza - disse Vittoria.
- Hanno diviso il distretto in settori - aggiunse Chiara.
- Quindi hanno un piano ben preciso - urló allarmato Ian - non vi stanno punendo, é qualcos'altro.
- Puó essere - ammise Glauco.
- Diciamolo ad Eric - propose Luke.
- No!
- Perché?
- Ci impedirebbe di indagare - spiegó Chiara.
- Magari no - provó Luke - magari ci da anche una mano.
- No, non ci aiuterebbe - ribatté Vittoria.
- Hanno ragione, Luke - disse calmo Ian - ci aveva detto di non indagare, non sará felice di ció che abbiamo fatto.
- Allora lo diciamo a Elis?
- No Luke, non possiamo dirlo a nessuno dei due.
I ragazzi stavano per andarsene, quando, aperta la porta, videro Elis ed Eric ad aspettarli - Non dirci cosa?


ANGOLO DELLE AUTRICI
Ci abbiamo messo un po' ma ecco il nuovo capitolo.
Forse il carattere è un po' piccolo ma non riusciamo a cambiare dimensioni, ci dispiace.
Fateci sapere cosa ne pensate e grazie a chi legge la storia.
Bizzle e Cherry
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: I_am_C