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Autore: Saju    03/07/2008    0 recensioni
Un pò la storia di Temari ed i suoi amici...falò in spiaggia, gite, terme...un pò di tutto! ^^ PAIRINGS:neji/ten, sasu/saku, hina/naru, shika/?^^
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’indomani il tempo peggiorò nettamente e la pioggia sembrava non voler smettere di cadere

L’indomani il tempo peggiorò nettamente e la pioggia sembrava non voler smettere di cadere.

Sakura, nella sua stanza, si concedeva una doccia rilassante, mentre Sasuke tentava, impacciato, di rifare, in qualche modo, il letto.

- Amore! Mi passeresti l’asciugamano rosa? – chiese Sakura, urlando dal bagno.

Sasuke si guardò intorno e notò tre asciugamani rosa sulla sedia, assolutamente identici.

- Ehm…Sakura…-

- Ah, giusto, scusa. E’ quello rosa con una piccola “S” cucita in basso a destra…- spiegò la ragazza.

- Tieni…- disse il ragazzo, entrando in bagno incurante di bussare o chidere il permesso.

- Grazie…- rispose tranquilla Sakura, fasciandosi il corpo con l’asciugamano un po’ troppo corto, lasciando intravedere le cosce magre.

Con un altro asciugamano, più piccolo, prese a tamponarsi i capelli con delicatezza.

- Perché mi fissi? – chiese stranita al suo ragazzo, che stava ancora impalato sulla porta del bagno.

- Perché sei bellissima quando esci dalla doccia…- rispose con semplicità lui.

Sakura si sciolse come il miele e prese a baciare il suo compagno.

- Aspetta…solo quando esco dalla doccia? – chiese all’improvviso, scostandosi leggermente dalle labbra del ragazzo, inscenando un piccolo broncio.

- Certo che no, tesoro…Tu sei sempre bellissima! – rispose convinto lui, annusandole i capelli bagnati che sapevano di camomilla, per poi scendere a baciarle il collo, anch’esso profumato, ma di vaniglia. La risposta pareva averla soddisfatta.

Sasuke riprese a baciare la sua ragazza con passione, lasciando scorrere le mani sulla sua schiena vellutata.

Sakura, lasciò cadere per terra l’asciugamano che la copriva, aggrappandosi saldamente al suo compagno.

Il ragazzo esplorava il suo corpo nudo imperterrito, indietreggiando per la forza di quel bacio, fino a ritrovarsi entrambi distesi sul letto.

- Ma io ho appena fatto la doccia! – si lamentò, scherzando, Sakura, cercando di divincolarsi dalla presa del ragazzo.

- Vorrà dire che ne rifaremo un’altra, dopo, insieme…- ghignò malizioso Sasuke.

Sakura sorrise divertita, iniziando a togliere con amore la maglietta del ragazzo che le stava sopra a cavalcioni.

Finirono col fare l’amore, ancora una volta, ma anche quella volta fu speciale come la prima.

Dall’altra parte del corridoio, intanto, Ino se ne stava a gambe incrociate sul letto, sfogliando la solita  rivista di moda mensile.

Kin osservava le fronde degli alberi sbattere contro la finestra, sgranocchiando, lemme lemme, delle noccioline ricoperte di cioccolato, mentre Tayuya era un’elettricista improvvisata alle prese con la lampadina di una piccola baujour. 

- Secondo me, finisci col rimanere fulminata…- gufò, ridendo, Ino.

- So esattamente quello che faccio…rispose a tono la rossa, restando concentrata sulla baujour.

- Perché non chiedi aiuto a Kankuro? – propose Kin, vedendo l’amica in difficoltà.

- Giusto, lui sì che ci sa fare con l’avvitamento delle lampadine e cose del genere…- annuì Ino, alludendo certamente a qualcosa poco consone all’elettricità.

- Mi dispiace, ma ormai l’ho presa come una sfida personale. Ce la devo fare…- rispose con scioltezza Tayuya, senza badare all’allusione dell’amica.

 - A tavola! – Si sentì la voce squillante di Naruto, chiamare dalla cucina.

- Giusto cielo! Chissà che hanno preparato oggi i maschietti…- di soammdò Ino, uscendo nel corridoio.

- Naruto ha cucinato il ramen…- rispose fiera Hinata che stava aspettando le tre ragazze all’inizio delle scale.

- Il ramen ce lo si poteva aspettare solo da lui…- sospirò, con simpatia, Kin, scendendo le scale frettolosamente.

A tavola, mancavano all’appello solo Sasuke e Sakura, esenti per ovvi motivi.

- Shino, mi passi la salsa di soia, per favore? – chiese educatamente Ino,

- Certo, tieni…-

- Grazi, tesoruccio…- rispose una seducente Ino, schioccando un bacino sulla guancia a Shino.

- Oh buon dio! – borbottò il ragazzo, alzando gli occhi al cielo.

Ino scoppiò in una risata cristallina: - Ah! Avresti dovuto vedere la faccia che hai fatto! - .

All’udire quella risata, Shikamaru, per poco, non si soffocò con un filo di pasta.

Ino aveva riso, ma non era la sua solita risata da oca o malefica, era una risata spontanea, una risata che avrebbe potuto fare una tranquilla Sakura o Kin.

Che stesse cambiando il suo atteggiamento da supermodel? No, impossibile.

- Neji! Sei peggio di un bambino! – lo rimproverò Ten-Ten, pulendo la bocca al ragazzo come avrebbe fatto una mamma premurosa.

- Ten, ti prego…Lasciami almeno un briciolo di dignità! – la supplicò lui, cercando scansarti dal tovagliolo che teneva in mano Ten-Ten.

Kankuro e Choji risero divertiti per quella scena, guadagnandosi un’occhiata maligna da parte del ragazzo.

- Naruto, questo ramen era squisito! – disse Kiba con entusiasmo, prosciugando la ciotola con rumori molesti.

- Grazie, amico! – rispose contento Naruto, strizzando l’occhio alla sua Hinata.

- Ehi, Tem! Ti va di venire alle terme, oggi pomeriggio? – chiese Tayuya.

- Terme? – domandò spaesata Temari.

- Sì. Ci sono delle terme a circa mezz’oretta da qui. Ci sono già stata e sono davvero incantevoli! Ottimo per rilassarsi, specialmente in giornate come queste…- sottolineò la ragazza, guardando fuori dalla finestra la pioggia che non diminuiva, ancora.

- OK, andiamo alle terme! – esultò Temari, battendo le mani in segno di approvazione.

- Ehi, ho sentito parlare di terme? – s’introdusse la voce curiosa di Kiba.

- Esatto, terme…Vuoi venire? – chiese prontamente Kin.

- E chi se la fa scappare sta occasione! – acclamò il ragazzo con vigore.

Kin ricambiò l’entusiasmo di Kiba con un dolce sorriso che fece quasi arrossire il ragazzo.

- Shika, ci farai compagnia anche tu questo pomeriggio? – chiese Ino avvicinandosi al ragazzo.

- Non ci penso neanche…- replicò secco, accendendosi una sigaretta.

- Ehi! Non si fuma in casa! – lo rimproverò Tayuya.

- Tsk, che seccatura…- sbottò, alzandosi e uscendo dalla casa, fermandosi sotto al portico.

- Quel ragazzo non cambierà mai…- sentenziò tra sé e sé Sai, che aveva assistito alla scena.

Temari seguì i suoi movimenti con gli occhi, imbambolata.

Lo trovava paurosamente sexy con in bocca la sigaretta e lo sguardo menefregjìhista.

E già Ecco cos’è che piaceva a tutte le sue donne.

Ma a lei non piaceva solo lo Shikamru sexy o lo Shikamaru imprevedibile o quello arrogante. A lei piaceva Shikamaru, non poteva farci niente.

E più cercava di non incaricare i suoi sguardi, di evitarlo, di trattarlo male, più lui le stregava il cuore.

Odiava ammetterlo, ma il sentimento che provava per lui era decisamente troppo forte, come, del resto, lo era anche l’orgoglio.

Temari si alzò, tossicchiando, dal tavolo. Serrò una sigaretta tra le labbra e raggiunse il ragazzo fuori.

- Ehi…-

- Cosa fai, mi pedini? – chiese brusco il ragazzo

- Non montarti la testa, Nara, Sono qui per fumare…- rispose altezzosa, rilasciando una nuvoletta di fumo dalla bocca.

- Tsk, sec…-

-…seccatura…- completò lei, sorridendo maliziosamente.

- esatto…- affermò, restando a bocca asciutta,quasi.

Quella ragazza non si stancava mai di coglierlo di sorprese.

- Grazie per ieri…- cominciò Temari, quasi timidamente.

Un altro sbalzo d’umore, come vuolsi dimostrare.

- Non ho fatto niente di che…- rispose lui, modesto.

- Comunque, ribadisco che se fossi stata da sola, probabilmente non mi sarebbe mia e poi mai venuta in mente l’idiozia di chiudermi in uno sgabuzzino! – s’improvvisò scocciata la biondina, lanciandoli uno sguardo irritato.

Non era possibile. Ancora. Un altro colpo. Ogni volta che quella ragazza si addolciva un minimo, il suo maledettissimo orgoglio femminile prevaleva sempre.

- Possibile che tu debba sempre darmi contro? Non sei capace di fare la “gentile”, non dico per sempre, ma almeno per una volta? – domandò pacato il ragazzo, continuando a fumarsi la sua sigaretta.

Temari per poco non s’intossicava con del fumo, andatoli di traverso.

Lo guardò sorpresa di quell’affermazione.

. Sei tu che provochi…- sbottò incoerentemente.

- No, sei tu che sei acida …- rispose, sempre tranquillo.

- Tsk, fottiti Nara…-

- Sai dire solo questo? – la stuzzicò divertito.

- No, so anche mandarti a fanculo…- sibilò, buttando la sigaretta a terra e rientrando, sbattendo la porta.

Quella scenata li lascio un dolce sorriso sulle labbra. Già se lo sentiva. Quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire.

Seppellì la sigaretta sotto la terra bagnata, gettando un’ultima occhiata al cielo cupo.

Poi, sempre con la sua solita calma, salì in camera.

Temari bussò alla porta che separava le due camere.

- Kiba, sei pronto? – chiese la ragazza, entrando con sicurezza.

Shikamaru se ne stava impalato appoggiato al muro, con le braccia conserte.

- Kiba è già sceso…-

- Ah, ok…-

Silenzio

 imbarazzante.

- Tu non vieni? – domandò vaga Temari.

Lui doveva venire.

- Non mi attira molto l’idea di sguazzare sotto la pioggia…-

- Che checca che sei! Preferisci Star qui a fare da terzo incomodo a Neji e Ten-Ten? – chiese con tono quasi convincente.

- Rimangono anche Kankuro e Sasuke…-

- Ma tanto dormiranno…- rispose arricciando il naso.

- E poi non mi va di guidare…-

- Guida Shino, tranquillo…-

- Ehi! Lassù! Tem! Scendi che partiamo! – si sentì urlare la voce di Choji.

- , allora ci vediamo dopo…-

- Divertitevi…-

- Senza di te, ovvio che sarà molto più divertente! – lo provocò lei.

- Che carina che sei, seccatura…- mormorò in tono decisamente sarcastico.

Temari si limitò a farne il verso e scese le scale di corsa, raggiungendo Kiba e Kankuro che la stavano aspettando vicino alla macchina.

- Dov’è Nara? - chiese Shino , poco prima di salire sulla vettura.

- Non viene…- rispose la debole voce di Temari.

- Eh, no Shika! Sta volta…- Kiba schizzò dentro casa alla velocità della luce.

Salì le scale 4 a 4 e giunse in camera dell’amico.

- Si può sapere che cazzo ti prende? - sbottò Kiba, fermandosi sul ciglio della porta.

- Eh? – domandò il ragazzo, disteso sul letto.

- Perché non vieni? –

- Troppo faticoso…- rispose sbadigliando pigramente il moro,

- Nara, svegliati! Terme, bagno, relax, Temari…Va a finire che con quella non ci combini nulla sta settimana! – lo rimproverò il ragazzo.

- Ancora con sta storia? Ma se ci tieni tanto, provaci tu, no? –

- Davvero? – chiese sbalordito.

- Certo, sai cosa me ne frega…- rispose nel modo più naturale possibile.

- OK, allora buon pomeriggio! Ho una missione da compiere…- ridacchiò Kiba, scendendo le scale.

Un momento. Kiba ci avrebbe provato con Temari. Con la “sua” Temari.

Dopo qualche secondo di ricomposizione dei pezzi, Shimakamru balzò giù dal letto, cacciò alla rinfusa un asciugamano e il cambio nello zaino e si precipitò fuori casa.

- Shikamaru?! – disse sbigottita Temari, vedendo il ragazzo salire in macchina e prendendo posto accanto a Kiba.

- Ho un conto in sospeso con questo qui…- disse indicando il vicino.

Kiba ridacchiò sotto i baffi. Aveva messo alla prova l’amico che s’era fatto splendidamente abbindolare dalla sua messa in scena: Shikamaru aveva un debole per Temari, adesso ne era certo.

Mezz’ora dopo, le macchine furono parcheggiate in un’area riservata alle famose “Terme Misturi”.

Giunti all’ingresso, Tayuta indicò ai ragazzi gli spogliatoi maschili.

- Ci vediamo dopo…- sussurò Naruto all’orecchio della sua ragazza, cingendola tra le braccia e schioccandoli un piccolo bacio sulla bocca.

- A dopo…- salutarono le ragazza, dirigendosi negli spogliatoi femminili.

- Com’è dolce Naruto…- commentò sognate Kin, cominciando a sbottonarsi la camicetta.

- Lo so…- rispose Hinata che stava ancora su un altro pianeta.

- Come mai, invece, non è venuto Ssauke? – chiese curiosa Ino, sfoggiando le sue forme perfette, avvolte in un candido asciugamano.

- Era stanco…- rispose naturale Sakura, avvolgendosi in un accappatoio.

- Ehi Tem, non ti cmabi? – domandò sorpresa Tayuya, nel vedere tutte pronte tranne lei.

- Ehm…Iniziate pure ad entrare nella avsca, io vi raggiungo…- rispose un poco imbarazzata.

Decisamente imbarazzata.

A furia di passare 24h su 24 con le coetanee tutte magre, snelle e perfette le stavano salendo non pochi complessi.

- Ok, raggiungici…- salutò con la mano Sakura, avviandosi con le altre verso l’entrata della vasca.

Temari si lasciò cadere sulla panchina di legno, ancora con indosso jeans e maglietta.

Pochi minuti dopo, con molta calma, prese a spogliarsi.

Si fasciò le morbide curve in un asciugamano, s’infilò le infradito e uscì dallo spogliatoio per raggiungere le altre, e in culo alle sue forme.

Intanto, i ragazzi si erano già tuffati nell’acqua bollente e si godevano pienamente quel totale relax.

- Ehi, ehi Kiba…Vieni qua…- ghignò Naruto, avvicinandosi al separé di carta che divideva le vasche maschili da quelle femminili.

- Oh, no Naruto! Se quelle se ne accorgono siamo morti! – lo guardò spaventato l’amico.

- Io ho la mia ragazza, là dentro. Sono giustificato! – ribadì il biondino, cominciando a sporgersi dal separé senza dare nell’occhio.

- Tsk, che idioti…- commentò lapidario Shikamaru, lasciandosi

- Ragazzi, se la mettete così…- dissi furbo Shino, avvicinandosi alla parete di carta.

- Oh madre santa! Naruto, non pensavo che Hinata fosse piazzata così bene! – se la ghignò kiba, osservando il seno generoso della ragazza, intenta a parlare con Kin e Tayuya.

- Kiba, Smettila! Guarda qualcun altro, grazie…- e subito l’amico lo prese alla lettera, mangiandosi con gli occhi il fisico niente male di Kin.

- Ok, ma vogliamo parlare di Ino e Sakura? – obiettò Sai, stuzzicando Shikamaru col gomito.

- Siete penosi…- fu l’ennesimo commento del moro.

- Dai, Shika, vieni qua! – lo incalzò Chogi.

Kiba e Naruto si voltarono, prendendo per un braccio l’amico.

Lo trascinarono, a forza, contro la parete, girandoli la faccia in direzione del mezzo corpo nudo di Temari.

Poterono sentire l’amico sussultare e videro il suo volto infuocarsi timidamente.

Choji rise, seguito dalle risatine silenziose di Sai e Shino e dalle ghignate, invece fracassose, di Kiba e Naruto.

Shimamaru voleva solo sprofondare nell’acqua. Dannati Naruto e Kiba.

Le risate attirarono l’attenzione di Sakura che alzò lo sguardo e vide le facce sporgenti dei suoi amichetti, al di là del separeè.

Riunì le ragazze con disinvoltura e si acquattarono sotto la parete.

- Ehi, sono sparite! – ne uscì la voce delusa di Kiba.

- Non possono già essere rientrate…- si accertò Choji, alternando lo sguardo nella vasca vuota.

- Comunque…Ino è davvero una figa! – urlò Kiba, calandosi nell’acqua fino al mento.

- Eh sì, peccato che Sakura sia già di Sasuke se no un pensierino ce l’avrei fatto volentieri…- la buttò lì Shino, sospirando.

- Ehi, Shika! Hai visto Temari? – chiese ansioso Naruto.

Per tutta risposta, Shikamaru li tirò un pugno in testa e il biondino si mise quasi a piangere dal dolore.

In quel momento gli occhi di Kiba si dilatarono a dimensioni spropositate e la bocca rimase semi-aperta.

- R-ragazzi…- riuscì solo a balbettare.

- Che c’è? – chiese Choji, osservando l’amico evidentemente anormale.

Kiba fece un cenno con la mano di guardare in direzione della parete.

Le facce minacciose di Sakura, Ino e le altre affioravano dal separé, fissando i ragazzi con occhi colmi di sapore omicida.

- Eh-Ehi, Hinata! Amore! …- tentò di cavarsela Naruto, mentre Shikamaru e gli altri se la svignavano alla velocità della luce.

- N-Naruto…facciamo i conti dopo…- le disse calma Hinata, con un tono leggermente irritato.

Il ragazzo deglutì e filò, anche lui, nello spogliatoio.

Dopo aver risolto il “piccolo” malinteso coi maschietti, a suon di pugni, calci e giusto qualche tirata d’orecchie, i ragazzi fecero ritorno alla baita.

 

  
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