"Chiamami Usagi. Io posso chiamarti Ami?"

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Sei stata la prima persona a chiamarmi per nome.
Prima di esserci incontrate il mio nome era
stato pronunciato così poche volte; non avevo amici.

Cercavo di evitare ogni pregiudizio, dei già molti
che le persone avevano su di me.
E la mia famiglia era troppo distante da me,
dal mio cuore. Ho vissuto sempre da sola.

Quante volte piansi sopra i libri, che 
leggevo per rifugiarmi, credendo di poter 
raggiungere solo così i miei sogni.

Ma poi ho capito. Ho capito che rifugiarmi era un gesto 
codardo. Anche se avevo sofferto in silenzio, non
ero stata abbastanza forte per poter andare avanti
sorridendo, e affrontare la vita a testa alta.
Tu me lo hai insegnato.

Con te, ho imparato ciò che non avrei mai 
potuto apprendere appieno nei libri: la forza.
Sei andata oltre le apparenze, hai condiviso
le mie lacrime con le tue. Non ero più sola.

Ogni volta che un ostacolo ti si presentava davanti,
nonostante la paura tu eri pronta per superarlo
e rialzarti nel caso fossi caduta.
Non saresti mai restata ferma davanti ad esso.
E' proprio questo che ammiro di te, Usagi.

Conserverò sempre ciò che mi hai insegnato.
Perché adesso... sarò io a proteggerti.