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Autore: Mary_la scrivistorie    23/03/2014    4 recensioni
Una sorpresa. Un viaggio (anche se breve). Una canzone.
Tutti dettagli che possono sembrare insignificanti, o banali.
Dettagli che hanno segnato la vita di Rose Weasley.
Genere: Fantasy, Fluff, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Sorpresa | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Dedico questa storia a te, lettore/lettrice che non conosco, perché con questa storia potrai provare le emozioni che io cerco di trasmettere e potrai diffonderle, a partire dal cuore…
Una noticina piccina prima di lasciarvi a questa storia, che a parer mio è una delle più romantiche (eh, lo so, in questo periodo il FLUFF mi domina…xD).
Il punto di vista è quello di Rose, come nel diario del quinto anno, la storia è collocata all’incirca verso novembre del suo sesto anno, e, beh, leggendo capirete il perché di quest’adattamento cronologico…

Careful Shock
«Odio le sorprese, lo sai.» sbuffai, mentre l’unico senso che potevo esercitare era il tatto, la percezione della mano di Scorpius che mi guidava. Nessun rumore. Nessun odore. E quella stupida di una benda mi copriva tutto il viso, nemmeno un minuscolo foro per spiare. Scorpius era preparato a tutto, a quanto pareva.
«Non è vero. Odi esserne all’oscuro, Rosie.», sghignazzò Scorpius.
«Il che è praticamente la stessa cosa.», precisai mentre lui mi strattonava verso la direzione opposta alla nostra.
«Non esattamente, Weasley.», notò lui, aprendo una porta.
«E dove sarebbe la differenza?» sibilai con voce piuttosto acuta.
«Piuttosto, pensa ad abbassare la voce, Rosie. Gazza potrebbe scoprirci.», osservò astutamente il ragazzo.
«Ma va? Ci scoprirà di sicuro, e io non mi farò scrupoli a rivelare di chi sia stata quest’idea geniale.» rivelai, con aria leggermente snob.
«Allora, dolcezza, sarà la nostra piccola Mission Impossible.» disse, baciandomi. È vero, quando mi baciava, chiudevo gli occhi, ma adesso non riuscivo neppure a localizzare le sue bellissime labbra, purtroppo.
Comunque, la sensazione di assoluto relax e assoluta libertà che provai mi rammentò quanta delicatezza Scorpius avesse, quanto ci tenesse a me, come se fossi una bambola di porcellana che si poteva rompere in qualsiasi momento.
«Posso dirti due cose?», gli domandai.
«Prevedo già guai, quindi la risposta è no.». Era proprio un bravo psicanalista.
«Nah, io sputo ugualmente. A) Non chiamarmi dolcezza. Mi fa sentire piccola e vulnerabile. B) Baciare quando sei cieca non è proprio il massimo.» valutai.
«Replica A) Ma tu lo sei, in fondo. Hai un cuore indifeso, che io devo proteggere. Replica B) Ma tu non sei cieca.»
«E cosa ti farebbe intuire che il ruolo di mio protettore è destinato a te? E sì, con queste bende è come se fossi una mummia cieca intrappolata.» ribattei anch’io.
«Mi basta baciarti e vedere come traballi e tremi, dolcezza. Io sono il tuo protettore, nessun altro può. E comunque, le mummie cieche intrappolate non possono essere così carine: hai visto troppi film babbani, allora.»
«Allora il punto A) l’hai vinto tu. Okay, contento? Ma il punto B) no: io non sono carina, alle elementari Charles Fray mi perseguitava dicendomi befana oppure un sublime oca
«Quanti anni ha questo Carlos?»
«Charles ha 18 anni, mi sembra. Lo riconoscerei ovunque: ha lo stesso ciuffo di carota di mio fratello, gli occhi piccoli e un naso sproporzionato. Era un ricco ragazzino di Cambridge.»
«Appena lo vedo lo trasformo in uno scarafaggio che farò danzare solo per te. Promesso.» mi sussurrò lui, con un bacio su un ricciolo. Provai la solita sensazione vertiginosa di quando lui era vicino/lontano, cioè in quei momenti in cui lui cercava di stuzzicarmi, in breve.
«E sarebbe questa la tua idea di proteggermi
«Più o meno. Come Rose e Jack.» rise.
«Ti ricordo che Jack è morto.»
«Davvero? Hermione non mi ha fatto mai finire di vederlo. Che peccato. Sembrava molto innamorato, anche se non quanto me.»
«Mia madre non ti ha mai perdonato il fatto che quella volta tu l’abbia chiamata mamma. Si fa chiamare così a malapena da Hugo, dice che è giovane e che noi la facciamo sembrare più vecchia di quanto sia. E così adesso neppure lei è contenta che io sia fidanzata con te, quasi al pari di papà.» specificai, con allegria.
«Scorpius Hyperion Malfoy. Il ragazzo impossibile – cioè, molto odiato.» citò altezzoso.
«Sembra una di quelle etichette che ti affibbiano nei licei babbani. Il popolare, il secchione, lo skateboarder…» commentai, mentre mi spostava verso l’esterno del castello. Attraverso le suole delle mie pratiche Converse percepivo che il pavimento mattonato era stato sostituito da erba tagliata. Perfetto. Ora sì che eravamo nei guai. Soprattutto se avevamo usato uno dei passaggi segreti.
Mi venne un dubbio, che fu accertato da un fruscio come di un velo dietro di noi.
«Scorpius!» lo fulminai. «Hai rubato il mantello di Albus!»
«Cosa non si farebbe per amore…!» sospirò melodrammatico.
«Non è divertente! Se James venisse a scoprire che Albus gli ha preso il mantello e tu a lui, credo che farebbe fuori entrambi! E poi me, magari.» dichiarai, e non potei mangiucchiarmi nemmeno le unghie, perché avevo quella stupidissima benda in volto.
«Rosie, scusami, ma io ho preparato una sorpresa meravigliosa per te e tu non fai altro che accusarmi. È un po’ spiazzante, come cosa.» parlò con voce ferita.
«Così impari a non dirmi subito di cosa si tratta.» dissi, ritornando al mio sorriso che lui non poteva captare.
«Ma fa parte della sorpresa! Sarebbe come se sapessi l’esatta lontananza delle stelle che brillano. Sarebbe triste e basta.» giudicò Scorpius, accarezzandomi la guancia – o meglio, la benda all’altezza della guancia.
«La professoressa Charleston, in tal caso, sarebbe felice di consolarti con una verifica e un bel telescopio in ottone.» replicai freddamente.
«Sei cattiva.»
«Anche tu.»
«Ha ragione tua cugina, sei proprio un’uccidi-sogni!» sbuffò, offeso.
«Ti rammento che Lily ti reputa uno psicopatico che ti entra nel cervello, quindi siamo pari, credo.»
«Già»
«Siamo arrivati?» mormorai con esitazione.
«No, manca ancora qualche minuto. Pensi di poter resistere?» domandò lui.
«Posso resistere a tutto, eccetto te.» rivelai.
Era vero. La verità più reale che io avessi mai proferito.
«Vieni qua, dolcezza.», e non ce n’era bisogno perché gli ero già appiccicata per il terrore di cadere. Mi tolse la maledetta benda e mi baciò. Finalmente. Cercai di lanciare una fugace occhiata al luogo intorno a noi, ma lui – anzi, le sue labbra – non me lo permetteva. Cercava di distrarmi in ogni modo, riuscendoci. Alla fine mi arresi e mi concentrai solo sul bacio, piacevole, tenero, dolce, come se mi stesse cullando.
Quando si staccò da me, a malincuore, fu rapidissimo a ricoprirmi gli occhi. «Dai, sbrighiamoci. Siamo vicini.»
«Non posso, Scorpius.», dissi, bloccata. «Mi hai pietrificata. Come se avessi usato l’incantesimo delle Pastoie Total-Body.»
Un riso soffocato. «Vuoi che ti de-pietrifichi con un altro bacio?»
«No, mi paralizzeresti di più. Adesso muoviamoci.»
«Ai suoi ordini, signora.» mormorò, ricominciando a guidarmi.
Non parlò per i seguenti minuti. Riuscivo a sentire il suo respiro irregolare, trepidante, e l’arrivo di una pioggiarellina leggera che m’inumidì i capelli.
«Rosie, puoi aprire gli occhi.» mi mormorò sfilandomi la benda. Prima di aprire gli occhi, mi concentrai sul battito affrettato del suo cuore. Ci teneva.
Quando li aprii, non credetti ai miei occhi.
Lo spettacolo idilliaco di fronte ai miei occhi era inconcepibile, incredibile.
Prima descrivo la parte normale – splendida, ma naturale.
Era ovvio che ci trovassimo nella Foresta Nera. Le piante erano sempreverdi e il colore dominante era lo smeraldo scuro. I rami rampicavano per tutto il sentiero, come a creare una siepe. La Luna era davvero enorme e splendeva su quel paesaggio. C’era un precipizio, poi, da cui si intravedeva il Lago Nero, che scintillava di argento alla luce lunare. Era già una cosa bellissima, ma poi…
Migliaia di uccellini d’argento volavano, formando nuvole luccicanti. C’erano unicorni che stavano rannicchiati e brucavano l’erba piena di pioggia.
Al centro di tutto ciò, c’era un quadro davvero perfetto, che ritraeva due giovani che si stavano tenendo per mano. La ragazza aveva una lunga chioma di capelli ondulati e rossi, due occhi azzurri intensi e delle labbra piene e rosse. Era davvero carina. E quanto al ragazzo…beh…sembrava scolpito ad arte. Era il mio Scorpius. Non c’era bisogno di altre parole per descriverlo.
«Ti va un picnic al chiaro di luna?» mi chiese con quel suo sorriso sghembo.
Ero ancora incantata. «D’accordo.»
Ci sedemmo per terra e io lo guardai. Era sereno, come se provasse la più grande gioia della sua vita.
«Cosa ti va di ascoltare?», mi mostrò lo stereo.
«Ti sei organizzato benissimo, a quanto vedo.» notai, con la voce rotta dall’emozione. «Gli uccelli…li hai creati tu?»
«Sì, Rosie. I tuoi libri di incantesimi sorprendono davvero.»
Forse dovevo essere arrabbiata che avesse consultato i miei libri, ma non lo ero.
«Metti una canzone degli Aerosmith.», suggerii, mentre prendevo una brioche di zucca.
Davanti alla sua faccia interdetta, scoppiai a ridere. «Sono una band babbana degli anni ’80.» mi affrettai a spiegare.
«Sì, vedo il cd. Canzone?»
Piegai la testa di lato e riflettei. «I don’t want to miss a thing»
«Non voglio perdermi una cosa» tradusse Scorpius, «è una bella frase.»
«E’ una bella canzone, soprattutto», decretai, «ma ora dimmi: perché tutto questo?»
Scorpius finse di offendersi. «Stasera a mezzanotte è il primo anniversario del nostro primo bacio.»
Ci pensai su. «E’ vero!», risi.
«Ne dubitavi?» mi chiese, e senza attendere una risposta, mi prese la mano: «Questo luogo si chiama Montagna – in quanto è un piccolo monte – del Paradiso, la cima più alta della Foresta Nera.»
«Hermione non me ne ha mai parlato!» strepitai, confusa. Mia madre sapeva ogni cosa di Hogwarts.
«E certo, l’ho scoperto io. Neanche Gazza ne conosce l’esistenza.» mi spiegò, e guardò l’orario: «Mancano 20 secondi a mezzanotte!»
Mi si avvicinò, mentre la canzone terminava e iniziava Still loving you, degli Scorpions.
10.9.8.7.6.5….
Scorpius era sempre più vicino, mi prese il viso tra le mani e io infilai la mia tra i suoi splendidi capelli biondi.
3.2…
Sorridemmo entrambi.
1…
Ci sfiorammo le labbra, esultanti, e diventò un vero e proprio bacio.
Ci interrompemmo quando sentimmo dei piccoli passi e poi una voce molto severa e arrabbiata:
«Weasley! Malfoy! Esigo immediatamente che mi spieghiate cosa ci fate qui, a mezzanotte, dentro la foresta!», gridò la McGranitt, che indossava il suo pigiama con i coniglietti.
Io e Scorpius eravamo a un passo dal ridere a crepapelle. Ci osservammo cercando di ritrovare il senno e – soprattutto – il buonsenso.
Giunse una nuova voce: «Rosie, Scorpius, scappate!!!». Era Albus che, trafelato, era in pigiama e indicava la prof. Le lanciò uno Schiantesimo – oddio, Al! – (senza che se ne accorgesse chi fosse stato) e noi fuggimmo verso il castello, con il ritratto, lo stereo e il cesto del cibo sottobraccio, io che persi anche una scarpa per strada e Scorpius che non riuscì a ritrovare il cd delle mie canzoni preferite – caduto durante la “fuga”.
Al non fu castigato perché la professoressa riteneva la vicenda un incubo notturno e James lo invidiò per molto, perché aveva Schiantato la Preside.
E quanto alla coppia Rose/Scorpius…di certo non era l’unico nostro episodio strano.
L’importante è che abbiate capito. Con la persona che ami di più, il senno, la ragione, il buonsenso non servono, puoi lasciarli in un cassetto e aspettare di ritornare all’altro mondo, più reale, in cui, invece, sono la tua salvezza.
FINE
 
Per scrivere questa storia ho cercato di inserire tanto, tantissimo fluff, come se fossero palle di neve. E alla fine…beh…un pizzico di follia rende il tutto più sfizioso ;)
Il titolo non ha un senso compiuto, credo che la traduzione più affidabile sia “Shock attento”, le due parole sono quasi opposte. Se uno presta attenzione, si sciocca difficilmente, no?
Spero che vi sia piaciuta come storia, spero di ricevere recensioni per migliorarmi (ormai è scontato) e vi lascio un po’ interdetti sul quinto anno…sapete già che il loro bacio sarà a novembre…vi aspetto.
P.S Scusate per il ritardo nell’altra storia a capitoli, ma la scuola è terribile e insistente in questo periodo J
   
 
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