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Autore: Hana S    23/03/2014    3 recensioni
La storia si svolge dopo l'avventura del film. Ora Jack e Sally sono sposati ed hanno una bambina. Racconterò come penso si possano svolgere la loro vita, cosa succederebbe se il Bau Bau tornasse e seguiremo passo passo la crescita della principessa di Halloween Town.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Skeletron, Nuovo personaggio, Sally, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 9 – Non potete nulla contro di me!

Skelbi e Sally si tenevano strette l’una all’altra, quando una creaturina si avvicinò.

«Scusatemi, ma sarebbe meglio andarsene»

«Si Love, muoviamoci prima che si accorga della nostra fuga» Sally si alzò e prese in braccio la sua bambina e si diressero verso l’entrata della grotta.

Ma improvvisamente delle rocce iniziarono a piovere dal soffitto, Sally riuscì ad evitarle riparandosi contro la parete, ma Love O’Drop fu colpita. Tante piccole goccioline si sparsero ovunque. Fortunatamente ritornarono insieme ridando forma alla lacrima.

«No, io non sono fatta per queste cose» piagnucolò «E poi, cosa è successo?» si sentirono delle risatine in lontananza e Sally sapeva bene a chi appartenevano.

All’interno della grotta si udì l’eco delle pietre che cadevano, Oogie Boogie si voltò e ridendo si rivolse a Jack.

«Starei ore e ore a discutere con te, Jack. Ma dobbiamo andare» detto ciò svanì e di lui rimase solo un’ombra che velocemente si diresse verso l’uscita.

“Dobbiamo andare” queste due parole riecheggiarono nella mente di Skeleton, non avrebbe permesso più a nessuno di far soffrire la sua famiglia.

Sally sentì un gelido vento sulla pelle, improvvisamente intorno a se comparve il campo delle zucche, rivide Skelbi com’era da neonata e le scivolò di nuovo via dalle braccia.

«No!» urlò e fu riportata al presente, tenne stretta la bambina che piangeva.

«Non voglio andare con lui, mamma …» ma il vento si fece più forte e divise madre e figlia. A Sally sembrò che la sua mano scivolasse lentamente sul braccio della bambina, le stavano portando via, di nuovo, una parte del suo cuore. Venne poi scagliata contro la parete e cadde sul terreno.

Jack accorse in tempo per vedere tutta la scena era attonito e per un istante rimase immobile.

«Papà!» era ancora immobile, chi lo stava chiamando?

«Papà aiutami!» guardò verso l’alto e i suoi occhi incrociarono quelli di una piccola creatura che lo stava supplicando.

«Arrivo Skelbi!» corse fuori dalla grotta e si arrampicò sulla montagna fino a raggiungere la cima. Ma non c’era nessuno.

«Bu!» si voltò di scatto e Oogie Boogie lo afferrò per il collo facendolo penzolare sull’apertura che dava all’interno della montagna cava.

«Davvero credi di poter vincere? Illuso, tra poco vostra figlia dimenticherà tutto e questa volta mi assicurerò che non possa mai più ricordare» Jack afferrò il braccio del mostro cercando di liberarsi.

«Soffri per l’eternità» detto lasciò cadere lo scheletro.

«Papà!»

Qualcuno lo sorreggeva e piano piano aprì gli occhi, il suo braccio destro ciondolava, mentre l’altro era appoggiato a qualcuno, che lo teneva per la vita portandolo chissà dove. Non ci mise molto a riconoscere la delicatezza di quelle mani.

«Sally …»

«L’ho visto dirigersi al suo vecchio nascondiglio, forse siamo ancora in tempo» Jack si ricompose e fermò la moglie.

«Siamo sicuramente in tempo!» affermò deciso «Ma tu torna ad Halloween Town e cerca aiuto, io vado a riprendere nostra figlia!» si scambiarono un tenero bacio e poi si allontanarono in due direzioni diverse.

In città c’era grande confusione, tutti capivano che qualcosa non andava. Quando una figura curva si avvicinò si temeva il peggio, ma rendendosi conto che si trattava della sovrana inizialmente furono colti da gioia; ma le condizioni di Sally rivelarono che stava accadendo qualcosa di terribile.

La donna riferì che la piccola Skelbi era tornata e con lei Oogie Boogie, deciso ad aggiungere dolore alla sua vendetta. Occorreva trovare una soluzione e mentre tutti si domandavano cosa fare, un’altra donna si fece largo tra la folla.

«Penso di poter essere d’aiuto»

«Signora Finklestein»

Le due si avviarono a casa Finklestein, ma inizialmente il dottore non fu entusiasta di aiutare Sally.

«Caro è importante, c’è in pericolo una bambina» irremovibile «Allora fallo per me!» a questo il dottore non poté più replicare.

Cercarono a lungo nella grande biblioteca di casa Flinklstein, ogni singolo libro fu scorso da cima a fondo.

«Eureka!» fu il grido di trionfo del dottore «Ora so come fare, ma dobbiamo agire in fretta!»

Jack corse a perdifiato fino ad arrivare dove un tempo sorgeva l’antro di quel mostro. Già da lontano scorse la luce emanata dalle candele sul fondo della voragine e qualcosa che pendeva sopra di esso. Una gabbia con dentro una parte del suo cuore.

Skelbi, chiusa nella gabbia sospesa, stringeva a se le ginocchia, nascondendo il suo volto. Non voleva più vedere niente e sperava che i suoi genitori non venissero.

«Cosa vuoi fare! Quando arriveranno te ne pentirai!»

«Smettila mocciosa, voglio solamente divertirmi ancora un po’. E poi cosa speri che riescano a fare? Non gli è andata bene pochi minuti fa, credi che sarà diverso ora?» il tono sarcastico dell’uomo nero la fece irritare.

«È inutile che mi fissi in quel modo, ma sono felice sapendo che presto la tua rabbia si trasformerà in dolore … non potete  nulla contro di me!»

«Cosa vuoi fare?»

«Uccidere Jack Skeleton»

Skelbi pensava a quelle parole, pronunciate con odio e rancore.

«Papà, non venire …» sussurrò nella fredda notte.

«Skelbi!» un urlo ruppe il silenzio e la piccola sollevò il suo volto. Vide qualcuno correre verso il luogo dove era imprigionata “non venire!” fu il suo unico pensiero.

Scattò verso le sbarre della gabbia che oscillò «Papà non venire! Ti vuole fare del male!» gridò tra le lacrime la piccola.

Jack si fermò, sentì la voce della sua bambina, stava soffrendo e qualcosa percosse il suo cuore.

« No Skelbi … quello che mi ha fatto sei anni fa, quello è stato il male più grande, non può farmi di peggio!» detto questo corse verso l’albero al cui ramo era stata posizionata la gabbia.

La piccola si lasciò cadere sul freddo fondo della sua prigione «Non venire papà …» singhiozzò in preda alla disperazione.

Era quasi arrivato alla gabbia, quando si alzò un vento impetuoso che portò con se nuvole e polvere.  Jack rimase immobile, il ramo oscillava pericolosamente. Anche se rischiava di cadere andò avanti.

«Dove credi di andare Jack?» Skeleton fu sollevato dal ramo e sballottato dalla tempesta, infine scaraventato sul terreno. La tempesta scomparve repentinamente ed al suo posto: l’uomo nero.

«Di pure addio alla vita Jack …» lo scheletro riuscì a scattare di lato evitando la scure che si conficcò nel terreno.

Oogie Boogie continuò a colpire in direzione dell’avversario, che non sapeva come ribattere. Fu quasi preso e indietreggiando inciampò, ma qualcuno afferrandolo gli impedì di cadere.

«Tutto bene, sire?»

 

Note:

Ciao a tutti,

perdonate l’ENORME ritardo, ma alla fine eccoci qui. Oogie Boogie cerca in tutti i modi di portare dolore a questa famiglia e ora vuole far fuori il re delle zucche! Ma …

Fatemi sapere come vi sembra il capitolo ^^ a presto :D

  
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