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Autore: BluRei    04/07/2008    9 recensioni
“La vecchia foto non mentiva. Seia Makimura possedeva un’impareggiabile bellezza serafica. Come aveva immaginato Sayuri, era un po’ più alto di suo fratello e più muscoloso. I suoi capelli non erano più così lunghi ma gli arrivavano sopra le spalle anche se lui li teneva legati con un elastico nero. Sicuramente Seia sapeva come trattare le donne, sfoggiò per la giovane ragazza uno dei suoi sorrisi più belli e la salutò”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10


"Luna-park"
( I fidanzati pagano metà biglietto )






“ Quando il freddo cominciò a farsi sentire e fu sazia di lacrime, Sayuri si asciugò, indossò il pigiama ed uscì dal bagno. Forse fu il caso o forse era destino, proprio in quell’istante Seia uscì dal bagno. Non poteva essere vero. Lei lo aveva sentito uscire. Un forte imbarazzo si dipinse sul volto di entrambi ”

- ¨ Forse sarà tornato dentro mentre piangevo, e così non l’ho sentito. Adesso cosa faccio? Cosa gli dico? ¨
- ¨ Io e la mia dannata fissazione per i denti! Mi ritrovo daccapo in questa situazione, mezzo nudo davanti a lei ¨

“ Seia indossava solo i pantaloni del pigiama e Sayuri, beh, che dire del pigiamino con i coniglietti, di Sayuri, certo non era il massimo dell’eleganza e della seduzione. Anche perché lei a sedurlo non ci pensava proprio, almeno quella sera. Continuarono a fissarsi per qualche altro istante e poi, lui, decise di rompere il ghiaccio ”

- Scusami, buonanotte!

- Seia…posso parlarti?

- Non hai bisogno di dirmi niente. Tu hai ragione, io vivo in casa tua e…

- NO! NON E’ VERO. IO NON DOVEVO PARLARE DI COSE CHE NON CONOSCO E NON CAPISCO…

- Un giorno mi piacerebbe potertene parlare.

- Perché non stasera. Tu tra poco andrai via. Vieni in camera mia.

- …

- Scusa, forse non…non ti sentiresti a tuo agio. Se vuoi vengo io in camera tua?

- ¨ Si, era proprio questo che intendevo. Tu ed io da soli in camera mia. Ma se per lei non ci sono problemi…se le dicessi di no potrebbe offendersi o, addirittura, pensare che non voglio parlare con lei ¨. Va bene.

“ Sayuri, appena entrò in camera di Seia restò sbalordita. Era così diversa da quella di suo fratello. Toshi era un tipo ordinato e minimalista, quella stanza invece, traboccava di oggetti, libri, dischi, quaderni ed era coperta di vestiti. C’erano abiti dappertutto, sul letto, sul tavolo, per terra, sulle sedie. Niente era in ordine neanche il letto. Per rispetto della sua privacy lei non era mai entrata in quella stanza, neanche per pulire, aspettava che fosse lui a chiederlo ma adesso aveva capito di aver sbagliato. Anche Seia si guardò in giro e si vergognò dello scempio che aveva fatto in quella stanza ma superò benissimo la cosa, con un paio di calci gettò i vestiti in un angolo e fece cenno a Sayuri di sedersi sul pavimento, con la schiena poggiata sul letto. I due si sedettero e fu Seia a cominciare a parlare. Ah, è giusto che io vi dica che Seia si è ben guardato di indossare la casacca del pigiama, il suo torace, muscoloso e bellissimo era ben visibile alla piccola Sayuri che cercava di far finta di niente, non voleva fare la stessa figuraccia della sera in cui il ragazzo era arrivato in casa sua ”

- Non so per quale motivo stavate, stavi, parlando di me, ma è giusto che io ti dia delle spiegazioni…e che lo faccia in fretta, domani abbiamo una giornata difficile. E’ vero, io ho problemi con il cibo, non sono anoressico o altro…è solo che ci sto molto attento.

- Te l’ho già detto, tu non mi devi spiegazioni.

- Si invece, non voglio darti un messaggio sbagliato! Non voglio che tu ti infili in una situazione simile.

- Tu lo fai per motivi di lavoro.

- Ecco, vedi. Lo sapevo che avresti pensato questo. Ma non è così! Non lo faccio per essere più bello. Lo faccio solo per controllare la mia vita.

- …

- Parliamo della mia cicatrice, forse così capirai meglio. Quando avevo quattordici anni, più o meno, i miei genitori decisero di prendersi una pausa. Un modo gentile per dire che presto avrebbero divorziato. Mio padre decise di tornare in Giappone ed io volli andare con lui. A dire il vero mia madre non si oppose molto, anche se in seguito disse il contrario. Stare qui mi piaceva molto, mio padre lavorava per un teatro, lui progetta e realizza scenografie, ed io potevo frequentare tante persone. Alcune comuni, altre bizzarre ed altre ancora bellissime, tanto belle da sembrare dee. Una in particolare, frequentava molto casa nostra, era molto amica di mio padre. E’ inutile che continui a dire tante sciocchezze, col passare dei giorni, quello sciocco ragazzino si innamorò di quella splendida donna. Le stavo sempre accanto, la seguivo dovunque, lei sembrava contenta di avere un ammiratore tanto affezionato e mi faceva sempre tanti complimenti e carezze. No pensare che io, anche solo per un momento, mi fossi convinto che lei provasse un qualche sentimento per me. Io sapevo di essere solo uno stupido ragazzino, ma poi…un giorno, mio padre non era in casa, lei mi chiese una tazza di tè. Io lo preparai con infinita attenzione, e quando glielo portai misi sul vassoio un rametto di ciliegio. Lei prese la tazza, mi fece un sorriso e mi baciò. Non sulla guancia come si usa tra amici o sulla fronte come si fa con i bambini, mi baciò sulle labbra.

- Sarai stato felice e imbarazzato.

- Si, credo proprio che quelli furono i sentimenti che provai, ma più pressante fu la sensazione di incredulità…non era possibile…come aveva potuto scegliere di baciare me? Comunque quelle emozioni durarono poco. Un giorno confessai i miei sentimenti a mio padre, naturalmente badai bene a non dire nulla del bacio, e fu in quel momento che la mia vita cambiò. Qualcosa si spezzò dentro di me, quella donna era un’attrice di Kabuchi, era un uomo che vestiva panni femminili. A sconvolgermi non fu il fatto di aver baciato un uomo, no, ma fu la delusione d’amore e il pensiero che lei si fosse presa gioco di me. Come ti ho detto, mi si era spezzato qualcosa dentro, non riuscivo a ragionare e così…ecco spiegata la cicatrice sul polso e l’ossessione di controllare la mia vita. Niente sorprese e niente delusioni.

- E’ una storia tristissima.

- E dopo non è migliorata.

- Perché?

- Mia madre.

- ???

- Era lei al telefono prima. Non vuole che io stia a in Giappone.

- La capisco!

- Lei non lo fa per il mio bene. Vuole solo tenermi sotto controllo e vuole fare del male a mio padre! Vuole che io finisca l’università per essere un uomo d’affari rispettabile. Le avevo detto che avevo fatto tre esami all’università, ma le ho mentito. Così vuole che torni al più presto in America, a lei importa solo questo! Ti sembro stupido vero?

- No!

- …

- Certo che noi due insieme facciamo proprio una bella coppia di disperati!

- …

- ¨ Ma cosa ti passa per la testa Sayuri? Una bella coppia, non c’era qualcosa di più stupido da dire? ¨ Sai perché parlavamo di te?

- ???

- Per non parlare di me! Toshi ha scoperto che in realtà io non conosco Akyko e Maiu.

- Come non le conosci?

- Non so come sia successo, ma…ad un certo punto dell’anno scolastico, il primo anno, ho cominciato a far finta di parlare con loro…piano piano, nella mia testa era come se loro esistessero veramente, non solo io potevo parlare con loro ma loro mi rispondevano.

- Scusami, non ho capito. Tu hai o no, delle compagne che si chiamano così?

- Si, nella realtà loro esistono e sono anche due ragazze molto ammirate nella mia classe, ma non ci pensano affatto ad essere amiche mie. Anche perché io non ho mai pensato di chiederglielo.

- Ecco…io immaginavo di parlare con loro e ad un certo punto senza neanche rendermene conto, loro hanno cominciato a rispondermi ad esistere. Oggi Toshi è stato a scuola e le ha conosciute, loro gli hanno detto di non essere mie amiche e così lui ha tentato di parlarmene. quando mi sono resa veramente conto di quello che stavo facendo mi sono arrabbiata…non ero pronta ad accettarlo, così ho preferitoi tirare fuori i problemi di qualcun altro per far passare i miei in secondo piano. So che Toshi ha ragione e che vuole solo il mio bene, ma…

- Lui ti capisce e ti aspetterà. Stanne certa!...Se ti sarà ancora utile, tirarmi in ballo, fallo quando vuoi!

“ I due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, subito dopo si spensero in un lungo silenzio che sfociò in un sonno profondo. Sayuri appoggiò la testa sul torace di Seia e lui, dopo essersi sentito in imbarazzo per due secondi e in pericolo di vita per tre, se fosse entrato Toshi non avrebbe saputo spiegare quella situazione, poggiò la sua testa su quella della ragazza e si addormentò tranquillo e felice di aver condiviso il suo piccolo segreto con quell’angelo dagli occhi verdi ”

- Buon giorno. Ah, non c’è. Dovevo essere proprio stanco morto. Non l’ho neanche sentita andare via.

***

- Buon giorno Seia.

- Buongiorno Toshi. Hai preparato la colazione?

- No, questa mattina Sayuri si è alzata presto, l’ha preparata e poi è andata a scuola.

- …

- Ho sentito che tu e lei ieri sera avete parlato a lungo.

- Scusami, io non volevo farla venire in camera mia, ma lei sembrava non preoccuparsene.

- Non ti preoccupare, io mi fido di te!

- ¨ Non dovresti ¨. Mi ha parlato della vostra lite.

- Ah si, cosa ti ha detto?

- Sarebbe meglio che voi due ne parlaste da soli. Le ho detto di non preoccuparsi, che tu sicuramente la capisci e aspetterai che lei si senta pronta per parlarti.

- Grazie!

- Se non ti dispiace oggi voglio andarla a prendere io a scuola e…voglio passare con lei un po’ di tempo. Mi piacerebbe portarla in un posto.

- Lei ne sarà felicissima. Seia.

- Si.

- Niente.

“ Seia aveva capito bene quello che passava nella testa dell’amico. Sayuri era solo una ragazzina che aveva avuto delle esperienze orribili, a queste non dovevano aggiungersi le illusioni d’amore su un ragazzo più grande ed ancor più problematico di lei. Si, Seia aveva capito ed era convinto che il suo amico aveva ragione, ma, come si suol dire, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Si, un mare di sentimenti e sensazioni incontrollabili! ”

- Che bello, sono contenta che sia venuto tu a prendermi!

- Ho una sorpresa per te!

- Una sorpresa? Non credo di meritarla.

- Allora diciamo che la merito io. Vieni, andiamoci a cambiare.

***

- Cosa mi devo mettere?

- Un jeans ed un maglione vanno benissimo.

- Un jeans ed un maglione? Ma dove dobbiamo andare?

- Mi dispiace, non riuscirai a farmi dire niente.

***

“ Sayuri obbedì di buon grado e seguì il suo cavaliere senza fare troppe domande. Infondo quella situazione gli piaceva davvero molto. Seia, per prima cosa la portò a cena, era presto, ma se non volevano rivedere tutto quello che avevano mangiato, dovevano digerire prima di recarsi nel luogo della sorpresa. Poi passeggiarono un po’ per le vie del paese parlando del più e del meno. Quando furono le venti e trenta, Seia le chiese di salire sulla moto e di bendarsi gli occhi. Quali sensazioni meravigliose provò Sayuri. Si teneva stretta a Seia tanto da riuscire a sentirne il dolce profumo di sandalo di cui erano impregnati i suoi vestiti, appoggiò la testa sulla sua schiena e si lasciò cullare dalla strada e dall’aria fresca che, per fortuna, riusciva ad attenuare il rossore che le saliva su per il viso. I capelli del ragazzo, mossi dal vento, le sfioravano il viso, soffici come fili di seta. Sayuri si sentiva felice, non le importava della destinazione, anzi avrebbe voluto che la moto non si fermasse mai. Ma proprio mentre faceva quel pensiero, il viaggio terminò e, togliendole la benda, Seia le mostrò la sua sorpresa. Il luna-park ”

- IL LUNA-PARK! CI TENEVO DAVVERO TANTO A VENIRE! E’ UNA SORPRESA STUPENDA.

- Buona sera signori. Siete davvero fortunati. Oggi i fidanzati pagano metà biglietto! Voi siete fidanzati vero?

- Certo che siamo fidanzati! Non le sembriamo una splendida coppia?

“ Fu come un fulmine a ciel sereno. Seia si abbassò, le prese il viso tra le dita, la tirò su, e le diede un bacio sulle labbra. Il suo primo bacio. Non le importava il come, il perché, ne il dove, l’unica cosa che le importava era il chi. Era felice che fosse stato lui il primo a baciarla. Sapeva che lui l’aveva fatto per gioco, ma non le importava. Anche lei, quella sera, avrebbe giocato. Solo per quella sera, Seia e Sayuri sarebbero stati fidanzati. L’uomo buffo che stava all’entrata del luna-park, il colpevole di tutto, timbrò la mano di lui con una B¹ e quella di lei con una G¹, e li fece entrare. Mostrando la mano avrebbero avuto diritto allo sconto, ma anche questo importava poco alla nostra Sayuri che ancora fluttuava nel mondo dei sogni ”

- Scusa se ti ho baciato così all’improvviso. Quando ci ha visti non ha avuto più dubbi.

- Ah, si,si…non ti preoccupare.

- Non era il tuo primo bacio, vero? ¨ Ti sembrano domande da fare queste? ¨

- Il mio primo bacio? No, certo che no! ¨ Certo che si! Io ho solo quindici anni. Ma oggi questo non conta più, alla mia età le ragazze hanno già molta esperienza. ¨

- Hmf!

- Perché ridi?

- Perché il tuo viso dice il contrario della tua bocca! Scusami. Adesso non pensiamoci più e cominciamo a divertirci. Se vuoi possiamo fare un secondo giro dappertutto!

“ « Adesso non pensiamoci più» Sayuri ci provò per tutta la sera ma fu inutile, non faceva altro che guardarlo. Non il viso, il corpo, gli occhi. Guadava le labbra, quelle splendide labbra che l’avevano resa così felice. Comunque, anche colui che aveva dato quel saggio consiglio, riuscì a seguirlo poco. Quando le aveva dato quel bacio, non ci aveva pensato. L’aveva fatto d’istinto. Quindi, non si era potuto rendere conto, non aveva ragionato sul fatto che lei potesse non aver mai baciato. Ma adesso, a mente fredda, poteva essere sincero con se stesso, l’aveva fatto coscientemente! Proprio per essere il primo a sfiorare quelle splendide labbra che avevano la forma, il colore e l’odore di un petalo di ciliegio. Cominciarono subito con un giro sulla ruota panoramica per ammirare la città dall’alto. Sayuri guardava il cielo e poi fissava le luci della città. Due cieli carichi di stelle, il paesaggio era perfetto, perfetto per celebrare quell’evento fortuito. Avrebbe tanto voluto prendere la mano del ragazzo che gli sedeva accanto e stringerla forte al petto ma non ci riuscì. Quel gesto non faceva parte del suo carattere e si accontentò di guardarlo e perdersi nei suoi occhi tristi e assenti. Sayuri insistè tanto anche per fare quattro giri sulle montagne russe. Seia non riuscì a capirne il motivo, solitamente le ragazze non si interessano a questo tipo di giochi, ma lei aveva solo uno scopo per voler salire su quelle giostre, stringersi stretta a lui. Quattro buone scuse per abbracciarlo. Si, solo quattro perché già alla terza cominciava a sentirsi male. La serata continuò tra risate, giochi e dolcetti. Sayuri volle lo zucchero filato, le caramelle gommose e Seia, da bravo cavaliere, le vinse anche un peluche. Tutto per vederla sorridere, tutto per vedere nei suoi occhi quella splendida luce color smeraldo che le faceva brillare lo sguardo ogni qual volta lui le faceva una cortesia ”

- Posso chiederti l’ultima cortesia?

- Certo!

- Vorrei fare le foto in una di quelle macchinette istantanee che si trovano nei parco giochi.

- Allora andiamola a cercare!

***

- Facciamone una con te da solo...CLICH…E adesso ne faccio una io…CLICH…Una insieme…CLICH…

- E due dove ti bacio…CLICH…CLICH

“ Non entusiasmatevi troppo. Questa volta i baci furono sulle guance. Seia non si poteva permettere di lasciare in giro le prove di un comportamento tanto sconsiderato ”

***

- Così questa splendida serata è finita!

- Già! Buona notte.


“ Continuarono a guardarsi in silenzio e piano piano Seia si avvicinò alle labbra di Sayuri ”

- Ah, eccovi! Finalmente siete tornati. Sayuri ti sei scordata che domani devi andare a scuola?

- Toshi! Si non ti preoccupare, tra poco andrò dormire.

- Va bene. Però non fare tardi!

- Allora, ri-buonanotte!

- ¨ Sta andando via! Sta andando via! E’ finito tutto! Se va via tutto è finito, aspetta! ¨

- …

- Mi fai una promessa?

- Si!

- Ma se non sai neanche cosa ti sto per chiedere?

- E’ uguale…farei qualunque cosa tu mi chieda.

- Uccideresti il mio prof di matematica?

- Come si chiama?

- ???

- Se non conosco il nome come faccio a trovarlo?

- Ok, me lo sono meritato. Promettimi che domani non andrai via prima che io torni da scuola.

- Promesso.

- Croce sul cuore possa morire?

- Croce?

- Già, tu sei troppo grande per fare queste cose. Buonanotte.

- Aspetta! Penso di meritare anch’io una promessa, no?

- Ci devo pensare.

- ???

- Scherzavo. ( Gli sorride )

- Promettimi che parlerai con Toshi e che ti farai aiutare. Ti dico questo perché anch’io ho avuto bisogno dell’aiuto di uno specialista per uscire dal tunnel della disperazione.

- Te lo prometto! Mi raccomando, aspettami domani.

- Te lo prometto!

“ Quella notte, addormentarsi, fu difficile per tutti e due. Sayuri pensava e ripensava a quel bacio. Sentiva il calore del respiro di Seia ed il suo profumo. La decisione era stata presa. Forse lui non avrebbe capito il vero significato di quel suo regalo, ma lei non sarebbe tornata in dietro, non stavolta. E con questa consapevolezza si addormentò ”

***

- Anf anf…speriamo che non sia andato via…anf…anf…quella commessa mi ha fatto perdere un sacco di tempo…anf…anf…essere famosa ha i suoi pro e i suoi contro…anf…anf…anf…anf…Ciao! Sono tronata!

- Non correre così o ti scoppierà il cuore.

- Toshi, Seia è andato via?

- No, sono qui!

- Per fortuna. Ho fatto tardi…pensavo che fossi già andato via.

- Ti ho fatto una promessa, non potevo andare via!

- Tieni…è un medaglione a forma di cuore. Dentro c’è la mia foto…naturalmente nel mio c’è una tua foto…

- Io…

- Non ti preoccupare. Io lo so che tu sei un ragazzo e che queste cose non vi piacciono, infatti non voglio che lo indossi. Vorrei solo che tu lo conservarsi per ricordarti di questi giorni che abbiamo trascorso insieme e della bella serata che mi hai regalato ieri.

- Lo terrò come un dono prezioso fattomi da una cara amica. Adesso devo salutarti, oppure perderò l’aereo. Allora addio.

- Addio!

- Forza Seia, se continui così rimarrai qui e poi chi la sente tua madre?

“ Sayuri cercò di lottare ma due lacrime caparbie riuscirono a liberarsi dai suoi occhi cadendo silenziose sul suo candido viso. Seia si chinò su di lei, passò le sue dita, affusolate e candide, sulle guance di lei e poi le portò alle sue labbra. Sapevano di sale e disperazione. Si avvicinò all’orecchio di sayuri e le sussurrò il suo ultimo saluto ”

- Arrivederci. Aspettami piccola Sayuri.

“ Quella sera, nella sua stanzetta, una ragazzina dai capelli neri e gli occhi verdi teneva stretto fra le mani un medaglione e pensava ad un ragazzo. Contemporaneamente, su di un aereo, un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi di smeraldo aveva al collo un ciondolo a forma di cuore e pensava ad una ragazza! ”

- E’ questo che si prova quando si ama veramente? Mille farfalle, come schegge impazzite di un cuore innamorato, che cercano di tornare a lui come lacrime o sospiri?

- E’ questo il vero amore? Incertezza e sospiri. Un dolore lacerante che ti squarcia il cuore in due per condividerlo con lei?








_____________________________________La posta di BluRei



Note:
1: B e G = boyfriend e girlfriend



Clestellina: la risposta a tutte le tue domande è si. Sayuri si è inventata la sua amicizia con Akyko e Maiu; Seia se ne va e questo era l’ultimo capitolo. Spero che ti sia piaciuto e che vorrai leggere il mio prossimo racconto


_BiMbA_: mi dispiace di non essere stata molto chiara nel capitolo precedente. Spero che con questo tu abbia trovato tutte le risposte alle tue domande ma se ne hai ancora, ponimele ed io ti risponderò nella posta del mio prossimo racconto


BabyzQueeny: mi scuso anche con te se il capitolo non è stato tanto chiaro, spero che questo ti abbia chiarito le idee. Grazie per avermi detto che ti è piaciuto lo stesso e spero che la lunghezza dell’ultimo capitolo sia stata di tuo gradimento. Per farmi continuare ad adorare cercherò di scrivere capitoli lunghi anche nella mia prossima storia

Laprinc: non potrei fare a meno di avere una buona opinione di te e questo lo sai. Mi dispiace di aver deluso il tuo cuoricino, sappi però che non sei sola, tutte le lettrici sono rimaste deluse ma prima o poi le cose belle finiscono. Un periodo della vita dei nostri personaggi è finito, loro sono cresciuti e cambiati quindi mi è sembrato giusto mettere un punto. Non è detto che presto non cominci un’altra stagione della loro vita….come hai potuto leggere, in questo cappy hai scoperto un altro aspetto della vita del povero Seia…pensi che la Ryiokite mi stia colpendo anche in questa storia? Si, Sayuri è cresciuta e adesso cerca di cominciare una vita nuova e quel povero Toshi non può fare a meno di preoccuparsi per lei. Anche se è vero che a volte gli amici possono deluderci, questa volta Akyko e Maiu non hanno colpa. Loro Sayuri non la conoscono veramente…per quanto riguarda il record questa volta hai pareggiato…purtroppo hai un nemico agguerrito…spero di non aver deluso le tue aspettative per questo finale.

Sheila84: come hai potuto leggere con i tuoi occhi, si, questo è l’ultimo capitolo! E’ vero che in questi due capitoli si sono viste molte cose nuove ed interessanti ma ho deciso di concluderlo perché, come puoi leggere nelle risposte che ho dato alle altre ragazze, la vita di questi personaggi si sta aprendo a nuove emozioni e ad una nuova coscienza di se stessi…quindi se mi sarà possibile voglio raccontare la loro crescita in un'altra storia. Oh, oh, si mi ricordo di “Miseri non deve morire”, spero che il tuo sia solo un avvertimento benevolo…visto che sai dove abito…io ce la metterò tutta per non scrivere qualcosa di meno bello di Idol ma quando si sale in alto si può solo rischiare di cadere…Spero che condividerai questa mia decisione

Kaoru: vedo con piacere che non hai mantenuto la parola…questa recensione è più lunga dell’altra…Invece come hai potuto leggere è vero! Idol è finito. Credo che il cambiamento sia necessario ad un certo punto della vita se si vogliono fare esperienze nuove e Sayuri deve uscire da sotto l’ala protettrice del fratello se vuole vedere cosa c’è oltre la porta della sua casetta…per quanto riguarda la partenza di Seia, ho pensato che se lui fosse rimasto, forse Sayuri sarebbe passata dalla protezione di uno a quella dell’altro io invece voglio che scopra da sola cosa vuol dire crescere e vivere…se hai altre cose da dirmi fai un'altra recensione in seguito…a me fa sempre molto piacere sapere cosa pensate, tutte voi, delle scelte che faccio, perché mi aiutano a continuare la storia in modo più coerente col pensiero delle ragazze…come non sapete io ho una certa età e mal mi immedesimo nelle ragazzine…per quanto riguarda il nome: Kaori mi è sempre piaciuto…


saluti finali:
Purtroppo l’estate nel mio paese è un momento in cui il lavoro incalza ed è anche per questo che “Idol” è finito, mi scuso per quante siano rimaste deluse in qualche modo dal finale o dal capitolo ma datemi un po’ di tempo e forse…

La prossima storia che scriverò si intitola “La stagione dei ciliegi in fiore” parla delle avventure di una diciottenne e di due ventitreenni…già vi sento…siete tutte li che mi rimproverate perché ho pensato di scrivere qualcos’altro tagliando Idol così di tronco…volete uccidermi vero? Va bene, va bene…va meglio se vi dico che la ragazza si chiama Sayuri ed i ragazzi Toshi e Seia? ……………………………. Cosa succederà tre anni dopo, quando Seia ritornerà in Giappone e si troverà davanti non più una ragazzina ma una splendida diciottenne? Fatemi sapere se per voi vale la pena leggere ancora le avventure di Sayuri, Toshi e Seia in un'altra stagione della loro vita…quella dell’amore


Voglio ringraziare tutti coloro che in questi mesi hanno recensito la mia storia regalandomi emozioni fantastiche e tutti quelli che hanno messo Idol tra i preferiti. Mi farebbe molto piacere sentire Sasamy...sei stata una delle prime ad apprezzare la mia storia ma non ho mai saputo cosa ne pensi...fammi sapere almeno adesso che è finita cosa ne pensi e se per te vale la pena continuare questa stori...un bacio a tutte anche se ho intenzione di continuare questo racconto mettere la parola fine, in questo momento, è difficile perchè ormai mi fate compagnia e perchè nessuno mi asscura che in futuro potrò riconquistare la vostra fiducia...un bacione a tutte!

ciriciao
gente !
   
 
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