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Autore: Hermes    04/07/2008    1 recensioni
Erano passati vent’anni…
Vent’anni precisi dal giorno in cui il mondo rischiò di decadere nell’Apocalisse, nel caos, nella morte più nuda e cruenta che un saggio possa ricordare.

Nota: Questa storia è il sequel di 'La vita che ci è stata rubata', consiglio a tutti di leggerla prima di iniziare questa! ^^
Genere: Romantico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kagura, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Vita che ci è stata rubata'
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Capitolo 30
Under the endless blue sky

“Combatti i tuoi sogni?
Ti confronti con le ombre?
Ti muovi in una specie di sonno?
Il tempo è scivolato via.
La tua vita ti è stata rubata.
Hai indugiato nelle inezie,
Vittima della tua follia.”


I suoi passi tremanti risuonavano in quella gola ormai muta e deserta. Si muoveva lentamente, gli occhi fissi davanti se.
Nel buio della notte si avvicinava al corpo immobile della sua donna con un misto di terrore e angoscia, l’avrebbe trovata morta o ancora viva?
Inghiottì la saliva e trasalì quando una voce a lui conosciuta trillò da dietro il corpo di Ka-chan…i suoi passi si fecero più decisi…e lo vide.
Un bambino stava cercando di svegliarla, scuotendola piano con le sue manine sporche di sangue, i suoi occhioni da cucciolo spaventatissimi brillavano a causa dei lucciconi che scendevano sul suo visetto appuntito.
“Mamma! Dai, svegliati…!” Toshio non si era accorto di lui.
Un improvviso movimento della schiena gli catturò gli occhi e zittì il bambino.
“Mamma…?”
Inuyasha si avvicinò ancora, il cucciolo lo guardò mentre s’inginocchiava e prendeva fra le braccia sua madre, voltandola cautamente. Il suo respiro era flebile, stancamente socchiuse le palpebre e gli sorrise. Il bambino, sollevato, si avvicinò e Ka-chan gli posò una mano sul capo, accarezzando dolcemente la sua corta chioma argentea.
Sesshoumaru si fermò accanto al fratello, osservando il bambino e l’espressione assente d’Inuyasha. Dopo qualche tentativo la voce un po’ roca le uscì dalle labbra come un soffio “Toshio…segui Sesshoumaru…” “No…non voglio…” Ka-chan sospirò paziente e stava per convincerlo quando Inuyasha, che non aveva ancora detto una parola, disse grave “Fai come ti ha detto.” “Padre!” “Non discutere.”
Nonostante non volesse salutò sua madre e seguì il demone vestito di bianco che lo portava via dai suoi genitori. Ka-chan lo guardò farsi sempre più lontano e piccolo fino a scomparire fra il fogliame del sottobosco.
“Perché l’hai fatto?” il tono del mezzo demone le trafisse il cuore. Mosse la testa per guardare i lineamenti provati d’Inuyasha e mormorò con sguardo sereno “Per te…”
Non parlarono più anche se ci sarebbero state molte cose di cui discutere.
Inuyasha si era limitato ad alzarla e tenerla in braccio iniziando a camminare, semplicemente senza dirle la direzione ne accennando all’idea di averne una.
Tra le sue braccia non si muoveva, teneva gli occhi placidamente chiusi e ogni tanto sondava debolmente la mente del compagno intuendo sempre un vuoto anormale…
La stretta delle sue mani su di lei era quasi soffocante…anche se le aveva tagliato la strada, non lasciandole leggere i suoi pensieri, non era difficile capire quanto la stesse odiando…o quanto stesse soffrendo…
- - - - - - -
Camminava da ore, con lei fra le braccia, accoccolata come un gatto su di lui.
A volte la sentiva gemere piano, ed in alcuni momenti percepiva i suoi tentativi per entrare nel suo inconscio, ma li respingeva facilmente. Dopo due o tre rifiuti Ka-chan aveva lasciato perdere.
Anche la sua parte demoniaca rimaneva muta, forse per rispettare il suo dolore…e di questo gli era immensamente grato. Non sapeva per quanto ancora avrebbe retto prima di impazzire…perché sarebbe impazzito, ne era completamente certo.
Non gli importava che Toshio fosse rinato…
Non gli importava se sarebbe rimasto orfano…
Non gli importava di far soffrire la sua donna ulteriormente…
Non gli importava di morire…
Anzi…non vedeva l’ora di andare all’Inferno con lei, non si sarebbe tirato indietro.
Intanto dopo molta strada aveva raggiunto un posto completamente sconosciuto, nascosto da un’alta parete di roccia viva e dall’altro lato dalla foresta.
Nonostante la posizione il luogo era scarsamente illuminato e vide qualcosa che lo sbalordì; il terreno era ricoperto di fiori di un vivido rosso ai raggi lunari. Aguzzando la sua vista demoniaca si accorse che erano garofani.
Di colpo ricordò quanto le piacevano quei fiori piccoli ma profumatissimi, appoggiò con cautela Ka-chan ad un albero e iniziò a raccoglierne un mazzetto senza saperne il motivo.
Solo quando ebbe finito la raggiunse e iniziò a scrollarla per svegliarla, ma non ottenne alcuna risposta. Allarmato, iniziò a chiamarla per nome, infine le alzò il volto con una mano…e sentì il freddo del suo corpo entrargli nelle ossa.
Si allontanò di scatto, sgomento ‘Cosa diavolo…un’attimo fa era ancora viva, ed adesso è è…’ stringeva forte fra le dita gli steli di quei fiori, fu un momento poi la presa si allentò di colpo ed alcuni caddero a terra.
Si avvicinò di nuovo, tendendo le sue morbide orecchie ma il suono del respiro di Ka-chan era scomparso…
La prese fra le braccia, posando i fiori sul suo petto e incamminandosi di nuovo.
‘Avresti potuto salutarmi…o dirmi mille cose prima di morire, ma fa veramente male sapere che non volevi.’
Il suono greve dei suoi passi veniva zittito dal cantare di alcuni grilli ben nascosti fra il fogliame del sottobosco, c’erano delle lucciole che illuminavano il suo cammino inseguendolo.
Pianse, come non aveva pianto in vita sua.
Osservò l’alba di un giorno nuovo, tutto riprese colore…e desiderò non averla mai incontrata.
- - - - - - -
Sesshoumaru aveva portato il bambino con se fino all’accampamento dove Rin l’aspettava insieme ad Ah-Un (NdA è una specie di piccolo drago a due teste addomesticato, usato di solito per gli spostamenti ha alcune proprietà magiche ma niente di speciale). Toshio non aveva spiccicato parola da quando si erano incamminati e appena rispose alle domande della bambina.
Dopo qualche ora si sdraiarono tutti per dormire accanto al fuoco mentre il Principe dei Demoni montava la guardia. Il cucciolo non riusciva a prendere sonno e lo youkai ne era consapevole, per questo non si stupì quando lo vide sedersi e dire, guardandolo fisso e serio “Cos’è successo a mia madre? Perché mio padre l’ha portata via?”
Sesshoumaru non avrebbe voluto rispondere ma decise di farlo, almeno in parte “Il Giudice ha combattuto la sua ultima battaglia.” “Il…Giudice…?”
Di fronte al cenno d’assenso di Sesshoumaru, Toshio rimase interdetto giusto il tempo per realizzare la morte della madre. Due sottili lacrime gli rigarono il viso da fanciullo, trattenne i singhiozzi mordendosi leggermente la lingua.
Si girò dall’altro lato, coricandosi e continuando a piangere, nessun suono uscì dalla sua bocca per le ore a venire.
E lo youkai, che da quando aveva conosciuto Rin provava ‘qualcosa’, non riusciva a trovare parole per aiutarlo…
Il mattino arrivò presto, alcuni raggi di sole macchiavano di chiaro il soffice terreno su cui avevano dormito quella notte. Il cielo si faceva sempre più luminoso, il bambino si protesse gli occhi con una mano dai raggi dorati e vide la figura del padre venir loro incontro.
A passo lento si faceva sempre più vicino, era solo…e sembrava non vederlo.
Non gli corse incontro, aspettò che Inuyasha si fermasse davanti a loro.
La sua alta figura vestita di nero risaltava contro quella candida di Sesshoumaru.
“Ti ringrazio per esserti preso cura di Toshio, fratello.” La voce roca del mezzo demone suonò più stanca del solito, il figlio lo scrutò di sottecchi, notando il volto emaciato.
Nei pochi minuti che seguirono Toshio si promise di non parlare mai più di Ka-chan al padre.
Di soppiatto si avvicinò ad Inuyasha e strinse una della sue grandi mani con la sua poca forza, attirandone l’attenzione. Quando i grandi occhi dorati del mezzo demone si abbassarono per guardarlo disse, con espressione molto seria “Andiamo Chichi-ue!”
Inuyasha non era il solo a fissarlo stranito, anche Sesshoumaru dietro la sua maschera fredda era meravigliato dalla naturalezza di quel gesto. Ancora scosso il mezzo demone si lasciò tirare verso il sentiero che portava fuori dal bosco senza opporre alcuna resistenza.
Dopo pochi passi stentati si rese conto per la prima volta che, l’unica cosa rimastagli, era quel piccolo cucciolo dai grandi occhi verdi…
Nonostante stesse per crollare in lacrime…rafforzò appena la stretta e insieme s’incamminarono verso il villaggio di Kaede.
‘Sono qui…mi vedi? Sì…so che mi senti…’ un leggero sorriso triste gli increspò le labbra ‘Rimarrò con Toshio finché lui lo vorrà…e poi, finalmente, arriverò da te…Addio…’
- - - - - - -
Nel folto di una foresta alcuni raggi di sole colpirono un gran tumulo di terra smossa di recente, le lunghe dita di un antico salice accarezzavano la superficie di quella tomba come per consolare l’anima che lì riposava indisturbata e quieta.
Solo chi si fosse soffermato per qualche attimo avrebbe udito una voce sommessa…femminile…
Raccontava di grandi battaglie e di grandi dolori ma anche di grande amore.
Niente lapide…solo…un mazzolino di garofani rossi punteggiato da delicate gocce di rugiada.

Still falls the rain,
Still falls the night,
And the moon shines on you forever.
Come into this once again
And set this spirit free

Fine.

Wow…fine della storia ragazzi/e!!! ^^
Prima di uccidermi datemi almeno il tempo di ringraziare un’ultima volta chi ha recensito questa fan fiction e anche chi l’ha solo letta…

Specialmente ringrazio:
Jeppy: *occhi ancora umidi dopo aver letto il commento* puoi dirlo forte!!! C’è gente che non sa cosa significa fare del male!!! Ma credimi…basta scottarsi una volta col fuoco, riuscire a passare il momentaccio e poi tutto sembra essere più facile… Comunque sta tranquilla!!! Non potrei mai sputarti (e questa da dove è uscita, mi chiedo?!?) non scherzare!!!! Avevi ragione il finale tragico c’è…e ho paura di averlo reso troppo scontato e banale… ti ringrazio per tutte le belle cose che hai detto nella tua recensione… e aspetta con fiducia e pazienza…tornerò presto in questa sezione con qualcosa di nuovo!!! ^o^ (a proposito…Bijou è stata aggiornata…purtroppo penso che questo sarà anche il suo ultimo capitolo…)
mel_nutella: immagino che tu abbia finito anche le scorte di fazzolettini d’emergenza per questo finale…me molto dispiaciuta…credimi! Grazie per il commento… ci vedremo alle prossime storie!

Bene…
*Hermes occhi lucidi si prepara a dare l’ultimo saluto*
Ora potete uccidermi!!!
*Una botola di enormi dimensioni si apre sotto i piedi delle fan di Inuyasha facendole cadere tutte nel buio più totale*
Dehehiho…
*Hermes con espressione diabolica corre via verso la Perla Nera per raggiungere Isla De Muerta*
Non mi prenderete mai!!!

Adios!
Hermes

  
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