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Autore: HugMeSyko    24/03/2014    1 recensioni
Hey, posso vedere un segreto nei tuoi occhi, Nathan.
Potrei rubartelo.
« Sono come la pioggia.
A volte calma, a volte disastrosa.
A volte silenziosa, a volte rumorosa.
Odiata da molti, amata da pochissimi. »
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nathan Sykes, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando finalmente le acque si calmarono, i ragazzi decisero di riprendersi con un pò di svago.
Di solito chi gestiva il gruppo era Max, il leader. 
E proprio a lui venne quest'idea, semplice ma ideale.
Erano tutti in salotto, ognuno a svagare come preferiva.
Chi con il cellulare, chi stuzzicava qualcosa e chi guardava qualche notizia in televisione.
Max invece era molto indaffarato nei suoi panni. 
- “Che ne dite di andare al cinema stasera?”, - disse Max, rivolgendosi agli altri.
- “Perchè no, facciamo qualcosa di diverso.”, - disse Tom.
- “E quali film mandano? Sai, dobbiamo anticiparcelo.”, - disse Jay.
- “Film d'amore evitiamolo..”, - disse Nathan.
- “Ma Nath, proprio tu che sei innamorato! Ti servirebbe qualche tecnica.”, - disse Tom ridendo.
- “Simpatico. Tralasciamo, chi dovrebbe venire con noi?”, - aggiunse Nath.
- “Mh, noi cinque e se proprio è necessario pure le vostre ragazzuole.”, - disse Max.
- “E cinema sia! Sai per caso gli orari Max?”, - disse Jay.
- “Ora dò un'occhiata sul sito e vi faccio sapere, nel frattempo avvisate chi dovete avvisare.”, - disse Max.

Tom, però, aveva già precedentemente pianificato qualcosa nella sua mente.
Voleva riappacificare le acque con la sua Kelsey, facendole una sorpresa alquanto sensata.
Ne parlò prima con i ragazzi, e loro approvarono l'idea.

- “Dobbiamo scegliere tra la prima visione e la seconda.”, - disse Max.
- “Dicci gli orari. Se la seconda non è troppo tardi si può fare.”, - disse Tom.
- “Mh, allora. La prima è alle otto e mezza, la seconda per le dieci. E' un film appassionale.”, - disse Max.
- “Uà, perfetto! Allora dopo il film porto Kelsey fuori a cena, ultimamente tra noi c'è un pò di distanza.”, - disse Tom.

L'ora del pranzo si stava quasi avvicinando.
Jay si dedicò ai fornelli, Max e Tom andarono a fare qualche spesa, Nathan e Siva - come al solito - , spaparanzati sul divano con i loro cellulari.
N: Ma se invito Michelle?
J: Mh, non saprei. Fai ciò che ti senti, ma non puoi nasconderlo stavolta.
N: Eh, appunto. Non so nemmeno se può venire.
J: Metti caso che può, che le dici? Dovresti prevenirlo Nath.
N: Il punto è che non so se potrebbe prendersela. Ci siamo fatti una promessa, ricordi?
J: Ricordo bene. Ma non potete continuare a nasconderlo, che c'è di male?
N: Niente ma..
J: Ma cosa? Nath, sii chiaro. 
N: Ha paura del suo ex, se potrebbe farle qualcosa.
J: Ma dai, cosa potrebbe farle! Se sta con te, sta con te e basta. Vi fate troppi problemi inutili, pft.
N: Uff. E comunque.. non sta con me.
J: Ahahahah Nath, non prendermi in giro! Siete due piccioncini innamorati.
N: Zitto! Dai, cosa devo fare?
J: Chiamale e dille tutto come sta. Se non vuole mostrarsi agli altri lasciala perdere proprio.
N: Questo puoi scordartelo.
J: La chiami, le dici la verità, viene e la presenti a tutti come “amica”, altrimenti.. Bho.

- “Ti va di venire al cinema con me stasera?”, - inviò per messaggio Nath, a Michelle.
- “Certo amore. Solo io e te?”, - rispose Michelle con un cuore.
- “Ci sono i miei amici e le loro ragazze se non ti dispiace..”, - disse Nath.
- “Ma nò, figurati. E' pure ora di farsi avanti, o no? Infondo siamo solo amici, Nath.”, - disse Michelle.
- “Allora verso le nove ti passo a prendere?”, - disse Nath.
- “No, vengo io. Mio fratello può accompagnarti.”, - disse Mich.
- “A stasera allora, bellezza.”, - rispose infine Nath.

J: L'hai chiamata?
N: Le ho mandato un messaggio e sì.. viene.

Jay sorrise.
Gli piaceva vedere il suo piccolo Nath arrossirsi felicemente.
Max e Tom finalmente tornarono, e senz'aspettare un'istante si siedettero a tavola.
I piatti di Jay erano i migliori.
Mangiarono tutti con molta fame, divorandosi quell'invitante piatto di tortellini con panna e prosciutto.
- “Oh dio, ora scoppio.”, - disse Max.
- “Ahahahah, siete un pò agitati.”, - disse Jay.
- “Un pò è dire poco. Comunque devo dirvi una cosa.., - disse Max - , mi sto sentendo con una ragazza da parecchio tempo.”
- “Uh, e non ci dici niente? Stronzo.”, - disse Tom.
- “Eh beh senti, quando tu e Kels fate i vostri comodi mica dici qualcosa.”, - aggiunse Max.
- “Non devo dirlo mica a te, pft. Cose intime amico.”, - disse Tom facendo l'occhiolino.
- “Mh, meglio riposarci un pò. Stasera sarà una lunga, lunghissima serata a non finire.”, - disse Max.

A casa Hardwick squillò un telefono.
Ovviamente quello della padrona, Kelsey.
K: Tom?
T: Amore.. Stavi dormendo?
K: Ero rilassata sul divano a guardare un pò di tv, non ho per niente sonno. Che succede?
T: Niente, non succede niente. Volevo solo sentire la tua bellissima voce sensuale.
K: Awh, smettila! Sei con i ragazzi?
T: Sì, ma stanno dormendo. Hai ricevuto il messaggio?
K: Del cinema? Sì, sai che sto sempre appresso a te, idiota.
T: Bhè, magari non ti andava. Meglio anticiparti tutto, bella bionda.
K: Basta smancerie Parker. Sei sbronzo?
T: Ahahaha ma sto facendo quello che faccio sempre.
K: Amore devo lasciarti, hanno suonato il citofono. Sarà mia sorella, aveva previsto una visita.
T: Fatti trovare pronta prima delle dieci, non dobbiamo tardare.
K: Sempre puntuale, ciao Parks!
T: Ciao amore.

Erano ormai le sei del pomeriggio, quasi tutti già svegli ma appiccicati alla televisione, in silenzio.
Belle ragazze, oltretutto bionde. La loro passione, se proprio dobbiamo dirlo.
Max uscì di casa senza avvisare nessuno, con le chiavi in mano e occhiali da sole addosso.
Doveva vedersi con la sua spasimante, per fare una chiacchierata prima della serata che gli spettava.
Nina si chiamava, la ragazza con cui si sentiva da parecchio.
Lui si innamorò dopo appena due settimane che la conobbe, e lei ricambiò. 
Fu amore a prima vista!
Una lunga chiacchierata per il prato verde, sorseggiando una bella granita al limone ghiacciata, sotto il sole cocente.
Ma se ne andò molto più di un'ora. 
Purtroppo Nina non poteva andare al cinema con Max, aveva una sfilata per un'agenzia famosissima. Lei era modella.
Pareva il tempo volò frettolosamente per quella serata al cinema.
Erano le otto ed i ragazzi incominciarono a prepararsi.
Non vestirono molto elegante, ma tutt'altro. 
Una t-shirt, un jeans e delle scarpe adatte per uscire.
Un pò tutti preferirono qualcosa al volo, ma allo stesso tempo essenziale.
Si spruzzarono un pò di profumo e si incamminarono verso il cinema.
Il tempo di arrivare, di comprare qualcosa al bar circostante ed i ragazzi presero posto, con le loro fidanzate, nel cinema. 
Nathan con Michelle, Siva con Nareesha, Tom con Kelsey ed il resto.. Bhè, si sapeva.
Tom e Kelsey non vollero finire di vedere il film.
O meglio, Tom non voleva per quell'idea che gli passò per la mente la mattina.
- “Amore, devo portarti in un luogo speciale.”, - disse sottovoce Tom.
- “Ma, il film?”, - disse Kelsey.
- “Non importa, abbiamo perso il biglietto ma è per un motivo valido, credimi.”, - concluse Tom.
- “Okay.. Andiamo!”, - disse Kelsey, a sua insaputa.

Si accomodarono in macchina e in cinque minuti arrivarono in un lungo mare là vicino.
K: Ma che ci facciamo quì? Dove mi hai portato?
T: Ssh, è tutto pianificato, non preoccuparti. Chiudi gli occhi.
K: Parker, Dove. Mi. Hai. Portata.
T: Rilassati e cammina! Ora apri gli occhi.
K: Ma Tom io.. Non credo ai miei occhi. Tu hai fatto tutto questo?
T: Solo per te. Volevo farti una sorpresa.
K: E per quale scopo? Non mi hai detto nemmeno niente.
T: Infatti, se era una sorpresa!
K: Che sbadata.. 

Tom la prese per mano, dirigendosi verso il tavolino lungo la riva del mare.
- “Io, non so proprio cosa dire. Sono sbalordita.”, - disse Kelsey, con due occhi lucidi spalancati.
- “Questo è per te, per noi. Ultimamente le cose si erano un pò sballate, ma da stasera non succederà più, te lo prometto.”, - disse Tom guardandola dritta negli occhi, tenendola ancora per mano.
- “Sì, abbiamo sbagliato entrambi a non parlarne. D-Davvero, non ci voleva tutto questo.”, - disse Kelsey, asciugandosi quelle poche lacrime fuoriuscenti dagli angoli degli occhi.
- “Kelsey, io ti amo. L'ho sempre fatto e sempre lo farò. Sono stato stupido a sbagliare certe volte, ma come si dice.. Dagli errori si impara, ed io sto imparando alla grande. Prendi, questo è per te.”, - disse Tom, porgendogli un piccolo cofanetto fucsia sulla mano destra.
- “Stai scherzando, vero? Tu sei pazzo.”, - disse Kelsey, sbalordita dall'anello ricoperto di diamanti ritrovatosi davanti ai suoi occhi.
- “Pazzo di te.”- Tom si alzò e da dietro incomincia a baciarle il collo.
Si alzò anche Kelsey. 
Gli mise le braccia attorno al collo, appoggiando la testa sulle sue spalle.
K: E tu hai fatto tutto questo per me? 
T: Questo ed altro per te, amore. Guarda lassù, c'è una stella che risale il cielo. Quella sei tu.
K: Cazzo, Tom! 

Kelsey era troppo commossa, tanto da coprirsi gli occhi con le mani e saltandogli improvvisamente addosso.
T: La più bella ce l'ho io.
K: Grazie di tutto amore. Non ci voleva, ma sei riuscito a farmi sbalordire ancora una volta.
T: Andiamo sulla riva, è romantica come cosa.

Kelsey rise appena, seguendolo e siedendosi sulla sabbia tiepida bagnata dall'acqua.
K: Una sorpresa te la farò anch'io, Parks.
T: Quale? Di dormire con te?
K: Porco. Ho gli ormoni apposto, sei tu che te li fai sballare.
T: Che c'è, ti ho già fatta bagnare? - ride - 
K: Sei un pervertito! - gli tirò degli schiaffetti sulla spalla, buttandosi sopra di lui - 
T: Io? Mh, una certa Kelsey mi accompagna ad esserlo.
K: Ma che casualità, qua come te nessuno tesoro bello.

Squillò a Tom il cellulare.
“Chiamata in arrivo: Max”

T: Max?
M: Tom, ma dove sei sparito? Anzi, dove siete spariti.
T: Ma se te l'avevo detto..
M: Sì bhè, ma è quasi l'una di notte. Pensi di tardare ancora?
T: Sicuramente. Ma voi dove siete?
M: Eh, pft. Appena finito il film siamo corsi a casa ch'eravamo esausti. Dormono!
T: Fico, ahahah! Vai a dormire, non preoccuparti. Le chiavi le ho, in caso di emergenza ti chiamo.
M: Non disturbarmi mentre dormo, stronzo. Ci sentiamo!

Tom decise di accendersi una sigaretta.
Non poteva farne a meno, era un anti-stress per lui.
T: Amore, ne vuoi una?
K: Ma anche due, Parks.
T: Ehi, vacci piano. 
K: Senti chi parla, mh. E se dormiamo quì, stanotte?
T: Tanto manca poco per svegliarci, n'altro pò. Tantovale rimaniamo quì allora.
K: Andiamo in macchina però, farà freddo senza nulla che ci copre.
T: Che credi, avevo già preso le coperte! Prevedo tutto, eheh.
K: Ma bravo, signorino. Comunque in macchina è meglio lo stesso.
T: Eheheh, vabene. 
K: Sempre il solito porco sei. Finiamo di fumare là, dai.

Era proprio ciò che Tom sperava: che tutto andasse a buon fine.
E a buon fine andò. Niente di meglio che una serata stile Wanted.
  
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