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Autore: viggy15    04/07/2008    0 recensioni
Questa storia inizia dove finisce "e dopo l'epilogo?" personalmente non penso sia necessario leggere la precedente per comprendere questa... I piccoli Weasley stanno diventando adulti e...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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weasley

La vittoria ingiusta

Asciugatasi, con modi frettolosi, uscì dal bagno e si avvicinò al suo letto. Data l’imminente partita fra Grifondoro e Corvonero non c’era nessuno in giro. Tanto meglio. Rose adorava starsene sola soletta nel dormitorio.

Allacciato il reggiseno e infilata la camicetta si rimirò allo specchio. Avrebbe potuto scendere da li a cinque minuti, bastava infilare la gonna e mettere delle scarpe. Mentre tutto il castello era al campo da Quiddich lei ridiscendeva le scale. I capelli profumavano ancora di shampoo e la pelle era talmente fresca da sembrare ancora sotto la doccia.

Seduto nella Sala Comune l’aspettava da qualche minuto Lee Peakes. I lunghi capelli biondi erano stati raccolti in una coda bassa. Da quando stavano assieme Lee si era fatto crescere barbara e pizzetto. Quanto è sexy!

-Eccomi qui!-

Lee l’osservava con un lieve sorriso malizioso.

-Wow! Sei uno schianto!-

 

 

Ashley osservava la partita con placata attenzione. Tutto quel casino, la calca … No, non faceva per lei. E allora perché si ritrovava in mezzo alla curva dei Grifondoro  con una sciarpa dei leoni ben visibile? Beh semplicemente era la fidanzata del bravissimo cercatore Tony Bassalo e lui la pregava ogni volta di guardarlo, diceva che gli portava fortuna …

Seduta vicino si trovava l’amica. Come grandissima tifosa e giocatrice infortunata Lily guardava la partita con rabbia e trepidazione. Voleva trovarsi anche lei in mezzo con la sua scopa … chi doveva sostituirla, Kevin Finnigan, era un inesperto incompetente.

-Ma guarda come si muove. FAI ANDARE QUELLA SCOPA! Che inetto, che inetto! Finnigan ma hai mai giocato  a Quiddich? FINNIGAN!-

-Ti vuoi calmare Lily, ci stanno mandato delle occhiatacce … -

Preso atto che tutti la stavano maledicendo Lily tentò di frenarsi. Ma un ultimo lievissimo “errore” del fratello di Ashley la fece infuriare come non mai.

-NOOOO! Ma, ma … Ma come si fa? Ma come … -

Il sibilo di Ashley fece trasalire l’amica  -Zitta!-

La partita finì con una vittoria schiacciante dei Grifondoro. Nella sala Comune dei potenti Leoni c’era un euforia generale. Tony e Ashley si continuavano a sbaciucchiare su una delle poltrone, anche se lei continuava a fregarsene di sport festeggiare le piaceva e  MOLTO.

Solo due ragazze non erano soddisfatte.

Seduta sulla cattedra dell’Aula di Trasfigurazione lei osservava il vuoto. Quell’idiota era in mezzo alla Sala Comune, lui veniva lodato, lusingato, quasi glorificato e lei stava lì. Non era tanto la notorietà ma il fatto che Kevin Finnigan, “l’incompetente”, fosse uno di quelli più elogiati. Lui non si meritava proprio quello. Lei l’aveva visto, sbagliava i movimenti, non era fluido, troppo lento, troppo gasato: odioso! La rabbia era tanta che Lily non riuscì a trattenersi, mossa la bacchetta e un grandissimo vaso pieno di gelsomini si schiantò al lato opposto della stanza. Di per sé Finnigan le faceva da solo ribollire il sangue nelle vene. Ma quella che la rendeva ancora più pericolosa di sua nonna, sua madre e sua zia messe assieme era l’assenza in quella stanza. L’elemento che le mancava era una presenza di conforto. Il fatto che la sua amica Ashley fosse con gli altri non la disturbava, la infastidiva che sua cugina fosse scomparsa ma quello che più di tutte le rodeva stava nella mancanza di Louis Hill, il suo ragazzo. Almeno credeva fosse il suo ragazzo perché ora si stava chiedendo: cosa diavolo starà facendo? … Forse la cercava, in fondo non era un ritrovo ovvio quella stanza. Solitamente quand’era nervosa si aggirava per la Sala Comune, qualche secondo e sarebbe andato a cercarlo.

La porta si aprì improvvisamente. Sulla soglia stava la cugina, era livida. La gonna e la camicia erano stropicciate e malmesse, lo chignon bruno era spettinatissimo e i capelli sembravano ancora più crespi del solito.

-Rose?-

-Ho mollato Lee. –

Lily sembrava veramente scioccata, stavano assieme da sei mesi e mezzo e lui sembrava il tipo adatto a lei _fino a cinque secondi prima_

-Ma, ma perché?-

-Quello stronzo mi ha suggerito di essere più “ temeraria”.-

- Te, temeraria?-

-Hai capito benissimo … - Fece apparire una sigaretta fra le mani e l’accese. Avrebbe fumato una Diana e subito. Sedette al fianco della cugina osservando tutto e niente.

-Stronzo. Gli uomini sono tutti stronzi! Odio, odio quegl’esseri insulsi e monotoni.-

-Concordo.-

Il viso si sollevò velocemente e la cugina fissò la piccola Lily con curiosità. Perché era arrabbiata? Il suo ragazzo si comportava come un chierichetto.

-Con chi ce l’hai?-

- Kevin Finnigan.-

-Il fratello di Ashley, quello del sesto anno?-

-Già. Mi ha rubato il posto in squadra. Per colpa della mia slogatura al posto … Ora tutti si complimentano con lui e neanche il mio Louis mi sta cercando.-

- Hey io sono qui! E per tua informazione solo i Grifondoro festeggiano. Non penso che quelli di Corvonero siano contenti e né Serpeverde né Tassorosso se ne fregano minimamente. Non ti preoccupare Finnigan non avrà tanto successo e tu tornerai al tuo meritato posto nella squadra.-

Lily non ne era certa ma apprezzava l’appoggio. Decise di raggiungere Louis e sfogarsi anche con lui, oppure con Ashley.

All’interno della Sala Comune c’era una calca incredibile ed era veramente difficile farsi spazio.

-Ciao … Lily, vero? Tu sei la sorella di James e Al.- Davanti a lei c’era Kevin Finnigan, avrebbe voluto buttarsi al collo e strangolarlo.

  
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