La vittoria ingiusta
Asciugatasi, con modi
frettolosi, uscì dal
bagno e si avvicinò al suo
letto. Data l’imminente partita fra Grifondoro e Corvonero non c’era nessuno in
giro. Tanto meglio. Rose adorava starsene sola soletta nel dormitorio.
Allacciato il reggiseno e
infilata la camicetta si rimirò allo
specchio. Avrebbe potuto scendere da li a cinque minuti, bastava infilare la
gonna e mettere delle scarpe. Mentre tutto il castello era al campo da Quiddich
lei ridiscendeva le scale. I capelli profumavano ancora di shampoo e la pelle
era talmente fresca da sembrare ancora sotto la doccia.
Seduto nella Sala Comune l’aspettava
da qualche minuto Lee Peakes. I lunghi capelli biondi erano stati raccolti in una coda bassa.
Da quando stavano assieme Lee si era fatto crescere barbara e pizzetto. Quanto è sexy!
-Eccomi qui!-
Lee l’osservava con un lieve sorriso malizioso.
-Wow! Sei uno schianto!-
Ashley osservava la partita con placata attenzione. Tutto quel casino, la
calca … No, non faceva per lei. E allora perché si ritrovava in mezzo alla
curva dei Grifondoro con una sciarpa dei
leoni ben visibile? Beh semplicemente era la fidanzata del bravissimo cercatore
Tony Bassalo e lui la pregava ogni volta di guardarlo, diceva che gli portava
fortuna …
Seduta vicino si trovava l’amica. Come grandissima tifosa e giocatrice
infortunata Lily guardava la partita con rabbia e trepidazione. Voleva trovarsi
anche lei in mezzo con la sua scopa … chi doveva sostituirla, Kevin Finnigan,
era un inesperto incompetente.
-Ma guarda come si muove. FAI ANDARE QUELLA SCOPA! Che inetto, che
inetto! Finnigan ma hai mai giocato a
Quiddich? FINNIGAN!-
-Ti vuoi calmare Lily, ci stanno mandato delle occhiatacce … -
Preso atto che tutti la stavano maledicendo Lily tentò di frenarsi. Ma
un ultimo lievissimo “errore” del fratello di Ashley la fece infuriare come non
mai.
-NOOOO! Ma, ma … Ma come si fa? Ma come … -
Il sibilo di Ashley fece trasalire l’amica -Zitta!-
La partita finì con una vittoria
schiacciante dei Grifondoro. Nella sala Comune dei potenti
Leoni c’era un euforia generale. Tony e Ashley si continuavano a sbaciucchiare
su una delle poltrone, anche se lei continuava a fregarsene di sport
festeggiare le piaceva e MOLTO.
Solo due ragazze non erano
soddisfatte.
Seduta sulla cattedra dell’Aula di
Trasfigurazione lei osservava il vuoto. Quell’idiota era in mezzo alla Sala
Comune, lui veniva lodato, lusingato, quasi glorificato e lei stava lì. Non era tanto la notorietà ma il fatto che Kevin
Finnigan, “l’incompetente”, fosse uno di quelli più elogiati. Lui non si
meritava proprio quello. Lei l’aveva visto, sbagliava i movimenti, non era
fluido, troppo lento, troppo gasato: odioso! La rabbia era tanta che Lily non riuscì a trattenersi, mossa la bacchetta e un grandissimo
vaso pieno di gelsomini si schiantò al lato opposto della stanza. Di
per sé Finnigan le faceva da solo ribollire il sangue nelle vene. Ma quella che
la rendeva ancora più pericolosa di sua nonna, sua madre e sua zia messe
assieme era l’assenza in quella stanza. L’elemento che le mancava era una
presenza di conforto. Il fatto che la sua amica Ashley fosse con gli altri non
la disturbava, la infastidiva che sua cugina fosse scomparsa ma quello che più
di tutte le rodeva stava nella mancanza di Louis Hill, il suo ragazzo. Almeno
credeva fosse il suo ragazzo perché ora si stava chiedendo: cosa diavolo starà
facendo? … Forse la cercava, in fondo non era un ritrovo ovvio quella stanza.
Solitamente quand’era nervosa si aggirava per la Sala Comune, qualche secondo e
sarebbe andato a cercarlo.
La porta si aprì improvvisamente. Sulla soglia stava la cugina, era
livida. La gonna e la camicia erano stropicciate e malmesse, lo chignon bruno
era spettinatissimo e i capelli sembravano ancora più crespi del solito.
-Rose?-
-Ho mollato Lee. –
Lily sembrava veramente scioccata,
stavano assieme da sei mesi e mezzo e lui sembrava il tipo adatto a lei _fino a
cinque secondi prima_
-Ma, ma perché?-
-Quello stronzo mi ha suggerito di
essere più “ temeraria”.-
- Te, temeraria?-
-Hai capito benissimo … - Fece
apparire una sigaretta fra le mani e l’accese. Avrebbe fumato una Diana e
subito. Sedette al fianco della cugina osservando tutto e niente.
-Stronzo. Gli uomini sono tutti
stronzi! Odio, odio quegl’esseri insulsi e monotoni.-
-Concordo.-
Il viso si sollevò velocemente e la cugina fissò la piccola Lily con curiosità. Perché era arrabbiata?
Il suo ragazzo si comportava come un chierichetto.
-Con chi ce l’hai?-
- Kevin Finnigan.-
-Il fratello di Ashley, quello del
sesto anno?-
-Già. Mi ha rubato il posto in
squadra. Per colpa della mia slogatura al posto … Ora tutti si complimentano
con lui e neanche il mio Louis mi sta cercando.-
- Hey io sono qui! E per tua
informazione solo i Grifondoro festeggiano. Non penso che quelli di Corvonero
siano contenti e né Serpeverde né Tassorosso se ne fregano minimamente. Non ti
preoccupare Finnigan non avrà tanto successo e tu tornerai al tuo meritato
posto nella squadra.-
Lily non ne era certa ma apprezzava
l’appoggio. Decise di raggiungere Louis e sfogarsi anche con lui, oppure con
Ashley.
All’interno della Sala Comune c’era
una calca incredibile ed era veramente difficile farsi spazio.
-Ciao … Lily, vero? Tu sei la
sorella di James e Al.- Davanti a lei c’era Kevin Finnigan, avrebbe voluto
buttarsi al collo e strangolarlo.