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Autore: Saju    04/07/2008    3 recensioni
Heric è scappato da casa e la nostra Sana gli darà un aiuto, come sempre...^^..
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Asako Kurumi/Alissia, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo qua con una nuova fanfiction…spero di essere migliorata

Eheh, visto che sono in vena, tanto vale rovinarmi del tutto.

Anche questa storiellina l’ho scritta circa 4-5 anni fa, forse anche 6…Comunque, è un po’ tristolina ma va …Non mi aspetto chissà quali commenti sinceramente XD.

 

(Eccomi di nuovo qua con una nuova fanfiction…Premetto che sarà piuttosto malinconica e deprimente ma l’ho scritta in un momento di tristezza... Quindi vi auguro una buona lettura di stò schifo…)

 

UN AIUTO X HERIC

 

Heric uscì da casa sbattendo la porta.

Era buio, pioveva forte ed era pieno autunno.

Camminò tranquillamente fino al parco; stringeva i pugni ma manteneva comunque un’espressione placata; si sedette su di una panchina fissando le gocce che si schiantavano sul suolo creando piccole pozzanghere.

Il ragazzo era fradicio, ma non se preoccupava, continuava a pensare a ciò che era successo in casa sua pochi minuti prima.

S’immaginava ancora sua sorella che lo picchiava urlandoli contro le più grandi cattiverie, e suo padre che se ne stava seduto sul divano a godersi quel terribile spettacolo.

La ferita alla guancia gli doleva ancora molto; sua sorella evidentemente se l’era presa molto per arrivare al punto di ferirlo con un paio di forbici…Già, ma per cosa poi se l’era presa? Era questo punto interrogativo che assillava la mente di Heric: cosa aveva fatto di così grava per meritarsi tutto? Si ricorda soltanto di aver risposto in tono più duro del solito a suo padre e poi…l’inferno. Il ragazzo era a pezzi…cosa avrebbe fatto adesso? Di tornare a casa non se ne parlava neanche, stare su quella panchina gelida sotto la fitta pioggia non li sembrava poi una così gran trovata... e allora che fare?

Il freddo li trapassava le ossa e cominciava a sentire le forze che lo stavano abbandonavano. Ad un certo punto li venne in mente l’unica salvezza: Sana

Si alzò in piedi e iniziò a correre in direzione della casa della ragazza.

Per poco non si schiantava a terra, quando scivolò sull’ asfalto bagnata del marciapiede. Arrivò davanti allla casa dell’amica e ci pensò due volte prima di suonare il campanello; fece un grande respiro e suonò. Dalla porta uscì Robby:

Robby ho bisogno di Sana! E’ in casa?”, disse a dir poco disperato il ragazzo.

Heric cos’è successo? Sana non c’è, è andata da Alissia”.

Senza neanche rispondere Heric fece retro front e iniziò a correre per poi voltare a destra. Trovatosi di fronte alla casa di Alissia, suono il campanello sperando che non rispondessero i genitori. Fortunatamente rispose la ragazza:

“Chi è?”

Alissia, sono Heric, mandami Sana per favore..

Oookey…” rispose con una voce quasi spaventata. Detto questo appese la cornetta del citofono e urlò in direzione del salotto:

“SANA!!! Corri…c’è Heric che ti aspetta di fuori, mi sembrava preoccupato..”

La ragazza era impegnata ad ascoltare la musica…L’amica le tolse le cuffie e le urlò ancora:

“Allora ti vuoi muovere!!Vai da Heric…”

Heric?? Dov’è?”

“E’ di fuori sotto l’acqua che ti aspetta…ha bisogno di te..MUOVITI!!”

“Vado, vado... mamma mia quanta fretta”

Sana prese il cappotto, l’ombrello e uscì dalla casa. Vide il suo amico Heric fradicio, malridotto, pallido e per lo + aveva una riga di sangue che li colava dalla guancia sx.… Non era neanke poi tanto sicura che fosse davvero lui…

“Oh buon cielo…Heric! Cosa ti è successo?”

“Sana…ho paura!” e abbracciò la ragazza. Lei lo stringeva forte per farli capire che li era vicina. Lui ricambiava altrettanto forte, ma ad un certo punto due lacrime scesero dai suoi occhi scorrendo sul suo volto:

“Ti prego Sana, devi aiutarmi…non ce la faccio a tornare a casa

“Ti prometto che ti aiuterò…stai tranquillo. Sarà meglio che ti porti a casa mia prima che ti venga un accidente.

La ragazza lo avvicinò a se per farlo stare sotto l’ombrello, sostenendolo con un braccio.

La madre di Rosana fu abbastanza sorpresa nel vedere Heric in quello stato e stava per chiamare a casa del ragazzo per avvisare il padre, quando il ragazzo la fermò:

“Signora, per favore non chiami adesso…”

“Ma tuo padre sarà in pensiero”

“Mamma ti prego fa come ti dice…in questo momento Heric ha bisogno solo dell’aiuto di un’amica”. Detto questo la ragazza portò l’amico di sopra in camera sua e lo fece sedere sul letto lasciando la madre senza parole e con il beneficio del dubbio…

“Vuoi che ti preparò qualcosa di caldo o da mangiare? Sarai affamato…” chiese Sana con molta disponibilità e con un tono di voce molto rassicurante.

“Ti ringrazio, ma sto bene così…spero che non crei troppo disturbo, posso andare da Terence…

“Non se ne parla nemmeno, tu resti qui e non farti alcun problema!” Subito si alzò dal letto, andò in bagno e ritornò con disinfettante e garza.

“Posso sapere chi ti ha fatto questo?” continuò mentre medicava li la guancia con tanta cura.

“Vedi…” …replicò il ragazzo …”Ho litigato tanto per cambiare con mia sorella oggi pomeriggio e…AHI! BRUCIA…FAI PIANO!...”

“Oh scusa sono desolata..

“Beh, ti dicevo che ci ho litigato di nuovo ma questa volta diciamo che siamo andati sul pesante…

“Posso saperne il motivo..” chiese Sana  quasi a sottovoce…

“ecco…eravamo a tavola io, mio padre e mia sorella…Lui ha cominciato a fare paragoni con i miei compagni, tipo George, Terence, Claus…dicendo che a confronto io sono un musone, un asociale, sempre con la stessa espressione imbronciata. Io lì per lì non risposi. Poi aggiunse che non ero neanche in grado di sorridere e mi ha accusato di fare ciò per attirare l’attenzione. Alchè gli ho risposto che se lui mi fosse stato più vicino probabilmente avrei avuto un motivo in più per essere sereno. A quel punto mia sorella tento di calmarci prima che la situazione si riscaldasse troppo e..io le ho urlato di stare zitta e che lei era l’ultima che doveva parlare dopo tutte le volte che non faceva altro che riaffacciarmi la causa della morte di mia madre..”

“Ma questa è una cosa orribile…come po’ una sorella…

“ E non è tutto…dopo ciò la sua reazione fu alquanto sclerata: ha iniziato a darmi dell’ incapace, del maleducato,  dello sciocco, dell’inutile ecc ecc…Così è iniziato un batti becco furioso fino a quando lei non mi diede dell’assassino e  io non le ho tirato una sberla. Lei è corsa a prendere la prima cosa che le è capitata sotto mano, che guarda caso erano un paio di forbici,e non so se apposta o per sbaglio mi ferì…Questo è il risultato..”disse indicandosi la guancia fasciata…

Sana rimase senza parole, non riusciva ad aprire bocca perché aveva paura di dire qualcosa di stupido così da farlo sentire peggio…Si limitò a darli un bacio sulla benda e a dirli.

Heric…tu non sei inutile e incapace perché se lo fossi, non credo che sarei venuta date a farmi consolare, quando mia mamma ha pubblicato il nostro libro, o quando avevo bisogno di una spalla su cui piangere, di un consiglio…se tu fossi tutto questo non saresti il mio + caro amico. E non sei un assassino. Tua sorella se avesse saputo come ci sentiva al tuo posto, non risarebbe comportata come si è comportata. E’ sconvolta e confusa e deve aver usato te come mezzo per sfogarsi del suo dolore, senza però pensare ai tuoi sentimenti. Non avercela con lei…a volte si dicono cose che neanche si pensano…Non l’avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà...la conosco…”

“Lo so..pero quando mi dice quelle cose fanno male. A volte mi chiedo se non abbia in fondo ragione lei. Se io non fossi nato, lei sarebbe ancora qui…

“Non dirlo neanche per scherzo! Se tu non fossi nato, come avrei fatto senza di te?

“Oh Sana, grazie!” e si abbracciarono stesi sul letto, addormentandosi. La pioggia a poco a poco cominciò a smettere di scendere e si fece mattina.

La giornata prometteva bene con il sole che splendeva e Heric fu svegliato da uno dei raggi mentre Sana continuava a dormire beatamente con la testa sul petto del ragazzo. Non la voleva svegliare…era così bella! Sentiva il suo respiro confondersi con il suo e osservava ogni suo minimo movimento…Poco dopo la ragazza aprì gli occhi e si scostò rapidamente imbarazzandosi…

“Ma buongiorno!E’ l’ora che ti alzassi…quasi non respiravo!” disse Heric in tono scherzoso.

“Molto divertente, davvero…Come stai oggi?”

“Diciamo che me la cavo…la guancia mi fa molto meno male, grazie”.

“Mi sono dimenticata ieri di darti questi vestiti per cambiarti, sono di Robby ma penso di vadano bene…vai a provarteli in bagno..” Il ragazzo gli prese, andò in bagno, se li provò e tornò .“Vanno bene...più o meno..” Disse evidenziando la maglietta leggermente “larga”…

“Ti sta benissimo…” poi scoppiò in una risata…

“Ah, ah, ah…divertente…”

“Senti Heric...credo che ora dovresti avvisare almeno tuo padre…”

“Certo… dov’è il telefono?”

“Veramente pensavo che sarebbe stato meglio dirglielo di persona…

“Non credo sia una buona idea. Cmq ora è meglio che io tolga il disturbo, non verrò a scuola oggi. Grazie di tutto, ci vediamo…” E scese giù dalle scale verso l’uscita.

Hey!” urlò Sana rincorrendolo…”Dove credi di andare? Tu starai qui oggi e io ti farò compagnia… hai bisogno di riposo!

“Non ho bisogno di riposo… ho bisogno di strare da solo. Grazie di tutto Sana” e se ne andò.

“M dove pensi di andare se a casa non torni?”

“Non lo so...” E sparì dietro l’angolo. Sana aveva una mezza intenzione di seguirlo, ma poi capì che aveva davvero necessità di strare da solo e rientrò in casa. Sprofondò sulla poltrona fissando la tazza di the fumante che era davanti a lei sul tavolino; guardò l’ora. 8.27…

“Cosa?! Farò tardi a scuola!” Preparò alla svelta lo zaino, si cambio e montò al volo in bicicletta pedalando più che poteva.. Fortunatamente arrivò solo 5 minuti in ritardo.

Quando ritornò a casa trovò davanti al cancello di casa sua Heric.

Heric cosa ci fai qui? E’ successo qualcos’altro?”

“Ho bisogno di te Sana..

“Coraggio, vieni dentro e raccontami ciò che ti turba…

Entrarono in salotto e si sedettero sul divano.

“Sana, io voglio tornare a casa, ma ho paura che ormai sia troppo tardi…

“Non è mai troppo tardi se non si tenta…” Prese Heric per il braccio e corse a perdi fiato verso la casa del ragazzo trascinandoselo dietro a ruota…

Arrivata di fronte alla casa,suonò.

Aprì la ragazza, ma nel vedere il fratello richiuse subito la porta.

Sana non volle arrendersi e ritentò invano, poiché non ci fu risposata.

“Dai, Sana, fa niente…dovevo immaginarmelo, andiamo via…

“Non vorrai arrenderti subito?…Voglio riprovare…

“No Sana…andiamo!”

“Ma Heric…magari alla terza riapre…”

“Smettila!” Le urlò.

Sana lo guardò con gli occhi lucidi…

“Scusa…è solo che non mi va ora di ritornare a litigare con loro…” si scusò Heric.

“Ma certo, capisco…scusa, ma è ora che io torni a casa, ciao!” e corse via piangendo.

Heric era da solo davanti a casa sua e la cosa ridicola era che non ci poteva neanche entrare. Era frustrante quella situazione e non sapeva per quanto tempo ancora l’avrebbe sopportata…Si diresse verso il parco…

“Ciao Heric

Il ragazzo si girò:”Oh, ciao Terence, non ti avevo visto…”

“Accidenti…che hai fatto alla guancia?”

“Niente di grave, solo un graffietto del gatto di Sana…”

“Ah, non pensavo che Sana avesse un gatto. Come mai non ti abbiamo visto a scuola oggi?

“Non sono stato molto bene…”

“In effetti, non hai una bella cera…ti conviene andare a casa e metterti a letto…

“Era proprio quello che stavo per fare.. ci vediamo amico!”

Terence non fece tempo a salutarlo che era già scomparso…

“Quel ragazzo mi preoccupa a volta….chi lo capisce è bravo!” e continuò la sua passeggiata…

Heric si era seduto su una panchina sotto un salice e meditava tra sé e sé…

-Sono confuso. Non so cosa è meglio fare…se tornare a casa o no. Ma se non ritorno, cosa farò? E se mio padre e mia sorella fossero davvero in pensiero per me? Noooo!!! Se ci fosse Sana saprebbe cosa fare…che stupido che sono stato! Non so come ho fatto ad avere il coraggio di trattarla così…-

Nel frattempo Rossana aveva cercato in lungo e in largo il suo amico dopo la litigata e quando arrivò al parco lo vide sotto quel salice…le si avvicinò e si gettò praticamente ai suoi piedi…

“Scusami Heric! Scusami tanto!! Ti avevo promesso il mio aiuto e io ti ho voltato le spalle…perdonami! Io ti voglio ancora aiutare!”

“Sono io che ti chiedo scusa per averti offeso…tu mi stavi solo porgendo il tuo aiuto. Dai, alzati adesso…non sono mica una divinità!” rispose leggermente imbarazzato, poi le fece un sorriso e aggiunse:” Allora…riproviamo con mia sorella?”

Sana sorrise:” Certo! Però ho riflettuto ed è giusto che sia tu a suonare…Io ti sarò d’aiuto come sostegno morale…

“Grazie..”. E s’incamminarono verso la casa del ragazzo. Heric suonò il campanello col dito tremante…Aprì la porta sua sorella, la quale le corse in contro e l’abbracciò porgendoli le sue scuse:” Oh Heric perdonami!! Scusa per tutte le cattiverie che ti ho urlato contro…ti giuro che non le pensavo davvero!! Sono stata una stupida…Che razza di sorella che ti ritrovi!!

“ Nelly non piangere…é tutto a posto…”

“Avevo promesso a mamma che ti avrei sempre voluto bene…ma non l’ho fatto!”

“Sì che l’hai fatto… lo stai facendo ora...

“Grazie fratellino…ti voglio bene! Forza…rientriamo in casa che ci aspetta papà...

I due rientrarono lasciando Sana da sola. Ma era cmq felice perché aveva aiutato un caro amico…

La mattina seguente, Heric bloccò Sana a scuola:

Hey Sana..volevo chiederti scusa per averti lasciato sola ieri…”

“Non ti preoccupare…era comprensibile che tu volessi stare con tua sorella... vai tranquillo è tutto a posto..

“Mi dispiace davvero tanto…” SILENZIO….ZZZZZZZZZZZZ…..

“Sana…voglio ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Ora so di avere una vera amica su cui contare e che resterà per sempre vicino a me!” Detto questo lui l’abbraccio forte lasciandosi entrambi trasportare dalla tenerezza nata da una vera amicizia.

 

Poooh pooh pooh poh….Finita. Mamma mia , sto sprofondando dalla vergogna XD.

Va , qui magari vi ho un po’ depresso ma state allegri, né?!!

^^…Baci, baci…Saju.

 

PS: prometto che non pubblico più arretrati! O_o

 

 

  
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