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Autore: Rosalie97    24/03/2014    5 recensioni
Cosa avrebbe detto Mike se l'avesse vista? Zoey era sicura che l'avrebbe odiata, guardata per sempre con disprezzo. Ma ora Mike non c'era più, ed a lei non restava che il suo peggior nemico.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Gwen, Heather, Mal, Zoey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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<< Come mai questa sorpresa? >> La sua voce suonava talmente divertita da far venire il voltastomaco ad Heather. Non sapeva nemmeno perché l’avesse chiamato, non si meritava un tale regalo; non avrebbe dovuto rinunciare al suo orgoglio per uno come lui.
Lei sorrise acida, pronta a ribattere per tutta risposta, << Mi capitava di pensare ad un idiota e bè.. Mi sei tornato alla mente tu. >>
<< Oh ma che gentile, sei sempre così educata.. >> Lui rise, con quella voce che Heather adorava, ma non l’avrebbe mai ammesso. Avrebbe preferito essere murata viva piuttosto che dargli questa soddisfazione.
<< Lo so, lo so. >>
<< Allora, come va la vita? Vivi ancora dai tuoi? >>
<< Non so come questo possa importarti, ma no, vivo con Gwen e Courtney. >>
<< Oh.. Courtney.. Salutamela >> dall’altra parte della cornetta, Heather sentì Alejandro sorridere, ed immaginò il suo volto, bellissimo come sempre.
<< Non ci contare, ti odia. >>
<< E tu? Mi odi pure tu? >>
<< Mi pare ovvia la cosa, no? Non potrei fare altrimenti >> mentì spudoratamente lei. In un certo senso non lo poteva sopportare, era sempre così orgoglioso, fiero di sé.. Da darle il voltastomaco, ma allo stesso tempo, Heather non poteva fare a meno che pensare a lui e sentire il cuore battere forte. Era stato difficile per lei durante le stagioni in cui lui era presente, lo vedeva e sentiva la sua voce.. E quando lo osservava provarci con le altre, anche se sapeva che era tutto una messinscena per riuscire a vincere.. Lei si sentiva il cuore andare in mille pezzi. Non le era mai capitato con nessuno, ed ora che le cose erano cambiate era spaventata.
<< E come mai mi hai chiamato? >> Alejandro si stava divertendo come non mai, e lei avrebbe voluto poter attraversare la cornetta per poter strangolarlo, ma ovviamente doveva sopportare. Dopotutto era lei ad averlo chiamato, no?
<< Io.. >> Non sapeva cosa rispondere. Il problema con Alejandro era proprio questo: spesso le mancavano le parole e questo la induceva, irrimediabilmente, a fare figuracce. E lei odiava fare figuracce, soprattutto davanti a qualcuno che era esattamente come lei. L’avrebbe presa in giro, pensò.
<< Ti mancavo, eh? >> Scoppiò a ridere.
<< No, non è vero! >> Urlò, arrabbiata, poggiata contro la porta della sua camera. Prima, mentre parlava, era ritornata nella sua stanza, per non rischiare di svegliare le altre e dover dare una spiegazione.
<< E allora perché mi hai chiamato? Oh, andiamo, lo sappiamo tutti e due che sono irresistibile, è inutile che menti a te stessa. >>
Lei rise, << Ceerto. Io mento a me stessa su quanto ti trovi bello allo stesso modo in cui tu menti a te stesso credendolo. >>
Lui per un po’ non rispose, poi Heather sentì la sua voce scoppiare in una sonora risata. << Questo è ciò che direbbe qualcuno quando non sa quale menzogna sparare. Andiamo, ammettilo, e saremo tutti più felici. >>
<< Non vedo in chi modo potrei essere felice ammettendo qualcosa che non è altro che una menzogna. >>
<< Heather.. >>
<< Sei odioso >> scandì bene le parole. La sua voce era graffiante come sempre, e questo fece ridere Alejandro.
<< Lo so, sei pazza di me. >>
<< Nei tuoi sogni, idiota. Ti odio. >>
Heather chiuse la chiamata e spense il telefono. Dio, quanto era antipatico, non lo sopportava nemmeno un po’. Tutte le brutte qualità ce le aveva lui: era doppiogiochista, freddo, calcolatore, odioso, insopportabile, egocentrico, egoista e cattivo. E proprio per questo Heather era pazza di lui. Non avrebbe dovuto provare quei sentimenti per Alejandro.
La ragazza alzò lo sguardo verso il lampadario sopra il letto, ora spento. Ora capiva tutto. Ora comprendeva ciò che provava Zoey. Heather provava talmente tanto odio per Al, ed allo stesso tempo lo amava alla follia. Era la stessa cosa che la sua amica sentiva nei confronti di Mal. Se ad Heather avessero tolto la possibilità di parlare con Al sarebbe impazzita, sarebbe diventata depressa, e la stessa cosa sarebbe successa a Zoey se le avessero tolto Mal! Sapeva cosa doveva fare: doveva aiutarla in ogni modo possibile. Doveva aiutarla a restare al fianco del suo peggior nemico, al fianco di Mal.
 
Intanto, dall’altra parte della parete, Courtney e Gwen cercavano di ascoltare.
<< Non sta più parlando >> disse la prima guardando l’amica.
<< Tu perché credi che abbia chiamato Alejandro? Non si parlavano da tantissimo tempo! Ed ora eccola che lei lo chiama.. >>
<< Secondo me c’è qualcosa di strano.. >> Iniziò a dire Courtney, per poi rispostare l’orecchio alla parete, cercando di ascoltare. Heather stava borbottando qualcosa, ma siccome il muro era abbastanza spesso non riusciva che cogliere solo alcune parole: << Uffa… Io.. Quel ragaz.. Talmente.. So! >>
<< Che sta dicendo? >> Chiese Gwen sottovoce. Se loro potevano sentirla parlare, anche Heather poteva udire loro, e come avrebbero spiegato il fatto che stavano origliando, se lei le avesse scoperte?
<< Non lo so.. Ma credo stia parlando di Alejandro.. Credo >> Courtney riportò di nuovo l’orecchio alla parete e la sentì ancora borbottare, << che stia dicendo che lo odia e qualcosa del genere, e.. Che.. Però non può fare a meno di pensare.. Ah, diavolo, non capisco.. Non la sento più parlare. >>
<< Magari sta pensando che lo odia ma non può rinunciare a lui, altrimenti perché lo avrebbe chiamato? >>
<< Ah.. Non lo so.. >> Courtney scosse la testa, Heather che parlava con Alejandro e ammetteva che provava qualcosa, Zoey che si innamorava di Mal.. Tutto le faceva ricordare Scott.. Al fatto che avesse mentito alle amiche dicendo loro che parlavano ancora per non dare spiegazioni.. Forse, avrebbe dovuto parlargli, chiamarlo. Sospirò, mentre Gwen tornava al suo letto: le due condividevano la camera.  Courtney scivolò sotto le coperte calde, proprio mentre le luci si spengevano. Fissò gli occhi sul soffitto.
<< Buonanotte, Court >> disse Gwen.
<< Notte, Gwen >> replicò lei.
Teneva le braccia incrociate, e la sua mente divagava su pensieri che da tempo cercava d’ignorare. E ad un tratto decise, si, avrebbe parlato con Scott.
 
Zoey era poggiata contro la spalla di Mal, con gli occhi chiusi, mentre pian piano il sonno la circondava. Teneva la mano stretta in quella di lui, che con il braccio le circondava le spalle. Era incredibile: Mal provava sentimenti veri, amore, dolore, felicità.. E tutto per merito suo, solo suo. Questo le riempì il cuore di gioia. Sorrise mentre sprofondava nel sonno, era convinta che avrebbe sognato qualcosa di bello, finalmente, non i soliti incubi che doveva sopportare la notte per colpa di Mal. Adesso c’era qualcuno a proteggerla da quelle visioni orribili, lo stesso che le aveva fatte iniziare. Chissà, magari le avrebbe permesso anche di mettere loro un segnale di stop. Zoey ne era convinta.
 
Nel frattempo, Heather fissava il soffitto, la luce sul comodino ancora accesa. Non riusciva a dormire, e per questo aveva messo le cuffie alle orecchie: se non poteva perdersi nei campi dei sogni, si sarebbe persa nella sua musica.
I stare at the girl in the mirror, t-shirt, torn up jeans, no beauty queen. But the way that you see me, you get underneath me and all my defenses just fall away, fall away.
Avrebbe voluto piangere, piangere finché i suoi occhi non fossero stati più in grado di versare una singola lacrima.
I am beautiful with you, even in the darkest part of me. I am beautiful with you, make it feel the way it's supposed to be. You're here with me, just show me this and I'll believe. I am beautiful with you.
Perché era successo a lei? Era forse una questione di karma? Bè, ecco, il fato poteva essere gioioso ora, l’aveva trovata e presa, e lei non aveva più via di scampo.
I stand naked before you now, no walls to hide behind, so here am I. You see all of my scars, still here you are. I bare my soul and I'm not afraid, not afraid.
E invece era spaventata a morte. Cosa avrebbe dovuto fare, ora? Alejandro era talmente.. Cattivo, talmente freddo e calcolatore, uguale a lei, e se avesse saputo per certo ciò che lei provava l’avrebbe usata per i suoi scopi, o riso di lei.
Cercò d’ignorare il ritornello, non poteva sentirlo, era troppo doloroso.
I've been the strong one for so long, but I was wrong.
E ad un tratto un’idea si illuminò nella sua mente. Ripeté quelle parole ad alta voce, piano. Era vero, lei era stata la ragazza forte, la leader, per un sacco di tempo, forse troppo. Era convinta che quello fosse il suo ruolo, lei era nata per comandare, e non permetteva a nessuno di avvicinarsi troppo a lei, così che potesse provare sentimenti. Ma.. Se si fosse sbagliata?
Doesn't make you weak cause you needed someone, I'm not holding back and I know what I want.
Si, sapeva cosa voleva, lo sapeva da tanto, tanto tempo, sin da quando lo aveva conosciuto.
You want me for myself, look at me at no one else. I am beautiful with you (With you).
Si, sapeva tutto sin dal principio, ed ora l’avrebbe preteso. Se lui avesse preferito qualcun’altra a lei, Heather gliel’avrebbe fatta pagare. Lei non era uno scarto, era la migliore.
Capiva Zoey, ora, completamente. E decise di fare qualcosa di incredibile. Scattò in piedi, con ancora le cuffie alle orecchie, e cominciò a preparare una valigia con la roba che le sarebbe servita. Prima sarebbe andata da Alejandro ed avrebbe messo le cose in chiaro, e poi avrebbe cercato Zoey.
 
 

 
  
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