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Autore: eremita88    24/03/2014    2 recensioni
"caro diario,
non sono abituata a questo genere di cose: di solito non sono il tipo che parla dei suoi problemi..."
ce la immaginiamo Regina che scrive un diario??
Dopo aver guardato la puntata 3X12, che è stata il mio spunto di partenza (anche se i prossimi capitoli saranno totalmente inventati), ho cominciato a pensare che cosa può passare nella mente di Regina ora che è tornata a "casa".
Sicuramente ora è una donna con tanta sofferenza sulle spalle. Forse l'incontro con l'affascinante fuorilegge "che odora di foresta" potrebbe cambiare le carte in tavola...
Regina è spaventata dall'interesse che ha per il nostro Robin ,e per lei è molto più facile convincersi che l'uomo nasconda qualcosa, perciò nel suo diario decide di annotare, fra le varie cose, le mosse di Robin, giusto per "tenerlo d'occhio".Che cosa ne verrà fuori?
La mia è una visione abbastanza comica della situazione dei due, e spero che la mia long vi faccia sorridere come è successo a me mentre la scrivevo, e che dica, con parole semplici, qualcosa dei sentimenti dello splendido personaggio che è Regina...
Semplicemente Outlaw/Queen.
Mi raccomando, recensite numerosi, vi imploro :))
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Caro diario,
Dire che sono dolorante sarebbe minimizzare. E' stata una giornata tremendamente impegnativa. Da tutti i punti di vista.
Al mio risveglio il sole non era ancora alto. 
La verità è che ho dormito malissimo.
 
Questa notte ho sognato Henry: lo stavo accompagnando a scuola. aveva non so quale compito in classe, e io gli stavo dicendo: "tranquillo andrà tutto bene", poi lui scendeva dalla macchina e mi diceva "ci vediamo dopo mamma" ed entrava a scuola.Mi sono svegliata a quel punto, il cuscino bagnato di lacrime. 
 
Non ho bisogno che qualcuno mi dica che devo andare avanti, non mi serve che qualcuno me lo dica, perché io mi sento comunque uno schifo. 
Vivo nei boschi come una clandestina e mio figlio non ricorda nemmeno chi sono.
 
Il sogno di stanotte mi ha messa molto di cattivo umore,inutile dirlo. 
Ero decisamente indecisa se andare o meno agli allenamenti con l'assillante fuorilegge ma, nello stato d'animo in cui ero, l'idea di prendere in mano una lama o un qualsiasi altro oggetto contundente, mi risultava incredibilmente allettante, quindi, ravviati i capelli, sono uscirai dalla mia tenda.
 
Si capiva già da quell'ora della mattina che sarebbe stata una bella giornata, piena di sole, fresca brezza, e tutte quelle altre cose che davvero non sopporto quando sono di cattivo umore …
Presto anche l'idea degli allenamenti si è rivelata fallimentare. 
 
Ho sentito il rumore delle frecce che colpivano il bersaglio e mi sono avvicinata a dove avevo capito avrei trovato Robin ed ecco che vedo lui. 
Con la camicia, e  con una ragazza.
 
Appena l'ho vista in faccia ho capito subito che non era di queste parti: aveva profondi occhi a mandorla, portava una armatura completa di foggia orientale, e aveva lunghi e morbidi capelli neri. Più morbidi dei miei.
Robin che le stava accanto mentre tirava con l'arco, la applaudiva e le faceva un sacco di complimenti. 
Patetico, non trovo altre parole.
E poi… Non era poi così brava. 
Insomma, si, faceva qualche centro ma, a parte questo, niente di speciale. 
Certo meglio che abbia doti da combattente, perché con la bellezza non commuoverebbe proprio nessuno. 
già, l'aspetto da damina orientale non le dona affatto. Nessuno la degnerebbe mai di uno sguardo,  a parte il ladruncolo, che la guarda parecchio ammirato. 
L'ho detestata in quel momento.
 
Mi sono avvicinata schiarendomi la gola, giusto per ricordare al ladruncolo che LUI mi aveva invitato ad allenarmi li', a quell'ora: insomma, almeno la decenza di incontrare la ragazza ad un'altra ora. 
 
Non che il nostro fosse un appuntamento o roba del genere e quindi dovessimo stare da soli, ma non mi andava  di farmi vedere anche da altri mentre sbagliavo i tiri, specie dalla sua ragazza, la sua odiosa fidanzata vestita da samurai.
 
Robin mi ha guardato candidamente con quella sua faccia da schiaffi e ha detto semplicemente "Buongiorno Maestà".
Ma ci rendiamo conto della sfacciataggine? Gli ho fatto notare molto educatamente che non era prevista una gran folla agli "allenamenti" che mi aveva prospettato il giorno prima.
Lui è sembrato abbastanza divertito per qualche motivo che non ho ben capito. 
La cosa mi ha irritata.
 
-Ho pensato che poteva servirci un pochino di aiuto.-
Si, al massimo servirà  per trattenermi dagli istinti omicidi che ho nei suoi confronti: ma per questo non basterebbe una ragazza mingherlina con i capelli pieni di doppie punte. 
Ma mi sono guardata bene dal dirlo. 
 
-Credevo che fossi in grado di insegnarmi a difendermi. Mentivi?-
-Affatto. Ma, sebbene con l'arco io me la cavi egregiamente, non sono niente di che con la spada. Mentre Mulan è una delle duellanti più agguerrite che abbia mai incontrato.
 
Mulan. Ma che razza di nome è? Nemmeno in un momento di odio spassionato nei miei confronti mia madre mi avrebbe chiamata "Mulan"!
Vedendo che la squadravo con qualcosa a metà fra l'antipatia e il sospetto ha detto: 
- Mulan è l'ultimo acquisto dei miei "allegri compari".-
-Ah, si? Credevo che per farne parte i requisiti necessari fossero la maleducazione, l'aggressività repressa e il difficile rapporto con l'igiene personale, ma forse io e "Mulan" non ci conosciamo ancora così bene…-
 
A quel punto ha preso la parola la ragazza:
-Ascolta. Mi sono offerta io di dare una mano a Robin ad allenarti. Mi ha detto che voleva insegnarti a usare arco e spada, e ho pensato che magari potevo fare al caso tuo. E poi Robin mi ha detto che non conosci ancora nessuno nell'accampamento, e che ,magari, un'amica poteva farti comodo…-
-Io gli amici sono più che capace di trovarmeli da sola, senza bisogno dell'aiuto di "Robin"...-
 
A quel punto c'è stato un attimo di silenzio. Vedendo che i due si guardavano indecisi su che cosa fare ho rotto io il ghiaccio:
-Beh,dato che siamo qui vogliamo cominciare o no?- 
 
i due sono sembrati abbastanza contenti.
-Oggi cominciamo con la spada. Robin mi ha detto che ieri avete iniziato a allenarvi con l'arco: ci ritornerete nei prossimi giorni. Oggi pensiamo solo alla spada. -
Mi ha lanciato un'arma. 
Tremendamente pesante, oltretutto. Chissà come fa a tenerla Mulan con quelle braccine che si ritrova…
 Oggi ho scoperto che, a quanto pare, nemmeno la spada è l'arma per me.
 
Mulan sembra un vecchio maestro cinese: "la chiave di tutto è la costanza". 
Siamo così diverse che non ho idea di come Robin abbiamo potuto pensare che saremo diventate amiche. 
Ha iniziato a farmi vedere come si para e come si attacca. 
Mi ha fatto provare finché il braccio non ha iniziato a farmi male. 
Gioco di polso. Precisione. Equilibrio.
 
Non dovevo essere esattamente un bello spettacolo.
Il ladruncolo, seduto su un tronco vicino a noi, se la rideva di gusto. 
Promemoria: fargliela pagare. Se c'è un'attività che mi compete, quella è la vendetta. In quella sono imbattibile. 
Dopo circa un'ora e mezza, Mulan ha posato la sua spada e ha detto, stupendomi non poco :
-Per oggi può bastare. Non sei affatto male, Regina.-
-Vostra maestà, per essere precisi.-
-Naturalmente. Secondo me siete portata per il duello, Maestà. Vi muovete bene, con grazia, eleganza, e sapete pensare alle mosse da fare, questi sono i presupposti per essere uno spadaccino eccellente.-
 
Ecco spiegato perché il ladruncolo non va d'accordo con la spada. A ogni cosa c'è un perché… 
-La prossima volta ci occupiamo del movimento di gambe, e facciamo un po' di scambi.-
Poi, con la calma glaciale che deve esserle propria, si è allontanata. 
 
A quel punto il ladruncolo si è avvicinato a me.
-Con la spada non te la cavi niente male, Maestà-
-E' per questo che ridevi?-
-Ridevo perché sei troppo aggressiva quando la impugni . Devi rilassarti di più, tenere sotto controllo il respiro, prenderti più tempo e non arretrare troppo, mai. Tenere sempre sotto controllo lo spazio.-
-E meno male che non eri uno spadaccino fuorilegge… -
-Non lo sono, ma me ne intendo abbastanza. Magari un giorno mi concederai un duello leale.-
-Solo se non avrai troppa paura di perdere...-
Credo che abbia riso, a quel punto.
 
Gli ho chiesto perché avesse chiamato Mulan per allenarmi. 
-Perchè è brava,  e ha molta pazienza, cosa che con un'allieva come te è decisamente necessaria.-
Davvero.
-Ho pensato che avevi bisogno di un'amica, Maestà . Sai, no?, qualcuno con cui parlare di "cose da ragazze".-
Sembrava abbastanza in imbarazzo. E' buffo quando è in imbarazzo. Ha qualcosa di dolce, in realtà… Ma solo in piccola percentuale, si intende.
 
-Gli amici so trovarmeli da sola. Grazie.-
-Non fraintendetemi.-
-Io e quella ragazza siamo troppo diverse.-
-Lei è tranquilla, paziente, riflessiva, non dice niente di troppo, è gentile, una ragazza incantevole.-
 
Diversa da me. Ecco che cosa intendeva, ho pensato.
-Però è una donna con un trascorso alle spalle che ancora non mi sono saputo spiegare. A volte è fin troppo silenziosa. Ci sono cose che si tiene dentro. Mette tutta se stessa in quello che fa: ma è quasi un modo che ha di sfogarsi. E' una donna determinata, ma anche cinica. In questo vi somigliate moltissimo. Ho pensato che forse qualcosa in comune ce l'avevate, dopotutto. -
Ecco come mi ha spiazzata per l'ennesima volta. 
lo detesto in questi momenti.
Ho chiesto se ci sarebbe stata anche il giorno seguente. 
Ha detto che, se per me andava bene, domani pensava di allenarci io e lui da soli. 
Ho detto che andava bene. 
Nessuna emozione, nessuna emozione, nessuna emozione, alle riguardo. 
Prima di andarmene, ho osservato che Mulan era una donna molto bella, giusto per vedere la sua reazione. E' stato a quel punto che il ladruncolo mi ha spiazzata:
-Già… Che casualità: un'altra cosa che avete in comune...-
Io non arrossisco. Non sono mai arrossita, nemmeno quando ero una ragazzina,
ma in quel momento mi sono sentita le guance in fiamme. 
Per la rabbia, ovviamente. Per cos'altro?
Farebbe bene a farla venire , Mulan, ai nostri allenamenti, così avrà un testimone se mi scatta la violenza nei suoi confronti.
 
Nel primo pomeriggio stavo cercando Frà Tuck.
Ho pensato che farmi una chiacchierata con lui poteva farmi bene.  
Ad un certo punto , però, ho visto un gruppo di "allegri compagni" venire giù dalla collina... 
Credo che fossero andati in "avanscoperta". 
Probabilmente sono in cerca di nuova gente da derubare. 
Ho pensato che la cosa migliore fosse tenermi alla larga, anche perché alla testa degli uomini c'era Little John, quando ho sentito le vocine di un gruppo di tre bambine bionde, fra i due e gli otto anni, che correvano verso Little John, gridando "papà" ,"papà".
Lui le abbracciava con affetto, sollevandole da terra, provocando in loro gridolini di gioia.
Strano ma vero, sembra che anche quel rozzo omaccione abbia un cuore.
L'ho scoperto oggi.
Per ultimo, poi, è arrivato un bambino di circa cinque anni.
-Zio John, zio John!!!-
Little Jhon gli ha riservato lo stesso affetto che ha riservato alle sue figlie.
-Ehi Roland!!-
 
Non avevo mai notato quel ragazzino da quando sono arrivata nell'accampamento.
Dopo aver scambiato qualche parola con Little John si è allontanato da lui, correndo nella mia direzione.
 
L'ho guardato, e il cuore mi si è fermato nel petto. 
E' identico a come era Henry da piccolo … Con intensi capelli castani  vivaci occhi scuri.
Sono rimasta incapace di chiamarlo o di dirgli alcunché . 
Giuro, ero semplicemente pietrificata. 
E poi è semplicemente passato avanti, guardandomi appena…. Incuriosito? Non lo so. 
Mi è sembrato soltanto indifferente. 
Correva veloce. Mentre correva ho visto che non guardava dove metteva i piedi. C'era un ramo a terra:   a pochi centimetri dal suo piede. 
Sarebbe caduto, senza alcun dubbio.
E' stato istintivo: l'ho fatto sparire, il ramo. 
Il bambino ha continuato a correre, non si è accorto di niente. 
Non lo saprà mai.
Ma probabilmente è questo il destino di quelli com me: non far mai niente di buono nel senso tradizionale del termine e, quando lo fanno, passare inosservati, senza nemmeno un grazie. 
In questo preciso caso, sono stata felice di quello che ho fatto, ma, allo stesso tempo, triste. Non so perché ,anzi, lo so, ma forse non vale più la pena parlarne.
 
Stavo tornando alla mia tenda, quando ho visto, ferma a poca distanza, Mulan.
Mi sono avvicinata e, con la mia dolcezza che, non per vantarmi, ma è innata, le ho spiegato che, qualsiasi cosa le avesse detto Robin, cioè intendo il fuorilegge, io non avevo bisogno di condividere le mie esperienze con nessuno, non avevo bisogno che qualcuno mi trovasse un'amica in affitto o una tata e, per qualsiasi motivo fosse venuta lì, poteva anche andarsene, senza offesa.
 
La cosa che mi dà il nervoso, più di ogni altra cosa, in quella ragazza, è la calma. 
Io non riesco, non riuscirei mai a stare calma se qualcuno mi dicesse qualcosa di anche lontanamente simile, ma lei si.
-Vostra maestà…- Mi ha detto -Io ero venuta qui per via delle lezioni di combattimento.-
-Che cosa vuoi??-
-Dare una mano… Insomma, so che magari ero di troppo…-
Che cosa??? Come le vengono in mente cose del genere???
Di troppo, in che cosa?
 
-Ma io sono una combattente esperta, ho visto come vi muovete, come agite… Si può capire molto del carattere di una persona da cose del genere. Maestà, voi avete tanta rabbia dentro, e non trovate il modo di tirarla fuori.-
-E tu chi sei? Una psicanalista?-
Non ha capito.
 
-Credo che combattere possa farti davvero bene.-
-Ho già chiarito che non è esattamente il mio stile-
-E allora perché hai voluto farlo…-
-Io… Non lo so il perché. -
-In ogni caso non è importante…- Stava abilmente cambiando discorso…
-Io creo che tu possa migliorare, Maestà, ma ci sono alcuni dettagli da sistemare, se vuoi continuare ad allenarti con me o con Robin…-
 
Il primo pensiero è stato: nessuno impone condizioni a ME. Nemmeno per sogno. Ma devo ammettere che questa donna ha qualcosa che non riesco a comprendere, e voglio andare più a fondo della faccenda.
 
-Sentiamo…-
-Il silenzio. Niente imprecazioni mentre si combatte. Ti deconcentrano. Ho notato che sei il tipo di persona che dice ciò che pensa, sempre e senza remore. questo è bene, ma ciò che pensi può venire fuori anche solo da come agisci in combattimento, non c'è bisogno di esternarlo, o diventa un vantaggio per l'avversario, e una fonte di de concentrazione per te.-
-Accetto. Tutto qui?-
-Ci sarebbe un'altra cosa…-
-Sarebbe?-
-Ecco, sarebbe una comodità per te, più che altro, ma potrebbe anche aiutarti a trovarti meglio in generale nell'ambiente  degli "allegri compari"…-
….
-Dovresti cambiarti d'abito.-
Gelo.
-Potrebbe farti sentire meglio, sai?Vedi, quando ero una ragazza, avevo delle sorelle… Quando si sentivano arrabbiate per qualche motivo, inadeguate, loro si cambiavano d'abito. Sembrava sempre che le facesse sentire meglio, sai? Ho pensato che potresti fare lo stesso . Inoltre il tuo vestito ,Maestà, è davvero bello ma non permette di muoversi agilmente in combattimento.-
Woa, woa, piano, tesoro. Grazie per la storiella pittoresca sulla tua infanzia finita nel vortice dell'esercito, ma il vestito no, non si tocca, ho pensato.
Forse gente come lei starà bene con l'armatura 24 ore su 24, ma io non sono fra quelle. 
Probabilmente si è sentita sotto accusa dal mio sguardo o qualcosa del genere, perché mi ha guardata e mi ha fatto :
-Non mi fraintendete, il vostro abito è davvero splendido, e vi si addice molto…-
Ruffiana.
-…Ma la gente qui si sente molto intimidita dal modo in cui vi presentate: la collana di diamanti, la foggia preziosa dell'abito: le piume nere, il trucco, l'acconciatura pretenziosa…-
-Io sono così…-
-No, voi siete molto meglio. Siete una donna elegante, ma per essere diversa dagli altri, non dovete a tutti i costi mostrare abiti preziosi ed eleganti fino all'eccesso, che non si addicono alla vostra situazione e alle incombenze che dovete affrontare in questo frangente. E poi non potete minimamente pensare di maneggiare una spada con comodità se l'abito vi arriva alle caviglie e il corpetto vi impedisce qualsiasi movimento, è impensabile anche per voi, Regina-
 
Probabilmente in quel momento mi sono resa conto di averla sottovalutata, quella donna: sa il fatto suo. 
Credo di cominciare a capire che cosa intende il ladro quando dice che forse abbiamo più in comune di quanto non pensiamo…
In ogni caso, cosa che non faccio spesso, ho dovuto riconoscere che aveva ragione. 
Non aveva senso continuare a tenere il mio splendido abito nero.
Mulan mi portò ad una tenda al limitare dell'accampamento. 
Tenevano lì tutte le cose rubate prima di portarle a chi ne aveva bisogno, o almeno così mi disse lei . C'erano anche alcuni abiti. 
li tenevano per le poche donne dell'accampamento, e c'erano anche alcuni capi di foggia maschile. 
 
non l'avrei mai detto ma, nonostante tutto, Mulan aveva molto gusto. 
Alla fine scelse dei pantaloni aderenti di pelle di daino e una camicia di flanella bianca di foggia maschile, abbinata ad un gilet di cuoio marrone scuro, dello stesso colore dei pantaloni di pelle. 
 
-Non avrei mai detto che te ne intendessi di abiti…-
-A volte le apparenze ingannano. Non è vero, Evil Queen?-
Mi ha guardata intensamente. A quanto pare la piccola guerriera sa persino fare battute, ah! 
Però in fin dei conti ha ragione: le apparenze ingannano. Mi sono guardata allo specchio primari andare a infilarmi i nuovi vestiti.
 
Mentre mi cambiavo, dietro una specie di paravento, mi parlava.
-Mai messo pantaloni, Maestà?-
-Non li metto da anni. prima li usavo sempre per andare  cavallo.-
-Davvero?-
-Si.-
-A casa anche io avevo un cavallo. Ci stavo per ore….-
-Da quando sei fra gli "allegri compari?-
-Poche settimane, a dire la verità-
-Ah si? E Robin lo conosci da allora?-
-Si, più o meno. Lo conosco poco, ma so che è davvero un brav'uomo.-
-Già, sarà… Quindi voi non siete… Ecco…-
-Che intendi?Oh, no no no, davvero!!! Come ti viene in mente?-
-Ecco, non so, le uniche donne dell'accampamento sono le mogli e le figlie degli uomini di Robin, e voi due sembravate molto in confidenza…-
 
Lei è sembrata divertita dall'idea, non so perché.
-No. Robin era sposato, una volta, ma sua moglie è morta da anni.-
-Oh-
-Già. Suo figlio è identico a lei, dicono. Forse l'hai visto: quel bambino sui tre anni, castano…-
-E' il figlio di Robin Hood???-
Ammetto: non me lo aspettavo.
-Si: Roland.-
Wow. E' vedovo allora. NOn sta con Mulan, allora. 
Non che mi interessi. No , nemmeno un pochino. 
 
Finito di prepararmi, ho cominciato ad aggiustarmi i capelli in una comoda treccia.
Mulan è uscita precedendomi.
-sSai davvero bene Maestà.- 
Mi ha sorriso prima di uscire dalla tenda.
Mentre mi intrecciavo i capelli,ho pensato che , in effetti, aveva ragione: avevo l'aria semplice, ma l'effetto finale non era per niente male, anzi… 
La pelle mette perfettamente in risalto il mio fisico sottile, il gilet e lo scollo della camicia mettono appena in risalto il decoltè, e la treccia metteva in risalto l'ovale del viso.
Forse Mulan non aveva tutti i torti, avevo bisogno di un piccolo cambiamento. 
mi sentivo letteralmente più leggera. 
 
Mentre finivo di fermarmi l'acconciatura la sentivo che parlava con qualcuno,fuori dalla tenda: un uomo. 
Sono uscita e mi sono trovata davanti Robin Hood.
Che dire? Il nuovo look mi dona, e anche lui è sembrato accorgersene . 
Aveva una faccia…Ovviamente il suo volto non è minimamente attraente o roba simile, ma in quel momento era addirittura buffo. 
Andava dallo stupore all'imbarazzo.
 
Stuzzicarlo è stata una tentazione troppo forte….
-Beh. come sto?-
-Siete incantevole.-
L'ha detto sinceramente, senza nemmeno un'ombra di ironia. 
Di nuovo uno di quei momenti.
Probabilmente ci siamo fissati per qualche momento in più del dovuto. 
Non che sia stato spiacevole: forse avveravamo solo bisogno di studiarci per bene a vicenda, forse con più attenzione del solito. 
Poi me ne sono andata. Ho ringraziato Mulan e sono andata a passeggiare da sola nel bosco.
Ho sentito che il suo sguardo mi seguiva. 
Voltarmi non è nel mio stile, e quindi non l'ho fatto. Ok, forse solo con la coda dell'occhio.
Ora è quasi ora di cena e comincio ad avere fame.Forse per oggi non sarà poi così male mangiar intorno al fuoco circondata dai quei contadinotti puzzolenti…
 
Insomma, non dico che io e la guerriera possiamo diventare amiche o che, ma forse non sarebbe male ,in fin dei conti, avere qualcuno con cui parlare di… Cose da ragazze…
 
NOTA DELL'AUTRICE
Finalmente sono tornata con il nuovo capitolo di questa storia!!!!
Probabilmente non è chissà che, ma non mi importa: è PUBBLICATO. Ah, che bella parola. Giuro, per un momento ho disperato: pensavo che non sarei mai riuscita a pubblicare questo benedetto capitolo: un po' perchè è stata una settimana tremenda a scuola, un po' perchè la 3X13 mi aveva semplicemente sconvolta, e avevo bisogno di tempo per rifletterci sopra... Insomma: Zelena è la sorella di Regina????
non me lo aspettavo, sinceramente... Senza contare che credo che Regina abbia un pochino intimidito Robin: ma giusto un po' ;) la 3X14 mi è piaciuta tantissimo, ma credo che sarà dura aspettare la prossima settimana per altre scene Outlaw/Queen!!! 
su questo capitolo aggiungo solo due parole: mi piaceva l'idea di introdurre subito Mulan, ma ho dovuto fare un paio di modifiche sull'incontro con Roland alla luce della 3X13, purtroppo...
Non mi squartate, vi prego, siate clementi, giuro che il prossimo capitolo sarà più decente!!! Spero comunque di ricevere le vostre recensioni e i vostri consigli come sempre :) grazie a tutti quelli che hanno letto il capitolo!!!
  
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