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Autore: eremita88    13/03/2014    2 recensioni
"caro diario,
non sono abituata a questo genere di cose: di solito non sono il tipo che parla dei suoi problemi..."
ce la immaginiamo Regina che scrive un diario??
Dopo aver guardato la puntata 3X12, che è stata il mio spunto di partenza (anche se i prossimi capitoli saranno totalmente inventati), ho cominciato a pensare che cosa può passare nella mente di Regina ora che è tornata a "casa".
Sicuramente ora è una donna con tanta sofferenza sulle spalle. Forse l'incontro con l'affascinante fuorilegge "che odora di foresta" potrebbe cambiare le carte in tavola...
Regina è spaventata dall'interesse che ha per il nostro Robin ,e per lei è molto più facile convincersi che l'uomo nasconda qualcosa, perciò nel suo diario decide di annotare, fra le varie cose, le mosse di Robin, giusto per "tenerlo d'occhio".Che cosa ne verrà fuori?
La mia è una visione abbastanza comica della situazione dei due, e spero che la mia long vi faccia sorridere come è successo a me mentre la scrivevo, e che dica, con parole semplici, qualcosa dei sentimenti dello splendido personaggio che è Regina...
Semplicemente Outlaw/Queen.
Mi raccomando, recensite numerosi, vi imploro :))
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Caro diario,
 
primo giorno nella foresta di Sherwood. 
Per dirla in poche parole , ho compreso finalmente che ci sono tipi di persone che possono vivere rifugiate nei boschi a vita, e persone che davvero non ci sono portate. Io appartengo decisamente al secondo gruppo.
 
Ho dormito sonni, come temevo, molto agitati, e mi sono svegliata con i capelli così scarmigliati che sono stata tentata di tagliarmeli più corti di come li tenevo a Storybrook. 
Fra parentesi, ho cominciato a sentire la mancanza dei miei sobri ed eleganti tubini: non so perché, ma ne provo una strana e incontrollabile nostalgia…
 
Comunque, quando mi sono svegliata era decisamente presto: ho pensato che fosse il momento giusto per allontanarmi indisturbata e fare una tornata tutta mia al castello per scovare un modo di infiltrarmici (anche se il termine non è esatto dato che il castello è mio).
Sono uscita dalla tenda "regale" che gli uomini di Robin avevano preparato per me, nascondendo anche un paio di chiodi per terra vicino all'entrata sperando che ci camminassi sopra(non li ho uccisi solo perché ero troppo stanca, ma ci faccio un pensierino per oggi pomeriggio). 
Il silenzio regnava indisturbato, ed ero certissima di riuscire a farla franca , finché non ho visto lui: il ladruncolo da strapazzo, che si faceva allenamenti con arco e frecce in solitario, soltanto lui e il bersaglio.
Sembrava non essersi affatto accorto della mia presenza, quindi mi sono guardata bene dal farmi vedere. 
 
Ok, non è molto regale , ma potrei essermi nascosta dietro un cespuglio e averlo osservato. Per un po'.  Ovviamente se c'è una cosa che ho imparato nella vita è che bisogna studiare le mosse del nemico se si vuole coglierlo di sorpresa. 
Che cosa ho potuto osservare? Intanto che si allena senza camicia. 
 
Non che sia importante. Cioè, non è spiacevole da vedere sudato e senza camicia,  tutto qui.  
Certo dietro quel cespuglio faceva davvero caldo, c'è da dirlo. 
A parte la contrazione dei suoi muscoli, che ho guardato davvero molto poco, ho potuto notare che non manca il bersaglio neanche una volta. 
 
So che possiede un arco magico con cui è impossibile sbagliare un colpo, ma quello con cui si stava allenando oggi era uno di quelli normali, eppure non ha sbagliato neanche un centro. Le frecce si conficcavano regolarmente al perfetto centro del bersaglio . 
Quando ha finito di allenarsi si è rimesso la camicia (purtroppo) e ha fatto per allontanarsi, allora mi sono mossa anche io , ma devo aver calpestato un rametto o qualcosa di simile, perché lui si è voltato immediatamente, arco in pugno.
 
Quando mi ha visto però, paradossalmente, ha subito tirato un sospiro di sollievo. Non è esattamente l'effetto che sono abituata a fare, e mi ha davvero fatto una strana impressione. 
Abbiamo avuto una conversazione di questo tipo:
-Vostra Maestà, che ci fate qui?Per caso mi spiavate?-
Credo di aver dissimulato egregiamente,rispondendo che ero uscita a fare una passeggiata.
Lui ha fatto una cosa che probabilmente doveva essere un sorriso condiscendente. Mi ha irritata: non mi credeva?
-Vi alzate sempre così presto?- mi ha chiesto.
-E voi?- 
-Ogni giorno. Per allenarmi.-
-Siete un arciere, vedo.-
-Si, lo sono.-
-Non era una domanda, ma una considerazione. E siete anche bravo...-
-Quindi mi osservavate?- 
 
Beccata. Errore da dilettante. 
Credo che il ladruncolo abbia il potere di farmi dire cosa che non voglio. Probabilmente è un potere magico anche quello, anche se non ho mai incontrato qualcuno che ne fosse capace. 
 
In ogni caso mi sono guardata bene dal rispondere.
-Voi avete mai provato?- Mi ha chiesto
gli ho fatto notare che io non ho assolutamente bisogno di imparare una cosa come il tiro con l'arco, che sarebbe una fatica inutile e indegna di me considerato che ho la mia magia, che riesce lì dove tutti gli altri falliscono miseramente...
 
e lui ha osato anche controbattere: -Eppure mi sembra che la vostra magia sia servita a ben poco contro quella scimmia volante. C' è stato bisogno di me-
 
Insolente ladruncolo che puzza di foresta!!! Puzzone senza il minimo rispetto.
ovviamente me la sarei cavata benissimo anche senza il suo aiuto, dome ho sempre fatto, e glielo ho fatto notare.
- Come no…- mi ha risposto, per poi aggiungere che tanto non aveva importanza, dato che io non sarei mai stat in grado di maneggiare ne' un arco, ne' tantomeno una spada.
 
Detesto quando la gente mi mette alla prova. Davvero, è che io non ce la faccio a fare la superiore in questo genere di situazioni…
E quindi che cosa ho risposto? Che se mi avesse messo un arco in mano avrebbe avuto di che temermi.
 
Si, perché la cosa peggiore di questo odioso ladruncolo è che non sembra avere la minima paura di me. 
Già, finché i miei cavalieri li inseguivano mi temevano, lui e i suoi uomini , mentre ora come ora sembra che io sia diventata l'ultima donzella in difficoltà della foresta incantata. 
 
Pazienza, se persino quella odiosa principessina di Snow è riuscita ad usare un arco, perché  mai non dovrei riuscirci io, mi sono detta. 
Robin di "come si chiama" è sembrato abbastanza contento di mettermi alla prova, e ha fatto uno di quei sorrisi, quelli che mi danno sui nervi . 
 
Gli ho fatto educatamente notare che se non l'avesse piantata gli avrei polverizzato il cuore, e la sua risposta è stata:
-Prego, ne ha già sopportate tante-
Per un attimo l'ho guardato davvero, e mi è sembrato serio, il ladruncolo, e sono stata davvero in dubbio se chiedergli di più . 
Alla fine ho taciuto e ho iniziato a impugnare l'arco.
 
-Woah woah, aspetta Maestà. Stai sbagliando tutto. Mi permetti?-
Senza aspettare il mio consenso si è avvicinato e mi ha circondato le spalle, provando ad aggiustare la posizione delle mie braccia sull'arco. Sentivo il suo respiro sul collo, il calore della sua pelle.
 
A quel punto mi  è decisamente sembrato che la cosa fosse sconveniente e, quindi, ho ritenuto giusto tirargli una gomitata nello stomaco fingendo di star "preparando il tiro". 
A quanto pare ha capito l'antifona.  
Potrei anche avergli consigliato, se non riesce a evitare un distanza di almeno un metro con me, di avere almeno la decenza di farsi una doccia per quell'odore di foresta la prossima volta.
 
A quanto pare non sono esattamente nata arciera. Diciamo che non sono riuscita a prendere il bersaglio (nemmeno di striscio) per ,beh, circa... 15 volte. 
Alla sedicesima ho cominciato a correggere un pochino il tiro con l'aiuto della magia ma,  a quanto pare, il ladruncolo se ne è accorto. 
E' decisamente molto fiscale …
Diciamo che ho iniziato a trovare il tiro con l'arco decisamente irritante al ventesimo tentativo . La verità è che è una disciplina stupida, priva di qualsiasi utilità: se mi tirassero una farcia, la fermerei con la magia e, ancora meglio, saprei rispedirla indietro al mittente. Il tiro con l'arco è per persone inferiori alle regine. Robin non faceva che ripetere che "migliora precisione, concentrazione, riflessi": come no… 
 
Comunque sia poi ho sentito dei rumori nelle tende, probabilmente gli "allegri compari" che si risvegliavano e ,quindi, ho ritenuto giusto riconsegnare l'arco a Robin, non poco umiliata per la figuraccia, dico la verità. 
Ho ritenuto perciò opportuno chiarire alcune cosette: cioè che ,in un vero scontro, avrei la meglio io.
-In uno scontro leale, non avresti chance, Maestà- mi fa lui.
-In uno scontro conta chi sopravvive, da quello che so io, e io sono una maestra in quello- Gli ho risposto io .
-Rimarreste stupita-
Questo qui diventa sempre più insolente ogni volta che mi parla, non c'è che dire. 
 
Non riesco ad accettarlo: lui non mi teme. Non posso farmene una ragione: un mio nemico non mi teme.
Ho fatto per andarmene, anche perché iniziavo ad avere fame, e l'unica cosa interessante della foresta di Sherwood è il cibo .
 
Ma il ladruncolo mi è venuto dietro e mi ha detto:
-Certo, non è bene che una signora non si sappia difendere in una foresta piena di briganti, dove le armi valgono più della magia-
Credo di averlo fulminato con lo sguardo a quel punto. Ma parla sempre tanto? Saranno giorni lunghi. 
-Se per voi va bene, potrei insegnarvi  a maneggiare un arco e una spada-
Insegnarmi??? No comment sulla proposta. 
 
E poi ha continuato:
-E non mi dite che siete una pacifista, altrimenti io vado a fare lo sceriffo-
a quel punto ho semplicemente messo in chiaro che il tiro con l'arco non è nel mio stile. A dire la verità ho sempre avuto un vero e proprio rifiuto per le armi: prima perché non avevo il desiderio di fare del male a qualcuno o la necessità di difendermi da un nemico, poi perché avevo la magia che, ne rimango convinta, vale più di tutte le armi del mondo, ed è migliaia di volte più elegante. 
 
-Avete paura di non esserne capace.-  ha concluso lui con saccenza.
-Niente affatto.-  ho concluso io.
-Beh, io la mattina mi sveglio sempre presto e mi alleno qua fuori. I vostri primi tentativi erano abbastanza pietosi, ma ci sono i presupposti per migliorare.-
 
Io ho chiarito di non essere affatto interessata a migliorare….
E lui allora ha detto: -Bene, capisco. allora ci vediamo domattina per gli allenamenti, Maestà-
non capivo se non mi avesse sentita bene o se non avesse voluto sentirmi: io avevo detto di NO!
- Ma volevate intendere si-  e si allontanato. 
 
Ecco a voi come i barbari della foresta intendono la psicologia femminile. Semplicemente sconcertante. 
Ma io faccio solo quello che è nel mio stile. L'ho già chiarito. 
Che poi le sfide siano decisamente nel mio stile è un altro paio di maniche… 
 
In ogni caso, se per caso domattina dovessi svegliarmi presto, e per caso dovessi avere voglia, mi andrò ad allenare, ma credo che farò tirare un po' di brezza con la magia, così dovrà tenere la camicia. 
Niente inutili distrazioni. 
Non che i muscoli del ladruncolo da strapazzo siano una distrazione per la sottoscritta.
 
A pensarci bene, in effetti imparare a maneggiare qualche arma non è una cattiva idea. 
E poi, passare del tempo insieme a Robin mi aiuterà a capire la sua mentalità: tieniti vicini gli amici, e ancora di più i nemici: ma sempre ad almeno mezzo metro: non voglio essere appestata dal puzzo di foresta. 
 
La colazione è stata tranquilla, e così il resto della mattinata. 
Gli Charmings  a quanto pare hanno deciso di passare del tempo di qualità nella loro tenda. E davvero non voglio sapere che cosa implichi il loro "tempo di qualità" insieme. 
 
Io ho deciso di fare una passeggiata nella foresta, tenendomi strettamente alla larga dagli "allegri compagni" che puzzano più di alcol che di foresta, e che ancora non ho la forza fisica e psicologica di conoscere.
 
Ho pensato che isolarmi un pochino mi avrebbe fatto bene.  
 
Ero quasi arrivata in una radura quando ho sentito il suono di uno strumento musicale, un flauto. 
Mi sono mossa verso il luogo da cui proveniva la musica. 
Da quando ho conosciuto Peter Pan, il flauto non è esattamente il mio strumento preferito, quindi ero abbastanza tesa, finché non ho visto un uomo calvo, ben piazzato, sui 55, e con un saio da frate seduto su una roccia a suonare una melodia dolce con il suo flauto di legno. 
L'ho riconosciuto subito: era l'unico frate del gruppo di Robin Hood. Mi sono avvicinata.
 
L'uomo si è voltato e sul volto è passata prima un'espressione di timore, poi di sorpresa, e poi, infine, un sorriso sornione. Devo dire che quest'ultimo è stato il mio preferito: il frate mi è stato subito simpatico…
 
Ho scoperto che si chiama Frà Tuck . 
 
Mi ha confessato che viene spesso nel bosco per suonare, perché lo rilassa. 
-Tu invece, figliola? Perché sei qui?-
Ho risposto che mi trovavo lì perché io invece mi rilassavo stando da sola. 
A quanto pare non mi ha creduto .
-E allora perché stai parlando con me? - Mi ha domandato.
Non ho saputo rispondere.
-Io credo che tu avessi invece bisogno di parlare con qualcuno , anche se non te ne rendi conto…-
 
E' stato allora che ho capito che aveva ragione. 
Credo di essere esplosa come un fiume in piena. Sarà stat la mancanza di sonno, la rabbia repressa, il cuore che batteva troppo veloce da quando l'avevo rimesso nel petto, ma gli ho raccontato di Henry, di mio padre, di mia madre, di Daniel, tutto quello che in quel momento mi passava per la testa.
 
Lui ha ascoltato attentamente, e ogni tanto sorseggiava un liquido dall'odore dolciastro da una fischietta, forse idromele. 
-Sai, la tua storia mi ricorda molto quella di un mio caro amico, Regina. Lui ha perso sua moglie quattro anni fa, e da allora lotta ogni giorno per far crescere bene suo figlio. Forse la sua storia è un po' meno complicata della tua, è vero, ma ci sono molti punti in comune.-
 
Gli ho chiesto che cosa fosse successo al suo amico.
-Va avanti, come tutti noi.-
Per un attimo mi sono chiesta quale fosse la storia di questo frate invece. 
Credo che un giorno glielo chiederò.
 
-Credi che il tuo Dio avrebbe un po' di misericordia per me, frate?-
è un pensiero che mi è passato improvvisamente nella testa, e non ho potuto fare a meno di chiederglielo…
-Il mio dio ha misericordia per tutti, specie verso coloro che hanno il cuore buono.-
-Il mio cuore è nero.-
-Ma batte, e ogni battito di cuore è un atto d'amore verso qualcosa, Regina-
Credo che parlare con lui mi abbia fatto bene. Ogni parola sembrava semplice con quell'uomo sconosciuto.
 
Alla fine gli ho confidato anche quanto trovassi difficile la vita nell'accampamento.
che gli uomini mi odiano, mentre con Robin Hood è ancora peggio: lui non ha nemmeno un po' di timore per me ...
 
-E' questo che ti preoccupa Regina? davvero? beh, credo di sapere io perché non ti teme.- ha detto dopo avermi ascoltata Tuck.
Gli ho chiesto di essere più chiaro.
-Ha passato lungo tempo a temerti. Te e i tuoi cavalieri. Poi ti ha vista li', in pericolo, ti ha salvato, e allora ha visto qualcos'altro: una donna, una bella donna spaventata ma troppo orgogliosa per ammetterlo.-
 
Il parere del frate l'ho trovato davvero interessante. 
Credo che mi sarà più semplice d'ora in poi trascorrere in pace i giorni che mi separano dal riavere il mio castello…
 
Già, credo che , per la prima volta da parecchio tempo, ho trovato un vero amico.
 
 
NOTA DELL'AUTRICE
eccomi con il nuovo capitolo di questa mia storia...
intanto ringrazio tantissimo di nuovo coloro che hanno commentato il primo, spero che questo seguito della storia non vi abbia deluso!! Giuro che il pomeriggio di oggi è stato frenetico e mi ci sono davvero messa per scrivere questo capitolo, quindi spero che vi piaccia. 
Ma adesso parliamo di cose serie. L'idea di Regina che vede Robin che si allena mi era venuta subito, e volevo disperatamente inserirla. Ovviamente lei stessa si vergogna di ammettere di avere la bava alla bocca a vedere Robin senza camicia,  quindi cerca di "sbirciare" il meno possibile, e meno male, altrimenti si sarebbe accorta del tatuaggio di leone ;) 
Regina non è esattamente il tipo da combattimento, tiro con l'arco e simili: lei è una raffinata cultrice della magia, il resto è roba da barbari. senza contare che non è decisamente il tipo che si concentra, prende la mira, e scocca la freccia aspettando di vedere dove va.Lei è una donna fondamentalmente pragmatica, ma anche incredibilmente intelligente ... Ma ama le sfide, e la sua determinazione la porterà lontano. Robin la coinvolge nei suoi allenamenti con facilità, ha perfettamente capito com'è la nostra Regina, e lei lo attrae irresistibilmente. I loro allenamenti diventeranno una cifra distintiva della storia, e ho in testa tante scene in proposito: ma niente anticipazioni!!
Per quanto riguarda Fra Tuck, dovevo inserirlo assolutamente, e mi pareva che in questo momento delicato Regina avesse bisogno di un amico con cui parlare di quello che le sta succedendo, che nemmeno lei sa spiegare bene... 
In conclusione, mi scuso se ci sono tanti dialoghi, troppi che lo stile "pagina di diario", è che io vado pazza per i dialoghi... Quantomeno spero di averli inseriti bene, così da farli risultare piacevoli per chi legge. 
Nel prossimo capitolo mi concentrerò sugli "allegri compari", per i quali Regina prova un odio naturale. Ci sarà Mulan, e ci sarà anche il piccolo Roland. Ma non vi dico altro ;)
mi raccomando, recensite numerosi! grazie a tutti coloro che hanno letto questo secondo capitolo!!!
  
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