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Autore: VanityStockJeibii    25/03/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se tuo fratello si innamorasse di te? E se un ragazzo in vacanza nella tua città ti piacesse da star male e alla fine ti scaricasse senza spiegazioni?
E' la storia di Hayley Jay Williams, nata a Miami e finita a Londra a causa della separazione dei suoi genitori.
"Se avessi saputo tutto questo all'inizio, non avrei mai seguito mia madre, lo giuro!"
In questa storia oltre a Justin, sono presenti anche i One Direction, visto che il fratellastro della protagonista Hayley Jay Williams sarà proprio Harry Styles. Justin comparirà non prima del 3-4 capitolo.
Pagina Facebook: http://www.facebook.com/NeverLetYouGoFanfiction?fref=ts
Trailer FF: http://www.youtube.com/watch?v=Ug4KpYtvhy0
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Erano passati alcuni giorni dal mio incontro con il produttore ed ero agitata perché non avevo idea di come prendere l’argomento con mio padre. Ero appena tornata da scuola e stavo preparando il pranzo quando sentii la porta aprirsi.
-“Hayley Jay Williams!” In quel momento capii che qualunque cosa fosse successa, io ero nei guai.
Mi voltai di scatto quando sentii la porta sbattere e mio padre entrare furiosamente in cucina sbattendo una busta sul tavolo. Quando posai gli occhi sul nome del mittente, capii subito di cosa si trattasse.
-“Spiegami cosa significa questo!” Urlò indicando la busta come fosse droga.
-“Papà, stavo aspettando il momento giusto per dirtelo.” Cercai di spiegare con calma.
Il problema è che si infuriò ancora di più e cominciò a camminare avanti e dietro per la stanza. Mancava solo che gli uscisse il fumo dalle orecchie. A quel punto spensi i fornelli e mi avvicinai a lui estraendo il contratto e cercando il paragrafo che mi serviva.
-“Eccolo qui.” Sussurrai tra me e me.
-“Cosa? Cosa c’è?” Alzò la voce e cercai di trattenermi dal ridere. Si stava arrabbiando per nulla e ancora non lo sapeva.
-“Papà, leggi questo paragrafo e dopo decidi se arrabbiarti o no.” Gli dissi trattenendo una risata.
Mio padre si concentrò nel leggere il paragrafo che spiegava che fino al conseguimento del diploma, il lavoro non avrebbe interferito in alcuno modo con la scuola e con il mio rendimento e vidi lentamente mio padre calmarsi. Tanto che riprese un colorito umano.
-“Ma… Ma come farai? Gli amici, la famiglia… Se diventerai famosa non avrai più tempo per tutto questo.” Cercò di dissuadermi goffamente. Ormai si era completamente calmato.
-“Papà, è tutto scritto qui e comunque troverò sempre il tempo per tutti voi.” – Osservai il suo sguardo preoccupato e sorrisi. – “Non c’è nessuna carriera capace di separarmi dalla mia famiglia e dai miei amici.”
-“Quindi…” Cominciò lui e io sorrisi.
-“Si, papà. Finalmente realizzerò il mio sogno.” Gli risposi deducendo la sua domanda.
Lui sorrise e mi abbracciò forte, sollevandomi e facendomi girare in tondo.

**

-“Quindi alla fine tuo padre ha accettato!” Constatò Jamie mentre sorridendo beveva il suo the.
Quel pomeriggio ci eravamo riuniti tutti nell’appartamento di Faith per stare tutti insieme e stavo raccontando loro della discussione con mio padre.
-“Che ne dici se dopo passiamo agli studi così metti anche la tua firma sul contratto?” Mi chiese Justin.
-“Io dico che potremmo anche andare adesso. Tanto non abbiamo niente di meglio da fare.” Rispose Faith al mio posto e io ridacchiai divertita.
-“Ok, andiamo.” Confermai sorridendo.
Quando arrivammo di fronte alla porta del produttore, mi prese una strana ansia che fino a quel momento non avevo minimamente percepito. Stavo finalmente realizzando la situazione e mi ero resa conto che stava davvero accadendo. Justin bussò alla porta rivolgendomi un sorriso incoraggiante e io lo ricambiai titubante. Quando sentii pronunciare ‘avanti’ dall’altro lato della porta, mi feci coraggio ed entrai cercando di mostrare il mio miglior sorriso. Faith e Jamie rimasero fuori, mentre Justin entrò con me. Dopo aver salutato Dr. Luke, ci accomodammo e io tirai fuori il contratto dalla borsa.
-“Allora hai deciso di accettare?” Ipotizzò lui mostrando un sorriso smagliante.
-“Si. Ne ho parlato con mio padre e ha acconsentito dopo aver fatto la parte del padre preoccupato.” Confessai ridacchiando.
-“Bene, allora manca solo la tua firma!” Sembrava davvero entusiasta dalla notizia.
Così, dopo aver rivolto il mio sguardo a Justin per un breve secondo, presi la penna che Dr. Luke mi aveva gentilmente offerto e firmai il contratto con la consapevolezza che da quel momento in poi la mia vita non sarebbe stata più la stessa. Quando posai la penna sulla scrivania, Dr. Luke si alzò e venne ad abbracciarmi, dandomi il benvenuto tra i suoi clienti e poi ci mettemmo d’accordo per incontrarci tre giorni dopo per cominciare a parlare della mia carriera e per decidere come si sarebbe svolto il  mio debutto. Finalmente stava diventando tutto reale e ancora non riuscivo a credere che stesse davvero capitando a me.

**

-“Alla futura carriera mondiale di Hayley!” Gridò Justin alzando il suo bicchiere in aria.
Quando andammo via dagli studi, Faith ci propose di tornare nel suo appartamento per fare un brindisi per il mio contratto discografico inaspettato. Io ancora non ci credevo e stavamo già brindando. Anche se in realtà stavamo brindando con uno spumante da cinque dollari, comunque era il pensiero che contava e stare lì con i miei migliori amici che mi sostenevano in tutto e che erano felici per me, era il massimo delle mie aspirazioni. Guardavo Faith e Jamie e ancora non capivo come persone fantastiche come loro potessero sopportare tutti i miei capricci e i miei guai. Io non mi sopportavo da sola e loro invece mi erano sempre accanto in qualsiasi momento. Poi c’era lui, Justin. Era arrivato come un fulmine a ciel sereno e ogni giorno mi dimostrava il suo amore ed io invece non ne combinavo una giusta. Avvolte lo trascuravo, per non parlare di quando il giorno prima, lo avevo trattato male per niente e avevamo finito con il litigare. Ovviamente non lo meritavo, ma per qualche strana ragione lui continuava a starmi vicino e mi incoraggiava a seguire i miei sogni. Sentivo davvero di non meritare tutto ciò che avevo, ma avrei fatto di tutto per esserne all’altezza. Erano le mie amiche, il mio ragazzo e mi sarei impegnata al massimo per essere alla loro altezza. Neanche tutto l’oro del mondo avrebbe potuto allontanarmi da loro.
Quella sera chiamai mio padre per avvertirlo che ci saremmo fermati a dormire da Faith e che il giorno dopo sarei tornata presto per prepararmi per andare a scuola. Fui stranita dal fatto che avesse acconsentito senza troppe storie, ma credo che anche lui avesse capito che tipo di persone avevo accanto e si fidasse di noi. Jamie andò a dormire nel letto a due piazze con Faith, mentre io e Justin avremmo dormito sul divano letto in cucina. L’imbarazzo era tanto, almeno da parte mia. L’ultima volta che eravamo rimasti soli con un letto nelle vicinanze, se non ci avesse interrotto Pattie, di sicuro saremmo andati fino in fondo. Justin mi guardò con un mezzo sorriso mentre alzava le coperte che avevamo sistemato poco prima per mettersi a letto e io dopo qualche attimo di titubanza, feci lo stesso. Ero stesa di lato, rivolta verso di lui e lui mi osservava con la testa poggiata su una mano. I suoi occhi erano così profondi. Era come se mi stesse leggendo dentro e io mi sentivo così insicura avvolte, specialmente quando mi guardava in quel modo.
-“Ehi, vieni qui.” Sussurrò accogliendomi tra le sue braccia.
Il suo corpo era così caldo che non riuscivo più a capire che senso avesse stare sotto le coperte. Quando c’era lui, io non avevo bisogno di nient’altro. Mi strinsi a lui e il suo profumo così dolce mi inebriò, facendomi rilassare completamente. Forse ero un po’ sfortunata in genere, ma quando la felicità si presentava alla mia porta sapevo riconoscerla ed apprezzarla. E se lui non era la mia felicità, allora non sapevo cos’altro potesse essere. Fu così che tra pensieri, coccole e sorrisi ci addormentammo stretti l’uno all’altra.

**

Ormai erano passate settimane dalla firma del contratto e ogni giorno dopo scuola, Justin mi accompagnava agli studi per gli appuntamenti con Dr. Luke. Stavamo lavorando duramente per il mio disco di debutto. Il solo pensarci mi elettrizzava. Alcune delle canzoni che avevo scritto tempo fa erano state scelte per il disco e me ne mancavano solo tre. Dr. Luke stava pensando a tutti i dettagli mentre io cercavo l’ispirazione per le ultime tre tracce e re incidevo quelle già scelte per inserire le seconde voci e tutto il resto. Era stancante avvolte, ma era il mio sogno e non potevo essere più felice di così.
-“Tesoro, io sto uscendo. Ti serve qualcosa?”
Mio padre che ormai aveva appoggiato in pieno la mia scelta di entrare a far parte del mondo della musica, si era reso disponibile per qualsiasi cosa affinché non mi stancassi troppo e riuscissi a gestire scuola e lavoro. Mi era stato davvero d’aiuto. Da quando avevo cominciato a fare avanti e dietro dagli studi non avevo più il tempo di fare nulla e se lo avevo, lo utilizzavo per terminare le ultime tre canzoni. Per fortuna non avevo problemi con Justin o le ragazze perché oltre a vederci a scuola, Justin mi accompagnava ogni giorno agli studi e quando finivo il mio lavoro lì, io, Faith e Jamie ci incontravamo al Taylor’s o nell’appartamento di Faith per passare almeno una mezz’ora insieme. Avevo promesso a me stessa e a loro che il lavoro non avrebbe in alcun modo intaccato la nostra amicizia e avevo intenzione di rispettare quella promessa.
-“No papà, grazie. Ho quasi terminato questo testo e dopo penso di scendere per mangiare qualcosa.”
-“Va bene, allora a stasera!”
Mio padre uscì dalla mia camera e io tornai a lavorare sul testo di quella che ero certa sarebbe stata una delle ultime tre tracce per il disco.

“Quando ti ho visto laggiù, la mia mente era ovunque. Non intendevo fissarti ma la mia mente era ovunque. Voglio conoscerti. Penso che tu sia il tipo che dice ciò che gli passa per la mente, ma tu ascolti quando ho qualcosa da mostrarti. […] Voglio conoscerti. Voglio andare dove vai tu, voglio trovare ciò che conosci e forse un giorno lungo la strada mi siederò e dirò a me stessa ‘si, lo pensavo’. Sorridi e non gridi mai, te ne stai in piedi tra la folla. Dai il meglio in ogni occasione! Correggimi se sbaglio. Sei fragile e forte, una bella e perfetta combinazione. Voglio conoscerti. Voglio andare dove vai tu, voglio trovare ciò che conosci e forse un giorno lungo la strada mi siederò e dirò a me stessa che mi piace come ti comporti con me nella nostra storia futura e forse un giorno lungo la strada mi siederò e dirò a me stessa ‘si, lo pensavo’.”

Mi piaceva. Era un testo diverso da quelli che scrivevo di solito. Non era molto sentimentale, ma raccontava in modo semplice e diretto cosa avevo provato la prima volta che avevo incontrato Justin. Per caso qualche giorno prima avevo trovato le foto che avevamo fatto al luna park per il nostro primo appuntamento e mi era venuta l’ispirazione pensando a quel periodo. Prima che tutta la mia situazione a Londra si complicasse. Era decisamente un testo semplice ma pieno di significato e se fosse stato necessario, avrei lottato per inserirlo nel disco. Dr. Luke mi aveva insegnato a comporre durante la stesura del testo e dovevo ammettere che da allora scrivere era molto più semplice. Riuscivo perfettamente a coordinare il tutto e scrivere era davvero più semplice e stimolante. La mia vita stava prendendo una nuova svolta e tutto ciò mi piaceva. Non potevo desiderare niente di meglio.  Quando finii di apportare le ultime modifiche al componimento, riposi tutti i fogli in un cassetto e scesi in cucina per mangiare qualcosa. Ultimamente avevo sempre molta fame, il che era dovuto sicuramente al fatto che correvo a destra e sinistra senza sosta e ci spendevo molta energia. Almeno non dovevo preoccuparmi di ingrassare visto che tutto ciò che mangiavo lo bruciavo in un attimo.

Certo, riparliamone quando sarai diventata una balena! Ed eccola. Io lo dico per te. Vuoi fare le foto di copertina per il disco con le sembianze di un dugongo? Oddio, mangiare con te nella testa è davvero stressante! Deve esserlo! Sto preservando il nostro fisico. Se mai il mio fisico. Ricordati che sei solo una voce nella mia testa che tra l’altro non ascolto mai. E fai male. Ma sparisci! Fammi mangiare in santa pace. Come vuoi cucciolo di balenottera.

Dopo aver finito di mangiare durante una litigata interione con la mia coscienza o subconscio o qualunque cosa fosse…

Sono la tua coscienza e sono la parte più importante di te. Un po’ di rispetto!

Come stavo dicendo, dopo questa litigata insensata, tornai in camera mia per dormire. Nell’ultimo periodo andavo sempre a letto presto. Tutto quel movimento mi stancava parecchio e quindi dormivo ogni volta che potevo. E poco importava se andavo a letto alle 19.30, almeno ero riposata.

Harry’s p.o.v. [La mattina dopo]
C’è un breve momento quando ti svegli in cui non hai ricordi. Una lavagna ancora pulita, un vuoto felice… ma non dura molto. E ti ricordi esattamente dove sei e cosa cerchi di dimenticare: la fine di qualcosa, un dolore lancinante. La parte peggiore? Puoi essere arrabbiato solo con te stesso. La sola cosa che riuscivo a ricordare di me e Hayley era quanto fossi stato felice. E ora non lo ero più. {Cit. The Carrie Diaries}
Tutte le mattine era la stessa storia. Mi svegliavo e all’improvviso tutto quello che era successo un mese prima mi ripiombava addosso come un forte schiaffo in faccia. Avevo promesso a tutti che l’avrei dimenticata e che mi sarei lasciato tutto alle spalle, ma era difficile farlo quando appena sveglio mi guardavo intorno e tutto ciò che vedevo mi ricordava lei e tutto ciò che avevamo passato. Non ci avevo messo molto a capire che dopo essere partita avrebbe chiuso ogni tipo di rapporto con me. Quando chiamava per parlare con Erietta, se per caso ero io a rispondere, riattaccava senza emanare un fiato. Già dopo una settimana la situazione era chiara. Poi quando andai da Niall per chiedere spiegazioni, lui anche se un po’ titubante, mi raccontò tutto. Me l’ero meritato, ma davvero non credevo che sarebbe potuto succedere. Non me lo aspettavo. O meglio speravo il contrario.  Da quando era partita non l’aveva più sentita nessuno di noi. Era come se fosse sparita nel nulla, ma io sentivo che prima o poi l’avrei rivista. Era una sensazione strana.
-“Harry è ora di alzarti. Simon vi aspetta!”
Erietta veniva a svegliarmi tutte le mattine  e apprezzavo davvero il fatto che cercasse in tutti i modi di far parte della mia vita. Una volta avevamo parlato del nostro rapporto e lei mi aveva spiegato che non intendeva sostituire mai madre, ma solo far parte della mia vita e starmi vicino. Da quando avevamo parlato, cominciai a vederla davvero come una seconda mamma. Nessuno avrebbe sostituito mia madre, ma lei era come il plus di mia madre, come se fosse in aggiunta. Dopo essermi preparato e aver fatto colazione, uscii di casa e presi la mia macchina per andare agli studi. Dopo essere usciti da X-Factor, avevamo deciso insieme ai nostri genitori e Simon di assumere un insegnante privato. Andare a scuola era diventato un problema per via delle fan e tutto il resto e così avremmo avuto anche più tempo da dedicare al nostro primo disco. Avevamo già registrato il primo singolo che sarebbe stato ‘What makes you beautiful’ e in questi giorni eravamo in pieno progetto video. Avevamo girato su una spiaggia e durante le pause ci eravamo divertiti come matti. Avevamo conosciuto tanta nuova gente simpaticissima ed eravamo tutti agitati per l’uscita del singolo. Oggi ci sarebbe stato il montaggio e nel frattempo avremmo cominciato a registrare le prime tracce per il disco. Quando arrivai, i ragazzi erano già tutti nella hall che mi aspettavano. Come al solito ero sempre l’ultimo.
-“Finalmente! Stavamo per mettere un annuncio di scomparsa su ogni palo esistente a Londra!”
Come al solito Zayn era davvero esagerato. Avevo tardato solo di cinque minuti. Dopo averli salutati, entrammo tutti insieme nello studio di registrazione n° 4 dove Simon ci stava già aspettando. La scaletta del disco era stata già decisa e oltre ad esserci alcune canzoni già scritte da noi in passato, ne avevamo scritte altre e Simon ne aveva aggiunte due scelte da lui. Sembrava strano cantare canzoni che non erano state scritte da noi, ma a quanto pare lo facevano tutti.
-“Bene ragazzi. Oggi registriamo ‘More than this’ e ‘Tell me a lie’.”
Di male in peggio. C’erano tante altre canzoni più allegre che avremmo potuto cantare e lui voleva cominciare da quelle che più mi ricordavano lei. Era a dir poco stupido collegare ogni cosa ad Hayley e di certo non ero mai stato così. Questo amore impossibile mi stava corrodendo dentro e non sapevo come fermarlo.  Passammo l’intera giornata chiusi in quella stanza e sinceramente non lo avevo per niente trovato pesante. A parte le difficoltà per i ricordi, ci eravamo divertiti perché infondo eravamo un gruppo di amici, non sconosciuti e poi chi non si sarebbe fatto quattro risate con quei pazzoidi? 
-“Ehi, Harry! Torni a casa?”
Ed ecco Niall. Ogni giorno cercava di capire come stavo e se stavo facendo qualche sciocchezza nel tentativo di dimenticare Hayley. Apprezzavo davvero che tutti e soprattutto lui si preoccupassero per me, ma stava diventando stressante. Più cercavano di farmela dimenticare e più me la ricordavano.

Hayley’s p.o.v. [Quella stessa mattina]
Negli ultimi tempi mi svegliavo sempre con il sorriso. Forse tutti quei cambiamenti e il fatto che stessi finalmente realizzando il mio sogno mi avevano fatto bene. Mi sentivo piena di vita e soprattutto carica al massimo per affrontare le giornate che mi si presentavano davanti. Era davvero una bella sensazione. Quella mattina raggiunsi come sempre Jamie a casa sua per aspettare che Justin ci passasse a prendere. Ultimamente a scuola andava molto meglio. Louren aveva anche smesso di fissarci come un cane rabbioso e tutti ci stimavano per essere riusciti a tenergli testa. La cosa che mi aveva lasciato particolarmente perplessa era che nessuno si fosse mai accorto di quanto fosse idiota fino a che non era arrivata sua cugina ad accentuare la sua stupidità. Pensare che prima la temevano tutti mi faceva davvero ridere. Alla fine si era rivelata la solita ochetta senza cervello e non la subdola manipolatrice che tutti credevano. Faith nel frattempo si era ambientata davvero bene e aveva cominciato a seguire dei club pomeridiani di cui ci avrebbe parlato presto. Ci aveva detto che non voleva dirci niente finché non fosse riuscita ad entrare in un club a cui teneva molto. Quel giorno realizzai anche il perché quando uscì dal bagno delle ragazze con la divisa delle cheerleader. Le nostre bocche erano a dir poco spalancate per lo shock anche se dovevo ammettere che la divisa le calzava a pennello.
-“Faith? Ma che cavolo..”
Ero a dir poco senza parole. Non riuscivo proprio a capire come le fosse saltato in mente di entrare in quel gruppo di sciroccate. Infondo lei le disprezzava quanto noi.
-“Oddio. Non fate quelle facce o mi farete venire un mucchio di complessi.”
-“Ma come? Perché?”
Jamie era forse più scioccata di me. Era inconcepibile che Faith volesse fare parte di un gruppo tanto privo di intelligenza e dignità. Lei era tutto l’opposto delle ragazze che ne facevano parte.
-“Ho pensato, in Italia non ci sono squadre di cheerleader e volevo provare un po’ come ci si sente. Non fate quelle facce. Sovrasterò il potere che ha Louren su quelle ragazze e porterò la squadra ad un livello di decenza accettabile.”
Adesso la situazione era decisamente più chiara, ma sarebbe stata di certo un’impresa difficile. Louren era un po’ come Dio per quelle povere teste vuote. E dico nel senso letterale del termine. Quelle ragazze nella testa non avevano niente sul serio. Però Faith era mia amica e se diceva che ci sarebbe riuscita, mi fidavo di lei. Anche io se fossi venuta da un altro paese avrei voluto provare l’esperienza. Ricordo che io e Jamie avevamo provato ad entrare nella squadra il primo anno di liceo, ma quando ci rendemmo conto del grave livello di ignoranza dei membri, lasciammo perdere immediatamente. Non era per noi. La giornata come al solito passò molto velocemente, forse perché non vedevo l’ora di andare in studio. Ero sempre elettrizzata all’idea di andare a lavorare per il mio sogno. All’uscita di scuola c’era molta gente fuori dai cancelli. Studenti che uscivano, genitori che passavano a prendere i figli, passanti e quant’altro. Rimanemmo bloccati con la macchina per un bel po’ e quando Dr. Luke cominciò a telefonare, capii che eravamo seriamente in ritardo. Usciti da scuola, Justin accelerò il più possibile per fare in fretta e dopo aver accompagnato a casa Faith e Jamie, sfrecciammo verso gli studi il più velocemente possibile.
-“Scusate il ritardo! Siamo rimasti bloccati da un’ondata di gente.”
Avevo il fiatone e quando Dr. Luke ci vide in quelle condizioni cominciò a ridere. Lì per lì non capii perché stesse ridendo.
-“Ragazzi potevate semplicemente avvisare che sareste arrivati più tardi. Non c’era bisogno di correre così!”
In quel momento anche io e Justin scoppiammo a ridere. Non ci avevamo minimamente pensato e avevamo corso come dei matti per arrivare il prima possibile. Dopo il breve momento comico, cominciammo a lavorare. Per prima cosa gli feci ascoltare il mio ultimo pezzo e dire che gli piacque era riduttivo. Cominciò a parlare di un duetto con chissà quale artista e di video musicale. Era a dir poco soddisfatto e mi disse che visto l’impegno che ci avevo messo, potevo prendermi la giornata libera per svagarmi e farmi venire l’ispirazione per gli ultimi due pezzi che mancavano. Meglio di così non poteva proprio andare. 
 
    
 
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Spazio Autrice :D
Eccomi qui con il mio solito ritardo! Come sa  chi ha già letto l'altra mia FF, tra possibili lavori, uscite, mancato sonno e chi più ne ha più ne metta, scrivere è un po' difficoltoso. Ma non preoccupatevi, in una maniera o nell'altra aggiorno comunque! Allora, che ne pensate? Alla fine Hayley ha firmato il contratto e si è messa subito a lavoro, che procede spedito. Poi c'è la parte dove Hayley e Justin dormono insieme e lì io sclero! Se ci fossi stata io sarei tipo deceduta 200 volte! *^* Poi per il p.o.v. di Harry, come avrete letto mi sono ispirata ad un pezzo di The Carrie Diaries, dove Carrie e Sebastian si erano appena lasciati. Una cosa straziante! Era un pezzo che mi sembrava adatto e così ho basato il pov di Harry su quello. Voi che ne dite? Voglio un vostro parere, come sempre! Comunque, anche il lavoro dei ragazzi procede e a breve rilasceranno il primo singolo! Ci tengo comunque a precisare che soprattutto per Hayley, non sto seguendo ne la biografia ne la discografia di Miley Cyrus. Certo, le canzoni sono le sue, ma non c'è ne un ordine ne niente. Anche perchè la canzone che ho inserito in questo capitolo, 'I wanna know you' fa parte di Hannah Montana. Comunque, ecco che poi alla fine Faith si presenta con la divisa da cheerleader lasciando tutti di sasso. (Perdonami Mary, ma era troppo divertente. Dovevo farlo per forza.) Chissà cosa combinerà e cosa succederà al resto delle cheerleader con lei in squadra. Specialmente a Louren! 
Bene, fatemi sapere come sempre cosa ne pensate. Sapete quanto ci tengo! Un bacio a tutti <3
 
Per chi segue When i change my life, sappiate che ho aggiornato <3
Un saluto speciale a:  Kammy, Mary e Marina! Vi adoro ragazze <3

Vorrei ringraziare di cuore le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, siete fantastiche! giorgia0026kidrauhl98_drew_swag
 

Ringrazio tutte le persone che che hanno inserito la storia tra le preferite in questo periodo, vi adoro:
jelenaisbackyoungbelieberMiss BeliectionersSara_Drew

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le seguite, grazie mille per il sostegno: 
directionerdreamer99anna_pisa_lisa_98

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le ricordate: Joi Believe

E infine, un ringraziamento va a tutte le persone che mi sostengono sempre! A tutti quelli che hanno già messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate, a chi mi ha inserita come autrice preferita e sopratutto ai lettori silenzioni che mi seguono sempre!!
SIETE TUTTI FANTASTICI!

A presto <3
-Miry <3
   
 
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