Sono come noi

Oggi è senza dubbio giorno peggiore che io abbia mai vissuto.
Non bastava aver duellato contro quell'arrogante di Scorpius Malfoy lungo il corridoio del quarto piano. Non era sufficiente aver privato Grifondoro di un ingente numero di Rubini ed aver,per questo,fronteggiato l'ira di mia cugina Molly. No. La Preside McGranitt ha convocato mia madre,Hermione Granger,che siede perfettamente composta in una poltrona di velluto rosso. Non posso vederla in volto,ma immagino i suoi lineamenti indignati per il mio comportamento. Al suo fianco vi è un Draco Malfoy che scolta attentamente le parole della preside e spia di sottecchia mia madre. La viscida serpe bionda è in piedi dietro a suo padre in una posa sfacciata che poco si addice alla situazione.
-Draco,Hermione- sospira la preside guardando entrambi gli adulti -I vostri figli non vanno d'accordo- continua la preside sconfortata. -In precedenza si sono sempre limitati ad insulti verbali. Ma stavolta hanno messo mano alle bacchette costituendo un pericolo per loro stessi e per gli altri studenti- 
Mia madre mi lancia un'occhiataccia che mi fa abbassare il capo. Miseriaccia,le occhiatacce di Hermione Granger sono impossibili da reggere.
-Signorina Weasley vuole spiegare la dinamica del duello?-mi chiede la preside. Ora mia madre si volta mentre avverto gli occhi del Signor Malfoy addosso. 
Annuisco alla preside -Malfoy stava affermando il falso ed io gliel'ho fatto gentilmente notare- spiego saccente,mentre la serpe sbuffa e solleva gli occhi al cielo -Di rimando lui mia detto la testuale frase "Nessuno ha chiesto il tuo parere Sporca Mezzosangue"- concludo fiera del mio status sanguigno. Mentre mia madre spalanca gli occhi e guarda malamente Scorpius. Negli occhi grigi del Signor Malfoy guizza un lampo di un qualcosa che non so decifrare,prima di riacquisire uno stoico contegno.
La preside è indignata -Signor Malfoy,la sua frase è offensiva e qui ad Hogwarts non si fanno differenze sul sangue- parla greve la McGranitt mentre Scorpius annuisce distrattamente come se ciò che dicesse non lo riguardasse. -Non creda che la Weasley si sia tenuta l'insulto, ha replicato e solo allora io ho tirato fuori la bacchetta- spiega serrando la mascella il giovane dai capelli biondi -Mi ha chiamato lurido figlio di Mangiamorte-
Io abbasso lo sguardo colpevole,soprattutto perchè Il mangiamorte in questione è seduto a pochi passi da me. Mia madre sembra dispiaciuta per l'intera situazione. E' sempre così giusta lei.
-Voi due- ci indica la preside -Siete gli alunni migliori della scuola e mi aspetto un comportamento diverso-esita prima di parlare di nuovo -Trascorrete tutti i giovedì sera per un mese a spolverare i libri in Biblioteca.-
-Preside scusi se mi permetto- esordisce mia madre -Forse non è il caso che stiano insieme visti i loro rapporti burrascosi- consiglia rispettosamente ed io mi trovo totalmente d'accordo con lei.
-Al contrario Granger- replica la voce tagliente di Draco Malfoy. Strano,nessuno chiama mia madre con il cognome da nubile. -Potranno conoscersi meglio- ghigna,mentre mia madre storce la bocca,visibilmente,contrariata.
-Malfoy sono all'ultimo anno se avessero voluto conoscersi meglio,l'avrebbero fatto prima- constata con un sorrisino falso Hermione stringendo sulle gambe una borsa scura. Mentre noi altri osservavamo quello scambio di battute a dir poco inusuale.
-Io sono d'accordo con la Signora Weasley- esordisce la serpe attirando su di sè gli sguardi confusi degli altri.
-Grazie giovane Malfoy- scuote la testa mia madre indisposta da quell'interruzione. Mia madre si sofferma sul mio nemico, ed inclina la testa prima di sorridere bonaria e voltarsi di nuovo in direzione della preside.
-Ho già deciso- asserisce autoritaria la preside -La mia decisione non ammette ripensamenti-
Socchiudo gli occhi perchè il pensiero di trovarmi con quell'essere infimo mi disgusta. Non dovrò replicare alle sue provocazioni e tutto finirà nel breve tempo possibile.
Si sarà sicuramente così...


La Preside ci ha congedati e sono in corridoio con mia madre.Poco più in là il Signor Malfoy parlotta con suo figlio che sbuffa come l'Espresso per Hogwarts.
-Mi dispiace-mormoro e mia madre sorride bonaria con quegli occhi così dolci che mi sembrano cioccolato fuso. -Prometto che non accadrà più. Lo ignorerò- mi giustifico come un'ossessa.
-Hai detto davvero una frase molto brutta tesoro- sospira mia madre - E non risolvi le cose sventolando la bacchetta- mi ammonisce Hermione.
IO annuisco perchè so di aver sbagliato e sento i tratti del mio volto deformarsi in un'espressione dispiaciuta. 
-Non preoccuparti comunque- mi scompiglia i boccoli mia madre -Ma ragiona Rose,non farti guidare dall'istinto-
-Hai ragione- sorrido entusiasta a quella strega di Hermione Granger,ma quel momento viene spezzato da una terza voce.
-Weasley è inutile che fai quella faccia. So che hai una cotta per me e che non vedi l'ora di trascorrere del tempo insieme- il timbro di Malfoy è beffardo,suo padre lo fissa minaccioso. Io,invece,fisso il sorriso gentile di mia madre,prima di rivolgere a Scorpius Malfoy uno sguardo carico d'indifferenza e di compassione per quella frase che non corrisponde alla verità. 
Dedico a mia madre un sorriso prima di voltarmi ed andarmene con passo sicuro. Scorpius Malfoy sei il nulla.




Osservo i boccoli ramati di Rose oscillare al passo della sua camminata. Una marcia trionfale.
Sono orgogliosa di lei.E' un'ottima studentessa e di questo cattivo rapporto che la lega al giovane Malfoy ne ho già avuta notizia. Scorpius ha sgranato i suoi belissimi occhi vitrei all'uscita di scena di mia figlia. E' indignato,l'Erede dei Purosangue.
-Weasley-ringhia,mentre si incammina dietro a Rose -Non credere di potermi ignorare. Co.... me- il resto delle parole sfuma nel labirinto dei corridoi di Hogwarts. Mi incammino con un sorriso sulle labbra perchè quella storia mi diverte abbastanza. 
-Come stai?- Nemmeno me ne sono resa conto che Draco si fosse avvicinato a me. E' elegante nel suo completo color antracite. Gli conferisce un'aurea severa.
-Molto bene Grazie tu?-. Sorrido gentile.Non sono arrabbiata con lui,non più almeno. Ronald ha saputo darmi tutto quello che lui non mi avrebbe mai potuto donare.
Draco sorride ed annuisce -Anche io bene-. 
Vi è un sottile imbarazzo in quel silenzio carico di emozioni dimenticate, e ormai appartenenti ad un'altra vita. 
-Sono come noi- sussurra Draco con una lacrima che solca la sua gota nivea.Socchiudo gli occhi mentre il cuore inizia a martellarmi in modo affannato.
Vado via.



Storia senza pretesa alcuna... Non accetto pomodori :D