Perché è tutto buio?
 

- C'è qualcuno?- grido
 

Adesso mi sembra di sentire qualcosa...la voce di mio padre...e quella di Yao Fei...e quella di Tommy...tutti mi spronano a combattere ed a sopravvivere; io però sono stanco di combattere...è molto più facile lasciarsi andare...
 

Una voce sovrasta le altre: - Anche nell'oscurità può esserci una luce che brilla...basta cercarla...-

Ad un tratto la luce sottoforma di una lampada ad olio illumina l'ambiente...
 

Guardandomi intorno noto una donna abbigliata e pettinata alla moda dell'antica Grecia...
 

- Ti stavo aspettando- mi dice
 

- Chi sei?-le chiedo 
 

- Ha forse importanza?- replica lei voltandosi
 

Resto di stucco, la visione ha l'aspetto di Violet l'amica di Felicity...
 

- Violet?-
 

- No sono la tua coscienza e sono qui per fare chiarezza nella tua mente...e nel tuo cuore-
 

- Allora perché assomigli a Violet?-
 

- Io per te rappresento la speranza...quindi per aiutarti dovevo assumere l'aspetto di una persona a te conosciuta e che in passato ti avesse già aiutato; quindi Violet era la scelta migliore. Adesso ti trovi in una specie di limbo ed io ho il compito di farti tornare indietro sano e salvo. Adesso andiamo!-
 

- Dove?-
 

- Da nessuna parte in effetti...- detto questo schioccò le dita e ci ritrovammo ad assistere al mio incidente come testimoni...
 

- Ecco hai visto? Avresti potuto evitare facilmente l'auto...ma non lo hai fatto come mai?-
 

- Ero pensieroso...-
 

- A cosa o meglio a chi stavi pensando?-
 

- È così importante? E poi sei la mia coscienza dovresti sapere tutto di me no?-
 

- Conosco ogni tuo pensiero, ogni tua sfaccettatura però io devo guidarti verso la verità non fare tutto il lavoro...e per poterlo fare tu devi essere onesto con te stesso...quindi se non vuoi rimanere qui per molto tempo parla!-
 

- Felicity. Stavo pensando a Felicity...Anche quest'anno non le ho preso niente per Natale, nemmeno un regalo e poco importa se lei è ebrea; Natale è sempre Natale. Poi però penso che non vorrei che si facesse un'idea sbagliata...-
 

- Idea sbagliata?-
 

- Si, di noi due...insieme-
 

- E sarebbe tanto grave?-
 

- Io non posso essere felice, non con la vita che faccio!-
 

- Ah si? Guarda qui- 
 

Nuovo schiocco e vecchio ricordo
 

- Qui eri felice- mi dice mostrandomi la mia partenza con il Queen's Gambit - Avevi una fidanzata che ti amava, eppure hai deciso di portare sua sorella in vacanza...-
 

- Ero un altro a quel tempo...-
 

- Già! Eri uno stupido; Non guardarmi così sono la tua coscienza; Posso dirti questo ed altro...

Adesso sei un eroe!-
 

- Eroe? No, non mi definire così. Ho ucciso il Conte con tre frecce, dopo che mi ero ripromesso per onorare il sacrificio del mio amico Tommy, che non avrei più spezzato un'altra vita...-
 

- In quel momento "Non c'era una decisione da prendere"... e poi sai come si dice no? Tre d'amore... Comunque non sono io che ti definisco così ma lei...-
 

Un bagliore e rivivo la sensazione di quando Felicity mi fece indossare per la prima volta la mascherina che mi aveva regalato Barry...
 

" Come sto? " " Come un eroe!"
 

Quelle tre semplici parole mi diedero una nuova consapevolezza quella notte...si finalmente stavo facendo la cosa giusta in quel momento ne ero certo...
 

- Questo momento è successivo allo scontro finale con il Conte; Comunque lei si è sempre fidata di te...-
 

Vecchie situazioni familiari iniziarono a scorrere...
 

" Felicity Smoak? Salve, sono Oliver Queen...[...] la caffetteria è in brutto quartiere..."
 

Il nostro primo incontro...e la prima frottola che le ho raccontato...avevo capito subito che non mi aveva creduto però avevo fatto finta di niente limitandomi a sorriderle per evitare che mi scoprisse...
 

" Felicity non muoverti! " " Sei tutto appiccicaticcio!!!! "
 

Velocemente rivivo tutte le avventure vissute CON Felicity e ricordo quando si è fidata di me, quando mi ha mostrato il libretto di Walter ed io avevo tentato di sdrammatizzare facendo una battuta idiota e lei mi aveva lanciato un'occhiataccia tale che mi aveva fatto sentire in obbligo di chiederle scusa...e quando mi ha raccontato di suo padre con le lacrime agli occhi perché aveva paura di perdermi così come aveva perso lui...ma quel giorno l'avevo rassicurata, non mi avrebbe mai perso...ed adesso stavo per infrangere anche quella promessa...
 

Ho capito! Finalmente ho capito!
 

- Ho capito!- grido voltandomi verso la "Violet-coscienza" però mi accorgo che intorno a me non c'è nessuno però non sono solo; Non più perché ho Felicity...- Ho capito!- ripeto
 

Una voce lontana mi dice:- Allora torna dai lei...-
 

Una fitta improvvisa come una scarica elettrica mi attanaglia il petto,facendomi piegare sulle ginocchia...poi un'altra ed intorno a me si fa tutto buio e il mio ultimo pensiero è per Felicity prima di sprofondare nell'oblio...