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Autore: phenominiall    25/03/2014    2 recensioni
Mi guardò e mi porse la mano. Spostai lo sguardo verso il suo viso cercando una spiegazione.
“Scommettiamo.”
“Cosa?”
“Se riesci, entro un mese, a trovare qualcosa per fermare Ash io ehm… potrei convincerlo ad uscire dal giro.”
“E se perdo?” chiesi. Mi guardò negli occhi e mi rivolse un sorriso malizioso.
“Se perdi… vieni a letto con me”.
**********************************************
premetto che all'inizio può sembrare una storia banale, ma capirete che non lo è affatto. Dall' ottavo capitolo le cose diventano più avvincenti. E' la prima fanfiction che scrivo e non ce ne sono di simili in giro.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*Leggete lo spazio autrice sotto per favore,almeno le prime righe è importante

Where do you go when you skip school?
a Sara la mia migliore amica,
che sopporta tutte le mie paranoie
e che c'è sempre quando ho bisogno di qualcosa...
Grazie!

 

Ash scese appena sentì la voce dell’amico e io mi ritrovai di nuovo sola.
Avrei voluto salire al piano di sopra, aprire la porta della camera di mio fratello e iniziare ad urlare, dire ciò che pensavo, e porgli le domande che mi giravano in testa da giorni e poter finalmente avere delle risposte, avrei voluto chiarire ogni mio  dubbio, scoprire cosa faceva quando saltava la scuola, avrei voluto salvarlo anche se non sapevo di preciso da chi… probabilmente avrei dovuto salvarlo da sé stesso.
Ero sdraiata sul divano del salone,quando sentii dei passi dirigersi verso di me.
“Luke sta andando via” mi avvertì Ash. Come se potesse importarmene. Annuii e lo salutai con un semplice gesto dalla mano.
“Domani,svegliati presto. Josh vuole vederci” lo avvertì Luke. E ora chi cazzo era Josh?
Avevo detto che volevo delle risposte e perché non iniziare da subito?
“Chi è Josh?” chiesi appunto,dopo che il biondo se ne fu andato.
“Un amico” rispose indifferente.
“Oh – sussurrai – Non frequenta la nostra scuola?”
“No – sospirò – Ha lasciato gli studi ed è più grande di noi”
Cominciò ad irrigidirsi e non volevo che si innervosisse. Quindi mi fermai con le domande, cominciando a giocare con il cellulare. Inviai un messaggio a mia mamma chiedendogli a che ora sarebbe tornata, mi rispose dopo poco dicendomi che avrebbe fatto tardi e che sarebbe passata in studio da mio padre, il quale, sarebbe tornato tardi uguale.
“Ash” chiamai mio fratello. Fece un verso strano per farmi capire che mi stava ascoltando.
“Mamma e papà fanno tardi…”
“Andiamo fuori a cena?” propose lui sorridente.
“Stavo per dirti che avrei preparato qualcosa ma…ok andiamo fuori!” sorrisi anch’io.
Salii di corsa le scale. Era da molto che io e mio fratello non uscivamo insieme e, viste le circostanze, avrei potuto scoprire di più sulla sua “nuova” vita. Anche se, stranamente, quella sera non mi andava di pensare ai problemi. Avrei trascorso una semplice serata con il mio fratellone e avrei finto che, per una volta, andasse tutto finalmente bene. Dopotutto era tutto ciò che potevo permettermi: fingere.
Fingere un sorriso ed andare avanti, fingere di star bene, fingere di non avere la testa piena di domande.
Dopo più o meno mezz’ora ero pronta, non ero vestita particolarmente elegante, anche perché non sapevo dove mio fratello avesse intenzione di portarmi. Eppure non vedevo l’ora di trascorrere la serata con Ash. Solo io, mio fratello e il bene immenso che gli volevo.
Quando scesi le scale, mio fratello mi aspettava sull’uscio della porta con il cellulare tra le mani. Fissava, attento, lo schermo e digitava qualcosa sulla tastiera, probabilmente scriveva un messaggio. Restai sulle scale a fissarlo, aspettando che si accorgesse di me e ,mentre aspettavo, notai i capelli ormai ricci con qualche ciuffo che gli ricadeva sulla fronte, lo vidi sistemarsi il cappello nero e poi alzare gli occhi verso i miei. Mi sorrise e quel semplice gesto, mi ricordò di quando era bambino, e improvvisamente non vedevo più il volto di un diciannovenne alle prese con il cellulare, ma bensì quello di un bambino … quel bambino che mi difendeva dai “grandi”  quando avevo cinque anni.
“Allora andiamo?” chiese avvicinandosi al divano per recuperare il mio cellulare.
“Si… -sussurrai  – Dove andiamo?”
“Pizza?” disse semplicemente ed io annui, contenta della sua scelta, anche se non avevo veramente fame.
Il viaggio in auto fu uno dei più silenziosi mai visti. Non era un silenzio imbarazzante, però. Ash sapeva che quando ero in auto non mi piaceva molto parlare. Preferivo guardare fuori dal finestrino e pensare… a cosa? A tutto. Quando ero con i miei in auto portavo sempre gli auricolari, solo per non sentire le loro voci perchè, spesso, litigavano. Mentre con mio fratello tutto andava alla perfezione, sapeva ciò che mi piaceva e non provò neppure a parlare. D’altronde anche lui sembrava stesse pensando. Lo sguardo inchiodato sulla strada e le mani che stringevano il volante in modo prepotente. Pensai potesse riguardare quella persona di cui parlava Luke:Josh mi pare. Mi voltai a guardarlo e lo richiamai.
“Ash… è successo qualcosa?”
“No, perché?”
“Sembri arrabbiato”
“Stavo pensando” disse con lo sguardo perso nel vuoto.
“A cosa?” chiesi ancora e me ne pentii subito. Dovevo smetterla con le domande.
“A niente” Disse solamente, incitandomi a star zitta con un segno della mano.
Poco dopo arrivammo. La pizzeria non era delle migliori eppure era molto bella, molto più di quello che mi aspettavo. Parcheggiata l’auto, Ash scese e io lo imitai, dirigendomi dietro di lui e cercando di capire dove dovessimo sederci.
Ci mettemmo ben poco fortunatamente. Ci guardavamo negli occhi e nessuno dei due sapeva cosa dire. O meglio, io lo sapevo, ma se l’avessi detto, poi avrei fatto un guaio. Quindi restai in silenzio, fissando mio fratello che, mi accorsi poco dopo, stava in silenzio solo per mettermi pressione. Perché erano quasi cinque minuti che mi fissava negli occhi senza proferir parola e ricordai di quando da piccoli facevamo a gara a chi si guardava di più e spesso vincevo io… quindi stavo solo aspettando che si stancasse. Infatti poco dopo sorrise e distolse lo sguardo.
“Ok  -sbuffò –Io ci ho provato”
“A fare cosa?” chiesi
“A farti parlare- sorrise –ora mi dici che hai?”
Che avevo? Lui che aveva!?Erano giorni che cercavo di capirlo … io avevo tutto, davvero… ma quel tutto non mi bastava se mancava lui. Ma perché continuare a mentire?Perchè nascondersi dietro a un “niente”? Non possiamo semplicemente dire tutto ciò che ci turba? Non potevo farlo anch’io? E invece no, imboccai la via più semplice. Abbassai lo sguardo e sorrisi fissando il piatto ancora vuoto.
“Niente” sussurrai rialzando lo sguardo.
“Non ti credo-sputò –a me puoi dirlo.”
No…proprio a lui non potevo dirlo. Eppure avrei dovuto… sarebbe stato tutto molto più semplice. Voltai lo sguardo altrove… una sola domanda, lo promisi a me stessa.
“Dove vai quando salti la scuola?” Ecco.L’avevo detto e ora, lo fissavo. Il suo sguardo cambiò e si incupì. Capii subito di aver fatto la domanda sbagliata, di star correndo troppo. Capii che con mio fratello…dovevo andare con calma, molta calma.
“Io non salto la scuola” esclamò soltanto, voltando lo sguardo verso la cameriera che si avvicinava.
“Oh –quasi urlai –Ma chi credi di prendere in giro?Sai che ti ho visto!”
“Ok avrò saltato la scuola e sono andato a fare un giro con Luke, qual è il tuo problema?” quasi urlò anche lui.
Guardai la cameriera che per fortuna si era fermata a parlare con un cliente, così da lasciarci continuare la discussione.
“Luke?Quel ragazzo ti sta cambiando, Ash” abbassai lo sguardo mentre pronunciavo quelle parole. Era vero. Da quando aveva smesso di frequentare il suo vecchio gruppo di amici, era cambiato e anche molto.
“Chi sei tu?Mia madre?” chiese avvicinandosi e ridendo.
Giuro che quella era l’ultima reazione che avrei pensato di ottenere. Lo guardai confusa mentre ancora rideva e pian piano contagiò anche me. Ridevamo come due bambini mentre le persone ci fissavano, ridevamo senza un motivo, ridevamo anche se, sapevamo entrambi, che non avremmo dovuto.
“Uffa –sbuffai dandogli un pugno sul braccio –Con te non si può fare una conversazione seria!”
“Scusa mamma” disse fra le risate dandomi un bacio sulla guancia.
Risi e ancora sorridente, dopo avergli dato l’ennesimo pugno, gli risposi:”La smetti!”
Scosse il capo e chiamò la cameriera, la quale si avvicinò dopo poco.
Dopo aver dato le nostre ordinazioni, cominciammo a parlare del più e del meno.
Ma la suoneria del cellulare di Ash, ci interruppe.
“Luke?” chiese Ash, stupito dalla telefonata e con un velo di … paura (?)
Perché era stupito dalla telefonata di Luke?
“Si…arrivo…che è successo? Cazzo, Luke, sei un coglione!”
Lo guardai interrogativa e lui mi fece segno di niente con la mano, eppure a me non sembrava niente, sembrava di più.
Attaccò la telefonata, sbuffò e mi guardò. Contemporaneamente si alzò dalla sedia e mi fece segno di infilare la giacca. Mi prese la mano e mi trascinò, correndo, fino all’auto.
“Ash… che succede?” gli chiesi.
“Non lo so neanche io, ma Luke ha fatto qualcosa e dobbiamo andare a prenderlo” rispose nervoso…
“Kim –mi chiamò,mi voltai verso di lui –Mi prometti che non parlerai di tutto quello che succederà con nessuno, che non farai domande e che non uscirai dall’auto in caso io dovessi scendere?”
“Ok –sussurrai un po’ spaventata –Promesso!”
Mi sorrise e sorrisi anch’io.
“Sai…mi sento davvero piena per quanto abbiamo mangiato” scherzai.
Sorrise e si voltò verso di me: “Mi dispiace se ti sto facendo morire di fame,sorellina”
“Non importa, non ho molta fame”. Sorrisi a mia volta.



#SpazioAutrice
OOOOOK...fa pena lo so. Però ci ho messo davvero molto impegno scrivendolo che poi è venuta fuori 'sta cosa...però...dettagli.No,sul serio,mi piacerebbe che mi facciate sapere cosa ne pensate perchè è un po' inutile scrivere una storia e non avere nessuno che mi fa sapere se piace, perchè se nessuno la legge è inutile continuare a scriverla...detto questo, nel capitolo sarebbero dovuti "apparire" anche Calum e Micheal,ma sarebbe venuto davvero troppo lungo, quindi rimadiamo al capitolo 3. Penso e spero di essere riuscita,nel mio piccolo, a farvi capire il rapporto fra Ash e la protagonista e un po' il carattere di entrambi...Luke invece si è cacciato nei guai...che avrà fatto?
Lasciatemi qualche recensione, vi amo tutti...
Nancy xx
  
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