Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: onedeyes    25/03/2014    1 recensioni
E se bastasse una sera per cambiare le loro vite?
Quattro ragazzi e una ragazza, le cui vite verranno stravolte, capovolte e modificate per sempre e tutto a causa di quel ballo.
---
"Aveva aspettato da un anno quella sera, la sera del ballo, e poi lui aveva mandato tutto a puttane."
[...]
“Voglio che ricordi questa serata, voglio che ricordi me, mamma.”
[...]
“Resisti perché sei anche il mio migliore amico e io non voglio perderti, non posso farcela."
[...]
“Gli voglio bene, Steph. E' normale che mi preoccupi per lui.”
[...]
Tutto quello che era successo era colpa sua.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prom
Parte due - Michael .


Quel pomeriggio.

Era in piedi, agitato mentre stava fermo sotto lo sguardo dolce e caloroso di sua madre.
“Ok, è per una ragazza!” sbottò, vedendo come un sorriso si formasse sul suo volto.
Arabella sorrise mentre potava le foglie di alcune piante che avrebbe poi messo in vetrina, perché con l'arrivo della primavera, non poteva più tenere le stelle di natale.
“Lo sapevo.” mormorò e Michael sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
Sua madre, quando voleva, sapeva essere una grandissima rompiscatole, ma nonostante questo, amava quella donna.
“E sentiamo, chi è la ragazza fortunata?” domandò Arabella, fissando gli occhi chiari di suo figlio.
Aveva sempre pensato che avrebbe potuto leggere l'anima in quegli occhi, se già non lo faceva. Erano particolarissimi, gli occhi di Michael, ma sua madre sosteneva che era per quello che erano fantastici.
Il ragazzo si grattò un braccio, nervoso, mentre spostava alcuni tulipani secchi e li buttava nel secchio. Gli piaceva aiutare sua madre in quel negozio.
“Stephanie, mamma. Una compagna di scuola.” sintetizzò e sua madre lo fissò alzando un sopracciglio, curiosa.
“Non ne avevi mai parlato.” osservò, mentre con le mani puliva il bancone.
Tra poco, avrebbe dovuto aprire il negozio.
“Perché non ce n'era motivo.” esclamò il ragazzo, ridendo poi. Era così assurdo che stessero parlando di Stephanie, in quel momento. Michael non riusciva ancora a crederci che gli avesse detto di sì, che sarebbe andato al ballo con lui.
Arabella si sedette, stringendo le mani di suoi figlio.
“E adesso, che motivo c'è di parlarne?” chiese la donna e Michael si irrigidì, imbarazzato. Per quanto conoscesse bene quel campo, non sapeva il significato di tutti i fiori e chiedere l'aiuto a sua madre era così imbarazzante.
Arabella sorrise davanti l'imbarazzo del figlio, così gli carezzò una guancia, sentendo la barba sfatta pungerle la mano.
“Me lo puoi dire, sai?” sussurrò, come se i fiori potessero sentire i loro discorsi.
Michael alzò lo sguardo e prese un respiro, fissando gli occhi di sua madre prima di parlare.
“Stasera c'è il ballo. Stephanie verrà con me e lo so che può sembrare antico, o ridicolo.. ma mamma, lei mi piace davvero e vorrei portarle un fiore.” disse, mordendosi il labbro inferiore e abbassando lo sguardo.
Arabella sorrise, intenerita. Suo figlio sapeva proprio come conquistare una donna.
“E scommetto che non vuoi un fiore qualsiasi, vero?” chiese la donna, alzandosi dalla sedia e iniziando ad entrare nel retro del negozio, dove teneva tantissimi fiori.
Michael la seguì, guardandosi intorno e scuotendo la testa.
“Voglio un fiore che significhi qualcosa, mamma. Stephanie non è stupida. Una volta, mi ha raccontato che conosceva il significato di alcuni fiori.” sorrise, al ricordo di quel giorno.
Fu anche la prima volta in cui le loro labbra si incontrarono e il corpo di Stephanie si trovò tra le braccia di Michael.
Arabella sorrise mentre si girava verso suo figlio.
“Che vorresti dirle, Michael?” chiese, aspettando che il ragazzo si aprisse con lei.
Michael si strinse tra le braccia, era freddo lì dietro.
Voglio che ricordi questa serata, voglio che ricordi me, mamma.” rispose semplicemente ed ad Arabella bastò quella risposta per girarsi nuovamente ed addentrarsi tra quegli scaffali, in quello che era il suo mondo.
Michael sorrise sentendo sua madre spostare gli scatoloni e fare rumore, sapeva che su di lei avrebbe potuto contare e questo lo faceva sentire tranquillo.
La vide tornare verso di lui, tra le mani un mazzolino di fiori. Tornarono in negozio e Michael fissò incuriosito quei fiori colorati.
“Cosa sono?” domandò, sfiorandone i petali.
Erano così morbidi e delicati, sembravano potersi rompere da un momento all'altro. Alcuni azzurri, altri viola, altri bianchi. Erano una meraviglia da guardare.
“Sono non ti scordar di me e viola del pensiero.” spiegò Arabella e Michael sorrise, sapeva benissimo il significato di quei fiori.
“Quindi, ricordami e pensami?” domandò, sorridendo e il suo sorriso venne ricambiato dalla donna.
“Grazie, mamma.” mormorò, mentre si avvicinava alla sua guancia e la baciava.
Arabella carezzò il volto di suo figlio e poi prese quei fiori, legandoli assieme in una maniera che solo lei sapeva fare.
Li unì, alternandoli, fino a formare un fiore più grande, che lasciava a bocca aperta.
Da parte, aveva lasciato una viola, il cui stelo lo ripiegò su stesso, formando un anello.
“E questa?” chiese suo figlio.
“Questa” disse indicando la composizione “la dai alla tua Stephanie, questo lo indossi tu.” mormorò, toccandogli il petto e facendogli capire.
Michael storse il naso ma annuì.
“Perché proprio questa hai lasciato fuori?” chiese, non capendo mentre infilava i fiori in una busta.
“Perché va in tinta con i tuoi capelli, tonto.” disse, toccandogli il ciuffo viola e Michael rise.
“Vado a prepararmi. Non aspettarmi sveglia, ciao mamma.” disse, salutandola e uscendo da quel negozio.
Quella sera tutto sarebbe dovuto andare perfettamente.


Quella sera.

Aspettava.
Michael aspettava quasi con ansia di vedere Stephanie, quella sera. Non vedeva l'ora di darle il suo fiore e di vedere i suoi occhi illuminarsi quando le avrebbe detto il significato, quando l'avrebbe capito.
Si morse un labbro, un po' nervoso, e le sue mani andarono a sistemare la viola che aveva messo nel taschino. Pensava sarebbe stato l'unico, ma si sbagliò di grosso quando, arrivato un'ora prima, aveva visto tutti i ragazzi dei suoi corsi con un fiore all'occhiello.
Aveva chiamato Stephanie, per chiederle dove fosse, ma lei gli aveva detto che avrebbe fatto tardi, che doveva finire di sistemarsi, e con lei, suo fratello.
Era felice che avesse deciso di venire, alla fine. Sapeva che andare al ballo, dopo che la sua ragazza l'aveva lasciato, non era il massimo del divertimento ma lui era forte e poi sarebbe stato con loro, non poteva chiedere di meglio, quella sera.
Ma, quando guardò nuovamente l'orologio e vide che erano le undici e mezza, Michael si preoccupò.
Dov'erano i fratelli Hemmings?
Prese il telefono e andò sulle ultime chiamate, premendo il nome Steph e fece partire la chiamata.
Nessuna risposta.
Provò un'altra volta, ancora nessuna risposta.
Michael sospirò e girò le spalle al parcheggiò, magari erano arrivati e lui non li aveva visti.
Proprio mentre stava per entrare in palestra, il suo telefono si illuminò e un nome comparve.
“Stephanie!” esclamò, sorridendo.
Si girò, cercando quell'auto verde bosco, ma non la vide.
Lei è Michael Clifford?
Una voce che non conosceva e che faceva venire i brividi spaventò Michael, che balbettò un misero 'sì'.
Sono l'agente di polizia Peters, dovrebbe venire in osped-.
Ma Michael non gli lasciò finire la frase che attaccò, infilandosi il telefono in tasca e correndo verso l'auto.
Il fiore che aveva fatto fare per Stephanie finì nel fango.



Spazio autrice:

seeeera,
innanzitutto vorrei ringraziare le persone che hanno letto la prima os, spero che questa vi piaccia.
e poi, niente, spero che qualcuna di voi lasci qualche recensione e mi faccia sapere che ne pensate.
un saluto enorme,
onedeyes.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: onedeyes